Giovedì 19 maggio alle ore 16.00, nella sede di Bari dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) p.le C. Colombo 1, il presidente Ugo Patroni Griffi e il Comandante Regionale della Guardia di Finanza Puglia, Generale di Divisione Francesco Mattana, sottoscriveranno un protocollo d’intesa riguardante la corretta gestione dei finanziamenti scaturenti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il documento mira a garantire un adeguato e incisivo presidio di legalità, a tutela dell’impiego delle ingenti risorse finanziarie che l’Unione Europea ha messo a disposizione con il programma Next Generation UE, per il rilancio degli investimenti pubblici e privati, all’indomani della crisi pandemica.
I dati relativi al primo trimestre del 2022, nei porti dell’Adriatico Meridionale (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli e Manfredonia), confermano e consolidano il trend di crescita intrapreso e mai fermatosi, nemmeno nel periodo più buio della pandemia, e annunciano nuove potenzialità di sviluppo esponenziali, a beneficio dell’economia dei territori interessati e dell’intero Paese.
Sia pur con la limitata portata statistica che può essere attribuita solo ai dati di un semestre, si rileva che nei primi tre mesi del nuovo anno, i cinque scali hanno movimentato più di 4,6 milioni di tonnellate di merce, un dato che si traduce in un +17% rispetto allo stesso periodo del 2021 e, addirittura, +25% rispetto al 2019.
L’ottimizzazione dei noli, ossia l’utilizzo di un numero inferiore di navi con più carico, e l’immissione in linea delle nuove RO-RO e RO-PAX, capaci di ospitare a bordo un maggior numero di mezzi e di mezzi pesanti, hanno già prodotto gli effetti auspicati, ossia la diminuzione del numero degli accosti complessivi che, finora, sono stati 894.
I dati del primo trimestre 2022 sono trainati dalle rinfuse solide con il +30%, seguite dal general cargo (+13%) e dalle rinfuse liquide (+7%). Continua la sua crescita, rapportata agli ultimi tre anni, il traffico dei rotabili che raggiunge le 73.800 unità.
In ascesa significativa, anche, il dato relativo al flusso passeggeri. I traghetti hanno portato negli scali del Sistema oltre 167mila persone, un dato che si traduce in +31% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Nonostante nel trimestre in esame non fosse ancora iniziata la stagione crocieristica il database rileva già i primi accosti di navi da crociera che negli altri due anni, a causa della pandemia, erano azzerati.
Dalla lettura complessiva dei dati del Sistema del primo trimestre 2022, che non costituisce un’analisi statistica per via della brevità dell’arco temporale in esame, privo delle componenti tendenziali e stagionali necessarie, ma un trend parametrico, si passa, quindi, ad una lettura per ciascun singolo porto.
Porto di Bari
Il porto del capoluogo di Regione si distingue per il numero degli accosti che arriva a 447. Di conseguenza, aumenta il quantitativo delle tonnellate movimentate +12% rispetto al 2021, dato trainato dall’incremento della movimentazione del general cargo che non solo cresce del +17% rispetto al 2021 ma, addirittura, supera il dato del 2019 del +22% , confermando il trend di chiusura di fine anno 2021.
Nell’ultimo anno, sono transitati, dal porto di Bari, quasi 47mila rotabili e circa 17mila TEU.
In questo quadro di crescita complessiva è il dato relativo al flusso dei passeggeri a segnare un vero e proprio record: ben 120 mila viaggiatori sono arrivati a Bari a bordo di traghetti, il 41% in più rispetto al 2021.
Porto di Brindisi
Performance altamente positiva, nei primi tre mesi del 2022, per il porto di Brindisi che continua a registrare una significativa crescita nel traffico merci. Lo scalo messapico consolida la propria funzione di hub strategico e multimodale, in grado di movimentare ingenti quantitativi di rinfuse, TEU e special cargo, carichi straordinari per dimensioni e peso, alimentando e sostenendo l’approvvigionamento di merci in favore della miriade di imprese presenti nella zona industriale.
I dati raccontano di una crescita notevole del quantitativo di tonnellate movimentate, del +26%, aumento trainato dalle rinfuse solide che toccano il record del +86% e dal general cargo +6,3%, rispetto al 2021. Nel periodo considerato si rileva, anche, un deciso aumento della movimentazione dei TEU effetto, dovuto alle attività della Base delle Nazioni Unite e del numero dei passeggeri traghetti che registra un deciso 10% di aumento rispetto all’anno precedente.
