Venerdì 16 maggio, alle ore 13.00, nella sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM)- piazza V. Emanuele II n. 7– il Commissario straordinario di Governo per l’opera, professor Ugo Patroni Griffi, e il Commissario straordinario dell’Ente, Ammiraglio Vincenzo Leone, illustreranno al Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, on. Tullio Ferrante, delegato al coordinamento funzionale delle opere commissariate, lo stato dell’arte e i prossimi imminenti step relativi al progetto “Completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est“.
Dopo l’incontro con la Stampa, la delegazione, a bordo di una motovedetta messa a disposizione dalla Capitaneria di Porto di Brindisi, visiterà il cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione della cassa di colmata, futuro sito di destinazione per il refluimento dei materiali rivenienti dalla conseguente campagna di escavo (dragaggio) per l’approfondimento dei fondali che verrà effettuata in aree del porto medio e del porto esterno.
L’iter per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni, lungo e complesso, si è perfezionato di recente con il Decreto della Direzione Generale Economia Circolare e Bonifiche del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 55 del 24 marzo 202,5 mediante il quale è stata approvata – ai sensi dell’art. 5 bis della legge nr.84/94 – la gestione dei materiali da escavare nell’area della foce di Fiume Grande.
MDF, 14 maggio 2025
Questa mattina, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, ha visitato l’area di cantiere, a Costa Morena ovest, nel porto di Brindisi, dove è iniziata la campagna di infissione dei pali in acciaio costituenti le briccole.
Erano presenti il comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Brindisi, C.F. (CP) Andrea Chirizzi, il capo Piloti, Leo Morolla, il capo del Gruppo Ormeggiatori, Vincenzo Cafarella.
E’ stata avviata, infatti, la campagna di infissione dei pali sulla cui testa saranno impiantate delle piattaforme metalliche a costituire le briccole per un numero complessivo di 6.
Una gru speciale, dotata di vibro-infissore, riesce ad infiggere, a –43 metri dal livello medio mare i suddetti pali metallici che sorreggeranno il pontile funzionale al solo attracco e ormeggio delle navi.
La prima briccola è posta a 17 metri dall’attuale banchina, le restanti quattro ad un intervallo di 30 metri; mentre l’ultima, lato mare, sarà posizionata a 60 metri dalla precedente.
Le briccole saranno collegate tra loro da passerelle in acciaio per consentire il passaggio degli ormeggiatori e dei piloti del porto.
Il sistema delle briccole avrà un ingombro complessivo di 200 metri ed è stato progettato per consentire l’ormeggio di navi RO-RO di una lunghezza- fuori tutto- compresa tra 109 e 196 metri, completando così un’opera fondamentale per garantire la sicurezza, nelle fasi di ormeggio, nel porto di Brindisi.
I lavori di “potenziamento degli ormeggi navi ro-ro a Costa Morena ovest – realizzazione di un pontile con briccole nel porto di brindisi” sono eseguiti dall’A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese) composta da Venna s.r.l., in qualità di mandataria, e da Research Consorzio Stabile s.c.arl, in qualità di mandante e ausiliaria, con la società Duomi S.r.l, indicata per la redazione del progetto che si è aggiudicata la gara di appalto integrato, mediante procedura di gara aperta telematica.
L’importo totale dell’appalto è di circa 6 milioni 400 mila euro, di cui oltre 57.400, quale somma per la progettazione esecutiva, e oltre 176 mila euro quali oneri per la sicurezza.
Si tratta di un’opera strategica per il porto di Brindisi, attesa e auspicata da anni, sia dagli organi tecnici competenti, piloti e ormeggiatori, sia dalla Capitaneria di Porto, in quanto necessaria per innalzare i livelli di sicurezza, nelle fasi di ormeggio delle navi traghetto che ordinariamente attraccano di poppa presso le banchine.
“Sta, finalmente, prendendo vita una delle opere più importanti e strategiche per il rilancio dello scalo di Brindisi– commenta il presidente Patroni Griffi. Stiamo realizzando un’infrastruttura altamente performante, dal minimo impatto ambientale che oltre ad innalzare significativamente i livelli di sicurezza ci darà la possibilità di intensificare i collegamenti dei rotabili, quindi, i volumi di traffico nelle Motorways of the Sea (autostrade del mare). Le ricadute per lo scalo, per il retroporto e per tutto il territorio saranno enormi. Una importante svolta positiva, soprattutto in questo momento storico in cui c’è tanta apprensione per il processo di desertificazione industriale in corso”.
