Archivio dei tag #ambiente

Immagine avatar di Maria Di Filippo DiMaria Di Filippo
PORTO DI BARI: 39 MILIONI DI EURO PER LA REALIZZAZIONE DEL MOLO SAN CATALDO, A BARI. L’ADSPMAM PUBBLICA IL BANDO DI GARA PER “L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI TECNICI ATTINENTI ALL’INGEGNERIA E ALL’ARCHITETTURA RELATIVI ALLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA ED ESECUZIONE DEI LAVORI DI POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE ASSERVITE ALLA SEDE LOGISTICA DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO – REALIZZAZIONE DI NUOVE BANCHINE IN AMPLIAMENTO DEL MOLO SAN CATALDO”. L’OPERA SARÀ AVVIATA ENTRO LA FINE DEL 2025.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), nei giorni scorsi, ha pubblicato il bando di gara d’appalto integrato per “l’affidamento dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura relativi alla progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di potenziamento delle infrastrutture asservite alla sede logistica del Corpo delle Capitanerie di Porto – Realizzazione di nuove banchine in ampliamento del Molo San Cataldo, nel porto di Bari”.

Il progetto prevede la costruzione di nuove opere di banchinamento che si estenderanno su una superficie complessiva di circa 33.000 mq, quale ampliamento del Molo San Cataldo, dove già sono presenti le infrastrutture al servizio della Guardia Costiera.

 

L’imponente progetto è stato realizzato dall’Autorità di Sistema con lo scopo di riqualificare funzionalmente un ambito portuale attualmente sottoutilizzato, con il duplice obiettivo di potenziare le infrastrutture asservite alla sede logistica di Bari del Corpo delle Capitanerie di Porto e, contemporaneamente, realizzare un bacino da destinare alla nautica da diporto, un settore in forte espansione che solo nell’ultimo anno ha registrato, secondo Confindustria Nautica, una crescita a doppia cifra nella domanda di posti barca, in particolare per yacht dai 12 ai 24 metri e oltre.

Sul Molo San Cataldo verranno realizzati tre nuovi punti di ormeggio, per la lunghezza di circa 400 metri; mentre, le superfici restanti saranno destinate sia alla Guardia Costiera e sia all’approdo turistico.

Il quadro economico dell’intervento trova copertura finanziaria per 36 milioni di euro da parte del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, nell’ambito dei fondi di investimento ricadenti nella missione ordine pubblico e sicurezza (per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza delle attività di controllo e sicurezza), e per i restanti 3 milioni nei fondi propri dell’AdSPMAM.

L’opera è stata concepita con una visione integrata e sostenibile: non solo migliorerà significativamente la capacità operativa della Guardia Costiera, garantendo infrastrutture moderne, ecocompatibili e funzionali, ma darà anche un impulso decisivo al comparto della nautica da diporto degli yacht di grandi dimensioni, un settore in costante crescita che necessita di ormeggi sicuri, fondali adeguati e servizi evoluti- commenta il commissario straordinario dell’AdSPMAM, Amm. Vincenzo Leone. Gli Uffici dell’Ente hanno lavorato con la consueta determinazione e competenza per strutturare un bando così complesso e articolato di un progetto avviato nel 2019 dal presidente Ugo Patroni Griffi che ha anticipato quanto poi previsto dal regolamento europeo relativamente all’utilizzo dual use, civile e militare, delle infrastrutture portuali. Stiamo avviando- conclude l’Ammiraglio– un intervento strategico, in grado di coniugare efficacia logistica, sostenibilità ambientale e potenziale valorizzazione turistica dell’intero scalo portuale”.

Nello specifico, il progetto riguarda la realizzazione di banchine e piazzali al servizio della Guardia Costiera, collegati alla radice del Molo San Cataldo, in adiacenza e ampliamento delle aree già occupate dallo stesso Corpo dello Stato. L’opera, inoltre, prevede un intervento di approfondimento dei fondali, fino alla quota di -7,00 metri rispetto al livello del mare, per un quantitativo complessivo di materiale dragato di 88.410 m3.

La presentazione delle offerte deve avvenire entro e non oltre le ore 12.00 del 18 luglio 2025; l’apertura delle offerte avverrà il 21 luglio alle ore 11.00.

 

Tutti i dettagli sono pubblicati sul sito dell’Ente attraverso il link https://gare.adspmam.it/

 

L’opera sarà avviata entro la fine del 2025.

 

MDF, 30 maggio 2025

Immagine avatar di Maria Di Filippo DiMaria Di Filippo
PORTI DI BARI E DI BRINDISI: SI ILLUMINANO DI VERDE I PORTI DI BARI E DI BRINDISI. IL RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO DI IMPRESE, COMPOSTO DALLA CAPOGRUPPO CONSORZIO STABILE CANTIERE ITALIA DI NAPOLI, SI AGGIUDICA L’APPALTO INTEGRATO, OLTRE 28 MILIONI DI EURO, PER LA PROGETTAZIONE E PER I LAVORI DI REALIZZAZIONE DEI SISTEMI DI COLD IRONING. LA RIVOLUZIONE GREEN DEI PORTI ADRIATICI PASSA NELLA SUA FASE OPERATIVA.

Lo scorso 30 dicembre, l’Ufficio Gare e Contratti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha concluso positivamente la procedura per l’affidamento congiunto dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura, relativi alla progettazione esecutiva, alla esecuzione e ai lavori per la realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e Brindisi.

 

Le verifiche effettuate dall’Ente hanno dato esito positivo; l’aggiudicatario dell’appalto integrato sarà, pertanto, il Raggruppamento Temporaneo di Imprese Consorzio Stabile Cantiere Italia/Acreide di Napoli che progetterà ed effettuerà i lavori nei due scali adriatici.

 

In linea di continuità tecnico – amministrativa, si è conlusa, quindi, l’ultima fase di una procedura complessa, fortemente voluta e avviata dal presidente Ugo Patroni Griffi e varata dal commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone, finalizzata ad accrescere l’ecosostenibilità dei due porti, aumentando esponenzialmente l’efficienza energetica e riducendo significativamente l’impatto ambientale delle operazioni portuali.

 

In attesa della stipula del contratto, si potrà procedere entro questo mese di gennaio, in via di urgenza, alla consegna dell’appalto per l’espletamento di servizi di architettura e di ingegneria, relativi alla progettazione esecutiva per gli interventi di elettrificazione delle banchine, previsti nei porti di Bari- banchina 10, e di Brindisi- Punta delle Terrare, definiti appunto anche cold ironing.

 

L’opera prevede l’installazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria, limitando sensibilmente emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico.

 

E’ prevista, inoltre, la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, a parziale copertura del fabbisogno energetico derivante dall’attivazione dei sistemi di cold ironing.

Il progetto prevede, infatti, l’installazione di due impianti fotovoltaici, uno nel porto di Bari e uno nel porto di Brindisi, la cui produzione di energia elettrica supporterà il sistema di elettrificazione delle banchine, riducendo il fabbisogno energetico, e sarà impiegata per integrare e soddisfare le svariate esigenze degli ambiti portuali (catena del freddo, pubblica illuminazione, operazioni portuali, ecc.).

In particolare, nel porto di Bari saranno elettrificati due ormeggi presso la Darsena di Ponente.

Valutata la frequenza di attracco delle due tipologie di utenze individuate, infatti, si è stabilito di dimensionare l’impianto considerando la contemporaneità di due navi Ro-Ro/Ro-Pax o, in alternativa, di una nave Ro-Ro/Ro-Pax e una nave da crociera, sarà installato, quindi, un convertitore di potenza da 16 MVA con uscite a 6,6/11 kV.

Nel porto di Brindisi verranno elettrificati due ormeggi presso la banchina di Punta delle Terrare. L’impianto sarà dimensionato in modo da garantire l’alimentazione contemporanea di due navi Ro-Ro/Ro-Pax, attraverso l’installazione di un convertitore di potenza da 6,5 MW con uscita a 11 kV predisposto per un futuro ampliamento dell’impianto che consenta anche l’attracco di navi da crociera.

