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PORTO DI BARI: 39 MILIONI DI EURO PER LA REALIZZAZIONE DEL MOLO SAN CATALDO, A BARI. L’ADSPMAM PUBBLICA IL BANDO DI GARA PER “L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI TECNICI ATTINENTI ALL’INGEGNERIA E ALL’ARCHITETTURA RELATIVI ALLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA ED ESECUZIONE DEI LAVORI DI POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE ASSERVITE ALLA SEDE LOGISTICA DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO – REALIZZAZIONE DI NUOVE BANCHINE IN AMPLIAMENTO DEL MOLO SAN CATALDO”. L’OPERA SARÀ AVVIATA ENTRO LA FINE DEL 2025.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), nei giorni scorsi, ha pubblicato il bando di gara d’appalto integrato per “l’affidamento dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura relativi alla progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di potenziamento delle infrastrutture asservite alla sede logistica del Corpo delle Capitanerie di Porto – Realizzazione di nuove banchine in ampliamento del Molo San Cataldo, nel porto di Bari”.

Il progetto prevede la costruzione di nuove opere di banchinamento che si estenderanno su una superficie complessiva di circa 33.000 mq, quale ampliamento del Molo San Cataldo, dove già sono presenti le infrastrutture al servizio della Guardia Costiera.

 

L’imponente progetto è stato realizzato dall’Autorità di Sistema con lo scopo di riqualificare funzionalmente un ambito portuale attualmente sottoutilizzato, con il duplice obiettivo di potenziare le infrastrutture asservite alla sede logistica di Bari del Corpo delle Capitanerie di Porto e, contemporaneamente, realizzare un bacino da destinare alla nautica da diporto, un settore in forte espansione che solo nell’ultimo anno ha registrato, secondo Confindustria Nautica, una crescita a doppia cifra nella domanda di posti barca, in particolare per yacht dai 12 ai 24 metri e oltre.

Sul Molo San Cataldo verranno realizzati tre nuovi punti di ormeggio, per la lunghezza di circa 400 metri; mentre, le superfici restanti saranno destinate sia alla Guardia Costiera e sia all’approdo turistico.

Il quadro economico dell’intervento trova copertura finanziaria per 36 milioni di euro da parte del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, nell’ambito dei fondi di investimento ricadenti nella missione ordine pubblico e sicurezza (per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza delle attività di controllo e sicurezza), e per i restanti 3 milioni nei fondi propri dell’AdSPMAM.

L’opera è stata concepita con una visione integrata e sostenibile: non solo migliorerà significativamente la capacità operativa della Guardia Costiera, garantendo infrastrutture moderne, ecocompatibili e funzionali, ma darà anche un impulso decisivo al comparto della nautica da diporto degli yacht di grandi dimensioni, un settore in costante crescita che necessita di ormeggi sicuri, fondali adeguati e servizi evoluti- commenta il commissario straordinario dell’AdSPMAM, Amm. Vincenzo Leone. Gli Uffici dell’Ente hanno lavorato con la consueta determinazione e competenza per strutturare un bando così complesso e articolato di un progetto avviato nel 2019 dal presidente Ugo Patroni Griffi che ha anticipato quanto poi previsto dal regolamento europeo relativamente all’utilizzo dual use, civile e militare, delle infrastrutture portuali. Stiamo avviando- conclude l’Ammiraglio– un intervento strategico, in grado di coniugare efficacia logistica, sostenibilità ambientale e potenziale valorizzazione turistica dell’intero scalo portuale”.

Nello specifico, il progetto riguarda la realizzazione di banchine e piazzali al servizio della Guardia Costiera, collegati alla radice del Molo San Cataldo, in adiacenza e ampliamento delle aree già occupate dallo stesso Corpo dello Stato. L’opera, inoltre, prevede un intervento di approfondimento dei fondali, fino alla quota di -7,00 metri rispetto al livello del mare, per un quantitativo complessivo di materiale dragato di 88.410 m3.

La presentazione delle offerte deve avvenire entro e non oltre le ore 12.00 del 18 luglio 2025; l’apertura delle offerte avverrà il 21 luglio alle ore 11.00.

 

Tutti i dettagli sono pubblicati sul sito dell’Ente attraverso il link https://gare.adspmam.it/

 

L’opera sarà avviata entro la fine del 2025.

 

MDF, 30 maggio 2025

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PORTO DI BRINDISI: L’ON. TULLIO FERRANTE VISITA IL CANTIERE DOVE SONO IN CORSO I LAVORI PER LA CASSA DI COLMATA

Venerdì 16 maggio, alle ore 13.00, nella sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM)- piazza V. Emanuele II n. 7– il Commissario straordinario di Governo per l’opera, professor Ugo Patroni Griffi, e il Commissario straordinario dell’Ente, Ammiraglio Vincenzo Leone, illustreranno al Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, on. Tullio Ferrante, delegato al coordinamento funzionale delle opere commissariate, lo stato dell’arte e i prossimi imminenti step relativi al progetto “Completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est“.

Dopo l’incontro con la Stampa, la delegazione, a bordo di una motovedetta messa a disposizione dalla Capitaneria di Porto di Brindisi, visiterà il cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione della cassa di colmata, futuro sito di destinazione per il refluimento dei materiali rivenienti dalla conseguente campagna di escavo (dragaggio) per l’approfondimento dei fondali che verrà effettuata in aree del porto medio e del porto esterno.

L’iter per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni, lungo e complesso, si è perfezionato di recente con il Decreto della Direzione Generale Economia Circolare e Bonifiche del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 55 del 24 marzo 202,5 mediante il quale è stata approvata – ai sensi dell’art. 5 bis della legge nr.84/94 – la gestione dei materiali da escavare nell’area della foce di Fiume Grande.

