Il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, ha firmato questa mattina il contratto di appalto con la ditta Fenix Consorzio Stabile S.C.A.R.L. che ha vinto la gara indetta dall’Ente per l’esecuzione degli “interventi migliorativi e manutentivi presso il raccordo ferroviario di Costa Morena nel porto di Brindisi”.
Si tratta di uno snodo che riveste un’importanza strategica e funzionale rilevante per tutte le attività del porto, al servizio sia delle cosiddette “autostrade del mare” e sia della vasta ed operosa zona industriale di Brindisi.
Il progetto prevede che nello stesso intervento vengano effettuati lavori sia migliorativi dell’intera infrastruttura, sia manutentivi.
Tramite la realizzazione di tre attraversamenti carrabili, adatti al traffico frequente e pesante, distribuiti sul fascio e aventi un interasse di circa 100m, saranno migliorate funzionalità e sicurezza nell’utilizzo del piazzale di Costa Morena est, la cui parte più interna, allo stato attuale, risulta isolata rispetto agli accosti di Testata Nord e di banchina Est, per via della presenza della vasca di colmata e del fascio di binari che si sviluppa in senso longitudinale rispetto allo sporgente.
Oltre a risolvere altre criticità, peraltro, si eviteranno, anche, quei fenomeni di congestione sulle aree retrostanti delle banchine che spesso si registrano durante le operazioni portuali.
Ciascuno dei tre attraversamenti a raso sarà costituito da moduli in gomma, vulcanizzata piena (piastre), collegati tra loro per creare un passaggio di area. Il sistema modulare sarà composto da piatti singoli in gomma, uniti mediante elementi di fissaggio e garantirà il passaggio a raso da una parte all’altra dello sporgente di Costa Morena est di mezzi pesanti, financo delle imponenti gru portuali.
Le opere, come detto, saranno anche di carattere manutentivo. Nel progetto, infatti, per garantire costantemente standard di sicurezza adeguati, è prevista la sostituzione delle traverse e dei traversoni in legno ammalorati, in corrispondenza di alcuni deviatoi. Inoltre, sarà effettuata una revisione di tutti gli scambi e dei tratti di binario con curve di raggio ridotto.
Proprio per via della rilevanza degli interventi progettati, nelle more della sottoscrizione odierna del contratto, lo scorso 30 marzo, in via d’urgenza, sono stati già stati affidati i lavori.
“Il trasporto intermodale è l’anello fondamentale nella catena logistica globale, in grado di aprire le porte ad una connessione più efficiente, sostenibile e resiliente tra i modi di trasporto- commenta il presidente di Patroni Griffi. Puntiamo a rafforzare il ruolo del porto di Brindisi quale snodo competitivo e strategico nel bacino del Mediterraneo.
Un attento e costruttivo dialogo con gli operatori ci ha consentito di individuare i bisogni e le potenzialità del sistema infrastrutturale esistente e di programmare gli interventi concepiti per rendere l’infrastruttura ancora più flessibile e integrata. Gli studi di settore ci dicono, infatti, che negli ultimi anni abbiamo assistito ad un “disaccoppiamento” (decoupling)” tra l’andamento del PIL e il traffico di passeggeri e merci, con quest’ultimo che ha conosciuto una crescita più veloce del PIL, in fase di ripresa. Dobbiamo, pertanto, farci trovare pronti – conclude Patroni Griffi– con una dotazione di infrastrutture e di servizi adeguata per far fronte ai trend macroeconomici in Europa e nel mondo”.
L’intervento che ha un costo di circa 815 mila euro sarà completato entro il 2 luglio prossimo, ossia 90 giorni dall’avvio dei lavori.
L’intero raccordo ferroviario portuale di Brindisi, fatta esclusione per i due binari lato sud del fascio di presa e consegna, è in esercizio e su di esso vengono effettuate le operazioni di carico materiali da autocarri su carri ferroviari, per le cui manovre l’AdSP MAM ha rilasciato una concessione di servizi a Mercitalia S.p.A..
MDF, 4 maggio 2023
Nei giorni scorsi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse per il completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile Petrolchimico e Costa Morena Est nel porto di Brindisi, ossia la cosiddetta “cassa di colmata”.
Nei giorni scorsi, infatti, il presidente dell’Ente, Ugo Patroni Griffi, nominato Commissario straordinario per l’espletamento delle attività di programmazione, progettazione, approvazione dei progetti, affidamento ed esecuzione dei lavori per il completamento dell’infrastrutturazione portuale, relativamente alla realizzazione della colmata nell’area posta tra la radice del molo Polimeri e la foce del canale Fiume Grande, nonché per l’esecuzione del dragaggio di parte dei fondali, aveva firmato il decreto per l’emissione dell’avviso pubblico della manifestazione di interesse, sulla base del progetto definitivo, attraverso il quale individuare gli operatori economici interessati.