Con il cold ironing, trasformiamo i porti di Bari e di Brindisi in due polmoni verdi del trasporto marittimo- afferma il commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone. Due pionieri della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica che contribuiranno concretamente al processo di transizione ecologica in atto a livello globale. Questo progetto, oltre a rendere i due scali maggiormente attrattivi e a migliorare significativamente la qualità della vita delle comunità portuali e dei territori circostanti- conclude il Commissario– è una vera e propria svolta epocale verso un futuro in cui crescita economica e rispetto per l’ambiente camminano finalmente assieme, dimostrando che sviluppo e sostenibilità possono e devono coesistere”.

Obiettivo del cold ironing è evitare che i motori, nel periodo di ormeggio in porto, rimangano accesi con le conseguenti emissioni inquinanti nell’aria. Durante la sosta in banchina, infatti, i motori a propulsione delle navi vengono spenti; tuttavia, per garantire l’erogazione dei servizi a bordo si utilizzano motori diesel ausiliari che comportano consumo di combustibile ed emissione di gas di scarico.

Tutti i documenti sono consultabili attraverso questi link:

  1. TUTTOGARE: https://gare.adspmam.it/gare/dettaglio.php?codice=1190
  2. ADSPMAM: sezione bandi e gare:

https://www.adspmam.it/appalto-integrato-per-laffidamento-dei-servizi-tecnici-attinenti-allingegneria-e-allarchitettura-relativi-alla-progettazione-esecutiva-ed-esecuzione-lavori-per-la-realizzazione-dei/

  1. PROFILO COMMITENTE – “TRASPARENZA”

https://adspmam.etrasparenza.it/archivio105_procedure-dal-01012024_0_9276_566_1.html

  1. BDNCP https://dati.anticorruzione.it/superset/dashboard/dettaglio_cig/?cig=B260CB8D42

 

L’importo, oltre 28 milioni di euro, è finanziato nell’ambito del PAC 2014/2020 (Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020), a cui l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale era stato ammesso a finanziamento, classificandosi al 2° posto, su 14 presentati.

 

MDF, 7 gennaio 2025

Immagine avatar di Maria Di Filippo DiMaria Di Filippo
PORTO DI TERMOLI: IL COLD IRONING (ELETTRIFICAZIONE DELLE BANCHINE) A TERMOLI SARÀ PRESTO UNA VIRTUOSA REALTÀ. ADSPMAM E AGGIUDICATARIO SOTTOSCRIVONO IL CONTRATTO DI APPALTO. SI PUNTA AD UN PORTO SUPER-GREEN, CON RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE.

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, ha sottoscritto il contratto di appalto con Francesco Gioffrè, legale rappresentante di Eurowork srl che ha indicato per la progettazione il RTP (Raggruppamento Temporaneo di Professionisti) composto dalle società EN.Co & Partners srl (capogruppo mandataria), ing. Tommaso di Bari, ing. Giuseppe Capolupo, archeologa Lorella Lamanna, ing. Rossella Piccininni, ing Nicola Pellecchia (mandanti) per la progettazione definitiva/esecutiva ed esecuzione dei lavori per l’“Elettrificazione Banchine Molo Traghetti, Pesca e Forze Armate del porto di Termoli”, sulla base del progetto di fattibilità tecnico economica posto a base di gara.

Giunge così a conclusione un complesso iter amministrativo, avviato dall’Ente portuale nel settembre 2023 con le procedure per l’espletamento di un appalto integrato complesso, attraverso un avviso di manifestazioni di interesse, volto ad individuare gli operatori economici ai quali richiedere un’offerta per l’affidamento della progettazione definitiva/esecutiva ed esecuzione dei lavori, da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

All’avviso di manifestazione di interesse avevano risposto 13 operatori economici, abilitati per l’esecuzione. Il seggio di gara, istituito dall’Ufficio Gare e Contratti dell’Adspmam, dopo la verifica di tutti i requisiti richiesti, aveva invitato 11 operatori economici a presentare offerta.

Successivamente, quindi, è stata avviata la fase due: la procedura negoziata da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. E’ stata, pertanto, istituita una Commissione per la verifica della progettazione definitiva offerta in sede di gara. Il seggio, dopo una capillare analisi delle offerte economiche pervenute, ha proceduto con l’aggiudicazione provvisoria al primo in graduatoria la Eurowork srl e il suo RTP che ha ottenuto un punteggio totale di 100 punti e ha offerto un ribasso del 2,90 % sull’importo a base di gara, per un totale complessivo di contratto di circa 4 milioni cinquecento mila euro. Dei quali 4 milioni 250 mila euro per i lavori, circa 88 mila euro per la progettazione definitiva e quasi 48 mila euro quale importo per i costi della sicurezza non soggetti a ribasso.

Dopo la firma del contratto, avvenuta nei giorni scorsi, l’operatore economico presenterà al Dipartimento Tecnico dell’Ente il progetto esecutivo, dopodiché partiranno i lavori.

Il cold ironing, noto anche come “shore power“, consiste nell’approvvigionamento di energia elettrica alle navi mentre sono ormeggiate nei porti, consentendo loro di spegnere i motori diesel e di ridurre, pertanto, le emissioni di gas nocivi, come ad esempio gli ossidi di azoto (NOx) e il diossido di zolfo (SO2).

Tale tecnologia all’avanguardia è stata sviluppata come risposta all’aumento delle preoccupazioni ambientali e alle normative più rigorose in materia di emissioni. Con il cold ironing, infatti, le navi possono collegarsi direttamente ad una fonte di alimentazione a terra attraverso cavi elettrici, sfruttando l’elettricità proveniente da fonti rinnovabili o da altre fonti a basse emissioni. Ciò riduce notevolmente l’impatto ambientale delle navi ormeggiate, migliorando la qualità dell’aria e la salute pubblica nelle aree portuali.

Dopo Bari e Brindisi, siamo riusciti a portare il cold ironing  anche a Termoli– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi– un ulteriore e significativo passo in avanti nel percorso che abbiamo intrapreso verso la sostenibilità ambientale e la modernizzazione delle infrastrutture portuali. In un  futuro prossimo, flotte pescherecce e traghetti potranno alimentare i loro navigli direttamente in banchina. Si andrà alle Tremiti ad impatto ambientale zero. Si tratta –conclude il Presidente– di una svolta rivoluzionaria verso un futuro portuale più pulito, più silenzioso e più sostenibile”.

Esser riusciti a portare il cold ironing a Termoli – il commento del presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti – rappresenta un grande obiettivo raggiunto, grazie a un impegno inter-istituzionale, volto a consentire che anche in Molise, con il porto di Termoli, si avvii un cammino di modernizzazione e volto alla sostenibilità ambientale, a beneficio del mare e della costa molisana. Con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e con il Presidente Ugo Patroni Griffi ci sono rapporti di grande collaborazione sin da quando ero sindaco di Termoli, che proseguiranno con costanza verso la realizzazione di questo grande progetto”.

Gli interventi che verranno eseguiti possono essere sintetizzati in quattro sistemi elettrici indipendenti dedicati al servizio di cold ironing delle imbarcazioni e delle navi in stazionamento nel porto di Termoli:

  • sistema elettrico di alimentazione dei traghetti con tensione standardizzata di 11 kV con possibilità di impiego flessibile del sistema mediante la predisposizione di prese di connessione con doppia frequenza a 50 Hz e a 60 Hz.
  • Sistema elettrico di alimentazione dei rimorchiatori in bassa tensione a 400 V con punto di connessione alla rete del concessionario della distribuzione elettrica E-Distribuzione a livello di bassa tensione.
  • Sistema elettrico di alimentazione dei pescherecci in bassa tensione a 400V trifase e 230 V monofase alla frequenza a 50 Hz.
  • sistema elettrico di alimentazione delle imbarcazioni delle forze armate in bassa tensione a 400V trifase e 230 V monofase alla frequenza a 50 Hz.

Il quadro economico complessivo sarà coperto con i fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari a integrazione dei fondi nazionali PNRR. L’AdSPMAM, infatti, aveva candidato il progetto ai bandi PNNR. Il MIT  (Ministero Infrastrutture e Trasporti) aveva ammesso l’opera a finanziamento, assegnando allo scalo molisano 6 milioni di euro.

 

 

MDF, 28 maggio 2024

Immagine avatar di Maria Di Filippo DiMaria Di Filippo
PORTO DI BARI: IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DÀ IL VIA LIBERA AL PROGETTO “LAVORI DI REALIZZAZIONE DEI SISTEMI DI COLD IRONING NEL PORTO DI BARI”, SUPERANDO IL DISSENSO ESPRESSO DALLA SOVRINTENDENZA PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI BARI E DAL COMUNE DI BARI.

