Questa mattina, nella sala ex Comitato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), sede di Brindisi, ha avuto luogo un partecipato incontro, nel corso del quale il Commissario straordinario di Governo per l’opera, professor Ugo Patroni Griffi, e il Commissario straordinario dell’Ente, Ammiraglio Vincenzo Leone, hanno illustrato al Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, on. Tullio Ferrante, delegato al coordinamento funzionale delle opere commissariate, lo stato dell’arte e i prossimi imminenti step relativi al progetto “Completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est“.
All’incontro erano presenti: l’onorevole Mauro D’Attis, Massimiliano Atelli, presidente del Collegio Consultivo Tecnico dell’opera, il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, il consigliere provinciale Pasquale Luperti, il prefetto di Brindisi Luigi Carnevale (commissario straordinario per la transizione industriale di Brindisi), il questore di, Aurelio Montaruli , il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, C.V, (CP) Luigi Amitrano, il maggiore Franceso Ranieri della Guardia di Finanza, e l’impresa appaltatrice.
Dopo un iter amministrativo lungo e particolarmente complesso, finalmente, è stata cantierizzata un’opera strategica e indispensabile per lo sviluppo dello scalo messapico, prodromica al tanto atteso dragaggio dei fondali.
In questi giorni sono iniziati i lavori in campo, sul cantiere già avviato da tempo. È stata effettuata la giustapposizione delle piste (tracciati temporanei usati per il transito di mezzi e macchinari all’interno della zona) e definito il cantieramento (l’insieme delle installazioni, delle aree operative e logistiche del cantiere).
L’Ente portuale, inoltre, ha affidato il piano di monitoraggio ambientale in corso d’opera per i primi tre mesi e mezzo, in modo tale che i lavori possano proseguire celermente. In aggiunta, l’AdSPMAM sta gestendo la gara per l’affidamento del monitoraggio, secondo quanto prescritto in sede di Valutazione di Impatto Ambientale.
“Finalmente prende forma la regina di tutte le opere per il porto di Brindisi– commenta il commissario straordinario per la cassa di colmata, Ugo Patroni Griffi-. Si tratta di un’opera strategica, attesa da anni, che di fatto consentirà di sbloccare a cascata tutta una serie di interventi, dagli accosti di Sant’Apollinare al pontile a briccole. Grazie al Sottosegretario Ferrante che ha accettato il nostro invito- conclude il Commissario di governo– e che assieme ai ministri Matteo Salvini e Gilberto Picchetto Fratin all’onorevole Mauro D’Attis, al direttore generale MIT, Donato Liguori, e al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il capo di gabinetto, Giuseppe Catalano, ha lavorato con noi sinergicamente per avviare un’opera che all’inizio sembrava quasi utopica”.
“Ringrazio il Governo e tutte le strutture coinvolte per l’impegno concreto dimostrato- commenta il commissario straordinario dell’AdSPMAM, Amm. Vincenzo Leone– e la presenza dell’onorevole Ferrante qui a Brindisi ne è la dimostrazione concreta. Questa non è solo un’opera strategica per lo sviluppo del porto, ma è anche un esempio virtuoso di sostenibilità ambientale. La cassa di colmata, infatti, oltre a consentirci di refluire i materiali rivenienti dal dragaggio del porto- intervento che porterà Brindisi a diventare il secondo porto dell’Adriatico, per batimetria, subito dopo Trieste; darà alla città un parco verde affacciato sul mare, un luogo pubblico che unirà rigenerazione urbana e rispetto per l’ambiente. Un’opera green che parerà al futuro di Brindisi”
“Grazie alle opere portuali che abbiamo fatto finanziare e che si stanno realizzando si è aperta una nuova fase per il porto di Brindisi e per l’economia della città- commenta l’onorevole Mauro D’Attis. Con questi nuovi spazi portuali molte aziende hanno già chiesto di investire in questo territorio. Cassa di colmata, pontile di Briccole, banchinamento di Capobianco, nuovi accosti a Sant’Apollinare e finalmente il Piano Regolatore Portuale approvato dopo decenni, sono il cuore di un risultato ottenuto e che è difficile che qualcuno possa smentire. Oggi con il Sottosegretario alle opere commissariate on Tullio Ferrante abbiamo verificato lo stadio di avanzamento. Posso dire con convinzione che tutte queste realizzazioni nascono da specifiche norme, decreti e leggi che abbiamo proposto e fatto approvare dal Parlamento e dal Governo per Brindisi. È questo il risultato della politica del fare. Ne approfitto per ringraziare tutti quelli che ci hanno lavorato e ci stanno lavorando”.