Si prevede che la definizione della struttura metallica delle briccole sia conclusa entro i prossimi due mesi.
Attualmente, un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Brindisi vieta l’ormeggio in andana (le navi disposte affiancate perpendicolarmente rispetto alla banchina) in caso di vento forza 8, riducendo pertanto notevolmente i posti disponibili.
Soprattutto in condizioni meteomarine avverse, quindi, attraverso le briccole si potranno superare i vincoli dell’ordinanza, oggi esistenti e si garantirà la massima sicurezza degli addetti all’ormeggio, delle operazioni di sbarco e imbarco e delle stesse navi, atteso che, al momento, sono tenute “in posizione”, ossia ferme e in condizioni di sicurezza, esclusivamente dalle ancore poste a prora.
Il progetto è stato dichiarato ammissibile e finanziabile con i fondi POC PUGLIA 2014-2020 – POR PUGLIA 2014-2020. ASSE VII “Sistemi di Trasporto e Infrastrutture di Rete”- AZIONE 7.4 “Interventi per la competitività del sistema portuale e interportuale” con Determinazione Dirigenziale n. 32 del 26.04.2021 emanata dal Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio – Sezione Trasporto Pubblico Locale e Grandi Progetti, per l’importo provvisorio concedibile pari a € 9.117.394,32.
MDF, 14 maggio 2024
Nei giorni scorsi, la ditta Fenix Consorzio Stabile S.C.A.R.L. ha concluso e consegnato all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) i lavori relativi alla realizzazione di tre attraversamenti gommati sul raccordo ferroviario di Costa Morena Est, nel porto di Brindisi, finalizzati ad agevolare il collegamento tra il fascio dei binari, il piazzale e le banchine.
I dispositivi, noti anche come “gommati per binari”, sono progettati per consentire e agevolare il transito e l’attraversamento sicuro di veicoli, soprattutto mezzi pesanti, lungo i binari ferroviari, nei punti dove strade e piazzali intersecano le linee ferroviarie.
Tramite la realizzazione dei tre attraversamenti carrabili, che hanno un interasse di circa 100 metri e una larghezza di 10 metri, saranno migliorate notevolmente funzionalità e sicurezza nell’utilizzo del piazzale di Costa Morena Est, la cui parte più interna risultava maggiormente isolata rispetto agli accosti di Testata Nord e di banchina Est per la presenza della vasca di colmata e del fascio di binari che si sviluppa in senso longitudinale rispetto allo sporgente.
I tre attraversamenti, oltre a implementare operatività e sicurezza, mirano a risolvere, anche, quei fenomeni di congestione che spesso si registrano durante le operazioni portuali sulle aree retrostanti delle banchine.
Ciascuno dei tre dispositivi è costituito da moduli in gomma, vulcanizzata piena (piastre), collegati tra loro per creare un passaggio di area. Il sistema modulare è composto da piatti singoli in gomma, uniti mediante elementi di fissaggio per garantire il passaggio a raso, da una parte all’altra dello sporgente di Costa Morena Est, di mezzi pesanti, persino delle imponenti gru portuali.
Nel corso dell’intervento, che ha avuto un costo complessivo di 815 mila euro, sono stati effettuati anche lavori migliorativi e manutentivi dell’intera infrastruttura. Per garantire, infatti, standard di sicurezza adeguati, sono stati sostituiti sia alcune traverse, sia numerosi traversoni in legno ubicati in corrispondenza di alcuni deviatoi che risultavano ammalorati. Inoltre, è stata effettuata una revisione di tutti gli scambi e dei tratti di binario con curve di raggio ridotto.
“L’impatto sulla gestione del flusso merci sarà rilevante– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Questo intervento, infatti, apporterà un sensibile miglioramento all’operatività di piazzali e banchine, agevolando notevolmente quello che è considerato il futuro della logistica: il trasporto intermodale, un approccio integrato ed efficiente in grado di avvalersi di tutte le diverse modalità di trasporto disponibili per ottimizzare le operazioni, migliorare l’efficienza complessiva del sistema di trasporto e rendere le connessioni sempre più sostenibili, sicure e veloci. Questo intervento– conclude il Presidente- è il frutto di un virtuoso percorso di dialogo e di confronto che abbiamo avviato con gli operatori e con il cluster marittimo brindisino. Gli incontri ci hanno consentito di individuare bisogni e potenzialità, programmare gli interventi e agire tempestivamente con un’azione considerevole, finalizzata a rendere l’infrastruttura portuale ancora più performante e integrata”.
