L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSP MAM) rende noto che, in esecuzione della Determina del Presidente n. 62 del 11.02.2020, intende procedere all’affidamento mediante procedura aperta telematica dei Lavori di realizzazione di strutture leggere prefabbricate destinate ad InfoPoint a servizio dei passeggeri nei Porti di Manfredonia, Monopoli e Barletta.”
Il progetto è finanziato con i fondi Interreg V-A EL-IT “Greece – Italy 2014 – 2020 “THEMIS”
Tipologia di gara: procedura aperta telematica ex art. 60 e 58 del d.lgs. 50/2016
Criterio di aggiudicazione: Criterio del minor prezzo, determinato mediante ribasso sull’importo a base d’asta ex art. 95 c. 4 e 36, c. 9-bis del d.lgs. 50/2016
L’ appalto è stipulato a corpo.
Importo complessivo a base d’asta: € 520.071,08 di cui € 505.071,08 per lavori ed € 15.000,00 per oneri per la sicurezza (non soggetti a ribasso); il costo della manodopera (soggetto a ribasso) ammonta ad € 130.017,77 il tutto non imponibile I.V.A.
Durata dell’appalto: mesi 4 (quattro) naturali consecutivi decorrenti dalla data del verbale di avvio dell’esecuzione del contratto.
I termini di ricezione delle offerte sono stati prorogati con Avviso del 17.03.2020. Si sta provvedendo alla pubblicazione in GURI della rettifica al bando di gara:
La procedura di gara sarà gestita telematicamente sulla piattaforma TuttoGare al seguente link: https://gare.adspmam.it/gare/id16111-dettaglio
Il responsabile del procedimento è il dott. ing. Francesco Di Leverano
DOCUMENTAZIONE
Istruzioni per la partecipazione
Modello A _ istanza di partecipazione
Modello C_dichiarazione di subappalto
DP n. 153 del 16 04 2020_nomina del seggio di gara monocratico
PROGETTO
La documentazione completa di progetto può essere scaricata al seguente link https://gare.adspmam.it/gare/id16111-dettaglio
AVVISI
CHIARIMENTI
GRADUATORIA
avviso_03 del 08.05.2020_graduatoria
AGGIUDICAZIONE
relazione RUP conclusione riesame
Determina P. n 311 del 13.08.2020
Avviso stipula contratto registrato elenco verbali
Si è svolto ieri, presso il Comune di Brindisi, un significativo e proficuo incontro tecnico-operativo per analizzare, in maniera dettagliata e scientifica, alcune rilevanti questioni afferenti il porto di Brindisi, con particolare riferimento agli escavi e alla rete infrastrutturale.
Seduti attorno al tavolo: il sindaco, Riccardo Rossi, l’assessore all’Ambiente, Roberta Lopalco, e i dirigenti comunali Gaetano Padula e Francesco Corvace; il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, il segretario generale, Tito Vespasiani, e il dirigente dell’Ufficio Tecnico, Francesco Di Leverano. Presenti all’incontro anche il dirigente Enrico Brugiotti e il tecnico Vito Specchio di Sogesid SpA, società “in house providing” dei Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture che garantisce supporto tecnico agli interventi ambientali e infrastrutturali previsti dal piano di investimenti sia al Comune di Brindisi sia all’Ente portuale, sulla base di pregressi accordi.
Nel corso della riunione è stata esaminata la possibilità – avanzata in alcuni articoli pubblicati sulla stampa e da taluno caldeggiata – di depositare i sedimenti rivenienti dai dragaggi di Sant’Apollinare (azione fondamentale e prodromica per la successiva realizzazione di nuovi accosti), una volta terminate le caratterizzazioni dei fondali, presso l’area cosiddetta Micorosa, a sud della zona industriale, negli anni destinata a discarica dell’insediamento Petrolchimico.
I tecnici Sogesid e il responsabile del Procedimento, Gaetano Padula, hanno esposto l’attuale stato delle attività di bonifica della falda in area Micorosa, evidenziando che sono in atto le attività di “capping” dell’area di discarica, rientranti in un progetto coordinato con la parte privata “Eni Rewind”. I tempi di completamento, previsto per il marzo del prossimo anno – è stato chiarito nella riunione – non sarebbero compatibili con l’iter di caratterizzazione, progettazione e rimozione dei sedimenti di Sant’Apollinare. Qualora si decidesse di intraprendere tale possibilità, sarebbe infatti necessario sospendere la già avviata attività di bonifica dell’area, con criticità di ordine economico per le azioni di risarcimento dei danni che potrebbero derivarne.
Alla luce di quanto emerso, quindi, si è convenuto di affidare a Sogesid la redazione di un documento analitico sulle possibili azioni da intraprendere, valide ed efficaci sia dal punto di vista tecnico che da quello economico, finalizzate alla migliore gestione dei sedimenti portuali.
Si è concordato, infine, di avanzare tempestivamente – sulla base del documento redatto da Sogesid – una richiesta al Governo, formulata congiuntamente con il Comune, finalizzata ad ottenere per Brindisi misure straordinarie (come avvenuto per Taranto e Genova) per la tempestiva realizzazione delle opere.
MDF, 6 marzo 2020
Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, e il Direttore del Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA, Roberto Morabito, hanno sottoscritto un Accordo quadro di collaborazione finalizzato alla realizzazione di un sistema di monitoraggio statico e sismico del porto industriale di Manfredonia (detto Bacino alti fondali), formato da un pontile di approccio e da piazzali.
L’accordo nasce dalla necessità di monitorare costantemente l’idoneità statica delle strutture costituenti il bacino alti fondali e si fonda sulla consolidata e proficua collaborazione già avviata tra l’Ente portuale e l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, l’ENEA, volta ad avere una costante e precisa analisi di pericolosità e dello stato di salute delle strutture ricadenti negli ambiti portuali dell’Adriatico meridionale, mediante approfondimenti sperimentali e controlli strumentali statici e dinamici.
“Disporre di studi, monitoraggi, analisi e ricerche sull’ingegneria delle nostre strutture e infrastrutture portuali, ci consente di innalzare notevolmente i livelli di sicurezza, a salvaguardia delle opere e della sicurezza degli operatori che ne usufruiscono e delle merci trasportate. Non solo, conoscere tempestivamente di quali interventi esse necessitano ci consente di migliorarne notevolmente prestazioni ed efficienza”, commenta il Presidente Patroni Griffi.
La rete di monitoraggio, progettata da ENEA e costituita da sonde, sensori accelerometrici e a fibra ottica che consentono scambio di dati via satellite e via web, sarà predisposta dall’AdSP MAM.
Attraverso il sistema, avveniristico e sofisticato ENEA potrà effettuare misure preliminari di vibrazioni ambientali, acquisire e analizzare dati radar ad altissima risoluzione spaziale e temporale, mediante Interferometria Differenziale SAR (DInSAR) per rilevare eventuali spostamenti nel tempo.
Per tutta la durata dell’Atto esecutivo, i dati registrati consentiranno ad ENEA di fornire un’interpretazione in tempi brevi e di stilare rapporti tecnici sullo stato delle opere monitorate, con particolare riguardo al comportamento dinamico.
MDF, 5 marzo 2020
L’accreditamento al portale Istituzionale non è libero.