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PORTO DI BARI: VISITA DI UNA DELEGAZIONE FAO PER CONOSCERE L’ESPERIENZA DELLO SCALO ADRIATICO NELLA MOVIMENTAZIONE E NELLO STOCCAGGIO DI CEREALI.

Ieri, martedì 21 gennaio, nella sede di Bari dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), il direttore di esercizio del porto di Bari, Pietro Bianco, alcuni funzionari dell’Ente insieme ai rappresentati della Capitaneria di Porto, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dell’UVAC, dell’USMAF, della Guardia di Finanza, della Polizia di Frontiera, nonché degli Operatori e del Laboratorio Archimede hanno incontrato una delegazione composta da 20 persone, nell’ambito di una “visita- studio” organizzata dal Centro per gli Investimenti dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO).

La delegazione era composta da rappresentanti degli enti pubblici egiziano e tunisino coinvolti direttamente nell’importazione di cereali – la Egyptian Holding Company for Silos and Storage (EHCSS) e l’Office des Céréales (ODC) – oltre a membri del Centro per gli Investimenti della FAO e della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS).

Obiettivo dell’iniziativa, organizzata dalla FAO, è stato quello di fornire ai rappresentanti dei due Paesi Africani la possibilitá di conoscere l’esperienza del porto di Bari, uno dei principali porti di importazione di cereali in Italia, nella movimentazione e nello stoccaggio di cereali.

il direttore di Esercizio porto di Bari, Pietro Bianco , e Dmytro PRYKHODKO- Economista senior e team leader del progetto- Centro per gli investimenti – FAO

Egitto e Tunisia, infatti, intendono investire e migliorare significativamente l’efficienza delle loro importazioni, attraverso la realizzazione di moderne infrastrutture per lo stoccaggio, la movimentazione e il trasporto; strutture e silos la cui realizzazione è prevista nei prossimi anni.

 

Il Centro per gli Investimenti della FAO, insieme alla BERS, infatti sta lavorando su un progetto regionale implementato nei Paesi della regione a Sud e ad Est del Mediterraneo, in particolare in Tunisia e in Egitto, mirato, appunto, ad ottimizzare e implementare la gestione della filiera di approvvigionamento dei cereali.

 

La visita si è articolata in due momenti: una tavola rotonda durante la quale i funzionari dell’AdSPMAM hanno fornito ai delegati una panoramica completa sulle infrastrutture e sulle procedure operative del porto di Bari, con particolare attenzione agli aspetti logistici, fitosanitari e di sicurezza alimentare, e una visita agli impianti portuali dedicati al traffico cerealicolo dello scalo barese.

La delegazione ha partecipato con grande interesse trovando estremamente rilevanti e proficui i contenuti raccolti nel corso della intensa “visita-studio”.

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PORTO DI BRINDISI E PORTO DI TERMOLI: SI ACCENDE OGGI IL WIFI GRATUITO PER TURISTI E OPERATORI. UNA SVOLTA TECNOLOGICA CHE PORTERÀ ULTERIORE APPEAL AI PORTI DI BRINDISI E DI TERMOLI. L’INIZIATIVA RIENTRA NELL’AMBITO DI UN PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ATTIVAZIONE DEL WIFI BY ITALIA, PROGETTO PAC 2014/2020.

Il Dipartimento Sviluppo e Innovazione Tecnologica dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha attivato, oggi, la piattaforma Wi-Fi by Italia nei porti di Brindisi e di Termoli, i primi del Sistema dell’Adriatico meridionale a disporre della copertura WiFi gratuita per passeggeri e operatori.

 

Le installazioni previste per il porto di Brindisi riguardano le aree comprese tra il varco di Via Regina di Bulgaria e il varco di Via Spalato; mentre per il porto di Termoli le aree del Molo Nord Est.

 

Gli impianti sono stati completati, collaudati e da oggi entrano ufficialmente in funzione.

 

I passeggeri e i turisti in transito, ma anche gli operatori e le comunità portuali, dopo una semplice procedura di registrazione, potranno fruire gratuitamente della connettività internet.

 

A breve, sarà completata l’installazione delle piattaforme anche nei porti turistici di Bari, Barletta, Manfredonia e Monopoli, individuati quali Point Of Interest (POI) nell’ambito dell’intervento “WiFi by Italia.it”, finanziato con le risorse del Piano Sviluppo e Coesione del Ministero del Turismo, Area tematica “Competitività e Imprese” – Settore di intervento “Turismo e Ospitalità.

 

Per procedere all’attuazione del progetto, nello scorso mese di aprile, fu sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’Ente portuale e il Ministero del Turismo che prevede, tra l’altro, che gli apparati WiFi siano installati e manutenuti direttamente dal Ministero che provvede anche alla gestione del traffico dati in 5G e/o fibra ottica e all’erogazione dei servizi di consulenza e di assistenza. L’AdSPMAM, invece, mette a disposizione di Fastweb spa, operatore incaricato, in comodato gratuito e in uso non esclusivo, i locali idonei e le aree scelte per l’installazione delle apparecchiature tecnologiche; garantendo, per tutta la durata dell’intervento, la fornitura dell’alimentazione elettrica di adeguata potenza.

 

Come previsto e annunciato, chiudiamo la prima parte del progetto entro l’estate– commenta il commissario straordinario dell’AdSPMAM, contramm. Vincenzo Leone. L’attivazione della piattaforma WiFi nei porti di Brindisi e di Termoli rappresenta un significativo passo in avanti nella missione di modernizzazione e di sviluppo delle infrastrutture tecnologiche portuali del nostro Sistema. La possibilità di garantire una connettività gratuita e veloce ai fruitori del porto migliorerà notevolmente l’esperienza di tutti gli utenti, siano essi turisti o operatori, favorendo e implementando al contempo la competitività e l’attrattività dei nostri scali.

Offriremo un grande servizio, soprattutto ai i turisti stranieri che spesso hanno SIM del loro paese di origine che in Italia non assicurano la connettività internet se non pagando costi aggiuntivi spesso onerosi. In un mondo sempre più veloce, dove i processi tecnologici avanzano speditamente, è essenziale correre al passo, per non essere tagliati fuori da straordinarie opportunità di sviluppo e di crescita. Questa iniziativa, – conclude il Commissario- sottolinea l’impegno dell’Ente nel rendere i porti del Mare Adriatico Meridionale sempre più innovativi, funzionali e smart, in linea con le esigenze contemporanee di connettività e accessibilità”.