“La mia presenza a Brindisi intende testimoniare che quello avviato non è solo un cantiere, ma l’inizio di un cambio di passo per questa città e per la Puglia, che vedrà rafforzata la propria competitività logistica e industriale– commenta l’onorevole Tullio Ferrante. Qui si costruisce futuro: per il porto, per la città, per l’intero sistema produttivo della regione. Questo intervento non è un esercizio di carta o di burocrazia, ma un modello di lavoro sinergico e vincente tra Ministero, Adsp e Struttura Commissariale, che in questa circostanza desidero ringraziare pubblicamente nella persona dei due Commissari, il Prof. Patroni Griffi e l’Ammiraglio Leone. I 59 milioni di euro a valere su fondi PNC destinati a sostenere la realizzazione di quest’opera testimoniano quanto Mit e Governo credano nel rilancio del territorio di cui è espressione protesa sul mare. La cassa di colmata è un’infrastruttura intelligente che trasforma un’esigenza – il dragaggio – in un’opportunità,- conclude il Sottosegretario– ampliando le aree portuali, aprendo nuove prospettive per la logistica e l’industria green e coniugando un miglioramento del tessuto urbano su cui andrà ad insistere l’opera”.
Dopo l’incontro con la Stampa, la delegazione, ha visitato il cantiere.
Nel progetto della cassa di colmata si è lavorato per aumentare in modo significativo la superficie permeabile e ridurre il volume della cassa di circa 150.000 metri cubi. Ciò comprende anche la riduzione del fronte di attracco, l’espansione del canale (da 45 metri a 130 metri) e una diversa sistemazione dei confini terrestri e della sponda occidentale del canale. Saranno piantati alberi e arbusti in un design simile a “dune” per proteggere l’area dal traffico veicolare. Queste azioni rappresentano interventi di riqualificazione paesaggistica in linea con quanto previsto nell’ambito del “Progetto di valorizzazione e riqualificazione integrata dei paesaggi costieri” nel Piano Paesaggistico Territoriale Regionale vigente.
Il progetto darà vita a un parco verde costiero che coprirà un’area di circa 50.000 metri quadrati e che potrà ospitare la flora e la fauna selvatica, oltre a essere accessibile al pubblico, con un impatto visivo e ambientale significativo.
L’area verde sarà attraversata da una passeggiata pedonale lunga circa 670 metri, collegando l’accesso stradale alla nuova foce del Fiume Grande.
Tutti gli interventi afferenti al progetto saranno monitorati e svolti sotto la vigilanza dell’ARPA Puglia.
Il quadro economico dell’opera è a valere sul Programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale, sinergici e complementari, al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), per un importo di circa 43 milioni di euro. Si tratta della somma più rilevante di procedure d’appalto avviate in un porto nel sud Italia, dopo Palermo.
MDF, 13 giugno 2025
Venerdì 13 giugno, alle ore 11.00, nella sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM)- piazza V. Emanuele II n. 7– il Commissario straordinario di Governo per l’opera, professor avv. Ugo Patroni Griffi, e il Commissario straordinario dell’Ente, Ammiraglio Vincenzo Leone, illustreranno al Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, on. Tullio Ferrante, delegato al coordinamento funzionale delle opere commissariate, lo stato dell’arte e i prossimi imminenti step relativi al progetto “Completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est“.
