Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, e Massimo Deiana, presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna, seguiranno per Assoporti il ricorso alla Corte di Giustizia Europea preannunciato dalla Ministra De Micheli relativamente alla tassazione dei porti.
Di seguito, il comunicato stampa di ASSPORTI:
“Dopo il pieno sostegno dell’Assemblea di Assoporti al ricorso alla Corte di Giustizia Europea preannunciato dalla Ministra De Micheli relativamente alla tassazione dei porti, oggi l’Associazione ha inviato alla Ministra DeMicheliuna nota per esporre le prossime azioni che intende intraprendere.
Come concordato dai Presidenti, per rafforzare l’azione della comunità portuale a sostegno della Ministra, è stato deciso di procedere con i ricorsi cosiddetti ad adiuvandum, sia da parte di ogni singola Autorità Portuale, che dalla stessa Assoporti.
Per seguire questa fase sono stati delegati i Presidenti Massimo Deiana (avvocato e professore ordinario di diritto della navigazione presso l’Università di Cagliari) e Ugo Patroni Griffi (avvocato e professore ordinario di diritto commerciale europeo presso la LUISS) al fine di assicurare il necessario coordinamento dell’analisi giuridica con gli uffici del Ministero.
“L’unità del cluster portuale in questa occasione è il segnale chiaro che sarà intrapresa una azione forte per ribadire le legittime aspettative di una migliore valutazione della peculiarità del sistema portuale italiano da parte delle istituzioni europee. Ciò nella speranza di trovare quanto prima una soluzione equilibrata e di garanzia per il futuro dei nostri porti.” ha dichiarato il Presidente di Assoporti, Daniele Rossi. E proprio domani, in occasione della tavola rotonda web organizzata da Assiterminal su Tassazione Porti e Governance, Rossi ne parlerà con i presidenti delle altre associazioni del cluster.”
Mercoledì 13 gennaio alle ore 11.30, nell’auditorium “Cristanziano Serricchio”- Palazzo Celestini-, (Corso Manfredi, 24 Manfredonia), si terrà la presentazione del progetto di rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali del porto di Manfredonia.
Obiettivo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, in continuità con le iniziative già intraprese dalla soppressa Autorità portuale di Manfredonia, è quello di recuperare e rifunzionalizzare il BAF, ripristinandone le peculiari caratteristiche d’uso e incrementando il bacino di utenza a cui la struttura si rivolge.
Il progetto giunge a valle di un percorso avviato dall’Ente e iniziato con uno studio di programmazione degli interventi, al quale hanno fatto seguito una valutazione aggiornata della sicurezza strutturale delle opere e una stima dell’evoluzione dei fenomeni di degrado che hanno consentito di valutare, quindi, la possibilità e la necessità di realizzare un intervento di recupero e di rifunzionalizzazione dell’opera portuale.
Sulla scorta di tali informazioni, il Dipartimento tecnico dell’Ente ha, quindi, redatto un progetto di fattibilità tecnica economica (PFTE), volto al pieno recupero dell’imponente infrastruttura, candidandone i lavori nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, recentemente delineato dal Comitato Interministeriale per gli Affari Europei.
Il progetto, che prevede la realizzazione di importanti lavori manutentivi di risanamento corticale delle opere in calcestruzzo armato, di consolidamento delle strutture e di miglioramento del comportamento al sisma, ha il duplice obiettivo di conservare l’opera e al contempo di conferirle una maggiore capacità di utilizzo, con potenziale conseguente incremento dell’attrattività commerciale dello scalo sipontino.
MDF, 11 gennaio 2021
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha stanziato nel Bilancio di previsione 2021 le somme necessarie per acquisire le aree di proprietà del Consorzio Asi e il terminal privato, nel porto di Costa morena a Brindisi. Inoltre, è stato avviato l’iter procedurale per l’aggiornamento progettuale del “Terminal le Vele”.
Attraverso queste azioni, l’Ente portuale intende rinforzare in maniera significativa l’accoglienza di passeggeri e mezzi in arrivo nel porto di Brindisi ed efficientare i controlli di security e doganali, sia per i passeggeri Schengen che extra-Schengen.