Nella giornata di oggi, lunedì 11 marzo, il Consiglio dei Ministri si è espresso favorevolmente rispetto al progettoLavori di realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e di Brindisi”, superando di fatto lo stop espresso dalla Sovrintendenza per la Città Metropolitana di Bari e dal Comune di Bari.

 

Il problema era stato portato all’ordine del giorno dell’Esecutivo dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, direttamente coinvolto, assieme al ministro per le Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) attraverso un dossier, nel quale si faceva presente che un porto è «del tutto privo di naturalità», essendo «caratterizzato da luoghi ampiamente antropizzati e tipici degli ambienti portuali (banchine, piazzali, attrezzature, stazioni marittime, grandi aree di sosta per auto e trailer, etc..)».

 

Ad eccepire la decisione era stata anche la Regione Puglia che aveva evidenziato che in base al Pptr (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) e alle norme urbanistiche vigenti, tale vincolo di fatto non sussiste.

 

L’impasse burocratico era nato nel corso della Conferenza di Servizi, avviata nello scorso mese di maggio, finalizzata ad ottenere l’autorizzazione unica ZES e che vedeva coinvolti AdSPMAM, Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la provincia di Bari, Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Provincia di Brindisi, Comuni di Bari e di Brindisi, Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Dogane, Capitaneria di porto di Bari, Capitaneria di porto di Brindisi e Consorzio Asi di Brindisi.

 

Per Bari, la Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bari e Ufficio Paesaggio del Comune di Bari sollevarono la presunta incompatibilità tra l’intervento (tettoie fotovoltaiche a servizio dei parcheggi già esistenti) e il vincolo paesaggistico relativo ai «territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea della battigia».

 

Non posso che ringraziare il Ministro Fitto, l’intero Consiglio dei Ministri e la Regione Puglia nella persona del presidente Emiliano, del Capo di gabinetto prof. Catalano e del direttore del Dipartimento urbanistica arch. Lasorella per aver sostenuto il diritto della città di Bari ad avere un porto green e sostenibile, in cui le emissioni siano limitate al massimo- ha commentato il presidente dell’Ente portuale Ugo Patroni Griffi. Una storia di ordinaria burocrazia fortunatamente, in questo caso, a lieto fine per lo sviluppo del porto, l’ambiente e la salute dei cittadini”.

 

Finalmente le proposte della Regione Puglia e dell’Autorità portuale sono state accolte dal Governo che ha superato i suoi contrasti interni sbloccando questo progetto di grande rilievo per il porto, la città e il mare di Bari – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Un porto green, sempre più ecocompatibile capace di abbattere significativamente le emissioni inquinanti e l’inquinamento acustico, sarà sicuramente più appetibile per le compagnie e saprà promuoversi con maggiore efficacia”.

 

Il progetto prevede la realizzazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria, limitando sensibilmente emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico.

 

E’ prevista, inoltre, la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, a parziale copertura del fabbisogno energetico derivante dall’attivazione dei sistemi di cold ironing.

In particolare, nel porto di Bari saranno elettrificati due ormeggi presso la Darsena di Ponente. Considerata la frequenza di attracco delle due tipologie di utenze individuate, si è stabilito di dimensionare l’impianto considerando la contemporaneità di due navi Ro-Ro/Ro-Pax o, in alternativa, di una nave Ro-Ro/Ro-Pax e una nave da crociera, sarà installato un convertitore di potenza da 16 MVA con uscite a 6,6/11 kV.

Nel porto di Brindisi, invece, verranno elettrificati due ormeggi presso la banchina di Punta delle Terrare. L’impianto sarà dimensionato in modo da garantire l’alimentazione contemporanea di due navi Ro-Ro/Ro-Pax, attraverso l’installazione di un convertitore di potenza da 6,5 MW con uscita a 11 kV predisposto anche per un futuro ampliamento dell’impianto che consenta anche l’attracco di navi da crociera.

Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di due impianti fotovoltaici, uno nel porto di Bari e uno nel porto di Brindisi, la cui produzione di energia elettrica supporterà il sistema di elettrificazione delle banchine, diminuendone il fabbisogno energetico, e sarà, inoltre, impiegato per integrare e soddisfare le svariate esigenze degli ambiti portuali (catena del freddo, pubblica illuminazione, operazioni portuali, ecc.), rendendo più attrattivo l’ormeggio, con alimentazione elettrica da terra, abbattendo i costi supportati dalle compagnie.

L’obiettivo è, dunque, evitare che i motori, nel periodo di ormeggio in porto, rimangano accesi con il seguito di emissioni inquinanti nell’aria. Durante la sosta in banchina, infatti, i motori a propulsione delle navi vengono spenti; tuttavia, per garantire l’erogazione dei servizi a bordo si utilizzano motori diesel ausiliari che comportano consumo di combustibile ed emissione di gas di scarico.

L’importo è finanziato nell’ambito del PAC 2014/2020 (Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020), a cui l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale era stato ammesso a finanziamento, classificandosi al 2° posto, su 14 presentati.

 

MDF, 11 marzo 2024

Immagine avatar di Maria Di Filippo DiMaria Di Filippo
ADSPMAM: BAF A MANFREDONIA E CAPOBIANCO A BRINDISI. L’ADSPMAM AGGIUDICA I LAVORI PER LA RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL BACINO ALTO FONDALI E IL BANCHINAMENTO DELLA COLMATA (EX BRITISH GAS). DUE MEGA-OPERE PER UN INTERVENTO COMPLESSIVO DI 186 MILIONI DI EURO DAI FONDI PNRR.

Banda dei Loghi

 

Nella giornata di oggi, giovedì 16 novembre, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha concluso due procedure di gara per la rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali di Manfredonia e per il banchinamento della colmata (ex British Gas) di Capobianco. Si tratta di due interventi strategici, di un importo complessivo di 186 milioni di euro, rivenienti dai fondi PNRR, finalizzati ad imprimere un significativo impulso di sviluppo ai due scali, migliorandone in modo sostanziale l’efficienza e la capacità operativa.

 

PORTO DI MANFREDONIA

Si è appena conclusa la procedura di gara di appalto integrato per l’affidamento dei lavori per la “Rifunzionalizzazione del Bacino Alto Fondali (BAF)”, del porto isola di Manfredonia, per un importo complessivo di quadro economico di 121 milioni di euro, di cui 80 milioni coperto dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e 41 milioni dal fondo ZES Recovery Fund.

Ad aggiudicarsi la gara il R.T.I.(Raggruppamento Temporaneo di Imprese) “C.I.S.A. s.p.a./Operazione s.r.l./Fincosit s.r.l./ Consorzio Stabile i.t.m./ Nautilus s.r.l”.

 

Entro quest’anno, sarà avviata la fase esecutiva. L’appalto prevede la realizzazione di lavori manutentivi di risanamento corticale delle strutture in calcestruzzo armato del BAF, nonché la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di rifunzionalizzazione, consolidamento strutturale, miglioramento sismico, compresa l’esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti, ponendo successivamente a gara il progetto definitivo validato.

Le strutture del Bacino Alti Fondali sono interessate da una condizione critica che è sostanzialmente riconducibile al degrado per corrosione delle armature e ai conseguenti effetti sul calcestruzzo. I lavori sono finalizzati non solo a conservare l’opera, tramite interventi corticali, di riparazione e di ripristino delle originarie condizioni di protezione delle armature e delle sostituzioni delle stesse, ma anche la contestuale rifunzionalizzazione che sarà ottenuta attuando, in particolare sul pontile di approccio e con modalità diverse anche sulle banchine, provvedimenti che riguardano il consolidamento strutturale degli elementi e il miglioramento del loro comportamento sotto l’azione sismica. Sinteticamente, gli interventi previsti nel progetto sono:

lavori manutentivi di riparazione corticale; ripristino e protezione delle superfici in calcestruzzo; interventi di rifunzionalizzazione; allargamento della careggiata del pontile di approccio; consolidamento strutturale; miglioramento sismico.

