Questa mattina a palazzo di città, nell’ufficio del sindaco di Bari Antonio Decaro, il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, e il comandante generale del corpo delle Capitanerie di Porto- Guardia Costiera, ammiraglio ispettore capo Vincenzo Melone, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato alla destinazione di aree e banchine del porto di Bari per la realizzazione di sistemazioni di ormeggio delle unità navali maggiori della Guardia Costiera e di strutture tecniche di supporto.
In virtù di tale accordo, la Guardia Costiera implementerà la propria presenza nello scalo adriatico che fungerà, anche, da base operativa per il Corpo.
“Nello specchio acqueo prospiciente località San Cataldo del porto– commenta il presidente Patroni Griffi- la Capitaneria realizzerà nuovi moli, atti ad ormeggiare tre pattugliatori di ultimissima generazione. I benefici di questo accordo per il nostro porto saranno notevoli– prosegue il presidente- su nostra richiesta, infatti, la Capitaneria presterà attività di supporto tecnico-giuridico in applicazione della normativa internazionale e nazionale in materia di safety e security portuale. Verrà, inoltre, rafforzata l’attività di sorveglianza dell’ambito portuale di Bari e la vigilanza marittima delle coste del mare Adriatico meridionale.”
Notevoli, inoltre, le ricadute occupazionali per l’intero territorio, derivanti sia dall’avvio dei lavori di infrastrutturazione del molo, sia dalla presenza delle imbarcazioni di altura che necessiteranno di forniture navali e lavorazioni tecniche.
“Gli equipaggi saranno composti da oltre 200 persone– conclude Patroni Griffi- per lo più militari pugliesi che avranno, così, la possibilità di riavvicinarsi a casa e che daranno con le loro famiglie nuova linfa vitale a tutta la zona. Peraltro, la Guardia Costiera ha scelto proprio Bari quale sede per i corsi di formazione finalizzati all’addestramento del personale da imbarcare sulle unità navali del Corpo. Tutto il comparto marittimo, quindi, sarà investito da un nuovo e produttivo fermento di crescita.”
La nuova infrastruttura, infine, favorirà la realizzazione di un approdo turistico per 245 imbarcazioni, compresi 7 accosti per mega-yacht da 25 a 100 metri.
MDF, 06 febbraio 2018