Porto di Monopoli
Monopoli continua nel trend positivo di crescita, a dimostrazione del fatto che, oltre ad essere considerato il porto gioiello del Sistema, lo scalo riveste un ruolo strategico nella rete dei traffici, nazionali e internazionali. Nei primi tre mesi dell’anno, si sono registrati 29 accosti, un dato che segna il +16% rispetto al 2021 e si allinea alla perfomance pre-pandemica. Una crescita rilevante si registra nel traffico delle merci. In totale, sono state movimentate 176mila tonnellate, ciò significa che si conferma e si irrobustisce il trend di crescita rapportato agli anni precedenti (+47% rispetto al 2020 e +21% rispetto al 2019). Anche in questo caso, il mese di marzo ha visto il primo accosto di una nave da crociera, della categoria lusso.
Porti di Barletta e Manfredonia
Nel porto di Barletta, il sistema di rilevazione dati annuncia un aumento esponenziale e storico nella movimentazione del general cargo che si attesta sul +316% mentre per il porto di Manfredonia, si registra l’aumento sia della movimentazione delle rinfuse liquide (+7%), sia del general cargo (+141%) con circa 14mila tonnellate di merci in colli.
“Stiamo lavorando su più fronti, dall’infrastrutturazione funzionale, dinamica e innovativa dei nostri cinque scali, alla promozione in tutte le vetrine nazionali e internazionali con l’obiettivo di rendere il Sistema dell’Adriatico Meridionale un unico snodo caratterizzato da cinque pilastri autonomi e al contempo complementari- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Bisogna adottare una strategia “offertista”, in cui, invece di adeguare in un secondo momento le infrastrutture alle esigenze dei traffici e del sistema economico si crei un “sovrappiù produttivo” di capacità infrastrutturali e di servizi, in grado di attrarre traffici e attività economiche“.
I dati statistici relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti ed elaborati dal sistema
tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto
per le attività portuali dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli, in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti, immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime e, quindi, elaborarli per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.
MDF, 04 maggio 202
Il porto di Bari potenzia significativamente la propria rete di collegamenti Ro-Ro con una nuova nave del Gruppo Grimaldi che servirà la tratta Venezia-Bari-Patrasso.
Da mercoledì 4 maggio, infatti, alle due unità già operative, Eurocargo Alexandria ed Eurocargo Genova, si affiancherà la Eurocargo Cagliari che, come le altre, batte bandiera italiana.
Un ulteriore e significativo investimento da parte del Gruppo Grimaldi che punta a potenziare il traffico Ro-Ro, settore strategico per lo scalo Adriatico e che ha dimostrato di reggere bene anche nei momenti più bui della pandemia.
La Eurocargo Cagliari ha una capacità di trasporto di 3.850 metri lineari (ossia 250 trailer); come le due navi già impiegate sul servizio, è dotata di sistemi di depurazione dei gas di scarico per l’abbattimento delle emissioni di zolfo e particolato.
Il traffico Ro-Ro (in passato perlopiù limitato ai collegamenti con le isole) è in forte sviluppo come alternativa al tutto-strada sui lunghi percorsi. Si tratta delle cosiddette “autostrade del mare”, un efficiente sistema di trasporti marittimi in grado di accrescere l’efficacia e la competitività della modalità di trasporto combinata strada-mare.
“Oltre a togliere dalle strade del Paese ben 250 trailer, decongestionando quindi la viabilità e producendo benefici in termini di prevenzione degli incidenti, il collegamento contribuisce a ridurre l’inquinamento prodotto dal trasporto su gomma, aumentando esponenzialmente la capacità di trasporto dei rotabili dal porto di Bari – commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi. Le ricadute su tutto il comparto economico del territorio saranno rilevanti. L’investimento da parte di Grimaldi, infatti, si incardina e integra i servizi della ZES interregionale Adriatica, valorizzando il legame strategico tra industria, logistica e porti”.
