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DAL MIX DI GUSCI DELLE COZZE E SEDIMENTI DEI PORTI ALLE STRADE PAVIMENTATE ED AI FRANGIFLUTTI.

In questo consiste lo sviluppo Green della Blu Economy necessariamente affidato alla collaborazione tra Ricerca, Imprese e Amministrazione Pubbliche.

Ci crede fermamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che partecipa attivamente e finanziariamente al progetto GreenLife4Seas (GREen ENgineering solutions: a new LIFE for SEdiments And Shells), un progetto di ricerca e di economia circolare, sostenuto dal Programma per l’Ambiente e per l’Azione per il Clima  – LIFE 2014/2020 assieme al Politecnico di Bari (Dicatech) capofila della cordata; progetto a tripla elica che vuole traferire nuove tecnologie verso il settore produttivo con il coinvolgimento basilare delle amministrazioni dei porti.

 

La Puglia produce il 16% dei molluschi italiani, circa 10 tonnellate al giorno, ed è la terza regione in Italia per produzione, in particolare di cozze di cui il guscio, purtroppo, non nè edibile né compostabile e costituisce quindi un rifiuto che fino ad adesso non è stato possibile riciclare.

E’ ovvia quindi la necessità di agire con azioni sistemiche e di sistema; da qui i due approcci a tripla elica e di economia circolare, affiancati per migliorare il benessere della popolazione senza impattare o addirittura migliorare la footprint dell’azione umana.

Sono già iniziate nel porto di Bari  e di Barletta le operazioni di dragaggio dei sedimenti finalizzati a procedere con la calibrazione della soluzione tra sedimenti, polvere di mitili e cementi per realizzare masselli autobloccanti per la pavimentazione pubblica.

Tante le aziende coinvolte, tra cui anche start up di giovani talentuosi: tra queste, la Simem, azienda nata a Verona nel 1963, produttrice di macchinari per il cemento, la Vitone Eco, specializzata nel trattamento di fanghi e residui dell’industria agroalimentare, e la Noesis European Development Consulting. Collaborano tra le altre anche la Mapei, la Prefabbricati Pugliesi e la Vibrotek, oltre alle cooperative di mitilicultori di Taranto e La Spezia.

Ma altre imprese potranno entrare nel network, anche il 2028 anno di fine progetto, per poter sviluppare altri prodotti derivanti dal recupero dei gusci delle cozze tra questi, case intere stampate in 3d, oggetti di design e piste ciclabili, un nuovo orizzonte per lo sviluppo economico del nostro territorio.

Lo sviluppo della Green Economy nel contesto della Blu Economy, dalla valorizzazione dei gusci delle cozze ai sedimenti dei porti fino alle infrastrutture come le strade pavimentate e i frangiflutti, rappresenta una sfida che richiede la collaborazione sinergica  di tutti: ricerca, imprese e Amministrazioni pubbliche– commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del  Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) Ugo Patroni Griffi. Siamo fermamente convinti di dover continuare a navigare verso questi due poli  che  non solo favoriscono la protezione dell’ambiente marino e la riduzione dell’impatto ambientale, ma che  hanno anche  la capacità di promuovere lo sviluppo economico sostenibile e l’innovazione nel settore marittimo. Proprio per questo siamo attivamente coinvolti e impegnati  nel progetto GreenLife4Seas, un’iniziativa che mira a trasferire innovazioni tecnologiche al settore produttivo coinvolgendo le amministrazioni portuali. L’utilizzo sostenibile delle risorse marine, incluso il riciclo dei gusci delle cozze, –  conclude il Presidente– rappresenta una opportunità per migliorare il benessere della popolazione e ridurre l’impatto ambientale delle attività umane, promuovendo al contempo lo sviluppo economico del nostro territorio.

Bari, 03 maggio 2024

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ADSPMAM: CONNETTIVITÀ GRATUITA NEI PORTI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE PER TURISTI E OPERATORI. ADSPMAM E MINISTERO DEL TURISMO SOTTOSCRIVONO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ATTIVAZIONE DEL WIFI BY ITALIA, NELL’AMBITO DI UN PROGETTO PSC.

Nei giorni scorsi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) e il Ministero del Turismo hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la messa in esercizio, attivazione e gestione dei dispositivi di accesso wireless da installare nei porti di Bari, Barletta, Brindisi, Manfredonia, Monopoli e Termoli, individuati quali Point Of Interest (POI) nell’ambito dell’intervento “Wi-Fi by Italia.it”, finanziato con le risorse del Piano Sviluppo e Coesione del Ministero del Turismo, Area tematica “Competitività e Imprese” – Settore di intervento “Turismo e Ospitalità”.

 

Secondo gli accordi contenuti nel documento, il Ministero provvederà all’installazione e alla manutenzione degli apparati Wi-Fi, alla gestione del traffico dati in 5G e/o fibra ottica e all’erogazione dei servizi di consulenza e di assistenza. Mentre, l’AdSPMAM metterà a disposizione dell’operatore incaricato, Fastweb spa, in comodato gratuito e in uso non esclusivo, i locali idonei e le aree scelte per l’installazione delle apparecchiature tecnologiche; garantendo, inoltre, per tutta la durata dell’intervento, la fornitura dell’alimentazione elettrica di adeguata potenza e la vigilanza sulle apparecchiature per prevenire danneggiamenti o furti.

 

Al termine dell’intervento, inoltre, l’Ente portuale integrerà tutte le nuove installazioni con gli altri suoi impianti, in parte già esistenti e in parte da realizzare nell’ambito di un progetto PAC 2014/2020 in corso di attuazione, con rete nazionale WiFi by Italia, in maniera tale da rendere le aree portuali del Sistema coperte quasi totalmente dal servizio.

 

Tale sforzo mirato garantirà non solo ai turisti e ai passeggeri in transito, ma anche agli operatori e ai concessionari di poter fruire gratuitamente di un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia che sarà in grado di ottimizzare le operazioni portuali e migliorare l’esperienza complessiva degli utenti.

 

Questo progetto rappresenta un passaggio fondamentale nella rivoluzione tecnologica che stiamo portando avanti nei nostri porti – commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi-. Connetteremo il nostro Sistema direttamente con il sistema nazione. Un utente con una sola abilitazione della rete nazionale Wifi by Italia, infatti, potrà spostarsi in tutte le aree coperte dal progetto, fruendo sempre della connessione gratuita ad internet. Offriremo un grande servizio, soprattutto ai turisti stranieri che spesso hanno SIM che in Italia non assicurano la connettività ad internet, se non pagando costi aggiuntivi, spesso onerosi. Nei porti MAM, invece, con qualsiasi smartphone si potrà restare liberamente connessi alla rete. Per gli operatori e i concessionari, poi, i benefici saranno rilevanti: potranno fruire di una piattaforma affidabile e velocissima per le comunicazioni e le operazioni portuali. Ringrazio vivamente il Ministero del Turismo, –conclude il Presidente- che ha scelto di accogliere la nostra richiesta di includere nella rete dei porti selezionati in un primo momento, ossia Bari, Brindisi e Termoli, anche Monopoli, Manfredonia e Barletta”.

 

La prima parte del progetto si concluderà approssimativamente entro l’estate 2025 e comporterà un investimento circa 500 mila euro, somma che sarà coperta per metà dall’Ente portuale e per metà dal Ministero del Turismo.

 

 

 

MDF, 19 aprile 2024

 

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ADSPMAM: BAF A MANFREDONIA E CAPOBIANCO A BRINDISI. L’ADSPMAM AGGIUDICA I LAVORI PER LA RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL BACINO ALTO FONDALI E IL BANCHINAMENTO DELLA COLMATA (EX BRITISH GAS). DUE MEGA-OPERE PER UN INTERVENTO COMPLESSIVO DI 186 MILIONI DI EURO DAI FONDI PNRR.