 

Al termine dell’intervento, l’Ente portuale metterà a sistema tutte le nuove installazioni con gli altri suoi impianti, in parte già esistenti e in parte da realizzare, nell’ambito di un progetto PAC 2014/2020 in corso di attuazione, con rete nazionale WiFi by Italia, in maniera che le aree portuali siano quasi totalmente coperte da questo servizio, assicurando quindi non solo ai turisti e ai passeggeri in transito ma anche agli operatori e ai concessionari di fruire gratuitamente del sistema di connettività pubblica nazionale.

 

Il progetto prevede un investimento complessivo di 250 mila euro da parte del Ministero e 250 mila euro da parte dell’AdSPAM

 

 

MDF, 19 luglio 2024

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PORTO DI TERMOLI: IL COLD IRONING (ELETTRIFICAZIONE DELLE BANCHINE) A TERMOLI SARÀ PRESTO UNA VIRTUOSA REALTÀ. ADSPMAM E AGGIUDICATARIO SOTTOSCRIVONO IL CONTRATTO DI APPALTO. SI PUNTA AD UN PORTO SUPER-GREEN, CON RIDOTTO IMPATTO AMBIENTALE.

Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, ha sottoscritto il contratto di appalto con Francesco Gioffrè, legale rappresentante di Eurowork srl che ha indicato per la progettazione il RTP (Raggruppamento Temporaneo di Professionisti) composto dalle società EN.Co & Partners srl (capogruppo mandataria), ing. Tommaso di Bari, ing. Giuseppe Capolupo, archeologa Lorella Lamanna, ing. Rossella Piccininni, ing Nicola Pellecchia (mandanti) per la progettazione definitiva/esecutiva ed esecuzione dei lavori per l’“Elettrificazione Banchine Molo Traghetti, Pesca e Forze Armate del porto di Termoli”, sulla base del progetto di fattibilità tecnico economica posto a base di gara.

Giunge così a conclusione un complesso iter amministrativo, avviato dall’Ente portuale nel settembre 2023 con le procedure per l’espletamento di un appalto integrato complesso, attraverso un avviso di manifestazioni di interesse, volto ad individuare gli operatori economici ai quali richiedere un’offerta per l’affidamento della progettazione definitiva/esecutiva ed esecuzione dei lavori, da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.

All’avviso di manifestazione di interesse avevano risposto 13 operatori economici, abilitati per l’esecuzione. Il seggio di gara, istituito dall’Ufficio Gare e Contratti dell’Adspmam, dopo la verifica di tutti i requisiti richiesti, aveva invitato 11 operatori economici a presentare offerta.

Successivamente, quindi, è stata avviata la fase due: la procedura negoziata da aggiudicare con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. E’ stata, pertanto, istituita una Commissione per la verifica della progettazione definitiva offerta in sede di gara. Il seggio, dopo una capillare analisi delle offerte economiche pervenute, ha proceduto con l’aggiudicazione provvisoria al primo in graduatoria la Eurowork srl e il suo RTP che ha ottenuto un punteggio totale di 100 punti e ha offerto un ribasso del 2,90 % sull’importo a base di gara, per un totale complessivo di contratto di circa 4 milioni cinquecento mila euro. Dei quali 4 milioni 250 mila euro per i lavori, circa 88 mila euro per la progettazione definitiva e quasi 48 mila euro quale importo per i costi della sicurezza non soggetti a ribasso.

Dopo la firma del contratto, avvenuta nei giorni scorsi, l’operatore economico presenterà al Dipartimento Tecnico dell’Ente il progetto esecutivo, dopodiché partiranno i lavori.

Il cold ironing, noto anche come “shore power“, consiste nell’approvvigionamento di energia elettrica alle navi mentre sono ormeggiate nei porti, consentendo loro di spegnere i motori diesel e di ridurre, pertanto, le emissioni di gas nocivi, come ad esempio gli ossidi di azoto (NOx) e il diossido di zolfo (SO2).

Tale tecnologia all’avanguardia è stata sviluppata come risposta all’aumento delle preoccupazioni ambientali e alle normative più rigorose in materia di emissioni. Con il cold ironing, infatti, le navi possono collegarsi direttamente ad una fonte di alimentazione a terra attraverso cavi elettrici, sfruttando l’elettricità proveniente da fonti rinnovabili o da altre fonti a basse emissioni. Ciò riduce notevolmente l’impatto ambientale delle navi ormeggiate, migliorando la qualità dell’aria e la salute pubblica nelle aree portuali.

Dopo Bari e Brindisi, siamo riusciti a portare il cold ironing  anche a Termoli– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi– un ulteriore e significativo passo in avanti nel percorso che abbiamo intrapreso verso la sostenibilità ambientale e la modernizzazione delle infrastrutture portuali. In un  futuro prossimo, flotte pescherecce e traghetti potranno alimentare i loro navigli direttamente in banchina. Si andrà alle Tremiti ad impatto ambientale zero. Si tratta –conclude il Presidente– di una svolta rivoluzionaria verso un futuro portuale più pulito, più silenzioso e più sostenibile”.

Esser riusciti a portare il cold ironing a Termoli – il commento del presidente della Giunta Regionale del Molise, Francesco Roberti – rappresenta un grande obiettivo raggiunto, grazie a un impegno inter-istituzionale, volto a consentire che anche in Molise, con il porto di Termoli, si avvii un cammino di modernizzazione e volto alla sostenibilità ambientale, a beneficio del mare e della costa molisana. Con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e con il Presidente Ugo Patroni Griffi ci sono rapporti di grande collaborazione sin da quando ero sindaco di Termoli, che proseguiranno con costanza verso la realizzazione di questo grande progetto”.

Gli interventi che verranno eseguiti possono essere sintetizzati in quattro sistemi elettrici indipendenti dedicati al servizio di cold ironing delle imbarcazioni e delle navi in stazionamento nel porto di Termoli:

  • sistema elettrico di alimentazione dei traghetti con tensione standardizzata di 11 kV con possibilità di impiego flessibile del sistema mediante la predisposizione di prese di connessione con doppia frequenza a 50 Hz e a 60 Hz.
  • Sistema elettrico di alimentazione dei rimorchiatori in bassa tensione a 400 V con punto di connessione alla rete del concessionario della distribuzione elettrica E-Distribuzione a livello di bassa tensione.
  • Sistema elettrico di alimentazione dei pescherecci in bassa tensione a 400V trifase e 230 V monofase alla frequenza a 50 Hz.
  • sistema elettrico di alimentazione delle imbarcazioni delle forze armate in bassa tensione a 400V trifase e 230 V monofase alla frequenza a 50 Hz.