Con l’introduzione della terza nave sulla linea, il Gruppo Grimaldi offrirà partenze aggiuntive da Patrasso per Bari e Venezia (il mercoledì alle 8.00), da Venezia per Bari e Patrasso (il venerdì alle 18.00), da Bari per Patrasso (il sabato alle 18.00) e da Bari per Venezia (il giovedì alle ore 04.00). In totale, il servizio conterà otto partenze a settimana da ognuno dei tre porti.
“L’impiego di una terza nave sulla linea Venezia-Bari-Patrasso è la risposta del Gruppo Grimaldi all’esigenza di servizi di trasporto più frequenti, efficienti ed ecosostenibili tra le sponde italiana e greca dell’Adriatico”, ha affermato Emanuele Grimaldi, Amministrato Delegato del Gruppo Grimaldi. “Questa scelta conferma, oltre all’impegno nei confronti dei nostri clienti, la grande fiducia nel potenziale degli scali pugliesi”.
Il Gruppo Grimaldi ha recentemente annunciato nuove importanti novità anche per il porto di Brindisi per quanto attiene la linea Ro-Pax Brindisi-Igoumenitsa. Da giovedì 28 aprile, la nave Igoumenitsa ha infatti sostituito in rotta la nave Florencia, apportando un sostanziale miglioramento dei servizi offerti, sia in termini di capacità di trasporto che di comfort a bordo.
La nave Igoumenitsa, che batte bandiera italiana, può trasportare circa 800 passeggeri e 3.120 metri lineari di merce rotabile (automobili, furgoni, camion, semi-rimorchi).
L’unità dispone di 191 cabine (per un totale di 459 posti letto) di varie tipologie (interne, esterne e superior), tutte dotate di servizi privati e aria condizionata, alcune delle quali attrezzate per i passeggeri a mobilità ridotta. Con l’acquisto di un apposito pet kit, inoltre, tutte le cabine possono ospitare gli animali domestici che viaggiano al seguito.
A disposizione dei passeggeri ci sono anche una sala poltrone con 320 comode sedute reclinabili, un ristorante self-service, un bar, un negozio e un’area giochi attrezzata per bambini.
Rispetto alla nave Florencia, attraverso l’impiego della nave Igoumenitsa, il Gruppo Grimaldi effettua un upgrade significativo del servizio attualmente offerto sulla linea Brindisi-Igoumenitsa, con 1.100 metri lineari in più dedicati al carico e circa 100 cabine (e 70 posti letto) in più a disposizione di passeggeri e autisti.
La Igoumenitsa parte tutti i giorni da Brindisi alle ore 13.00, con arrivo previsto ad Igoumenitsa alle 21.30. Dal porto greco sono, invece, previste partenze quotidiane alle 23.59, con arrivo nello scalo Adriatico alle 9.00 del giorno seguente.
Bari/Taranto, 7 aprile 2022 – Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e con l’Autorità di sistema portuale del mar Ionio (Taranto) per lo sviluppo dell’attività portuale e dell’economia a essa collegata con importanti impatti positivi anche per l’entroterra pugliese.
L’iniziativa rientra nell’ambito di Motore Italia, il programma strategico della Banca che prevede finanziamenti e iniziative per consentire alle piccole e medie imprese sia di superare la fase di difficoltà causata dalla crisi pandemica, sia di rilanciarsi attraverso progetti di sviluppo, in linea con gli obiettivi del PNRR.
Per accelerare la crescita dell’economia meridionale, Intesa Sanpaolo partecipa attivamente alla valorizzazione delle ZES (Zone Economiche Speciali) del Mezzogiorno per le quali ha predisposto un plafond di 1,5 miliardi di euro per nuovi investimenti. Il Gruppo ha già promosso le ZES presso investitori internazionali con specifiche missioni all’estero, come quelle di Dubai e Pechino, e ha attivato un desk specializzato che offre servizi di consulenza tecnica e finanziaria. Il PNRR ha destinato circa 83 milioni di euro alla ZES adriatica e circa 108 alla ZES ionica.
L’accordo sottoscritto con le Autorità di sistema portuale ha tra gli obiettivi la spinta alla ripresa degli investimenti 4.0 sostenibili delle piccole e medie imprese, la crescita attraverso il ricorso alla finanza straordinaria e alla digitalizzazione, programmi di sviluppo imprenditoriale singoli e in filiera, iniziative a elevato impatto economico e sociale che possano attrarre investitori. In quest’ambito, in coerenza con le iniziative previste dal PNRR per migliorare la competitività del sistema portuale, sono previste le seguenti attività:
Da quanto emerge da una ricerca curata da Srm – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, la Puglia registra un valore aggiunto generato dai settori connessi all’economia del mare pari a 3,2 miliardi di euro (il 4,6% del totale del valore aggiunto prodotto dal territorio).