Banda dei Loghi

 

Nella giornata di oggi, giovedì 16 novembre, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha concluso due procedure di gara per la rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali di Manfredonia e per il banchinamento della colmata (ex British Gas) di Capobianco. Si tratta di due interventi strategici, di un importo complessivo di 186 milioni di euro, rivenienti dai fondi PNRR, finalizzati ad imprimere un significativo impulso di sviluppo ai due scali, migliorandone in modo sostanziale l’efficienza e la capacità operativa.

 

PORTO DI MANFREDONIA

Si è appena conclusa la procedura di gara di appalto integrato per l’affidamento dei lavori per la “Rifunzionalizzazione del Bacino Alto Fondali (BAF)”, del porto isola di Manfredonia, per un importo complessivo di quadro economico di 121 milioni di euro, di cui 80 milioni coperto dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e 41 milioni dal fondo ZES Recovery Fund.

Ad aggiudicarsi la gara il R.T.I.(Raggruppamento Temporaneo di Imprese) “C.I.S.A. s.p.a./Operazione s.r.l./Fincosit s.r.l./ Consorzio Stabile i.t.m./ Nautilus s.r.l”.

 

Entro quest’anno, sarà avviata la fase esecutiva. L’appalto prevede la realizzazione di lavori manutentivi di risanamento corticale delle strutture in calcestruzzo armato del BAF, nonché la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di rifunzionalizzazione, consolidamento strutturale, miglioramento sismico, compresa l’esecuzione di tutte le opere e provviste occorrenti, ponendo successivamente a gara il progetto definitivo validato.

Le strutture del Bacino Alti Fondali sono interessate da una condizione critica che è sostanzialmente riconducibile al degrado per corrosione delle armature e ai conseguenti effetti sul calcestruzzo. I lavori sono finalizzati non solo a conservare l’opera, tramite interventi corticali, di riparazione e di ripristino delle originarie condizioni di protezione delle armature e delle sostituzioni delle stesse, ma anche la contestuale rifunzionalizzazione che sarà ottenuta attuando, in particolare sul pontile di approccio e con modalità diverse anche sulle banchine, provvedimenti che riguardano il consolidamento strutturale degli elementi e il miglioramento del loro comportamento sotto l’azione sismica. Sinteticamente, gli interventi previsti nel progetto sono:

lavori manutentivi di riparazione corticale; ripristino e protezione delle superfici in calcestruzzo; interventi di rifunzionalizzazione; allargamento della careggiata del pontile di approccio; consolidamento strutturale; miglioramento sismico.

 

PORTO DI BRINDISI

Sempre oggi, inoltre, è stata aggiudicata dall’Ente l’altra imponente opera relativa all’appalto integrato complesso per l’effettuazione dei lavori di “Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capobianco (ex British gas)”, per un importo di quadro economico di 65 milioni di euro, di cui 30 milioni finanziati attraverso il P.N.C. (Piano Nazionale Complementare) al PNRR. Ad aggiudicarsi la gara l’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) costitutita da Fincosit srl / RCM Costruzioni srl /Trevi spa, con sede legale a Genova.

 

L’intervento consiste nella realizzazione di un banchinamento con profondità al piede di 12,00 sul livello del mare, per una lunghezza complessiva di circa 375,00 m, idoneo all’ormeggio di una nave di grandi dimensioni o due unità di medie dimensioni; il piazzale retrostante, sviluppato su un’area di circa 14 ettari (140.000 m2) e comprenderà le superfici occupate dalla colmata ex “British Gas”. L’infrastrutturazione dell’intera piattaforma restituirà al porto di Brindisi un’area ad oggi non utilizzabile.

 

Peraltro, l’area rientra nel più ampio sistema di Zona Economica Speciale (ZES) Interregionale Adriatica (Puglia- Molise) ed è stata perimetrata come Zona Franca Doganale Interclusa (ZFD): uno spazio che, pur essendo sempre appartenente al territorio doganale dello Stato, consente, a determinate condizioni, l’esenzione dalle “imposte doganali” del transito delle merci in entrata e in uscita. In sostanza, un punto franco, il secondo in Italia dopo quello di Venezia, finalizzato ad incentivare gli scambi internazionali di merci, attraverso un regime speciale di tributi doganali. Nella ZFD le Imprese del territorio godranno dell’opportunità di stoccare, manipolare e trasformare le merci, in sospensione dei diritti doganali. La rilevanza di tale intervento, e di un suo sviluppo in tempi rapidi, è ancor più marcata dall’attuale contesto storico cittadino di transizione energetica e di urgente rilancio della economia locale.

 

Avevamo tempi stringenti per procedure colossali, nonostante ciò siamo riusciti ad esperire tutto nel massimo rigore burocratico, amministrativo e tecnico per non perdere il treno del PNRR,-commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Un treno che viaggia ad altissima velocità e che siamo riusciti a non perdere, perché per noi era fondamentale rispettare le promesse fatte ai territori. I nostri Dipartimenti- Tecnico e Amministrativo- hanno lavorato a testa bassa, dimostrando un impegno esemplare per la gigantesca mole di lavoro cui sono stati sottoposti, per la progettazione realizzata, per l’acquisizione delle autorizzazioni e la capacità di sintesi e di dialogo con i soggetti interessati. Tra gli interventi che siamo riusciti ad avviare c’è Capobianco, uno degli interventi, assieme alla contigua cassa di colmata- la regina di tutte le opere per Brindisi- che ha subito i maggiori rallentamenti burocratici. Abbiamo dovuto attendere la Conferenza di Servizi per scegliere la tipologia di piante da piantumare come compensazione ambientale. Solo il diretto intervento del MIT (Ministero Infrastrutture e Trasporti) ha consentito di sbloccare l’opera, superando l’ostruzionismo burocratico. Non solo Manfredonia e Brindisi- conclude Patroni Griffi-. In tutti i porti del nostro Sistema stiamo attuando una rivoluzione infrastrutturale epocale, destinata a plasmare un panorama portuale all’avanguardia, capace di catalizzare opportunità e favorire uno sviluppo sostenibile. Una serie di interventi imponenti che hanno l’obiettivo di trasformare i nostri scali in centri logistici strategici, pronti facilitare gli scambi commerciali e a promuovere l’occupazione, contribuendo in modo tangibile alla crescita economica e al rafforzamento della competitività della Puglia, del Mezzogiorno e dell’intero Paese”.

 

Il presidente della regione, Michele Emiliano, ha preso atto con grande soddisfazione della aggiudicazione dei lavori di due interventi strategici per lo sviluppo della economia regionale. “La Puglia dimostra a tutti i livelli -dice il Presidente- una grande capacità di fare sistema tra i diversi attori per il perseguimento dell’interesse comune. Con interventi efficaci ed emblematici, anche sotto il profilo storico, la collaborazione istituzionale consente di cogliere le opportunità e di svolgere un ruolo strategico nell’Adriatico e nel Mediterraneo”.

 

 

MDF, 16 novembre 2023

 

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ADSPMAM: IL COMITATO DI GESTIONE VARA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2024, IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE E IL PIANO DEI SERVIZI E FORNITURE. INVESTIMENTI RECORD PER 800 MILIONI DI EURO PER FAR VOLARE I SEI PORTI DEL SISTEMA.

Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha approvato all’unanimità il Bilancio di previsione 2024, il Piano Triennale delle Opere e il Piano dei Servizi e Forniture. I documenti programmatici varati dall’Organo deliberante dell’Ente presentano un quadro economico totale di circa 800 milioni di euro di risorse complessivamente mobilitate per investimenti e opere in corso o programmate per l’immediato futuro che consentiranno di completare l’infrastrutturazione, strutturale e tecnologica, e migliorare l’interazione porto-città, nei sei scali del Sistema.

