Martedì 15 novembre, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) Ugo Patroni Griffi ha stipulato un contratto di appalto con la ditta Buonfrate s.r.l. di Monteroni di Lecce che si è aggiudicata la gara per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione del faro e delle strutture annesse presso le isole Pedagne, nel porto di Brindisi.
Il progetto di ristrutturazione, predisposto dall’Ente, mira non solo a ripristinare le condizioni di sicurezza e di decoro delle strutture, ma anche a tutelare e a conservare il pregiato manufatto e, contestualmente, ad esaltarne tutte le potenzialità rivenienti principalmente dalla sua eccezionale collocazione. Un intervento strutturale complesso che sarà condotto nel pieno rispetto delle caratteristiche costruttive e dell’impianto morfologico esistente.
La ditta, oltre ad effettuare lo sgombero di rifiuti e vegetazione infestante, pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, ripristinerà l’estradosso del solaio. Saranno realizzati lavori di consolidamento delle voltine e di restauro, o di sostituzione, delle putrelle nell’avancorpo d’accesso e dei paramenti murari. Si provvederà alla sostituzione dei pluviali esistenti e al ripristino degli intonaci; alla rimozione e alla sostituzione integrale degli infissi; alla rivalorizzazione o alla rimozione delle pavimentazioni esistenti; al ripristino e alla regolarizzazione dell’antica rampa di alaggio, recuperando e integrando le basole esistenti: Verrà installata, peraltro, una fossa biologica a servizio del complesso, saranno realizzati nuovi impianti fotovoltaici e impianti tecnologici, idrico-sanitari, elettrici, antintrusione e di videosorveglianze.
Infine, verranno rimosse la guaina, con la conseguente revisione e impermeabilizzazione del lastrico solare, e la banchina metallica esistente che sarà sostituita con nuovi pontili galleggianti.
La ditta Buonfrate si è aggiudicata l’appalto presentando il minor prezzo mediante ribasso a base d’asta, all’esito di una procedura negoziata, rivolta agli operatori economici presenti nell’Albo fornitori dell’AdSP MAM. Alla procedura hanno partecipato 10 aziende (in possesso della qualificazione nella categoria OG 2 – classifica III e superiori) sorteggiate attraverso la piattaforma di e-procurement TuttoGare, in dotazione all’Ente, e nel rispetto del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti.
L’importo dell’appalto posto a base dell’affidamento è di circa 570 mila euro, l’importo complessivo di quadro economico è,invece, di 638 mila euro.
“I fari e i segnalamenti marino costieri, oltre a garantire la sicurezza della navigazione, costituiscono un patrimonio storico-culturale da salvaguardare e tutelare– commenta il presidente di AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi. Abbiamo progettato, infatti, un intervento che miri a valorizzare l’impianto morfologico d’insieme, esaltando il suo segno identitario quale possibile luogo di sintesi tra le attività di mera funzionalità con quelle tipiche dell’accoglienza e, più in generale, della fruizione pubblica. Riporteremo al suo antico splendore il vecchio guardiano del porto, ultimo presidio della terra ferma e primo biglietto da visita per chi arriva in Città via mare; un landmark identitario per tutta la comunità che concorre alla formazione di un prodotto culturale collettivo”.
Il lavori, che dureranno circa 8 mesi dalla consegna, saranno avviati nei prossimi giorni.
La realizzazione del faro rientrò nel più vasto progetto di escavazione del porto interno di bonifica delle aree paludose e di costruzione di tre fari, approvato dal Consiglio ordinario di Stato del 27 febbraio del 1842, e attuato nel 1859 sotto il regno Borbonico.
Il faro, considerato come di VII livello, ossia un piccolo edificio, presenta un impianto a base circolare sul quale è stato eretto il volume cilindrico. Ubicato su una delle isole Pedagne (isolotto Traversa), all’imboccatura del porto di Brindisi, è raggiungibile soltanto via mare e per questo motivo alla sua base sono presenti alcuni edifici destinati sino al 1930 al personale impegnato al funzionamento dell’impianto.
MDF, 16novembre 2022
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha effettuato e completato, in tempi celeri, un intervento complesso di manutenzione straordinaria del molo Margherita del porto di Monopoli.
A seguito di un sopralluogo effettuato dai tecnici dell’Ente portuale e dagli ufficiali della Capitaneria di Porto di Monopoli, negli ultimi mesi dello scorso anno, infatti, era emersa la presenza di profondi sgrottamenti, la formazione di ampie buche sotterranee, nel fronte della banchina molo Margherita; sgrottamenti che avevano provocato la caduta in mare di alcuni blocchi di pietra, inizialmente posizionati sul paramento della banchina.