Per quanto riguarda le aree, si tratta degli spazi già utilizzati come parcheggio dei mezzi pesanti in attesa di imbarco, immediatamente fuori dal varco portuale di “Costa morena traghetti”, di proprietà, in maggior parte, del Consorzio ASI e in parte minore del Comune di Brindisi; spazi, peraltro, già inclusi nel Piano Regolatore Portuale del 1975 con la destinazione “aree di sosta e parcheggio.”
Una volta acquisite le aree, l’AdSPMAM intende infrastrutturarle e organizzarle perché possano essere fruibili e sicure per tutti i passeggeri, i mezzi e i mezzi pesanti in attesa di imbarco dal porto di Brindisi.
Proprio per concludere l’iter, l’Ente portuale ha recentemente invitato il Consorzio Asi e il Comune di Brindisi alla definizione di un protocollo d’intesa propedeutico alla formalizzazione degli atti di acquisto programmati. Una riunione operativa si terrà il prossimo 12 gennaio.
Il terminal privato è situato proprio a ridosso di queste aree parcheggio, sempre al di fuori del varco portuale di “Costa morena traghetti”. La trattativa di acquisto è di fatto quasi definita. La struttura, nelle intenzioni dell’AdSPMAM, diventerà un centro di accoglienza per il check-in di viaggiatori e mezzi in transito per il porto.
Parallelamente, sta per essere avviata la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto di revamping (aggiornamento rispetto alla normativa sopravvenuta) della progettazione del “Terminal le Vele”.
A seguito della risoluzione del contratto d’appalto per inadempimento contrattuale con l’ATI Kostruttiva-Igeco, infatti, e l’esito negativo della procedura di scorrimento della graduatoria formatasi in occasione della gara di appalto, l’Ente ha avviato l’attività di aggiornamento progettuale che, quindi, sconterà il nuovo iter autorizzativo.
Il “Terminal le Vele” sarà un’avveniristica e funzionale area di sicurezza, dove saranno accentrati tutti i controlli di security e doganali di passeggeri e mezzi, sia comunitari che extra-comunitari.
“Auspichiamo– commenta il segretario generale dell’AdSPMAM Tito Vespasiani- che tutti i soggetti interessati possano apportare la loro fondamentale collaborazione, affinché questi progetti, funzionali e strategici per il porto di Brindisi, possano velocemente vedere la luce“.
Le aree parcheggio sono parte integrante del sistema della mobilità portuale perché, contrariamente a quanto si crede, la fluidità della circolazione è fortemente influenzata dalle condizioni della sosta.
Nel porto di Costa morena si rende necessario poter disporre di un polmone supplementare e attrezzato nel quale gli autotrasportatori avranno un ricovero protetto, consentendo la riduzione della circolazione dei mezzi pesanti nel centro abitato.
Contestualmente, il terminal privato, oltre ad offrire la prima accoglienza a passeggeri e autotrasportatori, con servizi igienici e bar, fungerà da presidio check-in, decongestionando le presenze dei passeggeri all’interno dei varchi portuali e rendendo i tempi di imbarco più celeri e sicuri.
MDF, 08 gennaio 2021
Si è tenuto a Bari, negli uffici dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, un incontro preliminare tra AdSP MAM, Agenzia dogane e monopoli (ADM) e un operatore leader mondiale nella lavorazione di bentonite.
L’azienda ha presentato una manifestazione di interesse per l’utilizzo in concessione del Porto Alti fondali di Manfredonia e per l’insediamento di un’attività industriale di trasformazione del minerale nell’area retroportuale già inserita nella Zona economica speciale (ZES) interregionale adriatica.
Il progetto prevede inoltre la possibilità di delimitare, all’interno del compendio industriale, una Zona franca doganale (ZFD), ove realizzare le lavorazioni sui materiali importati in sospensione di dazi e IVA e organizzare la logistica per l’invio dei prodotti ottenuti in tutto il mondo.
Importantissime le ricadute economiche che potranno derivare dalla realizzazione del progetto, sia in termini di investimenti diretti, sia occupazionali, sia di rivalorizzazione dell’area industriale di Manfredonia – Monte Sant’Angelo. Tra queste, il recupero in attività del nastro trasportatore dei materiali realizzato negli anni ’90 e mai effettivamente utilizzato, oggi di proprietà del consorzio ASI.
AdSP MAM e ADM, nell’ambito del Tavolo tecnico permanente istituito lo scorso agosto, collaborano strettamente per lo sviluppo del sistema portuale e dei territori, valorizzando al massimo le potenzialità della ZES e delle ZFD.