Lo sforzo complessivo per gli investimenti, per il solo 2024, ammonta a circa 110 milioni di euro; 123 milioni per il 2025, 18 milioni per il 2026 per un totale complessivo di oltre 240 milioni di euro di investimenti programmati, a cui si sommano 290 milioni di euro per lavori in corso di svolgimento o in via di assegnazione; 53 milioni per i lavori in corso a Marisabella (appalto del Provveditorato e quindi estranei al presente bilancio); 210 milioni per la camionale (appalto della Città metropolitana alla quale l’Autorità di Sistema trasferirà 82 milioni provenienti da finanziamenti dello Stato segnati direttamente all’Ente) per un totale complessivo di circa euro 800 milioni.

L’Esercizio finanziario stima, secondo le attuali previsioni, entrate correnti che sfiorano i 29 milioni di euro milioni di euro, a fronte di spese correnti per circa 27 milioni di euro, con un conseguente saldo attivo di parte corrente di oltre 1,5 milioni di euro, a riprova della capacità gestionale dell’Amministrazione.

Nella previsione generale vi sono, inoltre, entrate complessive per quasi 190 milioni di euro e uscite complessive per quasi 240 milioni di euro. Il disavanzo finanziario di parte in conto capitale ammonta ad oltre 50 milioni di euro e trova copertura con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione presunto, a riprova del grande sforzo negli investimenti infrastrutturali effettuato dall’Amministrazione.

Parte significativa del Bilancio è indirizzata alle opere pubbliche programmate e agli interventi in fase di aggiudicazione o di esecuzione, finalizzati ad assicurare, in tempi non particolarmente lunghi, ai sei porti del Sistema, un’adeguatezza dinamica dei traffici marittimi conforme alle esigenze rappresentate dagli operatori; nuovi spazi al servizio dei traffici merci e implementazione delle tecnologie per il miglioramento dell’interoperabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale. In particolare, per quanto attiene lo sviluppo tecnologico, nel Bilancio di previsione 2024 si conferma lo stanziamento -nel triennio – di quasi 5 milioni di euro per l’evoluzione, per tutti i porti del Sistema, del “Port Community System Gaia” che consentirà di raggiungere una completa e innovativa digitalizzazione di tutte le attività ammnistrative riguardanti la movimentazione delle navi, delle merci, dei servizi e delle persone, nei rispettivi ambiti portuali.

Di seguito, una sintesi, per ciascun porto, degli interventi infrastrutturali programmati per il 2024, selezionati in relazione alle disponibilità finanziarie e alle priorità degli interventi ritenuti maggiormente strategici, più produttivi e prioritari sul piano della operatività ed efficienza nelle operazioni portuali.

 

PORTO DI BARI

 

  • Progetto San Cataldo, a seguito degli accordi stipulati con il Comando Generale delle Capitanerie di porto, è stato tracciato l’iter per la realizzazione di una infrastruttura all’interno del molo san Cataldo atta ad ospitare nuovi accosti per i pattugliatori della Guardia costiera ed edifici per servizi tecnici e alloggi. L’intervento consentirà di realizzare un approdo turistico e un approdo per mega yacht. Gli accordi prevedono un finanziamento complessivo fino a 36 milioni di euro in favore dell’Autorità portuale. A seguito del parere favorevole sulla variante localizzata al vigente Piano Regolatore Portuale da parte del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici e la definizione della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) è stata avviata la progettazione definitiva delle opere a mare che potrebbero essere appaltate nel 2024; si sta concludendo,inoltre, la Conferenza di Servizi (CdS) per l’approvazione del progetto relativo alle opere a mare che consentirà, dopo la verifica del progetto, di avviare nei primi mesi del 2024 l’appalto integrato dell’opera. Nel bilancio di previsione, l’annualità 2024 è di 10 milioni di euro su un programma complessivo di 36 milioni.
  • Riconfigurazione della viabilità portuale (quadro economico 4,3 milioni). E’ in corso di avvio la CdS per l’approvazione del progetto di riordino della viabilità nella Darsena di Levante del porto di Bari.
  • Lavori di riqualificazione delle strutture di accoglienza passeggeri sul piazzale Marisabella, 700.000 euro
  • Recupero e consolidamento strutturale della banchina n. 7 del porto di Bari– 900.000 euro.

 

PORTO DI BRINDISI

  • Accosti di S.Apollinare per un totale di 35,5 milioni di euro. In considerazione del fatto che è iniziata la realizzazione della vasca di colmata e nel corso del 2025 sarà possibile l’avvio dell’escavo, è ora concretamente vicina la possibilità di mettere in esecuzione tale intervento che per il territorio di Brindisi risulta quello di maggiore spessore strategico. Attualmente, si stanno revisionando gli elaborati progettuali al fine di avviare, entro il 2023, la CdS conclusiva e porre le condizioni per l’inizio della procedura di aggiudicazione dei lavori entro il 2024 .
  • Lavori di manutenzione e ammodernamento delle infrastrutture della base della Marina Militare di Brindisi, quadro economico 16 milioni di euro. Non appena si completerà la fase di revisione del progetto definitivo, di concerto con gli uffici tecnici della Marina Militare, sarà possibile avviare la procedura di affidamento dei lavori nei primi mesi del 2024.
  • Ristrutturazione e adeguamento della sicurezza per il Terminal Brindisi (2,5 milioni di euro). La progettazione è in corso.
  • Riqualificazione dell’area adiacente il varco Costa Morena Ovest, previa demolizione delle strutture esistenti (importo 500.000 euro). Risulta di prioritaria importanza una sistemazione organica delle aree di afflusso dei viaggiatori all’altezza del varco Costa Morena Ovest che assicuri un soddisfacente livello di accoglienza e di erogazione dei servizi essenziali, un parcheggio ordinato e un efficiente incolonnamento dei mezzi in attesa di imbarco.
  • Pulizia e manutenzione dei fondali del Seno di Levante e Costa Morena est (1,5 milioni di euro) e contestuale colmamento della vasca di Costa Morena Est per consentire piena agibilità dei piazzali e dell’intera area.

PORTI DI BARI E BRINDISI

  • Lavori realizzazione dei sistemi di cold ironing, importo complessivo 25 milioni, integralmente finanziati dai fondi PAC; dopo inaspettate difficoltà in ordine all’approvazione del progetto durante la CdS in merito alle tettoie fotovoltaiche, insorte per prese di posizione dei Comuni sul piano paesaggistico, l’Ente auspica che grazie all’intervento e al sostegno della Regione Puglia si possa pervenire alla conclusione favorevole dell’iter. Dopo la validazione del progetto, nei primi mesi del 2024, sarà possibile procedere all’affidamento dei lavori.

 

PORTO DI BARLETTA

  • Prolungamento di entrambi i moli foranei, secondo le previsioni del Piano Regolatore Portuale vigente. L’intervento beneficia di un finanziamento statale di circa 25 milioni. Dopo aver acquisito la dichiarazione di non assoggettabilità a VIA dal Ministero della Transizione ecologica (MITE) si è in attesa di validazione del progetto e soprattutto del finanziamento integrativo inquanto, a causa dell’attuale caro-materiali, il quadro economico è lievitato a 36 milioni di euro.
  • Restauro e consolidamento strutturale faro Napoleonico ( 1,2 milioni ). Si sta procedendo alla messa in sicurezza della storica struttura. Non appena definita la progettazione d’intesa con la Soprintendenza, si procederà con la fase esecutiva .
  • Ristrutturazione e adeguamento del varco di accesso all’area portuale (importo 400.000 euro) Non appena si definirà la disponibilità dell’area comunale, a ridosso del varco, l’intervento potrà essere attuato.

 

PORTO DI MONOPOLI

 

  • Realizzazione del piazzale di sosta per gli autoarticolati sul Molo di Tramontana ( 600.000 euro).
  • Intervento di escavo previsto per la seconda annualità (5 milioni di euro)
  • Intervento di ripristino della pavimentazione del Molo di Tramontana (1,5milioni).