 

 

 

MDF, 14 maggio 2025

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PORTI DI BARI E DI BRINDISI: SI ILLUMINANO DI VERDE I PORTI DI BARI E DI BRINDISI. IL RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO DI IMPRESE, COMPOSTO DALLA CAPOGRUPPO CONSORZIO STABILE CANTIERE ITALIA DI NAPOLI, SI AGGIUDICA L’APPALTO INTEGRATO, OLTRE 28 MILIONI DI EURO, PER LA PROGETTAZIONE E PER I LAVORI DI REALIZZAZIONE DEI SISTEMI DI COLD IRONING. LA RIVOLUZIONE GREEN DEI PORTI ADRIATICI PASSA NELLA SUA FASE OPERATIVA.

Lo scorso 30 dicembre, l’Ufficio Gare e Contratti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha concluso positivamente la procedura per l’affidamento congiunto dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura, relativi alla progettazione esecutiva, alla esecuzione e ai lavori per la realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e Brindisi.

 

Le verifiche effettuate dall’Ente hanno dato esito positivo; l’aggiudicatario dell’appalto integrato sarà, pertanto, il Raggruppamento Temporaneo di Imprese Consorzio Stabile Cantiere Italia/Acreide di Napoli che progetterà ed effettuerà i lavori nei due scali adriatici.

 

In linea di continuità tecnico – amministrativa, si è conlusa, quindi, l’ultima fase di una procedura complessa, fortemente voluta e avviata dal presidente Ugo Patroni Griffi e varata dal commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone, finalizzata ad accrescere l’ecosostenibilità dei due porti, aumentando esponenzialmente l’efficienza energetica e riducendo significativamente l’impatto ambientale delle operazioni portuali.

 

In attesa della stipula del contratto, si potrà procedere entro questo mese di gennaio, in via di urgenza, alla consegna dell’appalto per l’espletamento di servizi di architettura e di ingegneria, relativi alla progettazione esecutiva per gli interventi di elettrificazione delle banchine, previsti nei porti di Bari- banchina 10, e di Brindisi- Punta delle Terrare, definiti appunto anche cold ironing.

 

L’opera prevede l’installazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria, limitando sensibilmente emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico.

 

E’ prevista, inoltre, la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, a parziale copertura del fabbisogno energetico derivante dall’attivazione dei sistemi di cold ironing.

Il progetto prevede, infatti, l’installazione di due impianti fotovoltaici, uno nel porto di Bari e uno nel porto di Brindisi, la cui produzione di energia elettrica supporterà il sistema di elettrificazione delle banchine, riducendo il fabbisogno energetico, e sarà impiegata per integrare e soddisfare le svariate esigenze degli ambiti portuali (catena del freddo, pubblica illuminazione, operazioni portuali, ecc.).

In particolare, nel porto di Bari saranno elettrificati due ormeggi presso la Darsena di Ponente.

Valutata la frequenza di attracco delle due tipologie di utenze individuate, infatti, si è stabilito di dimensionare l’impianto considerando la contemporaneità di due navi Ro-Ro/Ro-Pax o, in alternativa, di una nave Ro-Ro/Ro-Pax e una nave da crociera, sarà installato, quindi, un convertitore di potenza da 16 MVA con uscite a 6,6/11 kV.

Nel porto di Brindisi verranno elettrificati due ormeggi presso la banchina di Punta delle Terrare. L’impianto sarà dimensionato in modo da garantire l’alimentazione contemporanea di due navi Ro-Ro/Ro-Pax, attraverso l’installazione di un convertitore di potenza da 6,5 MW con uscita a 11 kV predisposto per un futuro ampliamento dell’impianto che consenta anche l’attracco di navi da crociera.

Con il cold ironing, trasformiamo i porti di Bari e di Brindisi in due polmoni verdi del trasporto marittimo- afferma il commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone. Due pionieri della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica che contribuiranno concretamente al processo di transizione ecologica in atto a livello globale. Questo progetto, oltre a rendere i due scali maggiormente attrattivi e a migliorare significativamente la qualità della vita delle comunità portuali e dei territori circostanti- conclude il Commissario– è una vera e propria svolta epocale verso un futuro in cui crescita economica e rispetto per l’ambiente camminano finalmente assieme, dimostrando che sviluppo e sostenibilità possono e devono coesistere”.

Obiettivo del cold ironing è evitare che i motori, nel periodo di ormeggio in porto, rimangano accesi con le conseguenti emissioni inquinanti nell’aria. Durante la sosta in banchina, infatti, i motori a propulsione delle navi vengono spenti; tuttavia, per garantire l’erogazione dei servizi a bordo si utilizzano motori diesel ausiliari che comportano consumo di combustibile ed emissione di gas di scarico.

Tutti i documenti sono consultabili attraverso questi link:

  1. TUTTOGARE: https://gare.adspmam.it/gare/dettaglio.php?codice=1190
  2. ADSPMAM: sezione bandi e gare:

https://www.adspmam.it/appalto-integrato-per-laffidamento-dei-servizi-tecnici-attinenti-allingegneria-e-allarchitettura-relativi-alla-progettazione-esecutiva-ed-esecuzione-lavori-per-la-realizzazione-dei/

  1. PROFILO COMMITENTE – “TRASPARENZA”

https://adspmam.etrasparenza.it/archivio105_procedure-dal-01012024_0_9276_566_1.html

  1. BDNCP https://dati.anticorruzione.it/superset/dashboard/dettaglio_cig/?cig=B260CB8D42

 

L’importo, oltre 28 milioni di euro, è finanziato nell’ambito del PAC 2014/2020 (Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020), a cui l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale era stato ammesso a finanziamento, classificandosi al 2° posto, su 14 presentati.