Le aziende, in possesso dei requisiti generali fissati nel bando, potranno inoltrare istanza di partecipazione, in deroga alle disposizioni del Codice dei Contratti Pubblici, e saranno successivamente invitate, dopo la verifica e l’approvazione del progetto esecutivo, alla procedura negoziata senza bando per l’affidamento dei lavori da aggiudicare con il criterio del minor prezzo, da individuare mediante ribasso percentuale sull’importo a base d’asta.
L’appalto rientra nel quadro economico dell’opera denominata “Lavori per il completamento dell’infrastrutturazione portuale, relativamente alla realizzazione della colmata nell’area posta tra la radice del Molo polimeri e la foce del canale fiume Grande” a valere sul Programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e complementari al Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), per un importo di circa 43 milioni di euro. Si tratta della somma più rilevante di procedure d’appalto avviate in un porto nel sud Italia, dopo Palermo.
“E’ la regina di tutte le opere– commenta il presidente Ugo Patroni Griffi- senza la quale non potremmo avviare le azioni programmate per imprimere una svolta epocale allo sviluppo infrastrutturale dello scalo brindisino. Un intervento storico e troppo a lungo atteso inserito, dal Governo nel piano delle 15 opere ritenute indispensabili per il sistema Paese, per le quali servono tempi di realizzazione certi e ristretti. In tal senso si è indirizzato il fondamentale apporto dato alla procedura dal sottosegretario al MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), on. Tullio Ferrante, e dall’onorevole Mauro D’Attis con l’obiettivo di avviare e concludere, sull’esempio del modello Genova, un’opera che ci consentirà di procedere speditamente con il dragaggio del porto e di realizzare nuovi accosti per traghetti e navi da crociera a Sant’Apollinare”.
L’AdSPMAM, una volta realizzata la cassa di colmata, potrà avviare il dragaggio dei fondali per avere fondali più profondi nelle aree maggiormente operative:
In un sito SIN (Sito di Interesse Nazionale, caratterizzato da aree potenzialmente contaminate molto estese classificate come “dannose” dallo Stato italiano, laddove sia confermata la presunta contaminazione), quale è Brindisi, infatti, lo strumento maggiormente sostenibile, dal punto di vista sia finanziario sia ambientale, che la Legge indica per gestire i materiali rivenienti dai dragaggi in aree estese è, appunto, la realizzazione di una vasca di colmata.
Nel nuovo layout progettuale, oltre alla riduzione in pianta, è stato cercato un sostanziale incremento della superficie permeabile e una conseguente diminuzione del volume della cassa di circa 150.000 m3, la riduzione del fronte di accosto, l’aumento dell’ampiezza del nuovo canale (da 45 mt a 130 mt) e, infine, un diverso trattamento dei confini lato terra e della sponda occidentale del canale sui quali verranno messi a dimora impianti arborei e arbustivi sistemati a “dune” per proteggere l’area dal traffico veicolare (interventi, questi ultimi, di riqualificazione paesaggistica in coerenza con quanto previsto per l’area dal “Progetto di valorizzazione e riqualificazione integrata dei paesaggi costieri”, di cui al vigente Piano Paesaggistico Territoriale Regionale).
Un parco verde sul mare, quindi, che coprirà un’area di circa 50.000m2 e che, oltre a poter ospitare flora e fauna selvatiche, potrà essere fruibile dal pubblico, con un impatto visivo e ambientale rilevante. L’area verde sarà, infatti, percorsa da una passeggiata pedonale (circa 670 m) di collegamento dell’ingresso carrabile alla nuova foce del Fiume Grande.
La presentazione della manifestazione di interesse dovrà pervenire entro e non oltre il 20 aprile alle ore 11.00. L’intervento dovrà essere completato entro 610 giorni.
La documentazione e le informazioni generali sono disponibili sul sito istituzionale della AdSPMAM https://www.adspmam.it/ nella pagina dedicata del Commissario https://www.adspmam.it/commissario-straordinario/ e sulla piattaforma telematica “TuttoGare” all’indirizzo: https://gare.adspmam.it/albo_fornitori/id6375-dettaglio
Fondamentale, nel lungo e complesso procedimento avviato nel 2017, l’apporto fornito dal sottosegretario al MIT, on. Tullio Ferrante, e dal parlamentare brindisino, on. Mauro D’Attis, i cui interventi ufficiali sull’argomento si riportano di seguito.
ON. TULLIO FERRANTE
“Ieri è stato pubblicato l’avviso per la manifestazione di interesse per i “Lavori per il completamento dell’infrastrutturazione portuale, relativamente alla realizzazione della colmata nell’area posta tra la radice del Molo polimeri e la foce del canale fiume Grande”. Tale intervento rientra nel Programma di interventi infrastrutturali in ambito portuale sinergici e complementari al PNRR, per un importo di circa 35 milioni di euro. Sono molto soddisfatto che l’attività di coordinamento da me svolta su tale opera commissariata, in sinergia con il Commissario straordinario Ugo Patroni Griffi, abbia trovato concretezza nella pubblicazione dell’avviso. Sono certo che, una volta avviato il primo lotto, si procederà poi celermente con il completamento dell’opera, per la realizzazione della quale notevole è stato il contributo politico dell’amico deputato Mauro D’Attis; opera che, una volta completata, comporterà indubbi benefici nella gestione dei traffici di merci nel porto di Brindisi ed un importante impatto sul tessuto socio/economico dell’intera area”.