L’Autorità di Sistema, pertanto, ha avviato speditamente le procedure per effettuare opere di manutenzione straordinaria, con l’obiettivo di riportare il molo in condizioni di sicurezza.
Diversi e complessi gli interventi eseguiti, anche perché si è dovuto operare con l’ausilio di squadre specializzate di tecnici subacquei, in un tratto in cui i moti ondosi creano dei vortici che rendono le operazioni particolarmente complesse.
Tra gli interventi effettuati, la realizzazione di una trave di basamento e protezione, in calcestruzzo armato, lungo tutta la banchina interessata dai fenomeni erosivi. Sono state, inoltre, rinforzate le cavità utilizzando elementi di contrasto e sono state operate iniezioni subacquee di calcestruzzo.
La parte più sommersa della infrastruttura portuale, il cosiddetto piede banchina, è stato protetto dai moti ondosi attraverso la realizzazione di una scogliera in blocchi di pietra naturale.
A completamento dell’opera e al fine di conservarne l’originale conformazione e l’antica bellezza, è stato ripristinato il piano di calpestio, utilizzando i blocchi in pietra calcarea distaccatisi a causa dei cedimenti della struttura.
In tempi brevi, pertanto, è stata ripristinata la totale operatività della banchina che è tornata ad essere completamente operativa e funzionale alle attività portuali.
I lavori, comportanti un quadro economico complessivo di circa 300 mila euro, sono stati consegnati nel mese di novembre 2021 e si sono conclusi lo scorso 27 maggio.
MDF , 01 giugno 2022
Il porto di Brindisi avrà un nuovo Piano Regolatore: approvato una prima volta nel lontano 1975 e poi rinnovato nel 2006, oggi dovrà rappresentare, nel contesto in evoluzione, il principale strumento strategico e di programmazione delle attività, tracciando anche l’assetto complessivo delle opere di grande infrastrutturazione nello scalo brindisino. Per realizzarlo l’Autorità Portuale del Mar Adriatico Meridionale (AdSP MAM) si avvarrà del supporto tecnico di Sogesid, Società “in house” dei Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture.
L’intesa rientra nella convenzione già in essere tra i due soggetti su diverse attività negli scali del basso Adriatico. Nell’atto, firmato da Patroni Griffi e dal Presidente di Sogesid Enrico Biscaglia, si prevede che la Società realizzi prima di tutto un’analisi degli aspetti che compongono l’ampio spettro di discipline tecniche coinvolte nel processo di redazione del Piano: da una ricognizione dello stato attuale e dei progetti in corso, agli aspetti economici, ambientali e sociali, ma anche ingegneristici e geologici, di ordine urbanistico e logistico, riferiti alla tutela del paesaggio e alla sicurezza portuale.
A seguire, la redazione del vero e proprio “Piano Regolatore”, che si comporrà di diversi elaborati e grafici per delineare l’assetto complessivo delle aree destinate a funzioni portuali e retroportuali, alle attività commerciali, a quelle crocieristiche, alla produzione industriale, all’attività cantieristica e logistica, nonché gli assi di collegamento viario e del trasporto su ferro. Sogesid accompagnerà inoltre l’Autorità Portuale nel processo approvativo, che prevede l’iter di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e la successiva attività di monitoraggio.
orto-foto- carta del porto di Brindisi tratta da google earth
“Non possiamo permetterci di perdere ulteriormente tempo, vogliamo raggiungere l’obiettivo quanto prima possibile, commenta il presidente di AdSP MAM, Ugo Patroni Griffi. Con il qualificato supporto di Sogesid, creeremo un gruppo di lavoro costituito dai più riconosciuti esperti del settore, proprio per ridurre i cosiddetti ‘tempi di attraversamento’, ossia l’intervallo che intercorre tra la fine della fase effettiva (la progettazione) e l’inizio della fase successiva; praticamente burocrazia pura e interminabili procedimenti amministrativi che contribuiscono a rinviare l’approvazione di un’opera. Adottare in tempi record il PRP, peraltro, significa eliminare una volta per tutte qualunque tipo di opacità nei rapporti tra gli Enti, consentendo a ciascuno di perseguire, senza interferenze, gli interessi pubblici di cui è posto a presidio”.
“E’ importante – afferma il Presidente Sogesid Enrico Biscaglia – saper guardare, anche in questa fase di profonda incertezza, al futuro dei porti italiani come veicolo di crescita. Va proprio in questo senso il complesso lavoro pianificatorio che ci accingiamo ad avviare con l’Autorità Portuale – prosegue Biscaglia – che segue e insieme rafforza le convenzioni già in essere per garantire la tutela ambientale negli interventi infrastrutturali previsti”. Responsabili della Convenzione sono l’ingegner Francesco Di Leverano per l’AdspMAM e per Sogesid il dirigente Ing. Enrico Brugiotti.