 

Per i porti di Termoli e di Manfredonia, nel corso del 2023, sono state poste le premesse per la rapida attuazione di importanti interventi, alcuni dei quali sono in corso di esecuzione o di aggiudicazione e che pertanto non figurano più nel programma triennale, dal momento che risultano già finanziati in precedenti esercizi finanziari. Nello specifico:

 

PORTO DI TERMOLI

  • Intervento per la realizzazione dell’impianto di “cold ironing” e di elettrificazione di tutte le banchine (finanziamento PNRR di 6 milioni di euro). E’ in corso la fase di selezione delle imprese che consentirà l’aggiudicazione entro l’anno corrente.

 

PORTO DI MANFREDONIA

  • Rifunzionalizzazione del Bacino Alto Fondali (BAF), importo complessivo 121 milioni, integralmente coperto dal PNRR (80 milioni) e dal fondo ZES Recovery Fund (41 milioni). Dopo l’articolata fase di completamento e di approvazione del progetto, è attualmente in corso una gara di appalto integrato per l’affidamento dei lavori che dovrà avvenire entro il mese di dicembre 2023, così da consentire l’avvio della fase esecutiva nel 2024.

Nel 2023, inoltre, sono state avviate numerose opere nei porti del Sistema. Tra le più imponenti:

PORTO DI BRINDISI

  • Opere di completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante vasca di colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena est (I lotto 39 milioni, II lotto 19 milioni ). L’opera è totalmente finanziata dal Programma di interventi complementari al PNRR, come da decreto MIMS (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili). A seguito della complessa fase di approvazione e di aggiudicazione, l’appaltatore sta effettuando le opere preliminari di cantierizzazione del primo lotto; per il secondo lotto, invece, è iniziata la nuova caratterizzazione a seguito della selezione delle imprese invitate.
  • Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capobianco (ex British gas, intervento già finanziato dal Recovery Fund per 30 milioni, per i quali è stata ottenuta la qualifica di Zona Franca). E’ in corso la gara per l’affidamento dell’appalto integrato complesso; sono state avviate le procedure per un finanziamento supplementare dell’opera che al momento ha un quadro economico complessivo di 65 milioni.

PORTO DI BARI

  • Rimodellamento dei fondali e spostamento sedimenti (importo complessivo 3,5 milioni di euro). Completate le azioni propedeutiche (bonifica dagli ordigni bellici e monitoraggio ambientale ante operam) si sta ora procedendo alla rimozione dei massi rinvenuti sul fondale. Entro l’anno, sarà possibile avviare l’intervento vero e proprio di spostamento dei sedimenti. E’ da sottolineare che l’intervento è caratterizzato dall’adozione di tutte le misure e delle migliori modalità tecniche di cui al momento la tecnologia dispone per la movimentazione complessiva di oltre 100.00 mc, al fine si assicurare la massima tutela ambientale. Con la realizzazione dei lavori si potrà disporre entro l’estate del 2024 del canale di accesso e di buona parte delle banchine commerciali della darsena di Levante con fondale a meno 13 metri.

Gli interventi sono stati integralmente finanziati dal Fondo PAC, asse digitalizzazione, complementare al Programma Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020.

Al termine del triennio consegneremo alla storia sei nuovi scali: avveniristici, infrastrutturati e competitivi– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. I dati dei traffici dimostrano che il Sistema è sano e super-attivo. Quest’anno abbiamo registrato più di 3.715 accosti e più di 13 milioni di tonnellate di merce movimentata, una crescita continua e costante che ci indica che la strada intrapresa è sicuramente valida. Siamo pronti a realizzare nuove strutture, materiali e immateriali , quindi tecnologiche, per far crescere l’appeal dei nostri scali in totale  sicurezza per la navigazione, per le operazioni portuali e per l’ambiente, con interventi mirati alla riduzione delle immissioni inquinanti, al risparmio energetico, alla riduzione del rumore, al miglioramento della qualità dell’aria e della sostenibilità complessiva”.

L’Ente sta compiendo uno sforzo senza precedenti per portare a completamento le progettazioni e avviare le procedure di affidamento e di esecuzione dei lavori– commenta il segretario generale dell’Ente Tito Vespasiani- un’impresa imponente per la quantità, lo spessore e la complessità di tutte le operazioni sia di progettazione sia degli iter procedimentali. Si tratta di interventi invocati da tempo dalle nostre comunità portuali che finalmente vedranno la luce nell’immediato futuro”.

Sia in sede di parere dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare (l’organismo di confronto partenariale, composto dalle varie categorie economiche che gravitano nei porti del  Sistema), sia in sede di approvazione del Comitato di Gestione i documenti programmatici hanno ottenuto consenso unanime. In entrambe le sedi, inoltre, i componenti, hanno espresso grande apprezzamento per l’attività amministrativa dell’Ente.

 

MDF, 02 novembre 2023

 

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ADSPMAM: LA MAGIA DELLE CROCIERE INCANTA OPERATORI E TERRITORI. NUMERI MAI VISTI NEI PORTI DEL SISTEMA. E SE PER IL PROSSIMO ANNO SI PUNTA ANCORA PIÙ IN ALTO, PER L’IMMEDIATO FUTURO SI MIRA A RADDOPPIARE.

In occasione dell’evento conclusivo del progetto Themis, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, svoltosi lo scorso 10 ottobre nella sala conferenze del Terminal Crociere del porto di Bari, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, ha tracciato un primo bilancio della stagione crocieristica in corso, nei porti del Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli).

 

Themis è un progetto nato con l’intento di sostenere lo sviluppo e le attività dei porti minori al fine di svilupparne le attività e indirizzare il traffico marittimo, in particolare crocieristico del settore lusso, verso territori ancora poco sfruttati turisticamente.

 

La magia delle crociere incanta operatori e territori– commenta il Presidente-. E i numeri di quest’anno quasi stupiscono anche noi che li abbiamo fortemente voluti, attirati e programmati. Stiamo registrando volumi di traffico crocieristico mai visti nei porti del nostro Sistema, in particolare a Bari, Brindisi e Monopoli. Un trend destinato ad impennarsi nell’immediato futuro, con il completamento delle opere di infrastrutturazione che abbiamo avviato o che stiamo avviando”.

 

Nella stagione crocieristica in corso, il Sistema dell’Adriatico meridionale sta gestendo complessivamente 217 approdi di navi da crociera e maxi yacht lusso. Gli Uffici sono già al lavoro per iniziare a predisporre il calendario 2024. E, nonostante si sia solo all’inizio, sono già stati schedulati 235 approdi, 18 in più rispetto a quest’anno.

 

Nel dettaglio i singoli porti.

 

PORTO DI BARI

Nella stagione crocieristica in corso, il porto capoluogo di regione sta gestendo 145 approdi, con la presenza sul territorio di 411.784 crocieristi, fino al prossimo 22 dicembre, data di chiusura della stagione. Per il 2024sono già state programmate 159 toccate (il 10% in più rispetto a quest’anno) con la presenza stimata di 451.542 persone,.

Questa estate abbiamo avuto picchi di oltre 4.000 presenze giornaliere in porto– commenta il Presidente– nonostante ciò il sistema ha risposto bene. Presto, l’impianto di accoglienza sarà più performante ed efficace, grazie al nuovo terminal in fase di realizzazione sulla banchina 10. I lavori sono già iniziati, con l’avvio delle fondazioni, lo scheletro che supporterà la struttura e la sua funzionalità. Si tratta di un intervento complesso,- continua Patroni Griffi,- in quanto l’escavo, particolarmente profondo, si baserà su pali infissi. Stiamo utilizzando una tecnologia specialistica, all’avanguardia e sofisticata, per la realizzazione di un’infrastruttura moderna, funzionale e versatile che oltre ad essere al servizio del porto sarà fruibile anche dalla città. Una volta realizzata, l’opera non solo renderà le operazioni di imbarco/sbarco, controllo e accoglienza più fluide e confortevoli, ma contribuirà, anche, significativamente ad incrementare l’appeal del territorio. Le Compagnie crocieristiche scelgono le mete non solo in base all’attrattività dei luoghi, ma anche e soprattutto per l’infrastrutturazione di cui dispongono i porti”.