Il quadro economico complessivo sarà coperto con i fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari a integrazione dei fondi nazionali PNRR. L’AdSPMAM, infatti, aveva candidato il progetto ai bandi PNNR. Il MIT  (Ministero Infrastrutture e Trasporti) aveva ammesso l’opera a finanziamento, assegnando allo scalo molisano 6 milioni di euro.

 

 

MDF, 28 maggio 2024

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DAL MIX DI GUSCI DELLE COZZE E SEDIMENTI DEI PORTI ALLE STRADE PAVIMENTATE ED AI FRANGIFLUTTI.

In questo consiste lo sviluppo Green della Blu Economy necessariamente affidato alla collaborazione tra Ricerca, Imprese e Amministrazione Pubbliche.

Ci crede fermamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che partecipa attivamente e finanziariamente al progetto GreenLife4Seas (GREen ENgineering solutions: a new LIFE for SEdiments And Shells), un progetto di ricerca e di economia circolare, sostenuto dal Programma per l’Ambiente e per l’Azione per il Clima  – LIFE 2014/2020 assieme al Politecnico di Bari (Dicatech) capofila della cordata; progetto a tripla elica che vuole traferire nuove tecnologie verso il settore produttivo con il coinvolgimento basilare delle amministrazioni dei porti.

 

La Puglia produce il 16% dei molluschi italiani, circa 10 tonnellate al giorno, ed è la terza regione in Italia per produzione, in particolare di cozze di cui il guscio, purtroppo, non nè edibile né compostabile e costituisce quindi un rifiuto che fino ad adesso non è stato possibile riciclare.

E’ ovvia quindi la necessità di agire con azioni sistemiche e di sistema; da qui i due approcci a tripla elica e di economia circolare, affiancati per migliorare il benessere della popolazione senza impattare o addirittura migliorare la footprint dell’azione umana.

Sono già iniziate nel porto di Bari  e di Barletta le operazioni di dragaggio dei sedimenti finalizzati a procedere con la calibrazione della soluzione tra sedimenti, polvere di mitili e cementi per realizzare masselli autobloccanti per la pavimentazione pubblica.

Tante le aziende coinvolte, tra cui anche start up di giovani talentuosi: tra queste, la Simem, azienda nata a Verona nel 1963, produttrice di macchinari per il cemento, la Vitone Eco, specializzata nel trattamento di fanghi e residui dell’industria agroalimentare, e la Noesis European Development Consulting. Collaborano tra le altre anche la Mapei, la Prefabbricati Pugliesi e la Vibrotek, oltre alle cooperative di mitilicultori di Taranto e La Spezia.

Ma altre imprese potranno entrare nel network, anche il 2028 anno di fine progetto, per poter sviluppare altri prodotti derivanti dal recupero dei gusci delle cozze tra questi, case intere stampate in 3d, oggetti di design e piste ciclabili, un nuovo orizzonte per lo sviluppo economico del nostro territorio.

Lo sviluppo della Green Economy nel contesto della Blu Economy, dalla valorizzazione dei gusci delle cozze ai sedimenti dei porti fino alle infrastrutture come le strade pavimentate e i frangiflutti, rappresenta una sfida che richiede la collaborazione sinergica  di tutti: ricerca, imprese e Amministrazioni pubbliche– commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del  Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) Ugo Patroni Griffi. Siamo fermamente convinti di dover continuare a navigare verso questi due poli  che  non solo favoriscono la protezione dell’ambiente marino e la riduzione dell’impatto ambientale, ma che  hanno anche  la capacità di promuovere lo sviluppo economico sostenibile e l’innovazione nel settore marittimo. Proprio per questo siamo attivamente coinvolti e impegnati  nel progetto GreenLife4Seas, un’iniziativa che mira a trasferire innovazioni tecnologiche al settore produttivo coinvolgendo le amministrazioni portuali. L’utilizzo sostenibile delle risorse marine, incluso il riciclo dei gusci delle cozze, –  conclude il Presidente– rappresenta una opportunità per migliorare il benessere della popolazione e ridurre l’impatto ambientale delle attività umane, promuovendo al contempo lo sviluppo economico del nostro territorio.

Bari, 03 maggio 2024

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ADSPMAM: CONNETTIVITÀ GRATUITA NEI PORTI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE PER TURISTI E OPERATORI. ADSPMAM E MINISTERO DEL TURISMO SOTTOSCRIVONO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ATTIVAZIONE DEL WIFI BY ITALIA, NELL’AMBITO DI UN PROGETTO PSC.

Nei giorni scorsi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) e il Ministero del Turismo hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la messa in esercizio, attivazione e gestione dei dispositivi di accesso wireless da installare nei porti di Bari, Barletta, Brindisi, Manfredonia, Monopoli e Termoli, individuati quali Point Of Interest (POI) nell’ambito dell’intervento “Wi-Fi by Italia.it”, finanziato con le risorse del Piano Sviluppo e Coesione del Ministero del Turismo, Area tematica “Competitività e Imprese” – Settore di intervento “Turismo e Ospitalità”.

 

Secondo gli accordi contenuti nel documento, il Ministero provvederà all’installazione e alla manutenzione degli apparati Wi-Fi, alla gestione del traffico dati in 5G e/o fibra ottica e all’erogazione dei servizi di consulenza e di assistenza. Mentre, l’AdSPMAM metterà a disposizione dell’operatore incaricato, Fastweb spa, in comodato gratuito e in uso non esclusivo, i locali idonei e le aree scelte per l’installazione delle apparecchiature tecnologiche; garantendo, inoltre, per tutta la durata dell’intervento, la fornitura dell’alimentazione elettrica di adeguata potenza e la vigilanza sulle apparecchiature per prevenire danneggiamenti o furti.

 

Al termine dell’intervento, inoltre, l’Ente portuale integrerà tutte le nuove installazioni con gli altri suoi impianti, in parte già esistenti e in parte da realizzare nell’ambito di un progetto PAC 2014/2020 in corso di attuazione, con rete nazionale WiFi by Italia, in maniera tale da rendere le aree portuali del Sistema coperte quasi totalmente dal servizio.