Le imprese della Blue Economy nella regione sono quasi 18.000 e occupano circa 72.400 persone. La Puglia, inoltre, ha un sistema produttivo molto legato al mezzo marittimo per trasportare i propri prodotti. Infatti, il 53% dell’import-export della regione (pari a 8,2 miliardi di euro) viaggia via mare (la media nazionale è del 36%).
Le aree più collegate alla regione dall’import-export marittimo sono i paesi europei non appartenenti all’UE che concentrano una quota di scambi pari al 24% e, a seguire, Asia Orientale e Nord America, entrambi con una quota del 17%. Importante dunque la proiezione internazionale della regione verso destinazioni che richiedono collegamenti marittimi transoceanici.
I porti della Puglia nel 2021 hanno vissuto un’importante fase di uscita dalla pandemia: hanno gestito 34,3 milioni di tonnellate di merci, di cui 16,8 ascrivibili all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e 17,5 milioni all’Adsp del mar Ionio (Taranto).
“Con questo accordo confermiamo e rafforziamo il nostro sostegno al sistema portuale pugliese e all’intera filiera regionale dell’economia marittima – ha spiegato Alberto Pedroli, Direttore Regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo -. Mettiamo a disposizione delle imprese del settore nuovo credito e supporti operativi per accelerare la ripresa economica con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. In questo quadro di profonda trasformazione, il nostro Gruppo da qui al 2026 ha in programma un piano su scala nazionale di erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente al rilancio del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR”.
“Il mondo dei porti e quello della finanza insieme, con l’obiettivo di dare ossigeno e nuove prospettive di rilancio all’economia pugliese – ha commentato il presidente dell’AdSP del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi -. Due anni di pandemia e la crisi attuale stanno stravolgendo gli assetti economici e commerciali internazionali, con importanti ricadute anche nel trasporto marittimo, attraverso il quale viene scambiato il 90% di beni nel mondo. In questo nuovo scenario, i porti del futuro dovranno fondarsi su quattro pilastri: accorciamento delle catene logistiche, maggiore sostenibilità, digitalizzazione e snellimento delle procedure. Target che possiamo raggiungere attraverso le ZES, vero e proprio asset strategico per il rilancio di tutto il Mezzogiorno, e i fondi rivenienti dal PNRR. L’accordo con Intesa Sanpaolo e con il porto di Taranto, attraverso una sana vision di cooperazione e di collaborazione, mira a rilanciare il ruolo dei porti come hub strategici e snodi dai quali si possa irradiare un’azione di ripresa del tessuto industriale e produttivo italiano e si dipanino nuove e snelle reti logistiche nazionali ed internazionali”.
“La collaborazione avviata con Intesa Sanpaolo nell’ambito di tale accordo – ha affermato il presidente dell’AdSP del mar Ionio, Prof. Avv. Sergio Prete – rappresenta un’ulteriore opportunità di valorizzazione e potenziamento degli assi strategici di sviluppo del porto di Taranto. Grazie a tale sinergia, infatti, coerentemente con gli interventi che interesseranno il porto di Taranto nell’ambito del PNRR, l’AdSP avrà l’occasione di favorire una più efficace crescita competitiva dello scalo attraverso iniziative di supporto e accompagnamento a favore delle realtà produttive che vorranno insediarsi in ambito portuale e nelle aree della ZES promuovendo progetti imprenditoriali e commerciali
Bari/Taranto, 7 aprile 2022 – Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e con l’Autorità di sistema portuale del mar Ionio (Taranto) per lo sviluppo dell’attività portuale e dell’economia a essa collegata con importanti impatti positivi anche per l’entroterra pugliese.
L’iniziativa rientra nell’ambito di Motore Italia, il programma strategico della Banca che prevede finanziamenti e iniziative per consentire alle piccole e medie imprese sia di superare la fase di difficoltà causata dalla crisi pandemica, sia di rilanciarsi attraverso progetti di sviluppo, in linea con gli obiettivi del PNRR.