 

PORTO DI BRINDISI

La stagione crocieristica 2023, ancora in corso, conferma dati rilevanti anche per il porto di Brindisi. Il programma complessivo prevede 44 toccate, con la presenza stimata fino al 31 ottobre, data di chiusura della stagione, di 86.378 crocieristi.

Il calendario del prossimo anno, ancorché in allestimento, parla già dell’incremento del 30% con 57 approdi già schedulati e la prevista presenza di 111.899 crocieristi,

Oltre alle conferme di MSC Sinfonia, con 23 approdi, sono previste 12 toccate di Celebrity Constellation (Celebrity Cruises) e 15 di Aida Blu (AIDA Cruises).

La cassa di colmata, i cui lavori inizieranno, tra qualche giorno, a fine ottobre, darà grande impulso anche alle crociere– commenta il Presidente. Stiamo, infatti, iniziando a valutare l’avvio della conseguente gara per i nuovi accosti di Sant’Apollinare. Se non si frappongono altri impedimenti, Brindisi nel 2026 potrà essere dotata dei nuovi ormeggi e del “pennello” da 300 metri che consentirà l’attracco perfino a grandi navi di ultima generazione, anche ove alimentate a GNL. Attraccare a Sant’Apollinare- continua Patroni Griffi- significa attraccare nel centro della città. I crocieristi potranno facilmente scendere dalla nave, esplorare il territorio, effettuare gli acquisti e quindi risalire a bordo, il tutto nei tempi stimati dalle Compagnie. Brindisi e suo il territorio piacciono, e molto. I feedback che riceviamo dagli operatori sono chiarissimi. Con la realizzazione delle nuove opere è facile prevedere nel porto messapico l’esplosione di questo settore”.

 

PORTO DI MONOPOLI

Il porto di Monopoli continua ad essere una delle mete più gettonate dalle crociere lusso. Nella stagione crocieristica in corso sono stati programmati 28 approdi, con la presenza complessiva stimata di 2.217 crocieristi, fino al 29 ottobre, data di chiusura della stagione. Negli Uffici dell’Ente portuale si sta lavorando per allestire il programma del prossimo anno. Secondo le stime, anche nel porto gioiello dell’Autorità di Sistema, il calendario 2024 registrerà un aumento considerevole delle toccate.

A Monopoli, saranno i maxi yacht e le piccole navi da crociera del segmento lusso ad animare le banchine.

La nuova stazione di accoglienza turistica che abbiamo realizzato a Monopoli, attraverso il progetto Themis, è entrata a regime- commenta il  Presidente. Una struttura moderna e accogliente che ha notevolmente amplificato l’appeal del porto. Nell’immediato futuro il terminal sarà ulteriormente implementato con le apparecchiature di security, macchine radiogene e metal detector, per rendere i controlli sui crocieristi in transito più veloci e performanti, in un quadro generale di totale sicurezza. Realizzare infrastrutture e dotarle di sistemi avveniristici di controllo e gestione, continua il Presidente, significa ridurre i colli di bottiglia lungo la catena dei trasporti. La contrazione dei tempi di imbarco/sbarco consentirà agli ospiti di prolungare il loro soggiorno sul territorio, con effetti importanti sull’economia locale”.

 

In generale, il sistema di accoglienza e viabilità, nei porti dell’Adriatico meridionale, nonostante l’imponente presenza di crocieristi, passeggeri e mezzi, soprattutto nelle giornate più impegnative, ossia nel pieno della stagione turistica- quando si è registrata la contemporanea presenza in porto di navi da crociera, RO-RO e traghetti- ha retto bene e ha gestito pienamente il grande flusso di presenze, garantendo velocità e sicurezza nelle operazioni di imbarco e sbarco. Tempistica rispettata che ha consentito alle compagnie di aderire ai cronoprogrammi di viaggio e contestualmente di garantire ai passeggeri la possibilità di fruire pienamente del territorio.

Gli info-point dei porti MAM, con l’obiettivo di offrire una gestione unitaria dei presidi informativi con servizi di alta qualità e specializzazione, sono stati gestiti da UNPLI Puglia (Unione Nazionale Pro Loco D’Italia- Comitato Regionale Unpli Puglia Aps.). Durante gli approdi, oltre alle informazioni relative al territorio, i crocieristi sono stati accolti anche da iniziative di degustazione enogastronomiche con le specialità pugliesi.

Il settore delle crociere rappresenta uno degli elementi più significativi della blue economy- commenta Patroni Griffi- contribuendo in modo sostanziale al sistema produttivo del territorio. L’impatto sull’economia locale è triplo. C’è un impatto diretto: la scelta dei fornitori locali per le provvigioni sulla nave e il giro economico dei crocieristi che spendono nelle città di destinazione. Poi uno indiretto/diretto: i turisti che si sono trovati bene in una località possono decidere di tornarci. Infine, c’è quello indiretto: ossia il cosiddetto “word of mouth” (il passaparola), poiché le esperienze positive ispirano altri crocieristi a scegliere le stesse mete e le stesse compagnie. Insomma,- conclude il Presidente-, con una gestione oculata, una vision strategica e la collaborazione di tutti gli attori del territorio l’industria crocieristica può contribuire significativamente alla prosperità delle città di destinazione, creando un circolo virtuoso di arricchimento e scambio culturale, economico e sociale”.

MDF, 12 ottobre 2023

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ADSPMAM: CALENDARI 2024 IN DOPPIA CIFRA PER TUTTI I PORTI CROCIERISTICI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE. AL SEA TRADE CRUISE EUROPE, IN CORSO DI SVOLGIMENTO AD AMBURGO, L’ENTE PUNTA A RIVOLUZIONARE IL SETTORE, PROMUOVENDO LE NUOVE DOTAZIONI INFRASTRUTTURALI AVVIATE.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) è presente ad Amburgo per il «Sea Trade Cruise Europe », in corso di svolgimento all’interno della “Hamburg Messe und Congress“, la rinomata area espositiva della metropoli tedesca, fino a venerdì 8 settembre, con l’obiettivo di promuovere a compagnie, acquirenti, esperti e professionisti del settore crocieristico marittimo i porti del proprio Sistema.

L’AdSPMAM fa parte dello stand della collettiva italiana “CruiseItaly – one country, many destinations”, organizzata da Assoporti, l’associazione che riunisce i porti italiani.

L’evento, inaugurato nella giornata di ieri, sta già registrando un elevato numero di presenze specializzate, compagnie di crociera e stampa internazionale con le quali la delegazione dell’Ente, guidata dal presidente Ugo Patroni Griffi, sta attivamente promuovendo le destinazioni turistiche più attrattive e i must see del nostro territorio, dal Gargano al basso Salento.

Nel corso dei numerosi incontri, inoltre, vengono presentati i nuovi itinerari esperienziali formulati per le compagnie di crociera del segmento luxury, un settore in crescente espansione nei porti dell’Adriatico meridionale; nonchè le nuove facilities (le infrastrutture e i servizi a supporto dei processi del core business) dedicate specificatamente al settore.

I calendari 2024 sono pronti e saranno in doppia cifra, in tutti i porti crocieristici, grandi e minori, del nostro Sistema– commenta il Presidente. Stiamo illustrando al mondo della crocieristica come si presenteranno, nell’immediato futuro, i nostri scali con il completamento delle dotazioni infrastrutturali che abbiamo avviato o che stiamo sviluppando. E’ straordinario constatare come l’appeal per i nostri porti sia letteralmente schizzato, soprattutto per il porto di Brindisi, dove le compagnie ,oltre ad avere la prospettiva di utilizzare le nuove infrastrutture, potranno contare anche sulla possibilità di bunkeraggio con i carburanti di transizione, finalizzati a ridurre le emissioni nocive e migliorare la qualità dell’aria nelle zone portuali e lungo le rotte di navigazione”.