Dopo l’incontro con la Stampa, la delegazione visiterà il cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione della cassa di colmata, futuro sito di destinazione per il refluimento dei materiali rivenienti dalla conseguente campagna di escavo (dragaggio) per l’approfondimento dei fondali che verrà effettuata in aree del porto medio e del porto esterno.
L’iter per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni, lungo e complesso, si è perfezionato di recente con il Decreto della Direzione Generale Economia Circolare e Bonifiche del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 55 del 24 marzo 2025, mediante il quale è stata approvata – ai sensi dell’art. 5 bis della legge nr.84/94 – la gestione dei materiali da escavare nell’area della foce di Fiume Grande.
MDF, 11 giugno 2025
Venerdì 16 maggio, alle ore 13.00, nella sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM)- piazza V. Emanuele II n. 7– il Commissario straordinario di Governo per l’opera, professor Ugo Patroni Griffi, e il Commissario straordinario dell’Ente, Ammiraglio Vincenzo Leone, illustreranno al Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, on. Tullio Ferrante, delegato al coordinamento funzionale delle opere commissariate, lo stato dell’arte e i prossimi imminenti step relativi al progetto “Completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est“.
Dopo l’incontro con la Stampa, la delegazione, a bordo di una motovedetta messa a disposizione dalla Capitaneria di Porto di Brindisi, visiterà il cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione della cassa di colmata, futuro sito di destinazione per il refluimento dei materiali rivenienti dalla conseguente campagna di escavo (dragaggio) per l’approfondimento dei fondali che verrà effettuata in aree del porto medio e del porto esterno.
L’iter per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni, lungo e complesso, si è perfezionato di recente con il Decreto della Direzione Generale Economia Circolare e Bonifiche del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 55 del 24 marzo 202,5 mediante il quale è stata approvata – ai sensi dell’art. 5 bis della legge nr.84/94 – la gestione dei materiali da escavare nell’area della foce di Fiume Grande.
MDF, 14 maggio 2025
Oggi, nella sala ex Comitato della sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), il commissario straordinario, Ammiraglio Vincenzo Leone, ha tenuto una conferenza stampa di presentazione del nuovo Piano Regolatore Portuale (PRP) del porto di Brindisi, approvato all’unanimità dal Comitato di Gestione, riunitosi nella sede brindisina.
Il nuovo PRP disegna il futuro del porto per i prossimi 35-40 anni, puntando su uno sviluppo moderno, sostenibile e strategico; prevede opere di grande infrastrutturazione, in special modo nel porto esterno, per consolidare il suo ruolo di hub multimodale e strategico, con funzioni di corridoio lato mare e Autostrada del Mare per il trasporto Ro-Ro e Ro-Pax verso l’Europa dell’Est; mira ad intensificare il traffico container e rinfuse e ad avere una funzione rilevante quale terminal crocieristico e passeggeri, in coerenza, peraltro, con le indicazioni già delineate nel Documento di Pianificazione Strategica di Sistema.
Tra i punti chiave della visione futura vi è una maggiore valorizzazione del rapporto tra il porto e il tessuto urbano, con la possibilità di aumentare l’accessibilità e la fruibilità di luoghi e di spazi sul mare, da parte della comunità tutta.
Va letta in tal senso la nuova proposta funzionale del versante “cittadino” del Seno di Levante, lungo via Del Mare che mira a consolidare ulteriormente il millenario legame tra il porto e la città, valorizzandone la naturale vocazione urbana. L’intervento prevede un’integrazione più armoniosa con il tessuto cittadino, superando l’attuale configurazione che, pur garantendo i servizi per l’ormeggio delle grandi navi, limita l’accesso al mare e la fruizione degli spazi pubblici a causa di barriere fisiche e di restrizioni.