 

PORTO DI BRINDISI

Sempre oggi, inoltre, è stata aggiudicata dall’Ente l’altra imponente opera relativa all’appalto integrato complesso per l’effettuazione dei lavori di “Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capobianco (ex British gas)”, per un importo di quadro economico di 65 milioni di euro, di cui 30 milioni finanziati attraverso il P.N.C. (Piano Nazionale Complementare) al PNRR. Ad aggiudicarsi la gara l’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) costitutita da Fincosit srl / RCM Costruzioni srl /Trevi spa, con sede legale a Genova.

 

L’intervento consiste nella realizzazione di un banchinamento con profondità al piede di 12,00 sul livello del mare, per una lunghezza complessiva di circa 375,00 m, idoneo all’ormeggio di una nave di grandi dimensioni o due unità di medie dimensioni; il piazzale retrostante, sviluppato su un’area di circa 14 ettari (140.000 m2) e comprenderà le superfici occupate dalla colmata ex “British Gas”. L’infrastrutturazione dell’intera piattaforma restituirà al porto di Brindisi un’area ad oggi non utilizzabile.

 

Peraltro, l’area rientra nel più ampio sistema di Zona Economica Speciale (ZES) Interregionale Adriatica (Puglia- Molise) ed è stata perimetrata come Zona Franca Doganale Interclusa (ZFD): uno spazio che, pur essendo sempre appartenente al territorio doganale dello Stato, consente, a determinate condizioni, l’esenzione dalle “imposte doganali” del transito delle merci in entrata e in uscita. In sostanza, un punto franco, il secondo in Italia dopo quello di Venezia, finalizzato ad incentivare gli scambi internazionali di merci, attraverso un regime speciale di tributi doganali. Nella ZFD le Imprese del territorio godranno dell’opportunità di stoccare, manipolare e trasformare le merci, in sospensione dei diritti doganali. La rilevanza di tale intervento, e di un suo sviluppo in tempi rapidi, è ancor più marcata dall’attuale contesto storico cittadino di transizione energetica e di urgente rilancio della economia locale.

 

Avevamo tempi stringenti per procedure colossali, nonostante ciò siamo riusciti ad esperire tutto nel massimo rigore burocratico, amministrativo e tecnico per non perdere il treno del PNRR,-commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Un treno che viaggia ad altissima velocità e che siamo riusciti a non perdere, perché per noi era fondamentale rispettare le promesse fatte ai territori. I nostri Dipartimenti- Tecnico e Amministrativo- hanno lavorato a testa bassa, dimostrando un impegno esemplare per la gigantesca mole di lavoro cui sono stati sottoposti, per la progettazione realizzata, per l’acquisizione delle autorizzazioni e la capacità di sintesi e di dialogo con i soggetti interessati. Tra gli interventi che siamo riusciti ad avviare c’è Capobianco, uno degli interventi, assieme alla contigua cassa di colmata- la regina di tutte le opere per Brindisi- che ha subito i maggiori rallentamenti burocratici. Abbiamo dovuto attendere la Conferenza di Servizi per scegliere la tipologia di piante da piantumare come compensazione ambientale. Solo il diretto intervento del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) ha consentito di sbloccare l’opera, superando l’ostruzionismo burocratico. Non solo Manfredonia e Brindisi- conclude Patroni Griffi-. In tutti i porti del nostro Sistema stiamo attuando una rivoluzione infrastrutturale epocale, destinata a plasmare un panorama portuale all’avanguardia, capace di catalizzare opportunità e favorire uno sviluppo sostenibile. Una serie di interventi imponenti che hanno l’obiettivo di trasformare i nostri scali in centri logistici strategici, pronti facilitare gli scambi commerciali e a promuovere l’occupazione, contribuendo in modo tangibile alla crescita economica e al rafforzamento della competitività della Puglia, del Mezzogiorno e dell’intero Paese”.

 

Il presidente della regione, Michele Emiliano, ha preso atto con grande soddisfazione della aggiudicazione dei lavori di due interventi strategici per lo sviluppo della economia regionale. “La Puglia dimostra a tutti i livelli -dice il Presidente- una grande capacità di fare sistema tra i diversi attori per il perseguimento dell’interesse comune. Con interventi efficaci ed emblematici, anche sotto il profilo storico, la collaborazione istituzionale consente di cogliere le opportunità e di svolgere un ruolo strategico nell’Adriatico e nel Mediterraneo”.

 

 

MDF, 16 novembre 2023

 

Immagine avatar di Maria Di Filippo DiMaria Di Filippo
ADSPMAM: IL COMITATO DI GESTIONE VARA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2024, IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE E IL PIANO DEI SERVIZI E FORNITURE. INVESTIMENTI RECORD PER 800 MILIONI DI EURO PER FAR VOLARE I SEI PORTI DEL SISTEMA.

Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha approvato all’unanimità il Bilancio di previsione 2024, il Piano Triennale delle Opere e il Piano dei Servizi e Forniture. I documenti programmatici varati dall’Organo deliberante dell’Ente presentano un quadro economico totale di circa 800 milioni di euro di risorse complessivamente mobilitate per investimenti e opere in corso o programmate per l’immediato futuro che consentiranno di completare l’infrastrutturazione, strutturale e tecnologica, e migliorare l’interazione porto-città, nei sei scali del Sistema.

Lo sforzo complessivo per gli investimenti, per il solo 2024, ammonta a circa 110 milioni di euro; 123 milioni per il 2025, 18 milioni per il 2026 per un totale complessivo di oltre 240 milioni di euro di investimenti programmati, a cui si sommano 290 milioni di euro per lavori in corso di svolgimento o in via di assegnazione; 53 milioni per i lavori in corso a Marisabella (appalto del Provveditorato e quindi estranei al presente bilancio); 210 milioni per la camionale (appalto della Città metropolitana alla quale l’Autorità di Sistema trasferirà 82 milioni provenienti da finanziamenti dello Stato segnati direttamente all’Ente) per un totale complessivo di circa euro 800 milioni.

L’Esercizio finanziario stima, secondo le attuali previsioni, entrate correnti che sfiorano i 29 milioni di euro milioni di euro, a fronte di spese correnti per circa 27 milioni di euro, con un conseguente saldo attivo di parte corrente di oltre 1,5 milioni di euro, a riprova della capacità gestionale dell’Amministrazione.

Nella previsione generale vi sono, inoltre, entrate complessive per quasi 190 milioni di euro e uscite complessive per quasi 240 milioni di euro. Il disavanzo finanziario di parte in conto capitale ammonta ad oltre 50 milioni di euro e trova copertura con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione presunto, a riprova del grande sforzo negli investimenti infrastrutturali effettuato dall’Amministrazione.

Parte significativa del Bilancio è indirizzata alle opere pubbliche programmate e agli interventi in fase di aggiudicazione o di esecuzione, finalizzati ad assicurare, in tempi non particolarmente lunghi, ai sei porti del Sistema, un’adeguatezza dinamica dei traffici marittimi conforme alle esigenze rappresentate dagli operatori; nuovi spazi al servizio dei traffici merci e implementazione delle tecnologie per il miglioramento dell’interoperabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale. In particolare, per quanto attiene lo sviluppo tecnologico, nel Bilancio di previsione 2024 si conferma lo stanziamento -nel triennio – di quasi 5 milioni di euro per l’evoluzione, per tutti i porti del Sistema, del “Port Community System Gaia” che consentirà di raggiungere una completa e innovativa digitalizzazione di tutte le attività ammnistrative riguardanti la movimentazione delle navi, delle merci, dei servizi e delle persone, nei rispettivi ambiti portuali.

Di seguito, una sintesi, per ciascun porto, degli interventi infrastrutturali programmati per il 2024, selezionati in relazione alle disponibilità finanziarie e alle priorità degli interventi ritenuti maggiormente strategici, più produttivi e prioritari sul piano della operatività ed efficienza nelle operazioni portuali.