 

Nel corso dell’evento, inoltre, l’AdSPMAM ha presentato e promosso alle compagnie crocieristiche i fam trip (abbreviazione di “familiarization trip”) che si terranno nei mesi di ottobre e di novembre.

Si tratta di viaggi organizzati che hanno l’obiettivo di proporre agli executive delle compagnie crocieristiche e ai decision maker di familiarizzare con le nostre infrastrutture portuali, le destinazioni turistiche, le strutture alberghiere, le attrazioni, o i servizi in loco, con l’obiettivo principale di fornire una comprensione approfondita della destinazione e dei servizi e quindi attrarre le loro scelte.

 

Tale iniziativa di fatto concluderà l’intensa attività di promozione internazionale dei degli scali dell’Adriatico meridionale portata avanti nell’ultimo anno.

 

 

MDF, 7 settembre 2023

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ADSPMAM: SI CHIUDE IL PRIMO QUADRIMESTRE CON UNA PAGELLA ECCELLENTE NEI PORTI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE. I NUMERI REGISTRATI SINO AD APRILE DIMOSTRANO CHE IL SISTEMA HA ATTRATTO E GESTITO 1461 ACCOSTI E PIÙ DI 6,5 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCE. OGNI GIORNO QUASI 1000 VEICOLI SI IMBARCANO/SBARCANO NEI PORTI MAM.

I porti dell’Adriatico meridionale chiudono il primo quadrimestre dell’anno con una pagella brillante che lascia presagire una stagione turistica da record.

Da inizio anno e fino ad aprile, infatti, complessivamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha registrato, nei porti del proprio Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli) 1461 accosti, quasi il 22% in più rispetto al 2022, la movimentazione di più di 6,5 milioni di tonnellate di merce (+6,2% rispetto all’anno precedente), nonché una movimentazione complessiva di veicoli pesanti di 111.000 unità, con una crescita generale del 14% rispetto all’anno precedente. Un dato significativo che si traduce in una media giornaliera di quasi 1000 veicoli pesanti imbarcati/sbarcati nei porti dell’Adriatico meridionale.

Tali statistiche che ricalcano le performance dell’anno d’oro del Sistema, il 2019, impongono all’Ente l’obiettivo di superarle.

 

Il fervore economico finora registrato si riflette anche sul flusso dei passeggeri dei traghetti che con più di 300mila passeggeri in 4 mesi arriva al +18,6% rispetto all’anno precedente.

 

A tale successo contribuisce ogni porto con le proprie peculiarità.

 

PORTO DI BARI

L’analisi delle performance dei singoli porti vede il porto di Bari distinguersi per il numero degli accosti. Nei primi quattro mesi dell’anno, infatti, lo scalo capoluogo di regione ha gestito già 643 accosti. In banchina, inoltre, tra imbarchi e sbarchi sono state movimentate circa 2,6 milioni di tonnellate di merci, pari al +13% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il comparto delle rinfuse solide e dei cereali segna l’incremento più importante, +60% rispetto all’anno scorso.

Le rinfuse solide comprendono merci come minerali, carbone, ghiaia, sabbia e altri materiali di questo tipo, mentre i cereali includono prodotti come grano, mais, riso e altri cereali. Un simile incremento è senza dubbio un segnale positivo, non solo per il porto ma per tutta l’economia circostante, atteso che dimostra una maggiore richiesta di tali prodotti sul mercato, italiano e straniero.

Nel periodo in esame, inoltre, sono transitati quasi 65mila tra camion e trailers e più di 20mila TEU. Con un totale di 211.260 passeggeri il porto di Bari registra un trend positivo anche in questo comparto, superando il 2022 del +12%.

 

 

PORTO DI BRINDISI

Voto positivo anche per il porto di Brindisi, dove si registra la crescita esponenziale del +90%, rispetto all’anno precedente, delle crociere, ripartite sin dalla bassa stagione.

Rispetto allo stesso periodo del 2022, inoltre, cresce notevolmente sia il flusso dei passeggeri traghetti che con più di 100mila passeggeri raggiunge il +54%, sia il numero degli accosti, +6,3% circa, superando il traguardo delle 500 toccate delle unità Ro-Ro. Nei primi 4 mesi dell’anno, inoltre, le navi hanno movimentato oltre 46.000 mezzi, un dato che si traduce in una crescita del +31%; aspetto, questo, particolarmente significativo che incorona Brindisi quale hub strategico nel network delle Autostrade del Mare. Il porto, infatti, in questi primi mesi dell’anno, ha movimentato più di 3 milioni di tonnellate di merce, segnando un trend positivo del +2,4% rispetto all’anno precedente e ciò nonostante le 300 mila tonnellate di carbone in meno arrivate nello scalo messapico per via del processo di decarbonizzazione in atto nella centrale Enel.

 

PORTO DI MONOPOLI

Voto più che positivo, anche, per Monopoli. Oltre alla conferma di essere una delle mete preferite dai crocieristi del segmento lusso, il porto-gioiello del Sistema dell’Adriatico Meridionale con i suoi 34 accosti spicca, nel periodo di analisi, per via dell’aumento del +460% delle merci in colli movimentate.

 

PORTO DI MANFREDONIA

Numeri in crescita e ruolo di spicco nel traffico merci del Tavoliere delle Puglie per il porto di Manfredonia. Da gennaio ad aprile, infatti, sono state registrate 62 toccate nave, +22%circa rispetto all’anno precedente e un aumento del traffico totale merci del +4% circa. Sono più di 200mila le tonnellate movimentate, in particolare le rinfuse solide che crescono del 3% circa rispetto all’anno precedente.

 

PORTO DI BARLETTA

Anche il porto di Barletta registra una performance decisamente positiva, visto che risultano in ripresa sia gli accosti, arrivati a 64, pari al 7% in più rispetto al 2022, sia le tonnellate di rinfuse movimentate, più di 260mila che portano il trend di crescita rispetto all’anno precedente al +22% e trascinano il porto a superare i livelli di attività del 2019 del +2%.

 

PORTO DI TERMOLI

Numeri in crescita anche nel porto di Termoli. Da gennaio ad aprile sono 155 le navi entrate nello scalo molisano, numero che si traduce in un +6% rispetto al 2022. Il dato più significativo è riferito all’aumento del +54% del general cargo. Il risultato indica una maggiore diversificazione delle merci movimentate dal porto, con un vantaggio in termini di resilienza economica, in quanto lo scalo risulta essere meno dipendente da un singolo settore o tipo di merce. La diversificazione delle merci, infatti, può ridurre i rischi e creare un ambiente commerciale più robusto e sostenibile.

 

Siamo impegnati su tutti e sei i fronti per garantire a tutti i nostri scali, un sistema elevato di infrastrutturazione e di servizi- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Per sostenere l’aumento dei traffici portuali e attrarne di nuovi, infatti, è necessario anche un adeguato sviluppo infrastrutturale. I porti devono essere in grado di gestire volumi di merci sempre maggiori, garantendo un flusso fluido e veloce delle operazioni portuali. Ciò richiede investimenti in nuove attrezzature, ampliamento delle banchine, miglioramenti delle infrastrutture stradali e ferroviarie connesse al porto, nonché l’implementazione di tecnologie avanzate per ottimizzare le operazioni portuali. Nella affannosa gara di competitività a cui partecipano gli scali del bacino del Mediterraneo è necessario non arenarsi né restare indietro – conclude Patroni Griffi- perché i porti rappresentano la colonna  vertebrale dell’economia di un Paese”.