 

Tale sforzo mirato garantirà non solo ai turisti e ai passeggeri in transito, ma anche agli operatori e ai concessionari di poter fruire gratuitamente di un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia che sarà in grado di ottimizzare le operazioni portuali e migliorare l’esperienza complessiva degli utenti.

 

Questo progetto rappresenta un passaggio fondamentale nella rivoluzione tecnologica che stiamo portando avanti nei nostri porti – commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi-. Connetteremo il nostro Sistema direttamente con il sistema nazione. Un utente con una sola abilitazione della rete nazionale Wifi by Italia, infatti, potrà spostarsi in tutte le aree coperte dal progetto, fruendo sempre della connessione gratuita ad internet. Offriremo un grande servizio, soprattutto ai turisti stranieri che spesso hanno SIM che in Italia non assicurano la connettività ad internet, se non pagando costi aggiuntivi, spesso onerosi. Nei porti MAM, invece, con qualsiasi smartphone si potrà restare liberamente connessi alla rete. Per gli operatori e i concessionari, poi, i benefici saranno rilevanti: potranno fruire di una piattaforma affidabile e velocissima per le comunicazioni e le operazioni portuali. Ringrazio vivamente il Ministero del Turismo, –conclude il Presidente- che ha scelto di accogliere la nostra richiesta di includere nella rete dei porti selezionati in un primo momento, ossia Bari, Brindisi e Termoli, anche Monopoli, Manfredonia e Barletta”.

 

La prima parte del progetto si concluderà approssimativamente entro l’estate 2025 e comporterà un investimento circa 500 mila euro, somma che sarà coperta per metà dall’Ente portuale e per metà dal Ministero del Turismo.

 

 

 

MDF, 19 aprile 2024

 

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PORTO DI BARI: IL CONSIGLIO DEI MINISTRI DÀ IL VIA LIBERA AL PROGETTO “LAVORI DI REALIZZAZIONE DEI SISTEMI DI COLD IRONING NEL PORTO DI BARI”, SUPERANDO IL DISSENSO ESPRESSO DALLA SOVRINTENDENZA PER LA CITTÀ METROPOLITANA DI BARI E DAL COMUNE DI BARI.

Nella giornata di oggi, lunedì 11 marzo, il Consiglio dei Ministri si è espresso favorevolmente rispetto al progettoLavori di realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e di Brindisi”, superando di fatto lo stop espresso dalla Sovrintendenza per la Città Metropolitana di Bari e dal Comune di Bari.

 

Il problema era stato portato all’ordine del giorno dell’Esecutivo dal ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, direttamente coinvolto, assieme al ministro per le Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) attraverso un dossier, nel quale si faceva presente che un porto è «del tutto privo di naturalità», essendo «caratterizzato da luoghi ampiamente antropizzati e tipici degli ambienti portuali (banchine, piazzali, attrezzature, stazioni marittime, grandi aree di sosta per auto e trailer, etc..)».

 

Ad eccepire la decisione era stata anche la Regione Puglia che aveva evidenziato che in base al Pptr (Piano Paesaggistico Territoriale Regionale) e alle norme urbanistiche vigenti, tale vincolo di fatto non sussiste.

 

L’impasse burocratico era nato nel corso della Conferenza di Servizi, avviata nello scorso mese di maggio, finalizzata ad ottenere l’autorizzazione unica ZES e che vedeva coinvolti AdSPMAM, Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per le province di Brindisi e Lecce, Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la provincia di Bari, Regione Puglia, Città Metropolitana di Bari, Provincia di Brindisi, Comuni di Bari e di Brindisi, Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino meridionale, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Dogane, Capitaneria di porto di Bari, Capitaneria di porto di Brindisi e Consorzio Asi di Brindisi.

 

Per Bari, la Soprintendenza Archeologica, belle arti e paesaggio per la Città Metropolitana di Bari e Ufficio Paesaggio del Comune di Bari sollevarono la presunta incompatibilità tra l’intervento (tettoie fotovoltaiche a servizio dei parcheggi già esistenti) e il vincolo paesaggistico relativo ai «territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea della battigia».

 

Non posso che ringraziare il Ministro Fitto, l’intero Consiglio dei Ministri e la Regione Puglia nella persona del presidente Emiliano, del Capo di gabinetto prof. Catalano e del direttore del Dipartimento urbanistica arch. Lasorella per aver sostenuto il diritto della città di Bari ad avere un porto green e sostenibile, in cui le emissioni siano limitate al massimo- ha commentato il presidente dell’Ente portuale Ugo Patroni Griffi. Una storia di ordinaria burocrazia fortunatamente, in questo caso, a lieto fine per lo sviluppo del porto, l’ambiente e la salute dei cittadini”.

 

Finalmente le proposte della Regione Puglia e dell’Autorità portuale sono state accolte dal Governo che ha superato i suoi contrasti interni sbloccando questo progetto di grande rilievo per il porto, la città e il mare di Bari – ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Un porto green, sempre più ecocompatibile capace di abbattere significativamente le emissioni inquinanti e l’inquinamento acustico, sarà sicuramente più appetibile per le compagnie e saprà promuoversi con maggiore efficacia”.

 

Il progetto prevede la realizzazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria, limitando sensibilmente emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico.

 

E’ prevista, inoltre, la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, a parziale copertura del fabbisogno energetico derivante dall’attivazione dei sistemi di cold ironing.

In particolare, nel porto di Bari saranno elettrificati due ormeggi presso la Darsena di Ponente. Considerata la frequenza di attracco delle due tipologie di utenze individuate, si è stabilito di dimensionare l’impianto considerando la contemporaneità di due navi Ro-Ro/Ro-Pax o, in alternativa, di una nave Ro-Ro/Ro-Pax e una nave da crociera, sarà installato un convertitore di potenza da 16 MVA con uscite a 6,6/11 kV.

Nel porto di Brindisi, invece, verranno elettrificati due ormeggi presso la banchina di Punta delle Terrare. L’impianto sarà dimensionato in modo da garantire l’alimentazione contemporanea di due navi Ro-Ro/Ro-Pax, attraverso l’installazione di un convertitore di potenza da 6,5 MW con uscita a 11 kV predisposto anche per un futuro ampliamento dell’impianto che consenta anche l’attracco di navi da crociera.

Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di due impianti fotovoltaici, uno nel porto di Bari e uno nel porto di Brindisi, la cui produzione di energia elettrica supporterà il sistema di elettrificazione delle banchine, diminuendone il fabbisogno energetico, e sarà, inoltre, impiegato per integrare e soddisfare le svariate esigenze degli ambiti portuali (catena del freddo, pubblica illuminazione, operazioni portuali, ecc.), rendendo più attrattivo l’ormeggio, con alimentazione elettrica da terra, abbattendo i costi supportati dalle compagnie.

L’obiettivo è, dunque, evitare che i motori, nel periodo di ormeggio in porto, rimangano accesi con il seguito di emissioni inquinanti nell’aria. Durante la sosta in banchina, infatti, i motori a propulsione delle navi vengono spenti; tuttavia, per garantire l’erogazione dei servizi a bordo si utilizzano motori diesel ausiliari che comportano consumo di combustibile ed emissione di gas di scarico.

L’importo è finanziato nell’ambito del PAC 2014/2020 (Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020), a cui l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale era stato ammesso a finanziamento, classificandosi al 2° posto, su 14 presentati.

 

MDF, 11 marzo 2024

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PORTO DI BARI: VENERDI’ 9 FEBBRAIO ALLE ORE 10.00, CERIMONIA DI COMMEMORAZIONE IN RICORDO DELL’ON GIUSEPPE TATARELLA, PARLAMENTARE PUGLIESE PROTAGONISTA DELLA SCENA POLITICA NAZIONALE NEGLI ANNI OTTANTA E NOVANTA.

Venerdì 9 febbraio alle ore 10.00 nelle immediate adiacenze del varco Dogana del porto di Bari, in occasione dell’anniversario della scomparsa dell’on. Giuseppe Tatarella, il presidente dell’AdSP MAM, Ugo Patroni Griffi, e il comandante della Direzione Marittima e della Capitaneria di Porto di Bari, contrammiraglio Vincenzo Leone, alla presenza della famiglia Tatarella, deporranno una corona d’alloro ai piedi della lapide commemorativa collocata nel porto di Bari, per ricordare il grande impegno profuso dal parlamentare pugliese in favore della città e del suo porto.

 

Nel corso della sua lunga esperienza politica, l’onorevole Tatarella ha dedicato energie e sforzi in favore del porto di Bari da lui considerato un motore fondamentale nel processo di crescita dell’intera regione e centro di interconnessione con il tessuto urbano cittadino

 

 

All’evento sono state invitate le autorità civili, militari e religiose, i parlamentari e il cluster marittimo barese.

 

 

 

MDF, 06 febbraio 2024

 

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PORTO DI BARI: COMPLETATA LA PRIMA PARTE DELLA PIÙ GRANDE OPERA A CIELO APERTO DI BARI. IL PITTORE INTERNAZIONALE GUIDO VAN HELTEN IMMORTALA RADICI E TRADIZIONI DELLA CITTÀ SUI SILOS DEL PORTO-LATO MARE. UN CAPOLAVORO ICONOGRAFICO DESTINATO AD AUMENTARE L’APPEAL DI TUTTO IL TERRITORIO.

Giovedì 21 dicembre alle 11.30, nella sala comitato della sede di Bari dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), p.le C. Colombo n. 1, il presidente, Ugo Patroni Griffi, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, terranno una conferenza stampa per illustrare il completamento della prima parte dell’opera di riqualificazione e valorizzazione dei silos, ubicati nel porto di Bari, realizzata dal noto artista australiano Guido van Helten, tra i più importanti esponenti mondiali del settore, che sarà presente all’evento.

Hanno confermato la loro presenza il sindaco di Bari, Antonio Decaro, l’assessore al Marketing territoriale e Turismo, Ines Pierucci, il direttore generale di PugliaPromozione (Agenzia Regionale per il Turismo) Luca Scandale e l’impresa Silos Granari della Sicilia S.r.l.- Gruppo Casillo, società concessionaria dei silos.

 

Dallo scorso mese di giugno, il celebre artista è impegnato nella realizzazione dell’imponente intervento artistico, un murales foto-realistico sulle pareti dei 16 silos individuati, ciascuno dei quali misura circa 32 metri d’altezza per un diametro di 8 metri. In questa prima fase sono stati completati gli 8 silos lato mare.

MDF, 18 dicembre 2023

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ADSPMAM: BAF A MANFREDONIA E CAPOBIANCO A BRINDISI. L’ADSPMAM AGGIUDICA I LAVORI PER LA RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL BACINO ALTO FONDALI E IL BANCHINAMENTO DELLA COLMATA (EX BRITISH GAS). DUE MEGA-OPERE PER UN INTERVENTO COMPLESSIVO DI 186 MILIONI DI EURO DAI FONDI PNRR.

Banda dei Loghi

 

Nella giornata di oggi, giovedì 16 novembre, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha concluso due procedure di gara per la rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali di Manfredonia e per il banchinamento della colmata (ex British Gas) di Capobianco. Si tratta di due interventi strategici, di un importo complessivo di 186 milioni di euro, rivenienti dai fondi PNRR, finalizzati ad imprimere un significativo impulso di sviluppo ai due scali, migliorandone in modo sostanziale l’efficienza e la capacità operativa.

 

PORTO DI MANFREDONIA

Si è appena conclusa la procedura di gara di appalto integrato per l’affidamento dei lavori per la “Rifunzionalizzazione del Bacino Alto Fondali (BAF)”, del porto isola di Manfredonia, per un importo complessivo di quadro economico di 121 milioni di euro, di cui 80 milioni coperto dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e 41 milioni dal fondo ZES Recovery Fund.

Ad aggiudicarsi la gara il R.T.I.(Raggruppamento Temporaneo di Imprese) “C.I.S.A. s.p.a./Operazione s.r.l./Fincosit s.r.l./ Consorzio Stabile i.t.m./ Nautilus s.r.l”.

 

Entro quest’anno, sarà avviata la fase esecutiva. L’appalto prevede la realizzazione di lavori manutentivi di risanamento corticale delle strutture in calcestruzzo armato del BAF, nonché la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di rifunzionalizzazione, consolidamento strutturale, miglioramento sismico, compresa l’esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti, ponendo successivamente a gara il progetto definitivo validato.