 

PORTO DI BARI

 

  • Progetto San Cataldo, a seguito degli accordi stipulati con il Comando Generale delle Capitanerie di porto, è stato tracciato l’iter per la realizzazione di una infrastruttura all’interno del molo san Cataldo atta ad ospitare nuovi accosti per i pattugliatori della Guardia costiera ed edifici per servizi tecnici e alloggi. L’intervento consentirà di realizzare un approdo turistico e un approdo per mega yacht. Gli accordi prevedono un finanziamento complessivo fino a 36 milioni di euro in favore dell’Autorità portuale. A seguito del parere favorevole sulla variante localizzata al vigente Piano Regolatore Portuale da parte del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici e la definizione della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) è stata avviata la progettazione definitiva delle opere a mare che potrebbero essere appaltate nel 2024; si sta concludendo,inoltre, la Conferenza di Servizi (CdS) per l’approvazione del progetto relativo alle opere a mare che consentirà, dopo la verifica del progetto, di avviare nei primi mesi del 2024 l’appalto integrato dell’opera. Nel bilancio di previsione, l’annualità 2024 è di 10 milioni di euro su un programma complessivo di 36 milioni.
  • Riconfigurazione della viabilità portuale (quadro economico 4,3 milioni). E’ in corso di avvio la CdS per l’approvazione del progetto di riordino della viabilità nella Darsena di Levante del porto di Bari.
  • Lavori di riqualificazione delle strutture di accoglienza passeggeri sul piazzale Marisabella, 700.000 euro
  • Recupero e consolidamento strutturale della banchina n. 7 del porto di Bari– 900.000 euro.

 

PORTO DI BRINDISI

  • Accosti di S.Apollinare per un totale di 35,5 milioni di euro. In considerazione del fatto che è iniziata la realizzazione della vasca di colmata e nel corso del 2025 sarà possibile l’avvio dell’escavo, è ora concretamente vicina la possibilità di mettere in esecuzione tale intervento che per il territorio di Brindisi risulta quello di maggiore spessore strategico. Attualmente, si stanno revisionando gli elaborati progettuali al fine di avviare, entro il 2023, la CdS conclusiva e porre le condizioni per l’inizio della procedura di aggiudicazione dei lavori entro il 2024 .
  • Lavori di manutenzione e ammodernamento delle infrastrutture della base della Marina Militare di Brindisi, quadro economico 16 milioni di euro. Non appena si completerà la fase di revisione del progetto definitivo, di concerto con gli uffici tecnici della Marina Militare, sarà possibile avviare la procedura di affidamento dei lavori nei primi mesi del 2024.
  • Ristrutturazione e adeguamento della sicurezza per il Terminal Brindisi (2,5 milioni di euro). La progettazione è in corso.
  • Riqualificazione dell’area adiacente il varco Costa Morena Ovest, previa demolizione delle strutture esistenti (importo 500.000 euro). Risulta di prioritaria importanza una sistemazione organica delle aree di afflusso dei viaggiatori all’altezza del varco Costa Morena Ovest che assicuri un soddisfacente livello di accoglienza e di erogazione dei servizi essenziali, un parcheggio ordinato e un efficiente incolonnamento dei mezzi in attesa di imbarco.
  • Pulizia e manutenzione dei fondali del Seno di Levante e Costa Morena est (1,5 milioni di euro) e contestuale colmamento della vasca di Costa Morena Est per consentire piena agibilità dei piazzali e dell’intera area.

PORTI DI BARI E BRINDISI

  • Lavori realizzazione dei sistemi di cold ironing, importo complessivo 25 milioni, integralmente finanziati dai fondi PAC; dopo inaspettate difficoltà in ordine all’approvazione del progetto durante la CdS in merito alle tettoie fotovoltaiche, insorte per prese di posizione dei Comuni sul piano paesaggistico, l’Ente auspica che grazie all’intervento e al sostegno della Regione Puglia si possa pervenire alla conclusione favorevole dell’iter. Dopo la validazione del progetto, nei primi mesi del 2024, sarà possibile procedere all’affidamento dei lavori.

 

PORTO DI BARLETTA

  • Prolungamento di entrambi i moli foranei, secondo le previsioni del Piano Regolatore Portuale vigente. L’intervento beneficia di un finanziamento statale di circa 25 milioni. Dopo aver acquisito la dichiarazione di non assoggettabilità a VIA dal Ministero della Transizione ecologica (MITE) si è in attesa di validazione del progetto e soprattutto del finanziamento integrativo inquanto, a causa dell’attuale caro-materiali, il quadro economico è lievitato a 36 milioni di euro.
  • Restauro e consolidamento strutturale faro Napoleonico ( 1,2 milioni ). Si sta procedendo alla messa in sicurezza della storica struttura. Non appena definita la progettazione d’intesa con la Soprintendenza, si procederà con la fase esecutiva .
  • Ristrutturazione e adeguamento del varco di accesso all’area portuale (importo 400.000 euro) Non appena si definirà la disponibilità dell’area comunale, a ridosso del varco, l’intervento potrà essere attuato.

 

PORTO DI MONOPOLI

 

  • Realizzazione del piazzale di sosta per gli autoarticolati sul Molo di Tramontana ( 600.000 euro).
  • Intervento di escavo previsto per la seconda annualità (5 milioni di euro)
  • Intervento di ripristino della pavimentazione del Molo di Tramontana (1,5milioni).

 

Per i porti di Termoli e di Manfredonia, nel corso del 2023, sono state poste le premesse per la rapida attuazione di importanti interventi, alcuni dei quali sono in corso di esecuzione o di aggiudicazione e che pertanto non figurano più nel programma triennale, dal momento che risultano già finanziati in precedenti esercizi finanziari. Nello specifico:

 

PORTO DI TERMOLI

  • Intervento per la realizzazione dell’impianto di “cold ironing” e di elettrificazione di tutte le banchine (finanziamento PNRR di 6 milioni di euro). E’ in corso la fase di selezione delle imprese che consentirà l’aggiudicazione entro l’anno corrente.

 

PORTO DI MANFREDONIA

  • Rifunzionalizzazione del Bacino Alto Fondali (BAF), importo complessivo 121 milioni, integralmente coperto dal PNRR (80 milioni) e dal fondo ZES Recovery Fund (41 milioni). Dopo l’articolata fase di completamento e di approvazione del progetto, è attualmente in corso una gara di appalto integrato per l’affidamento dei lavori che dovrà avvenire entro il mese di dicembre 2023, così da consentire l’avvio della fase esecutiva nel 2024.

Nel 2023, inoltre, sono state avviate numerose opere nei porti del Sistema. Tra le più imponenti:

PORTO DI BRINDISI

  • Opere di completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante vasca di colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena est (I lotto 39 milioni, II lotto 19 milioni ). L’opera è totalmente finanziata dal Programma di interventi complementari al PNRR, come da decreto MIMS (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili). A seguito della complessa fase di approvazione e di aggiudicazione, l’appaltatore sta effettuando le opere preliminari di cantierizzazione del primo lotto; per il secondo lotto, invece, è iniziata la nuova caratterizzazione a seguito della selezione delle imprese invitate.
  • Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capobianco (ex British gas, intervento già finanziato dal Recovery Fund per 30 milioni, per i quali è stata ottenuta la qualifica di Zona Franca). E’ in corso la gara per l’affidamento dell’appalto integrato complesso; sono state avviate le procedure per un finanziamento supplementare dell’opera che al momento ha un quadro economico complessivo di 65 milioni.

PORTO DI BARI

  • Rimodellamento dei fondali e spostamento sedimenti (importo complessivo 3,5 milioni di euro). Completate le azioni propedeutiche (bonifica dagli ordigni bellici e monitoraggio ambientale ante operam) si sta ora procedendo alla rimozione dei massi rinvenuti sul fondale. Entro l’anno, sarà possibile avviare l’intervento vero e proprio di spostamento dei sedimenti. E’ da sottolineare che l’intervento è caratterizzato dall’adozione di tutte le misure e delle migliori modalità tecniche di cui al momento la tecnologia dispone per la movimentazione complessiva di oltre 100.00 mc, al fine si assicurare la massima tutela ambientale. Con la realizzazione dei lavori si potrà disporre entro l’estate del 2024 del canale di accesso e di buona parte delle banchine commerciali della darsena di Levante con fondale a meno 13 metri.

Gli interventi sono stati integralmente finanziati dal Fondo PAC, asse digitalizzazione, complementare al Programma Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020.