 

MDF, 7 gennaio 2025

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PORTO DI BRINDISI: INIZIATA L’INFISSIONE DEI PALI PER LA REALIZZAZIONE DELLE BRICCOLE. UNA GRU SPECIALE SU PONTONE, DOTATA DI VIBRO-INFISSORE, INFIGGE A -43 METRI DAL LIVELLO MEDIO MARE I PALI METALLICI. INIZIA UNA NUOVA ERA PER LO SCALO MESSAPICO.

Questa mattina, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, ha visitato l’area di cantiere, a Costa Morena ovest, nel porto di Brindisi, dove è iniziata la campagna di infissione dei pali in acciaio costituenti le briccole.

 

Erano presenti il comandante in seconda della Capitaneria di Porto di Brindisi, C.F. (CP) Andrea Chirizzi, il capo Piloti, Leo Morolla, il capo del Gruppo Ormeggiatori, Vincenzo Cafarella.

 

E’ stata avviata, infatti, la campagna di infissione dei pali sulla cui testa saranno impiantate delle piattaforme metalliche a costituire le briccole per un numero complessivo di 6.

 

Una gru speciale, dotata di vibro-infissore, riesce ad infiggere, a –43 metri dal livello medio mare i suddetti pali metallici che sorreggeranno il pontile funzionale al solo attracco e ormeggio delle navi.

 

La prima briccola è posta a 17 metri dall’attuale banchina, le restanti quattro ad un intervallo di 30 metri; mentre l’ultima, lato mare, sarà posizionata a 60 metri dalla precedente.

 

Le briccole saranno collegate tra loro da passerelle in acciaio per consentire il passaggio degli ormeggiatori e dei piloti del porto.

 

Il sistema delle briccole avrà un ingombro complessivo di 200 metri ed è stato progettato per consentire l’ormeggio di navi RO-RO di una lunghezza- fuori tutto- compresa tra 109 e 196 metri, completando così un’opera fondamentale per garantire la sicurezza, nelle fasi di ormeggio, nel porto di Brindisi.

I lavori di “potenziamento degli ormeggi navi ro-ro a Costa Morena ovest – realizzazione di un pontile con briccole nel porto di brindisi” sono eseguiti dall’A.T.I. (Associazione Temporanea di Imprese) composta da Venna s.r.l., in qualità di mandataria, e da Research Consorzio Stabile s.c.arl, in qualità di mandante e ausiliaria, con la società Duomi S.r.l, indicata per la redazione del progetto che si è aggiudicata la gara di appalto integrato, mediante procedura di gara aperta telematica.

 

L’importo totale dell’appalto è di circa 6 milioni 400 mila euro, di cui oltre 57.400, quale somma per la progettazione esecutiva, e oltre 176 mila euro quali oneri per la sicurezza.

 

Si tratta di un’opera strategica per il porto di Brindisi, attesa e auspicata da anni, sia dagli organi tecnici competenti, piloti e ormeggiatori, sia dalla Capitaneria di Porto, in quanto necessaria per innalzare i livelli di sicurezza, nelle fasi di ormeggio delle navi traghetto che ordinariamente attraccano di poppa presso le banchine.

 

Sta, finalmente, prendendo vita una delle opere più importanti e strategiche per il rilancio dello scalo di Brindisi– commenta il presidente Patroni Griffi. Stiamo realizzando un’infrastruttura altamente performante, dal minimo impatto ambientale che oltre ad innalzare significativamente i livelli di sicurezza ci darà la possibilità di intensificare i collegamenti dei rotabili, quindi, i volumi di traffico nelle Motorways of the Sea (autostrade del mare). Le ricadute per lo scalo, per il retroporto e per tutto il territorio saranno enormi. Una importante svolta positiva, soprattutto in questo momento storico in cui c’è tanta apprensione per il processo di desertificazione industriale in corso”.

 

Si prevede che la definizione della struttura metallica delle briccole sia conclusa entro i prossimi due mesi.

 

Attualmente, un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Brindisi vieta l’ormeggio in andana (le navi disposte affiancate perpendicolarmente rispetto alla banchina) in caso di vento forza 8, riducendo pertanto notevolmente i posti disponibili.

 

Soprattutto in condizioni meteomarine avverse, quindi, attraverso le briccole si potranno superare i vincoli dell’ordinanza, oggi esistenti e si  garantirà la massima sicurezza degli addetti all’ormeggio, delle operazioni di sbarco e imbarco e delle stesse navi, atteso che, al momento, sono tenute “in posizione”, ossia ferme e in condizioni di sicurezza, esclusivamente dalle ancore poste a prora.

 

Il progetto è stato dichiarato ammissibile e finanziabile con i fondi POC PUGLIA 2014-2020 – POR PUGLIA 2014-2020. ASSE VII “Sistemi di Trasporto e Infrastrutture di Rete”- AZIONE 7.4 “Interventi per la competitività del sistema portuale e interportuale” con Determinazione Dirigenziale n. 32 del 26.04.2021 emanata dal Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio – Sezione Trasporto Pubblico Locale e Grandi Progetti, per l’importo provvisorio concedibile pari a € 9.117.394,32.

 

 

MDF, 14 maggio 2024

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ADSPMAM: CONNETTIVITÀ GRATUITA NEI PORTI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE PER TURISTI E OPERATORI. ADSPMAM E MINISTERO DEL TURISMO SOTTOSCRIVONO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ATTIVAZIONE DEL WIFI BY ITALIA, NELL’AMBITO DI UN PROGETTO PSC.

