Questa mattina, negli uffici di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale si è svolto un significativo e proficuo incontro tra il segretario generale dell’Ente portuale, Tito Vespasiani, il direttore del Dipartimento di esercizio dei porti di Brindisi e Monopoli, Aldo Tanzarella, il Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, C.V. (CP) Giovanni Canu, il presidente di Legambiente Brindisi Doretto Marinazzo e il responsabile del Centro di azione giuridica di Legambiente Stefano Latini.
Nel corso dell’incontro sono state affrontate le diverse problematiche che afferiscono lo scalo messapico, con specifico riferimento alle questioni di carattere ambientale.
Il Management dell’Ente portuale, supportato dal prezioso apporto tecnico fornito dal Comandante del porto; ha illustrato i progetti di sviluppo infrastrutturale avviati e quelli in cantiere, evidenziandone finalità e obiettivi.
Si è discusso, inoltre, alla movimentazione delle rinfuse nel porto e della nuova normativa relativa all’uso dei combustibili per la propulsione navale.
Al termine dell’incontro si è addivenuti ad una vision condivisa, incentrata su tre pilastri fondamentali e imprescindibili per tutti i convenuti: il rispetto per l’ambiente, lo sviluppo e la sicurezza del porto.
“La strada del dialogo è lo strumento migliore per contemperare le esigenze e le necessità di tutti e per dissipare eventuali dubbi o incertezze– commenta il Segretario generale. L’Ente portuale e lo storico circolo di Legambiente sono uniti dal medesimo impegno rivolto alla città di Brindisi e al suo porto, nell’ottica di un progetto di crescita e di sviluppo in totale armonia e nel pieno rispetto dell’ambiente.”
“Possiamo dirci assolutamente soddisfatti- commenta il Presidente Marinazzo– abbiamo posto sul tavolo una serie di questioni e di domande a cui ci sono state fornite risposte precise e puntuali. Siamo stati accompagnati in porto e abbiamo potuto constatare come si opera nello scalo di Brindisi. Ringrazio per l’apertura al dialogo i vertici dell’Autorità di Sistema e il Comandante del porto.”
MDF, 09 ottobre 2019
Saranno 10 i pescherecci che giovedì 12 luglio, a partire dalle ore 10.00, sbarcheranno nel Porto di Manfredonia i rifiuti raccolti in mare durante la nottata di pesca. Rifiuti che verranno sottoposti a un primo monitoraggio direttamente al Porto, prima di essere conferiti in modo idoneo per la caratterizzazione.
Questa iniziativa, svolta nell’ambito di Clean Sea Life, progetto cofinanziato dall’Unione Europea, è stata realizzata grazie all’importante collaborazione con il Comune di Manfredonia, la Capitaneria di Porto di Manfredonia e l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Grazie alla sinergia con le istituzioni locali sarà possibile raccogliere informazioni sulla natura e quantità di rifiuti presenti sui fondali e mettere a punto un sistema per la loro gestione e smaltimento.
I rifiuti marini sono una delle principali emergenze ambientali del nostro tempo. La ‘pesca di rifiuti’ è una pratica ampiamente sperimentata con successo nel Nord Europa, ma in Italia l’assenza di norme e procedure specifiche impedisce che questo tipo di attività si svolga regolarmente: in assenza di una filiera a terra che ne assicuri lo smaltimento, i copertoni, bidoni, bottiglie, reti abbandonate e sacchi di plastica che finiscono nelle reti, vengono spesso rigettati in mare.
Dopo analoghe attività promosse nell’ambito di Clean Sea Life a Porto Torres, Rimini e San Benedetto, le giornate di Fishing for litter dell’estate 2018 si concluderanno proprio giovedì 12 luglio a Manfredonia, in attesa di essere replicate nei prossimi anni nelle stesse località.
All’incontro con la stampa parteciperanno:
Innocenza Anna Starace, Assessore all’Ambiente del Comune di Manfredonia
Silvio Del Casale, Capitano di Fregata (CP) della Capitaneria di Porto di Manfredonia
Pietro Bianco, Direttore del Dipartimento esercizio porto di Bari, Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale
Federica Barbera, Aree protette e biodiversità Legambiente
Stefania di Vito, Ufficio scientifico Legambiente
Giovanni Furii, Responsabile centro di recupero tartarughe marine di Manfredonia
Eleonora De Sabata, MedSharks e Ufficio stampa Clean Sea Life
La mattinata ‘A pesca di rifiuti’ si chiuderà con un aperitivo
Il progetto Clean Sea Life, cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma LIFE, ha l’obiettivo di contrastare l’accumulo dei rifiuti marini lungo le coste italiane attraverso azioni di sensibilizzazione e la diffusione di buone pratiche di gestione fra gli operatori e autorità locali, regionali e nazionali. Capofila del progetto è il Parco Nazionale dell’Asinara, in collaborazione con i partner CoNISMa, Fondazione Cetacea, Legambiente, MedSharks, MPNetwork; il progetto è iniziato a settembre 2016 e terminerà nel 2020.
Per ulteriori informazioni visitare il sito: www.cleansealife.it