Per accelerare la crescita dell’economia meridionale, Intesa Sanpaolo partecipa attivamente alla valorizzazione delle ZES (Zone Economiche Speciali) del Mezzogiorno per le quali ha predisposto un plafond di 1,5 miliardi di euro per nuovi investimenti. Il Gruppo ha già promosso le ZES presso investitori internazionali con specifiche missioni all’estero, come quelle di Dubai e Pechino, e ha attivato un desk specializzato che offre servizi di consulenza tecnica e finanziaria. Il PNRR ha destinato circa 83 milioni di euro alla ZES adriatica e circa 108 alla ZES ionica.
L’accordo sottoscritto con le Autorità di sistema portuale ha tra gli obiettivi la spinta alla ripresa degli investimenti 4.0 sostenibili delle piccole e medie imprese, la crescita attraverso il ricorso alla finanza straordinaria e alla digitalizzazione, programmi di sviluppo imprenditoriale singoli e in filiera, iniziative a elevato impatto economico e sociale che possano attrarre investitori. In quest’ambito, in coerenza con le iniziative previste dal PNRR per migliorare la competitività del sistema portuale, sono previste le seguenti attività:
Da quanto emerge da una ricerca curata da Srm – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, la Puglia registra un valore aggiunto generato dai settori connessi all’economia del mare pari a 3,2 miliardi di euro (il 4,6% del totale del valore aggiunto prodotto dal territorio).
Le imprese della Blue Economy nella regione sono quasi 18.000 e occupano circa 72.400 persone. La Puglia, inoltre, ha un sistema produttivo molto legato al mezzo marittimo per trasportare i propri prodotti. Infatti, il 53% dell’import-export della regione (pari a 8,2 miliardi di euro) viaggia via mare (la media nazionale è del 36%).
Le aree più collegate alla regione dall’import-export marittimo sono i paesi europei non appartenenti all’UE che concentrano una quota di scambi pari al 24% e, a seguire, Asia Orientale e Nord America, entrambi con una quota del 17%. Importante dunque la proiezione internazionale della regione verso destinazioni che richiedono collegamenti marittimi transoceanici.
I porti della Puglia nel 2021 hanno vissuto un’importante fase di uscita dalla pandemia: hanno gestito 34,3 milioni di tonnellate di merci, di cui 16,8 ascrivibili all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e 17,5 milioni all’Adsp del mar Ionio (Taranto).
“Con questo accordo confermiamo e rafforziamo il nostro sostegno al sistema portuale pugliese e all’intera filiera regionale dell’economia marittima – ha spiegato Alberto Pedroli, Direttore Regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo -. Mettiamo a disposizione delle imprese del settore nuovo credito e supporti operativi per accelerare la ripresa economica con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. In questo quadro di profonda trasformazione, il nostro Gruppo da qui al 2026 ha in programma un piano su scala nazionale di erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente al rilancio del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR”.
“Il mondo dei porti e quello della finanza insieme, con l’obiettivo di dare ossigeno e nuove prospettive di rilancio all’economia pugliese – ha commentato il presidente dell’AdSP del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi -. Due anni di pandemia e la crisi attuale stanno stravolgendo gli assetti economici e commerciali internazionali, con importanti ricadute anche nel trasporto marittimo, attraverso il quale viene scambiato il 90% di beni nel mondo. In questo nuovo scenario, i porti del futuro dovranno fondarsi su quattro pilastri: accorciamento delle catene logistiche, maggiore sostenibilità, digitalizzazione e snellimento delle procedure. Target che possiamo raggiungere attraverso le ZES, vero e proprio asset strategico per il rilancio di tutto il Mezzogiorno, e i fondi rivenienti dal PNRR. L’accordo con Intesa Sanpaolo e con il porto di Taranto, attraverso una sana vision di cooperazione e di collaborazione, mira a rilanciare il ruolo dei porti come hub strategici e snodi dai quali si possa irradiare un’azione di ripresa del tessuto industriale e produttivo italiano e si dipanino nuove e snelle reti logistiche nazionali ed internazionali”.