Nei giorni scorsi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) e il Ministero del Turismo hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la messa in esercizio, attivazione e gestione dei dispositivi di accesso wireless da installare nei porti di Bari, Barletta, Brindisi, Manfredonia, Monopoli e Termoli, individuati quali Point Of Interest (POI) nell’ambito dell’intervento “Wi-Fi by Italia.it”, finanziato con le risorse del Piano Sviluppo e Coesione del Ministero del Turismo, Area tematica “Competitività e Imprese” – Settore di intervento “Turismo e Ospitalità”.

 

Secondo gli accordi contenuti nel documento, il Ministero provvederà all’installazione e alla manutenzione degli apparati Wi-Fi, alla gestione del traffico dati in 5G e/o fibra ottica e all’erogazione dei servizi di consulenza e di assistenza. Mentre, l’AdSPMAM metterà a disposizione dell’operatore incaricato, Fastweb spa, in comodato gratuito e in uso non esclusivo, i locali idonei e le aree scelte per l’installazione delle apparecchiature tecnologiche; garantendo, inoltre, per tutta la durata dell’intervento, la fornitura dell’alimentazione elettrica di adeguata potenza e la vigilanza sulle apparecchiature per prevenire danneggiamenti o furti.

 

Al termine dell’intervento, inoltre, l’Ente portuale integrerà tutte le nuove installazioni con gli altri suoi impianti, in parte già esistenti e in parte da realizzare nell’ambito di un progetto PAC 2014/2020 in corso di attuazione, con rete nazionale WiFi by Italia, in maniera tale da rendere le aree portuali del Sistema coperte quasi totalmente dal servizio.

 

Tale sforzo mirato garantirà non solo ai turisti e ai passeggeri in transito, ma anche agli operatori e ai concessionari di poter fruire gratuitamente di un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia che sarà in grado di ottimizzare le operazioni portuali e migliorare l’esperienza complessiva degli utenti.

 

Questo progetto rappresenta un passaggio fondamentale nella rivoluzione tecnologica che stiamo portando avanti nei nostri porti – commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi-. Connetteremo il nostro Sistema direttamente con il sistema nazione. Un utente con una sola abilitazione della rete nazionale Wifi by Italia, infatti, potrà spostarsi in tutte le aree coperte dal progetto, fruendo sempre della connessione gratuita ad internet. Offriremo un grande servizio, soprattutto ai turisti stranieri che spesso hanno SIM che in Italia non assicurano la connettività ad internet, se non pagando costi aggiuntivi, spesso onerosi. Nei porti MAM, invece, con qualsiasi smartphone si potrà restare liberamente connessi alla rete. Per gli operatori e i concessionari, poi, i benefici saranno rilevanti: potranno fruire di una piattaforma affidabile e velocissima per le comunicazioni e le operazioni portuali. Ringrazio vivamente il Ministero del Turismo, –conclude il Presidente- che ha scelto di accogliere la nostra richiesta di includere nella rete dei porti selezionati in un primo momento, ossia Bari, Brindisi e Termoli, anche Monopoli, Manfredonia e Barletta”.

 

La prima parte del progetto si concluderà approssimativamente entro l’estate 2025 e comporterà un investimento circa 500 mila euro, somma che sarà coperta per metà dall’Ente portuale e per metà dal Ministero del Turismo.

 

 

 

MDF, 19 aprile 2024

 

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PORTO DI BRINDISI: NUOVO, SIGNIFICATIVO IMPULSO AL MIGLIORAMENTO DELL’OPERATIVITÀ E DELLA SICUREZZA DEL PORTO. COMPLETATI I LAVORI DI REALIZZAZIONE DI TRE ATTRAVERSAMENTI IN GOMMA SUL RACCORDO FERROVIARIO DI COSTA MORENA EST. UN COLLEGAMENTO TRA BINARI, PIAZZALE E BANCHINE PER OPERAZIONI PIÙ FUNZIONALI, EFFICIENTI E SICURE.

Nei giorni scorsi, la ditta Fenix Consorzio Stabile S.C.A.R.L. ha concluso e consegnato all’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) i lavori relativi alla realizzazione di tre attraversamenti gommati sul raccordo ferroviario di Costa Morena Est, nel porto di Brindisi, finalizzati ad agevolare il collegamento tra il fascio dei binari, il piazzale e le banchine.

 

I dispositivi, noti anche come “gommati per binari”, sono progettati per consentire e agevolare il transito e l’attraversamento sicuro di veicoli, soprattutto mezzi pesanti, lungo i binari ferroviari, nei punti dove strade e piazzali intersecano le linee ferroviarie.

 

Tramite la realizzazione dei tre attraversamenti carrabili, che hanno un interasse di circa 100 metri e una larghezza di 10 metri, saranno migliorate notevolmente funzionalità e sicurezza nell’utilizzo del piazzale di Costa Morena Est, la cui parte più interna risultava maggiormente isolata rispetto agli accosti di Testata Nord e di banchina Est per la presenza della vasca di colmata e del fascio di binari che si sviluppa in senso longitudinale rispetto allo sporgente.

 

I tre attraversamenti, oltre a implementare operatività e sicurezza, mirano a risolvere, anche, quei fenomeni di congestione che spesso si registrano durante le operazioni portuali sulle aree retrostanti delle banchine.