La prospettiva cioè della prefigurazione di un nuovo lungomare sull’attuale via del mare che andrà ad aggiungersi ed integrarsi con quello del lungomare Regina Margherita, postula l’inizio di un percorso lineare e spaziale fronte mare senza soluzione di continuità tra la porta Thaon de Revel e porta Lecce senza tuttavia minare il traffico crocieristico– da assistere con nuove tecnologie e con presidi all’occorrenza – che anzi ne risulterà ulteriormente esaltato dall’unicità della nuova offerta paesaggistica ed ambientale in un contesto già ora pregno di tali valori.
Il Piano individua, anche, nuove aree retroportuali strategiche, fondamentali per migliorare la logistica e l’efficienza dei traffici marittimi. Questi spazi, aventi funzione accessoria agli scambi portuali, saranno destinati allo stoccaggio, alla movimentazione delle merci e ai servizi per imprese e trasporti, garantendo un porto sempre più competitivo e connesso alle grandi rotte commerciali.
Nel rispetto del layout definito dal Piano del 1974 per i porti interno e medio, le nuove grandi opere si concentrano sul porto esterno, dove le colmate previste sono state ridefinite per rispondere agli obiettivi del nuovo progetto di potenziamento della logistica e della cantieristica navale, oltre che al supporto dei programmi governativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Le indicazioni della Commissione Tecnica di Verifica Ambientale, nell’ambito della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), appunto, confermano la piena idoneità di queste aree a sostenere la trasformazione degli scali portuali che non saranno più solo punti di scambio merci, ma veri e propri hub energetici.
Grande attenzione è stata riservata al potenziamento del polo cantieristico navale, attraverso la previsione di ampliamenti delle strutture “a mare” dei cantieri esistenti, con l’obiettivo di incrementare significativamente la produzione navale e generare un impatto positivo sull’occupazione qualificata.
Anche nel settore della nautica da diporto sono previste importanti novità. Si è pensato, infatti di raddoppiare gli spazi attualmente insistenti nel Porticciolo turistico “Bocche di Puglia- Marina di Brindisi”, in una visione complessiva di potenziamento dell’attrattività dello scalo e di conseguenza di tutto il territorio,
“Dopo 50 anni Brindisi ha finalmente il suo Piano Regolatore Portuale– commenta il Commissario straordinario. È un risultato storico per la città e per il territorio, per il quale ringrazio il Presidente, Ugo Patroni Griffi, il Segretario Generale, Tito Vespasiani, il Dipartimento tecnico dell’Ente e tutti coloro i quali si sono autorevolmente ed efficacemente adoperati per raggiungerlo. Dopo un lungo percorso fatto di franco, dialettico e leale confronto con le Istituzioni interessate, con gli operatori portuali, studi di tecnici qualificati e nel pieno rispetto delle complesse procedure amministrative previste ed esperite positivamente, uno degli scali più strategici del Mediterraneo, ha un piano in grado di coniugare sviluppo e sostenibilità, progettazione di visione e integrazione. Abbiamo pensato ad un porto che tenga conto delle costanti evoluzioni nel campo navale e dello shipping internazionale. Un hub moderno, insomma,- conclude l’Ammiraglio Leone- in grado di potenziare i traffici attuali e di favorire nuovi flussi commerciali, di offrire aree per insediamenti produttivi connessi alla transizione energetica, di sviluppare servizi all’avanguardia, di sostenere la crescita della ZES unica e della Zona Franca Doganale e di intercettare il tanto auspicato ritorno delle attività produttive dall’estero, oltre che dialogare ed interconnettersi in maniera sempre più simbiotica e felice con il tessuto urbano cittadino”.