 

I dati relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali degli scali di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli, in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti e immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime. I dati complessivi vengono poi elaborati dall’Ufficio Statistiche dell’AdSPMAM per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.

 

 

MDF, 24 maggio  2023

 

 

 

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ADSPMAM: NEL SISTEMA DELL’ADRIATICO MERIDIONALE, I TRAFFICI SPICCANO IL VOLO, BATTENDO ANCHE I RECORD PRE-PANDEMIA. NEL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO, ARRIVATE OLTRE 1.000 NAVI E MOVIMENTATE QUASI 5 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCI. SCHIZZANO LE CROCIERE A +660%.

I porti dell’Adriatico meridionale iniziano l’anno col botto, battendo, financo, i propri record pre-pandemia. Nel primo trimestre 2023, infatti, complessivamente il Sistema ha registrato un +33% rispetto alle proprie migliori prestazioni.

Complessivamente, nei sei porti del Sistema, sono arrivate oltre 1.000 navi, un dato che si traduce in quasi il 22% in più rispetto allo stesso periodo del 2022 e sono state movimentati quasi 5 milioni di tonnellate di merce, per un +6,5%, rispetto all’anno precedente. Un dato che irrobustisce la funzione del Sistema quale hub strategico multimodale e infrastruttura commerciale del Mediterraneo.

Aumenta esponenzialmente il flusso dei viaggiatori. Dal primo gennaio al 31 marzo, infatti, sono state registrati oltre 216 mila passeggeri, tra traghetti e crociere. Presenze che inevitabilmente producono ricadute economiche per tutti i territori interessati.

Con più di 212mila passeggeri, i traghetti hanno movimentato il 27% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Ma è la curva del comparto crocieristico a segnare picchi straordinari: + 660 %, un livello di crescita a tre cifre che porta il Sistema a consolidare  ulteriormente il proprio ruolo di porta di accesso verso il Sud Europa.

 

PORTO DI BARI

L’analisi delle performance dei singoli porti vede il porto di Bari distinguersi per il numero degli accosti. Nei primi tre mesi dell’anno, infatti, lo scalo capoluogo di regione ha gestito ben 477 ormeggi. In banchina, inoltre, tra imbarchi e sbarchi sono state movimentate circa 2milioni di tonnellate di merci, pari al +14% rispetto allo stesso periodo del 2022. Una crescita considerevole che supera, in tutti i comparti merci, anche le statistiche del 2019, anno pre-pandemia.

Da gennaio a marzo, sono transitati più di 49mila tra camion e trailers e quasi 16mila TEU.

 

I dati più rilevanti si registrano nel flusso passeggeri e crocieristi. I passeggeri traghetti che hanno scelto Bari quale porto di imbarco o sbarco, nei primi tre mesi dell’anno, sono stati circa 137 mila che si traduce in un significativo aumento del +15% rispetto al 2022.

Continua a crescere in maniera esponenziale il traffico crocieristico che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segna un aumento del + 530%; un dato che suggella la leadership di Bari tra gli scali crocieristici italiani.

 

 

PORTO DI BRINDISI

Molto positiva, anche, l’istantanea scattata nel porto di Brindisi. Cresce il numero degli accosti che, con il +9% circa, raggiunge- nel primo trimestre dell’anno- le 372 toccate.

Lo scalo messapico, inoltre, rafforza il proprio ruolo di snodo cruciale nelle autostrade del mare nel settore Ro-Ro con più di 35mila mezzi imbarcati e sbarcati a Brindisi, un volume di crescita del +31%.

Aumentano anche le tonnellate movimentate del general cargo, quasi un milione, che si traduce in un +5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I volumi di crescita più significativi, tuttavia, si registrano nel flusso passeggeri e crocieristi.

Nei primi tre mesi dell’anno, infatti, Brindisi è stato scelto quale porto di imbarco o sbarco da più di 70mila passeggeri traghetti, una crescita che raggiunge il +48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Esponenziale, invece, l’aumento del +836% del traffico crocieristico, segnato da un avvio anticipato della stagione.

 

PORTO DI MONOPOLI

Bilancio più che positivo anche per il porto-gioiello del Sistema dell’Adriatico Meridionale, Monopoli, che si conferma una meta turistica molto interessante per le piccole crociere del segmento lusso. Dall’inizio dell’anno sono già stati effettuati 26 accosti, un dato che si traduce in un aumento del +96% dei passeggeri delle piccole crociere di lusso.

 

PORTO DI MANFREDONIA

Numeri in crescita anche per il porto di Manfredonia, snodo funzionale ed epicentro commerciale del traffico merci nel Tavoliere delle Puglie. Nel primo trimestre dell’anno, infatti, sono state registrate già 50 toccate nave, il +40%circa rispetto allo scorso anno. Significativo incremento, anche, del traffico merci totale, oltre 169mila tonnellate movimentate che significa il +27% circa rispetto al 2022.

Tra le merci, sono le rinfuse solide a registrare un aumento più che significativo: +38%, segnale inconfondibile della ripresa a regime delle attività del “Granaio d’Italia”, il territorio foggiano e sipontino.

 

PORTO DI BARLETTA

Performance decisamente positiva si registra per il porto di Barletta che risulta in ascesa sia per i sui 20 accosti, pari al 20% in più rispetto al 2022, sia per le 200mila tonnellate totali di merci movimentate che portano il trend di crescita, rispetto all’anno precedente, al +32%.

Trend che, nell’immediato futuro, sarà ancora più rilevante atteso che l’AdSPMAM ha già avviato la pratica relativa alla bonifica bellica dello scalo; attività prodromica ed essenziale per il successivo avvio dei lavori di “manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto per il ripristino delle quote preesistenti”; Un intervento atto a potenziare radicalmente lo scalo, in termini di funzionalità, sicurezza e di attrattività.

 

PORTO DI TERMOLI

Inizia molto bene l’anno, anche, il porto di Termoli che segna già ben 114 toccate nave, ossia il +5,6% rispetto al 2022. Segno più anche per la movimentazione del general cargo +27%.

Intanto, l’Ente portuale ha già avviato i lavori di ristrutturazione e di adeguamento della nuova sede dell’AdSPMAM, concessa in uso all’Ente dall’Agenzia delle Dogane. Contestualmente, l’Authority ha avviato un’indagine esplorativa sia sulle batimetrie, la misura delle profondità, della rappresentazione grafica e dello studio morfologico dei fondali marini, sia sullo stato delle strutture della banchine traghetti, intervento che precede la successiva fase di progettazione.

 

I dati statistici sono un inequivocabile algoritmo, con sequenze e regole operative, che ci indica la strada da percorrere- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. E la strada è una sola: una efficiente ed efficace infrastrutturazione degli scali. I traffici aumentano se aumenta la dotazione infrastrutturale. Proprio per questo stiamo lavorando pancia a terra per realizzare le tutte le opere che abbiamo progettato, molte delle quali finanziate con i fondi del PNNR. Dalla cassa di colmata e gli accosti di Sant’Apollinare a Brindisi, al terminal sulla banchina 10 del porto di Bari, e la rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali di Manfredonia, intervento imponente da 120 milioni di euro. Sono questi i principali cardini sui quali si poggia lo sviluppo dei traffici, dei porti del nostro Sistema e dei territori ad essi connessi, per i prossimi anni”.

 

I dati statistici relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti ed elaborati dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti, immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime e, quindi, elaborarli per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.

 

 

MDF, 21 aprile 2023

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ADSPMAM: A TRE MESI DALL’ATTIVAZIONE, SI ARRICCHISCE DI NUOVE FUNZIONI IL SUA. IL SISTEMA DELL’ADRIATICO MERIDIONALE, PER PRIMO IN ITALIA, ATTIVA ANCHE LA PROCEDURA DI RICHIESTA DEI CONTROLLI DI BACKGROUND CHECK, PREVISTI DAL PROGRAMMA NAZIONALE DI SICUREZZA MARITTIMA.