Ciascuno dei tre dispositivi è costituito da moduli in gomma, vulcanizzata piena (piastre), collegati tra loro per creare un passaggio di area. Il sistema modulare è composto da piatti singoli in gomma, uniti mediante elementi di fissaggio per garantire il passaggio a raso, da una parte all’altra dello sporgente di Costa Morena Est, di mezzi pesanti, persino delle imponenti gru portuali.

Nel corso dell’intervento, che ha avuto un costo complessivo di 815 mila euro, sono stati effettuati anche lavori migliorativi e manutentivi dell’intera infrastruttura. Per garantire, infatti, standard di sicurezza adeguati, sono stati sostituiti sia alcune traverse, sia numerosi traversoni in legno ubicati in corrispondenza di alcuni deviatoi che risultavano ammalorati. Inoltre, è stata effettuata una revisione di tutti gli scambi e dei tratti di binario con curve di raggio ridotto.

L’impatto sulla gestione del flusso merci sarà rilevante– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Questo intervento, infatti, apporterà un sensibile miglioramento all’operatività di piazzali e banchine, agevolando notevolmente quello che è considerato il futuro della logistica: il trasporto intermodale, un approccio integrato ed efficiente in grado di avvalersi di tutte le diverse modalità di trasporto disponibili per ottimizzare le operazioni, migliorare l’efficienza complessiva del sistema di trasporto e rendere le connessioni sempre più sostenibili, sicure e veloci. Questo intervento– conclude il Presidente- è il frutto di un virtuoso percorso di dialogo e di confronto che abbiamo avviato con gli operatori e con il cluster marittimo brindisino. Gli incontri ci hanno consentito di individuare bisogni e potenzialità, programmare gli interventi e agire tempestivamente con un’azione considerevole, finalizzata a rendere l’infrastruttura portuale ancora più performante e integrata”.

Lo snodo ferroviario di Costa Morena Est riveste un’importanza strategica e funzionale notevole per tutte le attività del porto, in quanto è al servizio sia delle cosiddette “autostrade del mare”, sia della vasta ed operosa zona industriale di Brindisi.

L’intero raccordo ferroviario portuale di Brindisi, fatta esclusione per i due binari lato sud del fascio di presa e consegna, è in esercizio e su di esso vengono effettuate le operazioni di carico materiali da autocarri su carri ferroviari, per le cui manovre l’AdSPMAM ha rilasciato una concessione di servizi a Mercitalia S.p.A..

 

MDF, 12 febbraio 2024

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PORTO DI BRINDISI: L’AIRDRAFT SI INNALZA ULTERIORMENTE DI TRE METRI, TOCCANDO IL LIMITE DI 48 METRI, NELLE BANCHINE COMMERCIALMENTE PIÙ RILEVANTI. UN UP-GRADE CONSIDEREVOLE RISPETTO A QUANTO GIÀ OTTENUTO NEL LUGLIO 2021.

Si innalzano di ulteriori tre metri i limiti di ingombro consentiti alle navi, per la sosta e gli ormeggi nel porto di Brindisi, raggiungendo i 48 metri nelle banchine commercialmente rilevanti. Un up-grade considerevole rispetto a quanto già ottenuto nel luglio 2021.

La decisione è il frutto di una procedura avanzata nell’ottobre 2021 dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) che, dopo aver verificato la sussistenza di concrete esigenze operativo-commerciali e in stretta sinergia con la Capitaneria di Porto di Brindisi, aveva richiesto ad Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) la possibilità di valutare un ulteriore aumento dei limiti di ingombro dai 45 ai 48mt sul livello del mare; in maniera tale che nella fase di adozione definitiva dell’ordinanza marittima da parte della Capitaneria i limiti fossero censiti alla nuova misura.

L’Enac, dopo aver verificato attraverso lo studio prodotto da Enav (Ente Nazionale di Assistenza al Volo), “Studio Aeronautico Aeroporto di Brindisi – Analisi dell’interazione Porto/Aeroporto nella configurazione di sviluppo 04/06/2020” che tale ulteriore innalzamento non avrebbe comportato implicazioni con le radio assistenze al servizio dell’Aeroporto di Brindisi; con le procedure di volo (sia di avvicinamento alla pista 31 che di partenza per pista 13); con il segmento a vista delle procedure di avvicinamento; con la superficie di protezione del PAPI (Precision Approach Path Indicator- il sistema luminoso di avvicinamento) della pista RWY31 ha dato parere positivo.

A seguito di ciò le parti, ossia Aeroporti di Puglia spa, ENAC, AdSPMAM e Capitaneria di Porto, a valle di un incontro, avvenuto nello scorso mese di novembre, per consentire una coesistenza sicura e operativa, data la stretta contiguità tra le due infrastrutture, hanno stabilito di proporre per l’aeroporto di Brindisi l’inserimento di una clausola speciale, una Special Condition, nel regolamento europeo che disciplina l’approccio dell’aereo alla pista, emanato dall’agenzia di sicurezza al volo EASA (European Aviation Safety Agency).

Chiudiamo l’anno con un risultato che proietta il porto verso nuovi importanti scenari, già nell’immediato futuro– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. L’aver aggiunto ulteriori tre metri a quanto avevamo precedentemente ottenuto significa rendere ancora più appetibile e competitivo il nostro scalo. Il gigantismo navale, il fenomeno per cui le navi diventano sempre più grandi per trasportare una considerevole varietà di merci, inizia a non farci più paura. Assieme al dragaggio dei fondali, l’innalzamento del limite di ingombro e i progetti di infrastrutturazione che stiamo portando avanti- conclude il Presidente- ci condurranno alla vittoria delle sfide logistiche, ambientali e commerciali che abbiamo intrapreso. Sfide che mirano a trasformare il porto in un vero e proprio hub di scambio globale”.