Al termine del triennio consegneremo alla storia sei nuovi scali: avveniristici, infrastrutturati e competitivi– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. I dati dei traffici dimostrano che il Sistema è sano e super-attivo. Quest’anno abbiamo registrato più di 3.715 accosti e più di 13 milioni di tonnellate di merce movimentata, una crescita continua e costante che ci indica che la strada intrapresa è sicuramente valida. Siamo pronti a realizzare nuove strutture, materiali e immateriali , quindi tecnologiche, per far crescere l’appeal dei nostri scali in totale  sicurezza per la navigazione, per le operazioni portuali e per l’ambiente, con interventi mirati alla riduzione delle immissioni inquinanti, al risparmio energetico, alla riduzione del rumore, al miglioramento della qualità dell’aria e della sostenibilità complessiva”.

L’Ente sta compiendo uno sforzo senza precedenti per portare a completamento le progettazioni e avviare le procedure di affidamento e di esecuzione dei lavori– commenta il segretario generale dell’Ente Tito Vespasiani- un’impresa imponente per la quantità, lo spessore e la complessità di tutte le operazioni sia di progettazione sia degli iter procedimentali. Si tratta di interventi invocati da tempo dalle nostre comunità portuali che finalmente vedranno la luce nell’immediato futuro”.

Sia in sede di parere dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare (l’organismo di confronto partenariale, composto dalle varie categorie economiche che gravitano nei porti del  Sistema), sia in sede di approvazione del Comitato di Gestione i documenti programmatici hanno ottenuto consenso unanime. In entrambe le sedi, inoltre, i componenti, hanno espresso grande apprezzamento per l’attività amministrativa dell’Ente.

 

MDF, 02 novembre 2023

 

Immagine avatar di Maria Di Filippo DiMaria Di Filippo
PORTO DI BARI: SEDIMENTI PORTUALI E GUSCI DI MITILI: DA COSTO ECONOMICO-AMBIENTALE A RISORSA PER NUOVI MANUFATTI. AMBIENTE ED ECONOMIA CIRCOLARE. LUNEDÌ, 30 OTTOBRE LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO EUROPEO GREENLIFE4SEAS.

Lunedì, 30 ottobre alle ore 9.30, nella Sala Comitato della sede di Bari dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) – piazzale C. Colombo n. 1, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del progetto europeo GREENLIFE4SEAS (GREen ENgineering solutions: a new LIFE for SEdiments And Shell).

Il progetto GREENLIFE4SEAS, ammesso a finanziamento europeo nell’ambito del programma LIFE https://cinea.ec.europa.eu/programmes/life_en, il più rilevante strumento della Unione Europea che finanzia progetti inerenti azioni su AMBIENTE e CLIMA, punta a trasformare un costo economico-ambientale legato al trattamento di due categorie di scarti di origine marina di difficile smaltimento, i sedimenti dragati dei porti e i gusci di mitili, in una risorsa economica e in uno strumento di risparmio energetico per la realizzazione di nuovi manufatti.

 

Obiettivo generale di GREENLIFE4SEAS è quello di supportare l’avvio di nuovi benchmark europei di gestione virtuosa dedicati a questo ambito.

 

Il progetto è stato proposto da un consorzio di 9 partner europei e coinvolge: Politecnico di Bari, capofila, CNR-IRSA di Taranto, CNR-IRET di Pisa, ISPRA, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, AdSPMAM, Autorità di Sistema Portuale Del Mar Ligure Orientale, AdSPMLOr, Autorità Portuale del Pireo, aziende. Mentre, il partenariato esteso include oltre 20 partner tra cui il Ministero della Transizione Ecologica, il Comune di Bari  e diverse cooperative di mitilicultori.

I lavori saranno introdotti dal presidente di AdSPMAM, prof avv. Ugo Patroni Griffi; seguirà, poi, l’intervento del Rettore del Politecnico di Bari, Prof. Ing. Francesco Cupertino.

Il progetto sarà illustrato dal prof. ing. Leonardo Damiani, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica, DICATECh e dal Responsabile Scientifico del progetto GREENLIFE4SEAS, prof.ssa ing. Claudia Vitone. Interverrà, infine, l’ing. Nancy Attolico, funzionario dell’Autorità di Sistema che ne cura gli aspetti tecnici.

Termine conferenza stampa, ore 10,30.

MDF, 27 ottobre 2023 –

Immagine avatar di Maria Di Filippo DiMaria Di Filippo
ADSPMAM: A TRE MESI DALL’ATTIVAZIONE, SI ARRICCHISCE DI NUOVE FUNZIONI IL SUA. IL SISTEMA DELL’ADRIATICO MERIDIONALE, PER PRIMO IN ITALIA, ATTIVA ANCHE LA PROCEDURA DI RICHIESTA DEI CONTROLLI DI BACKGROUND CHECK, PREVISTI DAL PROGRAMMA NAZIONALE DI SICUREZZA MARITTIMA.

A partire dagli ultimi giorni di marzo, il SUA (Sportello Unico Amministrativo) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), a soli tre mesi dalla sua attivazione, si è arricchito di una nuova, rilevante funzione: la possibilità di presentare istanza per la richiesta dei controlli di background check ,previsti dal Programma Nazionale di Sicurezza Marittima (PNSM).

Il PNSM ha come obiettivo principale quello di assicurare, in un quadro di cooperazione internazionale, l’incolumità dei passeggeri, degli equipaggi, delle navi, degli operatori portuali, del pubblico, dei porti e delle infrastrutture portuali, nonché la regolarità e l’efficienza del trasporto marittimo nei confronti delle eventuali azioni illecite intenzionali.

Nell’ambito del Programma, il Comitato Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti Marittimi e dei Porti (CISM) ha introdotto e disciplinato i cosiddetti “controlli di background check”.

Si tratta verifiche preventive, ai fini del rilascio di un tesserino di accesso, sui precedenti penali di tutti i lavoratori che accedono agli impianti portuali e che svolgono stabilmente attività a bordo delle navi o all’interno della port facility.

Proprio per facilitare tutti coloro i quali necessitano di tale tesserino, la cui entrata in vigore è stata posticipata al 30 aprile prossimo, data ultima entro la quale tutto il personale in forza dovrà esserne provvisto, l’AdSPMAM, primo Sistema in Italia, ha implementato il proprio Sportello, arricchendolo di tale funzione che, peraltro, risulta full digital, ossia totalmente digitale.

Il SUA sta diventando il digital twin, il gemello digitale, dei nostri uffici fisici– commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi- agevolando, in maniera sostanziale, le esigenze delle nostre comunità portuali che hanno la possibilità di interfacciarsi con la burocrazia amministrativa in maniera celere, economica e virtuosa. Le nuove tecnologie, dall’Intelligenza Artificiale all’Internet of Things e all’Energy Management stanno rivoluzionando la secolare industria dello shipping. Solo viaggiando costantemente al passo con le novità introdotte da questo processo di trasformazione – conclude il Presidente- i porti potranno diventare ecosistemi virtuosi dell’innovazione e hub competitivi, dinamici, affidabili e sicuri”.

 

La nuova disciplina dispone che il datore di lavoro debba avviare la procedura di controllo (background check) presentando all’Autorità di Sistema Portuale competente la richiesta di rilascio del tesserino di accesso, corredata da fototessera del lavoratore, fotocopia di un documento d’identità (in caso di stranieri anche copia del permesso di soggiorno valido), autodichiarazione attestante la residenza del lavoratore nonché, per coloro che negli ultimi 5 anni siano stati per almeno 6 mesi residenti all’estero, una certificazione rilasciata dallo Stato estero attestante l’assenza di condanne penali e procedimenti penali in corso.

La procedura è completamente gratuita ed è descritta nella News caricata sul SUA, disponibile attraverso il link: https://sua.adspmam.it/-/regolamento-sportello-unico-amministrativo-aggiornamento

 

Complessivamente, l’intervento di istituzione del SUA è stato finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso i fondi del Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 14-20, Asse A Digitalizzazione della logistica, Linee di Azione 1 e 2, e fa parte di un più ampio progetto di evoluzione di tutti i sistemi applicativi più importanti sviluppati dall’AdSPMAM negli anni, al fine di favorire l’accesso alle prestazioni informative e l’utilizzo dei servizi logistici e portuali.

Lo Sportello è stato integrato con sistemi già attivi, quali lo SPID, il PagoPA e il sistema di Protocollo Elettronico.

Per accedere ai servizi sarà obbligatorio essere muniti di credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identificazione Digitale), PEC (Posta Elettronica Certificata) e utilizzare le firme digitali.