A partire dagli ultimi giorni di marzo, il SUA (Sportello Unico Amministrativo) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), a soli tre mesi dalla sua attivazione, si è arricchito di una nuova, rilevante funzione: la possibilità di presentare istanza per la richiesta dei controlli di background check ,previsti dal Programma Nazionale di Sicurezza Marittima (PNSM).

Il PNSM ha come obiettivo principale quello di assicurare, in un quadro di cooperazione internazionale, l’incolumità dei passeggeri, degli equipaggi, delle navi, degli operatori portuali, del pubblico, dei porti e delle infrastrutture portuali, nonché la regolarità e l’efficienza del trasporto marittimo nei confronti delle eventuali azioni illecite intenzionali.

Nell’ambito del Programma, il Comitato Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti Marittimi e dei Porti (CISM) ha introdotto e disciplinato i cosiddetti “controlli di background check”.

Si tratta verifiche preventive, ai fini del rilascio di un tesserino di accesso, sui precedenti penali di tutti i lavoratori che accedono agli impianti portuali e che svolgono stabilmente attività a bordo delle navi o all’interno della port facility.

Proprio per facilitare tutti coloro i quali necessitano di tale tesserino, la cui entrata in vigore è stata posticipata al 30 aprile prossimo, data ultima entro la quale tutto il personale in forza dovrà esserne provvisto, l’AdSPMAM, primo Sistema in Italia, ha implementato il proprio Sportello, arricchendolo di tale funzione che, peraltro, risulta full digital, ossia totalmente digitale.

Il SUA sta diventando il digital twin, il gemello digitale, dei nostri uffici fisici– commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi- agevolando, in maniera sostanziale, le esigenze delle nostre comunità portuali che hanno la possibilità di interfacciarsi con la burocrazia amministrativa in maniera celere, economica e virtuosa. Le nuove tecnologie, dall’Intelligenza Artificiale all’Internet of Things e all’Energy Management stanno rivoluzionando la secolare industria dello shipping. Solo viaggiando costantemente al passo con le novità introdotte da questo processo di trasformazione – conclude il Presidente- i porti potranno diventare ecosistemi virtuosi dell’innovazione e hub competitivi, dinamici, affidabili e sicuri”.

 

La nuova disciplina dispone che il datore di lavoro debba avviare la procedura di controllo (background check) presentando all’Autorità di Sistema Portuale competente la richiesta di rilascio del tesserino di accesso, corredata da fototessera del lavoratore, fotocopia di un documento d’identità (in caso di stranieri anche copia del permesso di soggiorno valido), autodichiarazione attestante la residenza del lavoratore nonché, per coloro che negli ultimi 5 anni siano stati per almeno 6 mesi residenti all’estero, una certificazione rilasciata dallo Stato estero attestante l’assenza di condanne penali e procedimenti penali in corso.

La procedura è completamente gratuita ed è descritta nella News caricata sul SUA, disponibile attraverso il link: https://sua.adspmam.it/-/regolamento-sportello-unico-amministrativo-aggiornamento

 

Complessivamente, l’intervento di istituzione del SUA è stato finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso i fondi del Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 14-20, Asse A Digitalizzazione della logistica, Linee di Azione 1 e 2, e fa parte di un più ampio progetto di evoluzione di tutti i sistemi applicativi più importanti sviluppati dall’AdSPMAM negli anni, al fine di favorire l’accesso alle prestazioni informative e l’utilizzo dei servizi logistici e portuali.

Lo Sportello è stato integrato con sistemi già attivi, quali lo SPID, il PagoPA e il sistema di Protocollo Elettronico.

Per accedere ai servizi sarà obbligatorio essere muniti di credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identificazione Digitale), PEC (Posta Elettronica Certificata) e utilizzare le firme digitali.

 

 

MDF, 4 aprile 2023

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PROGETTO EFINTIS “ENHANCING EFFICIENCY OF THE INTERMODAL TRANSPORT FLOWS BY IMPROVED ICT SYSTEMS”

Si è concluso con grande successo l’Evento Finale del progetto EFINTIS Enhancing efficiency of the intermodal transport flows by improved ict systems”, finanziato dal Programma Interreg IPA CBC Italia-Albania-Montenegro 2014/2020 e organizzato dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale – AdSP MAM.

Proprio in questi giorni – ha dichiarato Ugo Patroni Griffi, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale – AdSP MAM – il Parlamento Europeo sta discutendo sull’importanza delle Reti di Trasporto Trans-Europee (TEN-T) e di come la loro presenza sia fondamentale nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità fissati al livello europeo. È necessario e urgente investire nella realizzazione di “corridoi verdi” in grado di puntare su una modalità di trasporto marittimo sempre di più green e sempre più orientata verso la decarbonizzazione. Un modello virtuoso, dunque, che potrà raggiungere il suo massimo compimento soltanto attraverso nuovi investimenti nei settori della tecnologia e della digitalizzazione. È proprio in questa direzione che il progetto EFINTIS ci ha permesso di muoverci: sono molto orgoglioso di quanto realizzato fino ad ora e di come sia stato possibile rafforzare i rapporti tra le comunità portuali dell’Adriatico”.

Dopo il saluto introduttivo del Presidente Patroni Griffi, ha preso la parola Darko Pekić, Presidente del Consiglio di Amministrazione del Porto di Bar, che ha sottolineato l’importanza di questo progetto e della collaborazione tra i paesi transfrontalieri che EFINTIS vede coinvolti. Già in passato la città di Bar, in Montenegro, e Bari hanno collaborato fortemente in uno dei periodi più bui della nostra nazione. Oggi, nel 2023, siamo nell’era della tecnologia, una tecnologia che ci permette di affrontare nuove sfide e di dare maggior valore alle comunità portuali e alle sue risorse. Progetti come questo ci consentono di migliorare il settore della logistica che necessita del supporto degli strumenti tecnologici ICT”.

L’evento, che ha visto la partecipazione dei partner progettuali e nello specifico dei rappresentanti del Porto di Bar, dell’Istituto Albanese dei Trasporti, del Porto di Durazzo e dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo Termoli, di tecnici ed esperti del settore, dei rappresentanti delle autorità regionali e locali e degli stakeholders operanti nel comparto marittimo, è stato l’occasione per approfondire le tematiche legate al settore dei Trasporti e della Mobilità Transfrontaliera e al ruolo sempre più importante che la digitalizzazione ricopre, al giorno d’oggi, all’interno delle comunità portuali. Ma non solo. Nel corso dell’iniziativa sono stati presentati gli obiettivi, le attività e i risultati raggiunti grazie al progetto EFINTIS e sono state analizzate le criticità riscontrante ma soprattutto le opportunità di sviluppo che il settore dei Trasporti può e deve cogliere per un futuro sempre più green e sempre più sostenibile.

Questo progetto è di particolare valenza strategica – ha affermato Domenico Zonno, Referente del Dipartimento Mobilità della Regione Puglia, tenuto conto che il suo obiettivo principale è quello di aumentare l’efficienza dei flussi di trasporto intermodale attraverso l’aggiornamento dei sistemi informativi gestionali degli attori coinvolti e il miglioramento delle connessioni ICT tra diverse modalità di trasporto per passeggeri e merci (trasporto marittimo, stradale e ferroviario). La raccolta dei dati relativi al trasporto in modalità digitale consentirà una procedura amministrativa più rapida ed efficace (procedura doganale, procedura del servizio portuale, ecc.). Oggi presentiamo i risultati lusinghieri di molti anni di un costruttivo lavoro di squadra tra organismi governativi e regionali, che ci ha permesso di rendere competitivo il sistema portuale pugliese innanzitutto in Italia e all’estero. Abbiamo fatto sistema e siamo così riusciti ad affrontare numerose difficoltà, a superare i livelli economici pre-Covid e a raggiungere i migliori porti italiani”.

 

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