Questa sinergia dimostra la sensibilità verso lo sviluppo delle attività commerciali del porto di Brindisi, anche da parte degli altri Enti- in questo caso quelli aeroportuali che svolgono attività altrettanto importanti per il territorio locale –commenta il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, C.V. (CP) Luigi Amitrano- sinergia e sensibilità che consentiranno l’attracco in sicurezza di  navi, con caratteristiche dimensionali superiori rispetto a quelle che attualmente operano nello scalo adriatico, con importanti e sicuri vantaggi di natura commerciale”.

Nei primi giorni del prossimo anno, pertanto, con l’emanazione della nuova ordinanza già elaborata dalla Capitaneria di porto, le navi con sagoma non superiore a 48m slmm (sul livello del mare) potranno ormeggiare alle banchine di Riva di Costa Morena; Nuovo Sporgente di Ponente e Prolungamento di Costa Morena, senza la necessità dell’emanazione di un notam.

Tale autorizzazione è subordinata al fatto che le parti apicali delle imbarcazioni dovranno essere dotate di illuminazione che garantisca la visibilità del naviglio già a distanza di 4km e che l’illuminazione dovrà essere mantenuta attiva durante l’ormeggio e anche durante la movimentazione da e verso la banchina.

 

 

 

 

MDF, 30 dicembre 2022

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PORTO DI BRINDISI: VARATO IL NUOVO “REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEGLI ACCOSTI E DELLA SOSTA AGLI ORMEGGI DELLE NAVI NEL PORTO”. CAPITANERIA DI PORTO, ADSPMAM E CLUSTER MARITTIMO ASSIEME PER LA SICUREZZA E RIFUNZIONALIZZAZIONE DELLO SCALO MESSAPICO.

Lo scorso 31 ottobre, con l’Ordinanza numero 107/2022, la Capitaneria di Porto di Brindisi ha adottato il nuovo “Regolamento per la disciplina degli accosti e della sosta agli ormeggi delle navi nel porto di Brindisi”. Il documento che entrerà in vigore dal prossimo 14 novembre è stato realizzato in collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM).

 

Il provvedimento, presentato al Comitato di Gestione dell’AdSPMAM nella seduta dello scorso 28 ottobre, va ad abrogare il vecchio e oramai obsoleto Regolamento 48/2004 e successive modifiche, ridefinendo, rifunzionalizzando e adeguando lo scalo messapico alle sue nuove caratteristiche morfologiche, alle recenti normative introdotte e alle mutate dimensioni e tipologia delle navi che vi fanno scalo.

 

Nell’arco di 18 anni, infatti, non solo sono mutate notevolmente le dimensioni delle navi, ma è cambiata anche la stessa infrastruttura portuale: ci sono diversi pescaggi e sono state realizzate nuove banchine, ad esempio Costa Morena Est e Costa Morena Nord; sono cresciute tutte le tipologie di traffico, passeggeri, commerciale e industriale; è stato avviato, inoltre, il traffico crocieristico che negli ultimi anni ha registrato un incremento esponenziale; ed è stato innalzato l’airdraft (il limite di ingombro delle navi nel cono di atterraggio degli aerei).

 

Il documento, formato da una parte normativa e una tecnica, quest’ultima perfettibile sulla base degli eventuali aggiornamenti, mira a gestire l’utilizzo delle banchine ottimizzando la logistica e ad aumentare gli standard di sicurezza del porto, agevolando le manovre di accosto e di allontanamento dalla banchina delle navi in arrivo e in partenza.

 

Il Regolamento è il frutto del lavoro di tutta la Comunità marittima brindisina che abbiamo coinvolto totalmente e direttamente– commenta il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi C.V. (CP) Fabrizio Coke. Volevamo, infatti, un documento che tenesse conto delle necessità di tutti coloro i quali vivono e lavorano in porto. Oltre all’Autorità di Sistema, infatti, abbiamo riunito attorno al tavolo i Servizi Tecnico Nautici (piloti, ormeggiatori e rimorchiatori) e l’ utenza portuale. Ciascuno ha dato il proprio importante contributo in un clima di operosa sinergia e condivisione”.

 

L’entrata in vigore del nuovo regolamento costituisce un altro fondamentale tassello dell’ampio e complesso progetto teso a migliorare ed enfatizzare la polifunzionalità del porto di Brindisi– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Da oggi, disponiamo di uno strumento valido, dinamico e attuale in grado di supportare l’Autorità marittima e il nostro Ente nella gestione non solo dell’ordinario ma anche dell’eventuale emergenza; uno strumento, peraltro, in grado di adattarsi, anche, alle future evoluzioni dello scalo”.  

 

Il Regolamento per la disciplina degli accosti costituisce per un porto la norma madre dalla quale, scaturiscono le successive ordinanze per la gestione tecnico-operativa della infrastruttura portuale.

 

L’ordinanza è visibile sul sito della Capitaneria di porto Guardia Costiera di Brindisi, attraverso il link: https://www.guardiacostiera.gov.it/brindisi/Documents/Ord.107_2022%20Regolamento%20per%20la%20disciplina%20degli%20accosti%20delle%20navi%20nel%20porto%20di%20Brindisi.pdf

 

 

MDF , 3 novembre 2022

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PORTO DI BRINDISI: AGGIUDICATA LA GARA PER LA REALIZZAZIONE DELLE BRICCOLE CON PONTILE PEDONALE. A BREVE, INCONTRO TECNICO CON LA DITTA PER LA REDAZIONE DEL CRONOPROGRAMMA. 9, 3 MILIONI DI EURO IL QUADRO ECONOMICO

 

Con Determina n. 85 del 14 marzo 2022, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha aggiudicato la gara, aperta e telematica, con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, relativa all’appalto integrato: “Porto di Brindisi: potenziamento degli ormeggi navi ro-ro a Costa Morena Ovest– Realizzazione di briccole con pontile”.