 

 

MDF, 4 aprile 2023

Immagine avatar di Maria Di Filippo DiMaria Di Filippo
TRASPORTI INTERMODALI E SOSTENIBILI: GRIMALDI GROUP POTENZIA I COLLEGAMENTI ITALIA – GRECIA PER MERCI E PASSEGGERI
  • “La Puglia protagonista delle Autostrade del mare in Italia ed in Europa”, due eventi con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, a Bari e Brindisi, il 6 e il 7 dicembre, per annunciare le nuove navi Grimaldi in partenza dai due porti pugliesi, per movimentare passeggeri e merci.
  • Grimaldi a Bari: oltre 1,5 milioni di tonnellate di merci tolte dalla strada (2022).
  • Grimaldi a Brindisi: oltre 3,3 milioni di tonnellate di merci tolte dalla strada (2022).

Bari / Brindisi, 6 dicembre 2022 – Implementare l’intermodalità marittima per diminuire il tasso di incidentalità sulle strade e le emissioni di anidride carbonica, a beneficio dell’ambiente, dell’attività produttiva e turistica e del sociale: questi i vantaggi legati all’introduzione di due ulteriori navi Grimaldi nei porti di Bari e Brindisi, per la logistica e il trasporto dei passeggeri, voluta dal Gruppo e annunciata attraverso due eventi in Puglia, insieme all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, dal titolo “La Puglia protagonista delle Autostrade del mare in Italia ed in Europa”.

 

Il Gruppo Grimaldi potenzia due linee fondamentali per il turismo e il trasporto merci intermodale:

  • la linea Venezia-Bari-Patrasso, dal prossimo gennaio 2023, verrà servita quotidianamente (adesso conta 4 transiti a settimana), grazie all’impiego di una quarta nave Ro-Ro Grimaldi a Bari;
  • la linea Brindisi-Igoumenitsa-Patrasso, già da questo mese, può fare affidamento su un servizio plurigiornaliero grazie all’impiego di una seconda nave Ro-Pax Europa Palace.

Guido Grimaldi, insieme con Ugo Patroni Griffi, Presidente Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, ha organizzato due eventi sul territorio per annunciare il potenziamento dei collegamenti Italia-Grecia: “La Puglia protagonista delle Autostrade del mare in Italia ed in Europa”, martedì 6 dicembre alle ore 17:30 presso il Porto di Bari e mercoledì 7 dicembre alle ore 11:00 a bordo della nave Grimaldi presso il Porto di Brindisi. Le due iniziative, che hanno visto l’intervento di numerosi esperti e autorità del settore, confermano l’impegno del Gruppo sul territorio pugliese, in linea con la “Strategia Blu 2030” che mira a concretizzare una visione di sviluppo del mare affrontando le sfide di crescita, di protezione dell’ambiente e di innovazione del sistema produttivo anche grazie agli importanti hub portuali del Mar Adriatico Meridionale e del Mar Ionio, e alle aree ZES ad essi connesse. L’impegno di Grimaldi riguarda anche la formazione con l’intento di avvicinare i giovani alle professioni marittime attraverso accordi di collaborazione con Scuole Superiori ed ITS, per far fronte a un’importante disoccupazione giovanile che solo nel Sud Italia raggiunge il 40%.

 

“I nostri porti si confermano hub nevralgici, intermodali e sostenibili- commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi.  Lo attesta l’Unione Europea che  ha previsto il prossimo ingresso di Bari sulle reti strategiche Ten-t, corridoio Baltico-Adriatico, la seconda  direttrice transeuropea  che attraverserà  il nostro scalo dopo il corridoio scandinavo mediterraneo che da Helsinki arriva a La Valletta;  lo dicono le  statistiche, e lo conferma l’attenzione  del Gruppo Grimaldi,  prima compagnia al livello mondiale  per il traffico veicolato con navi Ro-Ro, che ha  deciso di investire  ulteriormente sui porti di Bari e di Brindisi. Nel capoluogo di regione, il posizionamento di una quarta nave Ro-Ro sulla linea Venezia-Bari-Patrasso trasformerà la frequenza del collegamento da tre volte alla settimana a giornaliero; nella città Messapica, invece, entrerà in linea l’Europa Palace, una delle navi più capienti e più belle della flotta Grimaldi, che si aggiungerà all’Igoumenitsa e che, oltre a coprire la rotta Brindisi-Igoumenitsa, raggiungerà anche Patrasso. Uno sforzo significativo del gruppo armatoriale che premia i nostri investimenti e la nostra vision di sviluppo. Una volta completate le opere di infrastrutturazione programmate nei due scali-conclude Patroni Griffi- le potenzialità di crescita saranno esponenziali”.

 

“Da sempre il cabotaggio internazionale e nazionale offerto dal Gruppo Grimaldi nell’Adriatico rappresenta un ponte tra Italia e Grecia, come è dimostrato dalle centinaia di mezzi che partono ogni giorno dai porti di Bari e di Brindisi e che, con investimenti su misura, come quelli promossi oggi, continuerà a crescere. In linea con il programma “Strategia Blu 2030”, Grimaldi incentiva fattivamente l’intermodalità marittima che rappresenta una leva di sviluppo nonchè la più immediata alternativa per coniugare la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale. Circa 200mila camion sono stati sottratti dalle strade, nel 2022, grazie all’operatività di Grimaldi nella regione. Siamo felici di rafforzare il nostro impegno sulle Autostrade del Mare in Puglia proprio per continuare a contribuire alla tutela di un ecosistema ambientale unico, alla crescita del turismo e allo sviluppo economico di un territorio a cui siamo particolarmente legati” ha dichiarato Guido Grimaldi, Corporate Short Sea Shipping Commercial Director Grimaldi Group e Presidente di Alis.

 

 

I numeri positivi del Gruppo Grimaldi nel Porto di Bari

 

Quello di Bari è uno scalo strategico per il Gruppo Grimaldi che ha visto crescere di oltre il 30% i volumi imbarcati (2022 su 2021), pari a circa 50.000 camion in più. Questa modalità ha permesso un decongestionamento delle autostrade, eliminando oltre 1,5 milioni di tonnellate di merci dalla strada, con un considerevole risparmio in termini di esternalità negative e tasso di incidentalità. Con l’introduzione di una nuova nave, che si traduce nell’impiego di quattro navi Ro-Ro Grimaldi in totale a Bari, il servizio garantirà 12 partenze settimanali da Venezia per Bari e da Bari per Patrasso, con la possibilità di imbarcare settimanalmente 3.500 camion. Oltre a un risparmio in termini di emissioni climalteranti, si registrano ricadute positive sull’occupazione e a livello di efficientamento economico: la via del mare consente di sopperire alla mancanza di personale viaggiante su strada e agevola un risparmio economico per le aziende di trasporto e logistica, incidendo positivamente sui prezzi finali dei beni al consumo. Si tratta di un servizio intermodale integrato, in quanto i camion che ogni giorno viaggiano dall’Europa Centrale (Germania) verso Venezia via treno, potranno proseguire via mare da Venezia a Bari per poi raggiungere la Grecia grazie alle linee Grimaldi, con la possibilità di sottrarre fino a 180.000 mezzi pesanti all’anno dalle autostrade italiane.

 

I numeri positivi del Gruppo Grimaldi nel Porto di Brindisi

 

Da sempre, il porto di Brindisi rappresenta uno scalo strategico: grazie a navi di ultima generazione, Grimaldi riesce a trasferire dalle strade al mare gran parte dei mezzi pesanti che viaggiano dalla Turchia, dalla Bulgaria e da tutti i Paesi dell’Est verso l’Italia e la Spagna, attraverso il servizio del long-bridge. Tale sistema permette di ottimizzare i costi alle aziende di trasporto attraverso il pagamento di un’unica tariffa decisamente conveniente a copertura dei passaggi marittimi imbarcando da Barcellona per Civitavecchia o Savona (imbarcando da Brindisi per Igoumenitsa o Patrasso) verso la Grecia.

I collegamenti di Grimaldi nel porto di Brindisi, nel 2022, hanno consentito di sottrarre dalle autostrade nazionali ed internazionali circa 100.000 camion, permettendo così di trasferire oltre 3,3 milioni di tonnellate di merci dalla strada al mare.