Lo snodo ferroviario di Costa Morena Est riveste un’importanza strategica e funzionale notevole per tutte le attività del porto, in quanto è al servizio sia delle cosiddette “autostrade del mare”, sia della vasta ed operosa zona industriale di Brindisi.
L’intero raccordo ferroviario portuale di Brindisi, fatta esclusione per i due binari lato sud del fascio di presa e consegna, è in esercizio e su di esso vengono effettuate le operazioni di carico materiali da autocarri su carri ferroviari, per le cui manovre l’AdSPMAM ha rilasciato una concessione di servizi a Mercitalia S.p.A..
MDF, 12 febbraio 2024
Si innalzano di ulteriori tre metri i limiti di ingombro consentiti alle navi, per la sosta e gli ormeggi nel porto di Brindisi, raggiungendo i 48 metri nelle banchine commercialmente rilevanti. Un up-grade considerevole rispetto a quanto già ottenuto nel luglio 2021.
La decisione è il frutto di una procedura avanzata nell’ottobre 2021 dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) che, dopo aver verificato la sussistenza di concrete esigenze operativo-commerciali e in stretta sinergia con la Capitaneria di Porto di Brindisi, aveva richiesto ad Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) la possibilità di valutare un ulteriore aumento dei limiti di ingombro dai 45 ai 48mt sul livello del mare; in maniera tale che nella fase di adozione definitiva dell’ordinanza marittima da parte della Capitaneria i limiti fossero censiti alla nuova misura.
L’Enac, dopo aver verificato attraverso lo studio prodotto da Enav (Ente Nazionale di Assistenza al Volo), “Studio Aeronautico Aeroporto di Brindisi – Analisi dell’interazione Porto/Aeroporto nella configurazione di sviluppo 04/06/2020” che tale ulteriore innalzamento non avrebbe comportato implicazioni con le radio assistenze al servizio dell’Aeroporto di Brindisi; con le procedure di volo (sia di avvicinamento alla pista 31 che di partenza per pista 13); con il segmento a vista delle procedure di avvicinamento; con la superficie di protezione del PAPI (Precision Approach Path Indicator- il sistema luminoso di avvicinamento) della pista RWY31 ha dato parere positivo.
A seguito di ciò le parti, ossia Aeroporti di Puglia spa, ENAC, AdSPMAM e Capitaneria di Porto, a valle di un incontro, avvenuto nello scorso mese di novembre, per consentire una coesistenza sicura e operativa, data la stretta contiguità tra le due infrastrutture, hanno stabilito di proporre per l’aeroporto di Brindisi l’inserimento di una clausola speciale, una Special Condition, nel regolamento europeo che disciplina l’approccio dell’aereo alla pista, emanato dall’agenzia di sicurezza al volo EASA (European Aviation Safety Agency).
“Chiudiamo l’anno con un risultato che proietta il porto verso nuovi importanti scenari, già nell’immediato futuro– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. L’aver aggiunto ulteriori tre metri a quanto avevamo precedentemente ottenuto significa rendere ancora più appetibile e competitivo il nostro scalo. Il gigantismo navale, il fenomeno per cui le navi diventano sempre più grandi per trasportare una considerevole varietà di merci, inizia a non farci più paura. Assieme al dragaggio dei fondali, l’innalzamento del limite di ingombro e i progetti di infrastrutturazione che stiamo portando avanti- conclude il Presidente- ci condurranno alla vittoria delle sfide logistiche, ambientali e commerciali che abbiamo intrapreso. Sfide che mirano a trasformare il porto in un vero e proprio hub di scambio globale”.
“Questa sinergia dimostra la sensibilità verso lo sviluppo delle attività commerciali del porto di Brindisi, anche da parte degli altri Enti- in questo caso quelli aeroportuali che svolgono attività altrettanto importanti per il territorio locale –commenta il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, C.V. (CP) Luigi Amitrano- sinergia e sensibilità che consentiranno l’attracco in sicurezza di navi, con caratteristiche dimensionali superiori rispetto a quelle che attualmente operano nello scalo adriatico, con importanti e sicuri vantaggi di natura commerciale”.