Le strutture del Bacino Alti Fondali sono interessate da una condizione critica che è sostanzialmente riconducibile al degrado per corrosione delle armature e ai conseguenti effetti sul calcestruzzo. I lavori sono finalizzati non solo a conservare l’opera, tramite interventi corticali, di riparazione e di ripristino delle originarie condizioni di protezione delle armature e delle sostituzioni delle stesse, ma anche la contestuale rifunzionalizzazione che sarà ottenuta attuando, in particolare sul pontile di approccio e con modalità diverse anche sulle banchine, provvedimenti che riguardano il consolidamento strutturale degli elementi e il miglioramento del loro comportamento sotto l’azione sismica. Sinteticamente, gli interventi previsti nel progetto sono:

lavori manutentivi di riparazione corticale; ripristino e protezione delle superfici in calcestruzzo; interventi di rifunzionalizzazione; allargamento della careggiata del pontile di approccio; consolidamento strutturale; miglioramento sismico.

 

PORTO DI BRINDISI

Sempre oggi, inoltre, è stata aggiudicata dall’Ente l’altra imponente opera relativa all’appalto integrato complesso per l’effettuazione dei lavori di “Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capobianco (ex British gas)”, per un importo di quadro economico di 65 milioni di euro, di cui 30 milioni finanziati attraverso il P.N.C. (Piano Nazionale Complementare) al PNRR. Ad aggiudicarsi la gara l’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) costitutita da Fincosit srl / RCM Costruzioni srl /Trevi spa, con sede legale a Genova.

 

L’intervento consiste nella realizzazione di un banchinamento con profondità al piede di 12,00 sul livello del mare, per una lunghezza complessiva di circa 375,00 m, idoneo all’ormeggio di una nave di grandi dimensioni o due unità di medie dimensioni; il piazzale retrostante, sviluppato su un’area di circa 14 ettari (140.000 m2) e comprenderà le superfici occupate dalla colmata ex “British Gas”. L’infrastrutturazione dell’intera piattaforma restituirà al porto di Brindisi un’area ad oggi non utilizzabile.

 

Peraltro, l’area rientra nel più ampio sistema di Zona Economica Speciale (ZES) Interregionale Adriatica (Puglia- Molise) ed è stata perimetrata come Zona Franca Doganale Interclusa (ZFD): uno spazio che, pur essendo sempre appartenente al territorio doganale dello Stato, consente, a determinate condizioni, l’esenzione dalle “imposte doganali” del transito delle merci in entrata e in uscita. In sostanza, un punto franco, il secondo in Italia dopo quello di Venezia, finalizzato ad incentivare gli scambi internazionali di merci, attraverso un regime speciale di tributi doganali. Nella ZFD le Imprese del territorio godranno dell’opportunità di stoccare, manipolare e trasformare le merci, in sospensione dei diritti doganali. La rilevanza di tale intervento, e di un suo sviluppo in tempi rapidi, è ancor più marcata dall’attuale contesto storico cittadino di transizione energetica e di urgente rilancio della economia locale.

 

Avevamo tempi stringenti per procedure colossali, nonostante ciò siamo riusciti ad esperire tutto nel massimo rigore burocratico, amministrativo e tecnico per non perdere il treno del PNRR,-commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Un treno che viaggia ad altissima velocità e che siamo riusciti a non perdere, perché per noi era fondamentale rispettare le promesse fatte ai territori. I nostri Dipartimenti- Tecnico e Amministrativo- hanno lavorato a testa bassa, dimostrando un impegno esemplare per la gigantesca mole di lavoro cui sono stati sottoposti, per la progettazione realizzata, per l’acquisizione delle autorizzazioni e la capacità di sintesi e di dialogo con i soggetti interessati. Tra gli interventi che siamo riusciti ad avviare c’è Capobianco, uno degli interventi, assieme alla contigua cassa di colmata- la regina di tutte le opere per Brindisi- che ha subito i maggiori rallentamenti burocratici. Abbiamo dovuto attendere la Conferenza di Servizi per scegliere la tipologia di piante da piantumare come compensazione ambientale. Solo il diretto intervento del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) ha consentito di sbloccare l’opera, superando l’ostruzionismo burocratico. Non solo Manfredonia e Brindisi- conclude Patroni Griffi-. In tutti i porti del nostro Sistema stiamo attuando una rivoluzione infrastrutturale epocale, destinata a plasmare un panorama portuale all’avanguardia, capace di catalizzare opportunità e favorire uno sviluppo sostenibile. Una serie di interventi imponenti che hanno l’obiettivo di trasformare i nostri scali in centri logistici strategici, pronti facilitare gli scambi commerciali e a promuovere l’occupazione, contribuendo in modo tangibile alla crescita economica e al rafforzamento della competitività della Puglia, del Mezzogiorno e dell’intero Paese”.

 

Il presidente della regione, Michele Emiliano, ha preso atto con grande soddisfazione della aggiudicazione dei lavori di due interventi strategici per lo sviluppo della economia regionale. “La Puglia dimostra a tutti i livelli -dice il Presidente- una grande capacità di fare sistema tra i diversi attori per il perseguimento dell’interesse comune. Con interventi efficaci ed emblematici, anche sotto il profilo storico, la collaborazione istituzionale consente di cogliere le opportunità e di svolgere un ruolo strategico nell’Adriatico e nel Mediterraneo”.

 

 

MDF, 16 novembre 2023

 

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ADSPMAM: IL COMITATO DI GESTIONE VARA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2024, IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE E IL PIANO DEI SERVIZI E FORNITURE. INVESTIMENTI RECORD PER 800 MILIONI DI EURO PER FAR VOLARE I SEI PORTI DEL SISTEMA.

Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha approvato all’unanimità il Bilancio di previsione 2024, il Piano Triennale delle Opere e il Piano dei Servizi e Forniture. I documenti programmatici varati dall’Organo deliberante dell’Ente presentano un quadro economico totale di circa 800 milioni di euro di risorse complessivamente mobilitate per investimenti e opere in corso o programmate per l’immediato futuro che consentiranno di completare l’infrastrutturazione, strutturale e tecnologica, e migliorare l’interazione porto-città, nei sei scali del Sistema.