Con l’impiego della seconda nave RoPax, Grimaldi garantirà 28 partenze settimanali di cui 22 partenze da Brindisi per Igoumenitsa e 6 da Brindisi per Patrasso con la possibilità di imbarcare in un solo anno oltre 150.000 camion che verranno quindi sottratti dalle autostrade italiane, favorendo così la transizione modale e quindi ecologica, per essere pienamente in linea con gli obiettivi green fissati dall’Unione Europea.

La nuova linea Brindisi-Igoumenitsa-Patrasso determinerà un forte impulso sia alla movimentazione delle merci sia dei passeggeri, in quanto si potranno trasportare sulle due navi Ro-Pax a settimana:

 

  • fino a 3.100 camion;
  • fino a 40.000 passeggeri nel periodo estivo;
  • fino a 25.600 passeggeri nel periodo di bassa stagione.

 

A testimonianza della forte presenza nell’area, è da poco stata inaugurata l’Agenzia Marittima “Grimaldi Brindisi” che contribuirà a favorire la mobilità di persone e merci e di fare da volano all’industria turistica del territorio, nonché all’indotto ad essa collegato.

Da questo mese, Grimaldi introduce a Brindisi una nuova nave “Europa Palace”: un’unità moderna e confortevole, dalle elevate prestazioni ambientali (grazie all’installazione di scrubber per l’abbattimento delle emissioni), con una capacità di 2.000 metri lineari di merce rotabile (automobili, furgoni, camion, semirimorchi) e di 1.800 passeggeri.

 

 

*********************************************************************************************************

 

DI SEGUITO IL PROGRAMMA DEI DUE EVENTI

 

MARTEDI’ 6 DICEMBRE 2022

“La Puglia protagonista delle Autostrade del mare in Italia ed in  Europa”

BARI, Sede Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale

 

Ore 17:45 – Conferenza Stampa

“Presentazione dei collegamenti giornalieri linea RoRo Venezia-Bari-Patrasso”

Intervengono:

  • GUIDO GRIMALDI, Corporate Short Sea Shipping Commercial Director Grimaldi Group e Presidente ALIS
  • UGO PATRONI GRIFFI, Presidente Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale
  • VINCENZO LEONE, Comandante Direzione Marittima di Bari – Guardia Costiera
  • SERGIO FONTANA, Presidente Confindustria Bari
  • ANNA MAURODINOIA, Assessore Regione Puglia ai trasporti e Mobilità sostenibile

 

MERCOLEDI’ 7 DICEMBRE 2022

“La Puglia protagonista delle Autostrade del mare in Italia ed in  Europa”

Brindisi, Porto di Brindisi, a bordo della nave Cruise Bonaria del Gruppo Grimaldi

 

Ore 11:30 Sessione di apertura

Saluti iniziali a cura di Guido Grimaldi, Direttore Corporate SSS Gruppo Grimaldi e Presidente Alis

Saluti istituzionali a cura di:

  • FABRIZIO COKE, Comandante Capitaneria di Porto di Brindisi
  • UGO PATRONI GRIFFI, Presidente Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale
  • ANTONIO D’AMORE, Presidente Camera di Commercio di Brindisi

Ore 12:00 – Talk “Strategicità e sviluppo del trasporto marittimo Italia-Grecia”

Intervengono:

  • GUIDO GRIMALDI, Corporate Short Sea Shipping Commercial Director e Presidente ALIS
  • VINCENZO LEONE, Comandante Direzione Marittima di Bari – Guardia Costiera
  • UGO PATRONI GRIFFI, Presidente Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale
  • ATHANASIOS PORFILIS, Presidente Autorità portuale di Igoumenitsa
  • TSONIS PANAGIOTIS, (IN VIDEOCOLLEGAMENTO) Presidente Autorità Portuale di Patrasso
  • EDOARDO RIXI, (IN VIDEOCOLLEGAMENTO) Viceministro alle Infrastrutture e trasporti

 

Ore 12:45 – Talk “Aspetti commerciali del potenziamento, turismo e formazione giovanile”

Intervengono:

  • LUCAS SIGALAS, CEO Minoan Lines
  • NUNZIO SAVARESE, Responsabile operativo e commerciale linee Grecia Grimaldi Group
  • ROBERTO COLICCHIO, Vice comandate di Armamento per navi RoPax Gruppo Grimaldi
  • FRANCESCA MARINO, Responsabile settore passeggeri Gruppo Grimaldi
  • GABRIELE LIPPOLIS, Presidente Confindustria Brindisi
  • PIER PAOLO MIGLIETTA, Docente di Economia ed Estimo Rurale all’Università del Salento
  • GIOVANNI SEMERARO, ITS Academy Aerospazio Puglia

 

Immagine avatar di Maria Di Filippo DiMaria Di Filippo
ADSPMAM: CERIMONIA DI CONSEGNA DI DUE NUOVISSIME AUTO ELETTRICHE ACQUISTATE DALL’ENTE NELL’AMBITO DEL PROGETTO SUSPORT. NEI PORTI DEL SISTEMA SI VIAGGERÀ AD IMPATTO AMBIENTALE ZERO.

 

 

Questa mattina, piccola ma significativa cerimonia di consegna delle nuovissime auto elettriche acquistate dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) attraverso il progetto “SUSPORT – SUStainable PORTs”, finanziato dal Programma Interreg Italia-Croazia 2014-2020, di cui l’Ente portuale è partner.

Il progetto ha l’obiettivo di migliorare la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica nei porti italiani e croati ricadenti nell’area del Programma Interreg, sia attraverso azioni specifiche tese a ridurre le emissioni inquinanti, sia favorendo una maggiore cooperazione istituzionale, finalizzata a creare una governance coordinata e permanente che gestisca gli interventi di sostenibilità ambientale in zona portuale e di efficienza energetica a livello transfrontaliero.

 

Nei porti adriatici interessati, infatti, attraverso il progetto sono state predisposte azioni pilota e pionieristiche per intervenire su diversi ambiti e criticità, quali l’inquinamento sonoro, la qualità dell’aria e le emissioni di CO2.

 

Risultati e best practice, poi, sono stati condivisi tra i Paesi partner, al fine di sviluppare metodologie comuni.

 

Tre gli interventi principali che l’AdSPMAM ha sviluppato attraverso il progetto SUSPORT. Il primo e il più complesso è l’implementazione nei porti dell’Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) del sistema applicativo integrato di monitoraggio ambientale denominato VEGA. Si tratta di un’applicazione avveniristica che ha l’obiettivo di migliorare la sostenibilità energetica del trasporto marittimo e multimodale negli scali, nonché di rafforzare l’azione a tutela dell’ambiente con l’installazione di cruscotti di consultazione avanzati, attraverso i quali possono essere interpolati dati eterogenei, come il fattore di impatto delle opere infrastrutturali, sui principali benchmark di monitoraggio ambientale.

Il secondo, è l’acquisto di due sonde per la misurazione di parametri marini nei porti di Bari e di Brindisi.

Il terzo, appunto, l’acquisto di due auto elettriche che sostituiranno altrettante vetture aventi classe di emissione Euro 4.

 

 

Il nostro Ente raggruppa ben 6 porti–  commenta il presidente Ugo Patroni Griffi- gli spostamenti  sono frequenti e necessari, non solo per il management ma anche per tutto il personale. Proprio in ragione di ciò abbiamo inteso dare  il nostro contributo finalizzato a  ridurre le immissioni in atmosfera, anche nel trasporto su strada. Un ulteriore e importante tassello che rientra nel più ampio e complesso quadro di gestione e pianificazione strategica che abbiamo predisposto e che prevede, tra  l’altro, il favorire l’utilizzo di combustibili alternativi e bio-lubrificanti; l’implementazione di collegamenti integrati porto-entroterra; la riduzione delle emissioni; la tutela della biodiversità; l’adozione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi). Misure- conclude Patroni Griffi- finalizzate a rendere i nostri porti più sostenibili, moderni, digitali e in grado di rispondere adeguatamente alla sfida della decarbonizzazione”.

 

Le auto acquistate sono due Volkswagen ID.4 100% elettrico. Il SUV appartiene all’innovativa gamma a “zero emissioni”, basata sulla piattaforma MEB. (in tedesco Modulare Elektrifizierungsbaukasten, “Piattaforma di elettrificazione modulare”)

 

Il progetto SUSPORT ha avuto inizio a luglio 2020 e terminerà a dicembre 2022.

 

 

MDF, 10 ottobre 2022

 

up