La ditta che si è aggiudicata l’appalto integrato (la stazione appaltante ha predisposto il progetto preliminare e l’appaltatore, selezionato anche sulla base del progetto proposto, predisporrà la progettazione esecutiva) è l’A.T.I. Venna s.r.l./Research Consorzio Stabile s.c.arl, con sede legale a Taurisano (LE).

Il bando della procedura di gara era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 6 settembre.

Entro i termini previsti erano pervenute quattro offerte. In cima alla graduatoria, stilata dal seggio di gara, vi è, appunto, l’ATI Venna s.r.l./Research Consorzio Stabile s.c.arl che ha offerto un ribasso del 20,000%, per un importo totale di appalto di circa 6 milioni 400 mila euro.

A breve, la ditta aggiudicataria sarà convocata negli uffici dell’Ente per la redazione di un cronoprogramma e la definizione di tutti gli aspetti relativi alla progettazione esecutiva dell’opera; dopo di ché saranno  cantierizzati i lavori che avranno una durata di circa 10 mesi.

Si tratta di un’opera strategica per il porto di Brindisi, attesa e auspicata da anni, sia dagli organi tecnici competenti, piloti e ormeggiatori, sia dalla Capitaneria di Porto, in quanto necessaria per innalzare i livelli di sicurezza, nelle fasi di ormeggio delle navi traghetto che ordinariamente attraccano di poppa presso le banchine.

Attualmente, un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Brindisi vieta l’ormeggio in andana (le navi disposte affiancate perpendicolarmente rispetto alla banchina) in caso di vento forza 8, riducendo  pertanto notevolmente i posti disponibili.

Soprattutto in condizioni meteomarine avverse, quindi, attraverso le briccole si garantirà la massima sicurezza degli addetti all’ormeggio, delle operazioni di sbarco e imbarco e delle stesse navi, atteso che, al momento, sono tenute “in posizione”, ossia ferme e in condizioni di sicurezza, esclusivamente dalle ancore poste a prora.

“Abbiamo espletato una procedura complessa attribuendole carattere di urgenza– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Il porto di Brindisi e i suoi traffici non possono permettersi di perdere ulteriormente tempo rispetto alla realizzazione di un’opera fondamentale per l’innalzamento degli standard di sicurezza degli operatori e per il rilancio dello scalo. Con il mooring dolphin (le briccole), infatti, saremo in grado di garantire al traffico dei rotabili e quindi alle Motorways of the Sea (autostrade del mare) nuove e rilevanti potenzialità di crescita, riducendo sensibilmente, soprattutto in questo momento particolare, l’impatto dell’aumento dei carburanti sull’economia. Assicurare, infatti, ai vettori giunti in porto facilità , sicurezza e celerità nelle manovre di ormeggio significa rendere lo scalo messapico fortemente attrattivo nel segmento Short Sea Shipping e dunque nuovamente volano dello sviluppo della città e del suo retroporto. Il traguardo, peraltro, è perseguito attraverso un’opera dal minimo impatto ambientale e quindi assolutamente coerente con la nostra visione di green port”.

L’intervento consiste nella infissione in mare, nel porto medio, di 6 briccole: la prima, lato terra posta a 17 mt dall’attuale banchina (Costa Morena Ovest); le quattro successive poste ad intervalli di 30 mt; l’ultima (la sesta) lato mare posta a 60 mt dalla precedente. Le briccole saranno collegate tra loro da una passerella metallica, per consentire il solo accesso agli ormeggiatori.

Si giunge all’aggiudicazione della gara d’appalto dopo un lungo ed elaborato decorso procedimentale, avviato nel 2019, sbloccatosi nel mese di marzo 2021 quando si concluse positivamente la Conferenza di servizi asincrona, relativa all’approvazione del progetto definitivo dell’opera. Prodromico a tale risultato, il parere favorevole del Consiglio Superiore Lavori Pubblici sulla proposta di adeguamento tecnico funzionale al Piano Regolatore Portuale, sulla scorta del quale, il Ministero dell’Ambiente aveva, peraltro, comunicato l’esclusione dal campo di applicabilità della disciplina V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale).

Il progetto è stato dichiarato ammissibile e finanziabile con i fondi POC PUGLIA 2014-2020 – POR PUGLIA 2014-2020. ASSE VII “Sistemi di Trasporto e Infrastrutture di Rete”- AZIONE 7.4 “Interventi per la competitività del sistema portuale e interportuale” con Determinazione Dirigenziale n. 32 del 26.04.2021 emanata dal Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio – Sezione Trasporto Pubblico Locale e Grandi Progetti, per l’importo provvisorio concedibile pari a € 9.117.394,32.

  

MDF, 15 marzo 2022

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RIVOLUZIONE TECNOLOGICA NEI PORTI ADSPMAM. A BARI, AVVIATA LA VIRTUALIZZAZIONE DELLA “SECURITY CARD”; A BRINDISI INTRAPRESO IL PROCEDIMENTO PER IL POTENZIAMENTO DELLA FIBRA OTTICA; IN TUTTI GLI SCALI PREVISTA L’IMPLEMENTAZIONE DEL SISTEMA GAIA

Il Dipartimento IT (Information Technology) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) prosegue nell’importante opera di trasformazione dei propri porti in ecosistemi sempre più intelligenti, attraverso l’utilizzo di Big Data, intelligenza artificiale, IoT e le più recenti tecnologie.