“La collaborazione avviata con Intesa Sanpaolo nell’ambito di tale accordo – ha affermato il presidente dell’AdSP del mar Ionio, Prof. Avv. Sergio Prete – rappresenta un’ulteriore opportunità di valorizzazione e potenziamento degli assi strategici di sviluppo del porto di Taranto. Grazie a tale sinergia, infatti, coerentemente con gli interventi che interesseranno il porto di Taranto nell’ambito del PNRR, l’AdSP avrà l’occasione di favorire una più efficace crescita competitiva dello scalo attraverso iniziative di supporto e accompagnamento a favore delle realtà produttive che vorranno insediarsi in ambito portuale e nelle aree della ZES promuovendo progetti imprenditoriali e commerciali basati sui principi dell’innovazione, della cooperazione e della sostenibilità”.
Domani, giovedì 7 aprile alle 16.30, presso “banchina dogana”, viale Regina Margherita a Brindisi, di fronte alla sede della Capitaneria di Porto e in prossimità della motovedetta CP lì ormeggiata, si terrà l’unico punto stampa, nell’ambito della visita istituzionale del porto di Brindisi da parte di una delegazione del movimento politico 5 Stelle.
La delegazione, composta da parlamentari, senatori e consiglieri regionali arriverà a Brindisi attorno alle 15.00. Ad accoglierli il Direttore Marittimo della Puglia e Basilicata jonica, Contrammiraglio (CP) Vincenzo Leone, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, e il comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, C.V. (CP) Fabrizio Coke.
Nella ex sala Comitato della sede di Brindisi di AdSPMAM, il Presidente, illustrerà alla delegazione i cinque porti del Sistema, le loro peculiarità, le opere in cantiere e i progetti dell’Ente nell’immediato futuro; subito dopo, il Comandante del Porto parlerà delle attività della Capitaneria di Porto di Brindisi.
Alle 16.30, prima della visita a bordo della motovedetta CP281 della Capitaneria di porto, si terrà il punto stampa.
MDF, 6 aprile 2022
Con Determina n. 85 del 14 marzo 2022, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha aggiudicato la gara, aperta e telematica, con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo, relativa all’appalto integrato: “Porto di Brindisi: potenziamento degli ormeggi navi ro-ro a Costa Morena Ovest– Realizzazione di briccole con pontile”.
La ditta che si è aggiudicata l’appalto integrato (la stazione appaltante ha predisposto il progetto preliminare e l’appaltatore, selezionato anche sulla base del progetto proposto, predisporrà la progettazione esecutiva) è l’A.T.I. Venna s.r.l./Research Consorzio Stabile s.c.arl, con sede legale a Taurisano (LE).
Il bando della procedura di gara era stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 6 settembre.
Entro i termini previsti erano pervenute quattro offerte. In cima alla graduatoria, stilata dal seggio di gara, vi è, appunto, l’ATI Venna s.r.l./Research Consorzio Stabile s.c.arl che ha offerto un ribasso del 20,000%, per un importo totale di appalto di circa 6 milioni 400 mila euro.
A breve, la ditta aggiudicataria sarà convocata negli uffici dell’Ente per la redazione di un cronoprogramma e la definizione di tutti gli aspetti relativi alla progettazione esecutiva dell’opera; dopo di ché saranno cantierizzati i lavori che avranno una durata di circa 10 mesi.
Si tratta di un’opera strategica per il porto di Brindisi, attesa e auspicata da anni, sia dagli organi tecnici competenti, piloti e ormeggiatori, sia dalla Capitaneria di Porto, in quanto necessaria per innalzare i livelli di sicurezza, nelle fasi di ormeggio delle navi traghetto che ordinariamente attraccano di poppa presso le banchine.
Attualmente, un’ordinanza della Capitaneria di Porto di Brindisi vieta l’ormeggio in andana (le navi disposte affiancate perpendicolarmente rispetto alla banchina) in caso di vento forza 8, riducendo pertanto notevolmente i posti disponibili.
Soprattutto in condizioni meteomarine avverse, quindi, attraverso le briccole si garantirà la massima sicurezza degli addetti all’ormeggio, delle operazioni di sbarco e imbarco e delle stesse navi, atteso che, al momento, sono tenute “in posizione”, ossia ferme e in condizioni di sicurezza, esclusivamente dalle ancore poste a prora.