Lo sforzo complessivo per gli investimenti, per il solo 2024, ammonta a circa 110 milioni di euro; 123 milioni per il 2025, 18 milioni per il 2026 per un totale complessivo di oltre 240 milioni di euro di investimenti programmati, a cui si sommano 290 milioni di euro per lavori in corso di svolgimento o in via di assegnazione; 53 milioni per i lavori in corso a Marisabella (appalto del Provveditorato e quindi estranei al presente bilancio); 210 milioni per la camionale (appalto della Città metropolitana alla quale l’Autorità di Sistema trasferirà 82 milioni provenienti da finanziamenti dello Stato segnati direttamente all’Ente) per un totale complessivo di circa euro 800 milioni.

L’Esercizio finanziario stima, secondo le attuali previsioni, entrate correnti che sfiorano i 29 milioni di euro milioni di euro, a fronte di spese correnti per circa 27 milioni di euro, con un conseguente saldo attivo di parte corrente di oltre 1,5 milioni di euro, a riprova della capacità gestionale dell’Amministrazione.

Nella previsione generale vi sono, inoltre, entrate complessive per quasi 190 milioni di euro e uscite complessive per quasi 240 milioni di euro. Il disavanzo finanziario di parte in conto capitale ammonta ad oltre 50 milioni di euro e trova copertura con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione presunto, a riprova del grande sforzo negli investimenti infrastrutturali effettuato dall’Amministrazione.

Parte significativa del Bilancio è indirizzata alle opere pubbliche programmate e agli interventi in fase di aggiudicazione o di esecuzione, finalizzati ad assicurare, in tempi non particolarmente lunghi, ai sei porti del Sistema, un’adeguatezza dinamica dei traffici marittimi conforme alle esigenze rappresentate dagli operatori; nuovi spazi al servizio dei traffici merci e implementazione delle tecnologie per il miglioramento dell’interoperabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale. In particolare, per quanto attiene lo sviluppo tecnologico, nel Bilancio di previsione 2024 si conferma lo stanziamento -nel triennio – di quasi 5 milioni di euro per l’evoluzione, per tutti i porti del Sistema, del “Port Community System Gaia” che consentirà di raggiungere una completa e innovativa digitalizzazione di tutte le attività ammnistrative riguardanti la movimentazione delle navi, delle merci, dei servizi e delle persone, nei rispettivi ambiti portuali.

Di seguito, una sintesi, per ciascun porto, degli interventi infrastrutturali programmati per il 2024, selezionati in relazione alle disponibilità finanziarie e alle priorità degli interventi ritenuti maggiormente strategici, più produttivi e prioritari sul piano della operatività ed efficienza nelle operazioni portuali.

 

PORTO DI BARI

 

  • Progetto San Cataldo, a seguito degli accordi stipulati con il Comando Generale delle Capitanerie di porto, è stato tracciato l’iter per la realizzazione di una infrastruttura all’interno del molo san Cataldo atta ad ospitare nuovi accosti per i pattugliatori della Guardia costiera ed edifici per servizi tecnici e alloggi. L’intervento consentirà di realizzare un approdo turistico e un approdo per mega yacht. Gli accordi prevedono un finanziamento complessivo fino a 36 milioni di euro in favore dell’Autorità portuale. A seguito del parere favorevole sulla variante localizzata al vigente Piano Regolatore Portuale da parte del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici e la definizione della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) è stata avviata la progettazione definitiva delle opere a mare che potrebbero essere appaltate nel 2024; si sta concludendo,inoltre, la Conferenza di Servizi (CdS) per l’approvazione del progetto relativo alle opere a mare che consentirà, dopo la verifica del progetto, di avviare nei primi mesi del 2024 l’appalto integrato dell’opera. Nel bilancio di previsione, l’annualità 2024 è di 10 milioni di euro su un programma complessivo di 36 milioni.
  • Riconfigurazione della viabilità portuale (quadro economico 4,3 milioni). E’ in corso di avvio la CdS per l’approvazione del progetto di riordino della viabilità nella Darsena di Levante del porto di Bari.
  • Lavori di riqualificazione delle strutture di accoglienza passeggeri sul piazzale Marisabella, 700.000 euro
  • Recupero e consolidamento strutturale della banchina n. 7 del porto di Bari– 900.000 euro.

 

PORTO DI BRINDISI

  • Accosti di S.Apollinare per un totale di 35,5 milioni di euro. In considerazione del fatto che è iniziata la realizzazione della vasca di colmata e nel corso del 2025 sarà possibile l’avvio dell’escavo, è ora concretamente vicina la possibilità di mettere in esecuzione tale intervento che per il territorio di Brindisi risulta quello di maggiore spessore strategico. Attualmente, si stanno revisionando gli elaborati progettuali al fine di avviare, entro il 2023, la CdS conclusiva e porre le condizioni per l’inizio della procedura di aggiudicazione dei lavori entro il 2024 .
  • Lavori di manutenzione e ammodernamento delle infrastrutture della base della Marina Militare di Brindisi, quadro economico 16 milioni di euro. Non appena si completerà la fase di revisione del progetto definitivo, di concerto con gli uffici tecnici della Marina Militare, sarà possibile avviare la procedura di affidamento dei lavori nei primi mesi del 2024.
  • Ristrutturazione e adeguamento della sicurezza per il Terminal Brindisi (2,5 milioni di euro). La progettazione è in corso.
  • Riqualificazione dell’area adiacente il varco Costa Morena Ovest, previa demolizione delle strutture esistenti (importo 500.000 euro). Risulta di prioritaria importanza una sistemazione organica delle aree di afflusso dei viaggiatori all’altezza del varco Costa Morena Ovest che assicuri un soddisfacente livello di accoglienza e di erogazione dei servizi essenziali, un parcheggio ordinato e un efficiente incolonnamento dei mezzi in attesa di imbarco.
  • Pulizia e manutenzione dei fondali del Seno di Levante e Costa Morena est (1,5 milioni di euro) e contestuale colmamento della vasca di Costa Morena Est per consentire piena agibilità dei piazzali e dell’intera area.

PORTI DI BARI E BRINDISI

  • Lavori realizzazione dei sistemi di cold ironing, importo complessivo 25 milioni, integralmente finanziati dai fondi PAC; dopo inaspettate difficoltà in ordine all’approvazione del progetto durante la CdS in merito alle tettoie fotovoltaiche, insorte per prese di posizione dei Comuni sul piano paesaggistico, l’Ente auspica che grazie all’intervento e al sostegno della Regione Puglia si possa pervenire alla conclusione favorevole dell’iter. Dopo la validazione del progetto, nei primi mesi del 2024, sarà possibile procedere all’affidamento dei lavori.