“Un progetto ambizioso che guarda al futuro non solo del porto ma del territorio e dei cittadini– ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Le infrastrutture che saranno realizzate renderanno la città di Brindisi sicuramente all’altezza delle sfide che la attendono, sia in termini di competitività che di sostenibilità ambientale ed energetica. Ringrazio l’ex presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi e il commissario straordinario, ammiraglio Vincenzo Leone, per l’ottimo lavoro svolto in questa direzione. Grazie al nuovo Piano, quello che è già un approdo strategico punta ancora più in alto, con l’obiettivo di diventare sempre più accessibile e inserito in un contesto internazionale”.
“Il nuovo Piano mette insieme l’aspetto storico, industriale e culturale dell’area portuale e propone una visione futura del Porto come interfaccia tra città e mare – sottolinea l’assessore regionale alla Mobilità Debora Ciliento-. Questa nuova visione del Porto apre a nuove prospettive nell’utilizzo della risorsa mare, per valorizzare le attività turistiche, commerciali e industriali sempre nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. Un progetto importante portato avanti dall’ex presidente Patroni Griffi e dal commissario straordinario, ammiraglio Leone, che ringrazio”.
“Sono soddisfatto per la conclusione positiva di un procedimento complesso– commenta il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna. Il nuovo PRP sarà certamente un valore aggiunto per l’attrattività del territorio brindisino, in vista delle sfide della transizione industriale che ci apprestiamo a vivere con attenzione e volontà di non ripetere gli errori del passato. Una nuova visione della Città e del territorio circostante è assolutamente imperniato su un nuovo rapporto con il porto che è l’infrastruttura portante di un inedito modello di sviluppo economico e sociale”.
Le basi del nuovo Piano sono quelle indicate nel Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale (DPSSP), approvato nel 2020 sulla scorta di una serie di confronti con stakeholders (istituzionali, imprenditoriali, dell’associazionismo, del terzo settore e privati cittadini) che hanno avuto l’obiettivo di far emergere i rispettivi fabbisogni, secondo logiche partecipative e attraverso una prospettiva sovra-territoriale di raccordo tra le specificità di ogni singolo nodo portuale.
Il Piano vigente fino ad oggi era stato approvato nel 1975 ed era stato oggetto poi di una variante nel 2006 e di adeguamenti tecnici funzionali nel 2013 e nel 2020.
MDF, 30 gennaio 2025
E’ stato presentato nella Sala del Loggiato del Comune di Manfredonia l’Accordo avente ad oggetto il servizio di igiene urbana nell’area di competenza dell’Autorità di sistema portuale. Si tratta del servizio di raccolta e smaltimento di rifiuti nell’area da parte di Ase spa.
“In politica le soluzioni più semplici a volte sono quelle più sbagliate mentre la strada del confronto è quella più giusta. E questa strada è corretta perché ci permette di non creare cittadini di serie A e serie B ma di dire che tutti i cittadini hanno diritto alla pulizia e tutti devono dare il loro contributo. Questo accordo ci permette di dare un segnale alla città: la legalità è un qualcosa che si costruisce insieme, e quando c’è la volontà comune i risultati si raggiungono”, afferma il Sindaco di Manfredonia Domenico La Marca.
Così il Commissario straordinario dell’autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Adspmam) Amm. Isp. Vincenzo Leone: “Questo accordo rappresenta un passo significativo verso una gestione integrata e sostenibile dei rifiuti nel porto di Manfredonia. Da oggi, in piena sinergia operativa con il Comune, diamo il via ad una innovativa e, speriamo più efficace, fase nel sistema di raccolta, trasporto e conferimento a impianti di trattamento o smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati e differenziati prodotti all’interno delle concessioni demaniali marittime e delle aree di pertinenza dell’AdSP; una gestione che punta a servizi più efficienti finalizzati a valorizzare il tessuto portuale e a migliorare la qualità dei servizi a favore della comunità, non solo portuale. Al centro di questa intesa-conclude il Commissario- c’è un impegno concreto per tutelare l’ambiente e innalzare gli standard di decoro e di sicurezza, pilastri di una visione strategica capace di coniugare operatività e coesione territoriale”.