“Abbiamo espletato una procedura complessa attribuendole carattere di urgenza– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Il porto di Brindisi e i suoi traffici non possono permettersi di perdere ulteriormente tempo rispetto alla realizzazione di un’opera fondamentale per l’innalzamento degli standard di sicurezza degli operatori e per il rilancio dello scalo. Con il mooring dolphin (le briccole), infatti, saremo in grado di garantire al traffico dei rotabili e quindi alle Motorways of the Sea (autostrade del mare) nuove e rilevanti potenzialità di crescita, riducendo sensibilmente, soprattutto in questo momento particolare, l’impatto dell’aumento dei carburanti sull’economia. Assicurare, infatti, ai vettori giunti in porto facilità , sicurezza e celerità nelle manovre di ormeggio significa rendere lo scalo messapico fortemente attrattivo nel segmento Short Sea Shipping e dunque nuovamente volano dello sviluppo della città e del suo retroporto. Il traguardo, peraltro, è perseguito attraverso un’opera dal minimo impatto ambientale e quindi assolutamente coerente con la nostra visione di green port”.
L’intervento consiste nella infissione in mare, nel porto medio, di 6 briccole: la prima, lato terra posta a 17 mt dall’attuale banchina (Costa Morena Ovest); le quattro successive poste ad intervalli di 30 mt; l’ultima (la sesta) lato mare posta a 60 mt dalla precedente. Le briccole saranno collegate tra loro da una passerella metallica, per consentire il solo accesso agli ormeggiatori.
Si giunge all’aggiudicazione della gara d’appalto dopo un lungo ed elaborato decorso procedimentale, avviato nel 2019, sbloccatosi nel mese di marzo 2021 quando si concluse positivamente la Conferenza di servizi asincrona, relativa all’approvazione del progetto definitivo dell’opera. Prodromico a tale risultato, il parere favorevole del Consiglio Superiore Lavori Pubblici sulla proposta di adeguamento tecnico funzionale al Piano Regolatore Portuale, sulla scorta del quale, il Ministero dell’Ambiente aveva, peraltro, comunicato l’esclusione dal campo di applicabilità della disciplina V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale).
Il progetto è stato dichiarato ammissibile e finanziabile con i fondi POC PUGLIA 2014-2020 – POR PUGLIA 2014-2020. ASSE VII “Sistemi di Trasporto e Infrastrutture di Rete”- AZIONE 7.4 “Interventi per la competitività del sistema portuale e interportuale” con Determinazione Dirigenziale n. 32 del 26.04.2021 emanata dal Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio – Sezione Trasporto Pubblico Locale e Grandi Progetti, per l’importo provvisorio concedibile pari a € 9.117.394,32.
MDF, 15 marzo 2022
Record storico di toccate nei porti di Brindisi e di Monopoli, nella stagione crocieristica 2022. Sebbene il calendario non sia ancora definitivo e, pertanto, possono essere aggiunte nuove toccate in itinere, il programma crocieristico si propone di battere tutti i primati, negli scali dell’Adriatico meridionale.
Porto di Brindisi
Nel porto di Brindisi si prevede la migliore performance di sempre: ben 69 approdi di navi da crociera. La stagione inizierà il prossimo 3 aprile e si concluderà il 14 novembre. Oltre alla consolidata presenza di MSC, che torna con MSC Armonia- di cui sono previste 32 toccate-, un’altra compagnia blasonata conferma la propria presenza nello scalo messapico: Costa Crociere che scalerà Brindisi con Costa Luminosa, con 23 approdi. Le restanti toccate saranno effettuate da altre compagnie del settore lusso e maxi yacht, alcune delle quali si affacceranno per la prima volta in città.
“E’ il primo, rilevante e inconfutabile risultato dell’azione di infrastrutturazione del porto che avevamo progettato da tempo e che finalmente abbiamo potuto avviare– commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) Ugo Patroni Griffi. Inoltre, l’ottima sinergia intessuta con l’assessore comunale al Marketing territoriale, Emma Taveri, produrrà l’altro requisito imprescindibile, richiestoci in tutte le nostre azioni di promozione, ossia la risposta della città. Consentire ai crocieristi di vivere tour esperienziali indimenticabili sul territorio, infatti, significa legare al nostro porto le compagnie già presenti e attrarre l’attenzione di nuovi, prestigiosi protagonisti di un mercato in rapidissima espansione”.