 

Negli ultimi giorni del 2021, nel porto di Bari, è stata avviata con successo la virtualizzazione della “security card”.

 

Si tratta di un esempio concreto di cooperazione applicativa tra i sistemi pubblici e privati, attraverso soluzioni tecnologiche che assicurano l’interazione e lo scambio di informazioni senza vincoli sulle implementazioni. Il nuovo modello di interoperabilità, previsto dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), è stato avviato attraverso un’estensione del Port Community System(PCS) GAIA e, subito dopo la fase di sperimentazione e di rodaggio, sarà adottato, anche, negli altri scali del sistema dell’Adriatico meridionale con l’obiettivo di abbattere sensibilmente i tempi di attesa dei passeggeri nella fase del check-in e di ridurre, conseguentemente, potenziali situazioni di assembramento in prossimità degli sportelli delle agenzie marittime.

 

La virtualizzazione della security card, implementata e testata con la preziosa collaborazione delle agenzie marittime e delle rispettive compagnie di navigazione, avviene attraverso la normale operazione di check-in e consente di gestire le fasi di bigliettazione e di imbarco sui traghetti in partenza dal porto di Bari mediante, appunto, carte di sicurezza virtuali che permettono, anche, il monitoraggio, in tempo reale, del flusso dei passeggeri e dei mezzi che attraversano i varchi di sicurezza, sia nell’area Schengen che extra-Schengen dello scalo.

 

La virtualizzazione è un’astrazione dalle risorse fisiche dell’IT, la cui rappresentazione virtuale consente di astrarre sia i componenti hardware sia quelli software; pertanto, può essere utilizzata esattamente come il suo riscontro fisico.

 

Nei giorni scorsi, inoltre, l’AdSPMAM ha sottoscritto due protocolli d’intesa con il Comune di Bari: uno relativo al progetto MONKEY (Mobility Network: Key Smart Solutions) che prevede interventi finalizzati a potenziare gli strumenti esistenti di gestione della mobilità urbana e a coinvolgere i portatori d’interesse privati nello sviluppo di soluzioni “smart“.

Una piattaforma, quindi, in grado di far comunicare efficacemente i diversi sistemi informativi urbani, territoriali e centrali favorendo la raccolta e la gestione intelligente dei dati, la loro pubblicazione e l’accesso controllato agli stakeholders, pubblici e privati.

 

Il secondo protocollo d’intesa, invece, è afferente il progetto MAAS4Italy (Mobility as a Service for Italy) che mira a promuovere la condivisione dei dati, la riutilizzabilità e l’interoperabilità dei sistemi di trasporto, a partire dalle grandi città metropolitane. L’investimento rientra nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

 

Vi sono importanti novità, anche, per il porto di Brindisi.

 

Nei giorni scorsi, infatti, l’Ente portuale ha avviato l’iter di adesione alla convenzione “Consip Reti locali 7” per potenziare ed estendere la fibra ottica nella rete portuale.

 

L’attività di potenziamento della fibra riveste un’importanza fondamentale, in quanto permette di aumentare l’affidabilità dei servizi telematici portuali, attraverso il PCS GAIA, e di avviare le attività di digitalizzazione delle procedure doganali previste dal progetto di “Evoluzione della piattaforma GAIA a supporto dell’interoperabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale”, ammesso a finanziamento nell’ambito del Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 14-20.

 

Nel biennio 2022-2023, in tutti i porti del sistema, il PCS GAIA subirà una rilevante evoluzione, finalizzata a sviluppare nuovi importanti servizi che avranno il duplice obiettivo di velocizzare le procedure autorizzative e di aumentare la trasparenza delle attività amministrative, a beneficio dell’intera comunità portuale di sistema.

 

In particolare:

  • Sarà sviluppato e reso disponibile lo Sportello Unico Amministrativo 2.0 che consentirà la digitalizzazione di tutti i procedimenti amministrativi. Gli utenti, pertanto, potranno disporre, secondo le linee guida AgID, di un vero e proprio fascicolo digitale in cui saranno conservate e rese disponibili tutte le pratiche e le informazioni che riguardano il loro rapporto con l’Autorità di Sistema Portuale.
  • Sarà estesa la cooperazione applicativa con il sistema informativo doganale AIDA, attraverso la realizzazione di nuovi varchi “intelligenti” per il tracciamento logistico della merce.
  • Saranno potenziati i sistemi di videosorveglianza a supporto della security portuale; inoltre saranno attivate reti Wi-Fi a disposizione dei passeggeri in transito e degli operatori portuali.

 

Le tecnologie di un porto smart sono direttamente collegate a tutto l’ecosistema portuale,- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi – proprio per questo, da tempo, abbiamo avviato una vera e propria rivoluzione tecnologica nei nostri scali. Un porto smart è un porto automatizzato, dove la tecnologia e gli esseri umani lavorano assieme, utilizzando i dati analitici per  sviluppare decisioni di mercato corrette ed effettuare operazioni portuali più rapide e sicure. Questi nuovi processi, oltre ad implementare l’efficienza di un’infrastruttura, sono in grado di migliorane performance e competitività economica, non solo a beneficio del porto e del suo territorio, ma in maniera più ampia di tutta la supply-chain (la catena di distribuzione), con un impatto determinante sull’azione di salvaguardia ambientale, sulla riduzione dei costi e sul miglior servizio reso all’utenza”.

 

Le attività dell’Ufficio IT dell’AdSPMAM sono previste dal Piano Operativo Triennale 2020-2022 e sono in linea con le indicazioni inserite dall’AgID nel Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione.

 

MDF, 26 gennaio 2022

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