ON.MAURO D’ATTIS
PORTO DI BRINDISI, D’ATTIS (FI): “PUBBLICATA GARA PER VASCA DI COLMATA, DA OGGI STUDI SU OPPORTUNITÀ DI ALLARGAMENTO DEL CANALE PIGONATI”*
Nota del commissario regionale di Forza Italia, l’on Mauro D’Attis.
“Oggi ho partecipato alla riunione per alcuni interventi nel porto di Brindisi, promossa dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale. Abbiamo finalmente affrontato seriamente la questione della possibilità di allargare il canale Pigonati. La conclusione di questo primo incontro è di avviare gli studi tecnici di fattibilità dell’opera e di valutazione sulla sua reale utilità: si tratta di un passaggio essenziale per accantonare ogni pregiudizio sia di coloro che militano per il “sì” all’opera sia di coloro che sono nel campo avverso. Detto ciò, non posso che essere particolarmente contento anche perché oggi prende il via un intervento che ho seguito e seguo con la massima attenzione: è stata pubblicata la gara per la cosiddetta ‘vasca di colmata’ del porto di Brindisi, opera gestita dal Commissario Ugo Patroni Griffi e sulla quale c’è grande attenzione del collega sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante . Il potenziamento infrastrutturale dello scalo portuale è una priorità, una scelta strategica che rivendichiamo e di cui tutto il territorio beneficerà in termini di crescita economia e occupazionale”.
MDF, 16 marzo 2023
All’indomani della nascita ufficiale dell’Industria del mare, un progetto presentato ieri nella sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, alla presenza del presidente Ugo Patroni Griffi e degli operatori coinvolti, si inizia a lavorare per la costituzione della rete di imprese che hanno presentato manifestazione di interesse per aderire all’iniziativa.
Si tratta di 7 aziende, del comparto della nautica e delle manutenzioni in generale, che assieme sviluppano un giro di affari per circa 17 milioni di euro e danno lavoro ad oltre 280 dipendenti: Consorzio Cantieri Riuniti del Mediterraneo, SEA Event Agency, Tecnogal Service srl, Cannone Teodoro srl, MPS-Manufacturing Process Specification srl, MTS- Maintenance of Technological System, Naval Balsamo srl, Ditta Vito Capriati.
Gli obiettivi del Polo nautico di Brindisi sono numerosi e vanno dalla realizzazione di un centro di trasformazione e refitting per mega yacht e navi da diporto e di un centro di costruzioni navali; alla progettazione, l’ampliamento e l’avviamento delle unità produttive esistenti, è prevista, inoltre, la creazione di un centro di manutenzioni meccaniche, un centro di costruzioni metalliche per installazioni offshore e un centro servizi.
“L’area ZES di Brindisi spicca il volo, commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi. Prende vita un insediamento che può generare, nel breve termine, oltre 150 nuovi posti di lavoro. La prova empirica della correttezza degli scenari di probabilità su cui abbiamo costruito la nostra visione di porto. Un’occasione importante per riqualificare il personale in uscita dalla Red economy e da quel processo di transizione energetica che già sta provocando rilevanti ripercussioni sociali e che bisogna assolutamente arginare, con programmi di sviluppo seri e con la promozione di progetti produttivi e nuovi modelli organizzativi”.
“La costituzione del Polo per l’Industria del mare a Brindisi, alla luce delle nuove dinamiche di sviluppo del territorio, muove dal nuovo e importante insediamento produttivo del Consorzio Cantieri Riuniti del Mediterraneo, nella convinzione che il settore, se opportunamente sostenuto e valorizzato, può rappresentare una concreta occasione di crescita nel campo economico e sociale, con importanti ricadute occupazionali– commenta Giuseppe Meo, presidente del Salone Nautico di Puglia, coordinatore del progetto. Stiamo creando un network ad alta potenzialità di sviluppo e innovazione fra le aziende aderenti, puntando sulle infrastrutture, sulla ricerca, sull’apertura internazionale e sulla qualificazione del capitale umano. Realizzeremo, nelle aree già in concessione e che potranno essere messe a disposizione da ADSPMAM, un Polo integrato fra i più importanti nel Mediterraneo. Un ringraziamento particolare al presidente Patroni Griffi per aver colto il nostro invito e per la grande disponibilità dimostrata”.
Punto di forza dell’idea progettuale è la costituzione reale e permanente di una partenrship fra le imprese che operano nel porto di Brindisi, con l’investimento di circa 40 milioni di euro, realizzando un sistema strettamente integrato, finalizzato ad avviare attività di produzione, assistenza, manutenzione, rimessaggio, formazione e internazionalizzazione.
MDF, 21 maggio 2021