Nei primi giorni del prossimo anno, pertanto, con l’emanazione della nuova ordinanza già elaborata dalla Capitaneria di porto, le navi con sagoma non superiore a 48m slmm (sul livello del mare) potranno ormeggiare alle banchine di Riva di Costa Morena; Nuovo Sporgente di Ponente e Prolungamento di Costa Morena, senza la necessità dell’emanazione di un notam.
Tale autorizzazione è subordinata al fatto che le parti apicali delle imbarcazioni dovranno essere dotate di illuminazione che garantisca la visibilità del naviglio già a distanza di 4km e che l’illuminazione dovrà essere mantenuta attiva durante l’ormeggio e anche durante la movimentazione da e verso la banchina.
MDF, 30 dicembre 2022
Lo scorso 31 ottobre, con l’Ordinanza numero 107/2022, la Capitaneria di Porto di Brindisi ha adottato il nuovo “Regolamento per la disciplina degli accosti e della sosta agli ormeggi delle navi nel porto di Brindisi”. Il documento che entrerà in vigore dal prossimo 14 novembre è stato realizzato in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM).
Il provvedimento, presentato al Comitato di Gestione dell’AdSPMAM nella seduta dello scorso 28 ottobre, va ad abrogare il vecchio e oramai obsoleto Regolamento 48/2004 e successive modifiche, ridefinendo, rifunzionalizzando e adeguando lo scalo messapico alle sue nuove caratteristiche morfologiche, alle recenti normative introdotte e alle mutate dimensioni e tipologia delle navi che vi fanno scalo.
Nell’arco di 18 anni, infatti, non solo sono mutate notevolmente le dimensioni delle navi, ma è cambiata anche la stessa infrastruttura portuale: ci sono diversi pescaggi e sono state realizzate nuove banchine, ad esempio Costa Morena Est e Costa Morena Nord; sono cresciute tutte le tipologie di traffico, passeggeri, commerciale e industriale; è stato avviato, inoltre, il traffico crocieristico che negli ultimi anni ha registrato un incremento esponenziale; ed è stato innalzato l’airdraft (il limite di ingombro delle navi nel cono di atterraggio degli aerei).
Il documento, formato da una parte normativa e una tecnica, quest’ultima perfettibile sulla base degli eventuali aggiornamenti, mira a gestire l’utilizzo delle banchine ottimizzando la logistica e ad aumentare gli standard di sicurezza del porto, agevolando le manovre di accosto e di allontanamento dalla banchina delle navi in arrivo e in partenza.
“Il Regolamento è il frutto del lavoro di tutta la Comunità marittima brindisina che abbiamo coinvolto totalmente e direttamente– commenta il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi C.V. (CP) Fabrizio Coke. Volevamo, infatti, un documento che tenesse conto delle necessità di tutti coloro i quali vivono e lavorano in porto. Oltre all’Autorità di Sistema, infatti, abbiamo riunito attorno al tavolo i Servizi Tecnico Nautici (piloti, ormeggiatori e rimorchiatori) e l’ utenza portuale. Ciascuno ha dato il proprio importante contributo in un clima di operosa sinergia e condivisione”.
“L’entrata in vigore del nuovo regolamento costituisce un altro fondamentale tassello dell’ampio e complesso progetto teso a migliorare ed enfatizzare la polifunzionalità del porto di Brindisi– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Da oggi, disponiamo di uno strumento valido, dinamico e attuale in grado di supportare l’Autorità marittima e il nostro Ente nella gestione non solo dell’ordinario ma anche dell’eventuale emergenza; uno strumento, peraltro, in grado di adattarsi, anche, alle future evoluzioni dello scalo”.
Il Regolamento per la disciplina degli accosti costituisce per un porto la norma madre dalla quale, scaturiscono le successive ordinanze per la gestione tecnico-operativa della infrastruttura portuale.
L’ordinanza è visibile sul sito della Capitaneria di porto Guardia Costiera di Brindisi, attraverso il link: https://www.guardiacostiera.gov.it/brindisi/Documents/Ord.107_2022%20Regolamento%20per%20la%20disciplina%20degli%20accosti%20delle%20navi%20nel%20porto%20di%20Brindisi.pdf
MDF , 3 novembre 2022