 

PORTO DI BARLETTA

  • Prolungamento di entrambi i moli foranei, secondo le previsioni del Piano Regolatore Portuale vigente. L’intervento beneficia di un finanziamento statale di circa 25 milioni. Dopo aver acquisito la dichiarazione di non assoggettabilità a VIA dal Ministero della Transizione ecologica (MITE) si è in attesa di validazione del progetto e soprattutto del finanziamento integrativo inquanto, a causa dell’attuale caro-materiali, il quadro economico è lievitato a 36 milioni di euro.
  • Restauro e consolidamento strutturale faro Napoleonico ( 1,2 milioni ). Si sta procedendo alla messa in sicurezza della storica struttura. Non appena definita la progettazione d’intesa con la Soprintendenza, si procederà con la fase esecutiva .
  • Ristrutturazione e adeguamento del varco di accesso all’area portuale (importo 400.000 euro) Non appena si definirà la disponibilità dell’area comunale, a ridosso del varco, l’intervento potrà essere attuato.

 

PORTO DI MONOPOLI

 

  • Realizzazione del piazzale di sosta per gli autoarticolati sul Molo di Tramontana ( 600.000 euro).
  • Intervento di escavo previsto per la seconda annualità (5 milioni di euro)
  • Intervento di ripristino della pavimentazione del Molo di Tramontana (1,5milioni).

 

Per i porti di Termoli e di Manfredonia, nel corso del 2023, sono state poste le premesse per la rapida attuazione di importanti interventi, alcuni dei quali sono in corso di esecuzione o di aggiudicazione e che pertanto non figurano più nel programma triennale, dal momento che risultano già finanziati in precedenti esercizi finanziari. Nello specifico:

 

PORTO DI TERMOLI

  • Intervento per la realizzazione dell’impianto di “cold ironing” e di elettrificazione di tutte le banchine (finanziamento PNRR di 6 milioni di euro). E’ in corso la fase di selezione delle imprese che consentirà l’aggiudicazione entro l’anno corrente.

 

PORTO DI MANFREDONIA

  • Rifunzionalizzazione del Bacino Alto Fondali (BAF), importo complessivo 121 milioni, integralmente coperto dal PNRR (80 milioni) e dal fondo ZES Recovery Fund (41 milioni). Dopo l’articolata fase di completamento e di approvazione del progetto, è attualmente in corso una gara di appalto integrato per l’affidamento dei lavori che dovrà avvenire entro il mese di dicembre 2023, così da consentire l’avvio della fase esecutiva nel 2024.

Nel 2023, inoltre, sono state avviate numerose opere nei porti del Sistema. Tra le più imponenti:

PORTO DI BRINDISI

  • Opere di completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante vasca di colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena est (I lotto 39 milioni, II lotto 19 milioni ). L’opera è totalmente finanziata dal Programma di interventi complementari al PNRR, come da decreto MIMS (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili). A seguito della complessa fase di approvazione e di aggiudicazione, l’appaltatore sta effettuando le opere preliminari di cantierizzazione del primo lotto; per il secondo lotto, invece, è iniziata la nuova caratterizzazione a seguito della selezione delle imprese invitate.
  • Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capobianco (ex British gas, intervento già finanziato dal Recovery Fund per 30 milioni, per i quali è stata ottenuta la qualifica di Zona Franca). E’ in corso la gara per l’affidamento dell’appalto integrato complesso; sono state avviate le procedure per un finanziamento supplementare dell’opera che al momento ha un quadro economico complessivo di 65 milioni.

PORTO DI BARI

  • Rimodellamento dei fondali e spostamento sedimenti (importo complessivo 3,5 milioni di euro). Completate le azioni propedeutiche (bonifica dagli ordigni bellici e monitoraggio ambientale ante operam) si sta ora procedendo alla rimozione dei massi rinvenuti sul fondale. Entro l’anno, sarà possibile avviare l’intervento vero e proprio di spostamento dei sedimenti. E’ da sottolineare che l’intervento è caratterizzato dall’adozione di tutte le misure e delle migliori modalità tecniche di cui al momento la tecnologia dispone per la movimentazione complessiva di oltre 100.00 mc, al fine si assicurare la massima tutela ambientale. Con la realizzazione dei lavori si potrà disporre entro l’estate del 2024 del canale di accesso e di buona parte delle banchine commerciali della darsena di Levante con fondale a meno 13 metri.

Gli interventi sono stati integralmente finanziati dal Fondo PAC, asse digitalizzazione, complementare al Programma Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020.

Al termine del triennio consegneremo alla storia sei nuovi scali: avveniristici, infrastrutturati e competitivi– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. I dati dei traffici dimostrano che il Sistema è sano e super-attivo. Quest’anno abbiamo registrato più di 3.715 accosti e più di 13 milioni di tonnellate di merce movimentata, una crescita continua e costante che ci indica che la strada intrapresa è sicuramente valida. Siamo pronti a realizzare nuove strutture, materiali e immateriali , quindi tecnologiche, per far crescere l’appeal dei nostri scali in totale  sicurezza per la navigazione, per le operazioni portuali e per l’ambiente, con interventi mirati alla riduzione delle immissioni inquinanti, al risparmio energetico, alla riduzione del rumore, al miglioramento della qualità dell’aria e della sostenibilità complessiva”.

L’Ente sta compiendo uno sforzo senza precedenti per portare a completamento le progettazioni e avviare le procedure di affidamento e di esecuzione dei lavori– commenta il segretario generale dell’Ente Tito Vespasiani- un’impresa imponente per la quantità, lo spessore e la complessità di tutte le operazioni sia di progettazione sia degli iter procedimentali. Si tratta di interventi invocati da tempo dalle nostre comunità portuali che finalmente vedranno la luce nell’immediato futuro”.

Sia in sede di parere dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare (l’organismo di confronto partenariale, composto dalle varie categorie economiche che gravitano nei porti del  Sistema), sia in sede di approvazione del Comitato di Gestione i documenti programmatici hanno ottenuto consenso unanime. In entrambe le sedi, inoltre, i componenti, hanno espresso grande apprezzamento per l’attività amministrativa dell’Ente.

 

MDF, 02 novembre 2023

 

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