“Il dato importante, al di là del numero consistente di scali, è quello delle tante compagnie che hanno deciso di scalare il porto oltre alla scelta dei due maggiori player come Costa Crociere e MSC di effettuare approdi settimanali per tutta la stagione– commenta Teo Titi, agente di Costa Crociere in Puglia. Si conferma quindi la strategicità geografica del porto e la sua attrattività verso questo mercato in quanto porto baricentrico rispetto ai due maggiori sistemi turistici pugliesi: Valle d’Itria a nord e Salento a sud. Il lavoro comune di tutte le amministrazioni dovrà tenerne conto e solo con la costruzione della nuova banchina dedicata alle crociere nella ex spiaggia di Sant’Apollinare e ad un terminal crocieristico il porto potrà divenire un vero hub, oltre a quello di Venezia, di riferimento per tutto l’Adriatico”.
Porto di Monopoli
Numeri record anche a Monopoli, il porto gioiello del Sistema dell’Adriatico meridionale.
La presenza del terminal, costruito da AdSPMAM attraverso il progetto comunitario Themis e inaugurato lo scorso anno, oltre all’importante azione di promozione attuata dall’Ente ha lanciato definitivamente lo scalo nella rete internazionale delle piccole crociere lusso e dei maxi yacht. Sono già state schedulate, nella stagione che partirà il prossimo 28 marzo con il ritorno di Artemis e si concluderà il 31 ottobre, ben 25 approdi.
Porto di Bari
Il porto di Bari conferma il proprio ruolo di leadership nel settore crocieristico, nazionale e internazionale. Dopo i 200mila crocieristi transitati nel 2021, si affaccia una nuova stagione da primato nello scalo adriatico, dove sono previste ben 196 toccate. Un trend di crescita esponenziale per il porto del capoluogo di Regione che, secondo la classifica di Risposte Turismo, si colloca al terzo posto della classifica nazionale, dopo Civitavecchia e Genova. Numeri che tenderanno a crescere significativamente a seguito della realizzazione del nuovo terminal sulla banchina 10, il cui cantiere, nelle intenzioni dell’Ente, sarà avviato già nella prossima primavera. Sarà una struttura moderna e funzionale per un’accoglienza avveniristica e confortevole, in ambienti sviluppati secondo politiche di eco-sostenibilità.
Porti di Manfredonia e Barletta
Negli Uffici AdSPMAM si lavora alacremente per potenziare la presenza dei due scali del Sistema nel mercato crocieristico. La costruzione dei due terminal, inaugurati lo scorso anno e realizzati nell’ambito del progetto comunitario Themis, assieme ai progetti di infrastrutturazione che presto saranno avviati, ossia l’aumento del pescaggio, in entrambi i porti, attraverso il dragaggio dei sedimenti, e, nel porto di Barletta, il prolungamento dei moli finalizzato ad aumentare la sicurezza negli ormeggi, a beneficio di tutta l’attività portuale, sono indirizzati ad attrarre l’interesse delle compagnie che trattano il settore delle piccole navi lusso e dei maxi yacht.
Il 22 settembre, nello scalo sipontino, arriverà la nave extralusso Le Bougainville, della flotta Ponant, inaugurata nel 2010. Lunga 127 metri, la nave dispone di 92 cabine e suite che possono ospitare un massimo di 180 passeggeri e 110 membri dell’equipaggio.
E’ possibile leggere i calendari della stagione crocieristica 2022 sul sito dell’Ente, attraverso il seguente link:
https://www.adspmam.it/comunicazione/calendario-crociere/
MDF, 16 febbraio 2022
Il Dipartimento IT (Information Technology) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) prosegue nell’importante opera di trasformazione dei propri porti in ecosistemi sempre più intelligenti, attraverso l’utilizzo di Big Data, intelligenza artificiale, IoT e le più recenti tecnologie.
Negli ultimi giorni del 2021, nel porto di Bari, è stata avviata con successo la virtualizzazione della “security card”.
Si tratta di un esempio concreto di cooperazione applicativa tra i sistemi pubblici e privati, attraverso soluzioni tecnologiche che assicurano l’interazione e lo scambio di informazioni senza vincoli sulle implementazioni. Il nuovo modello di interoperabilità, previsto dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), è stato avviato attraverso un’estensione del Port Community System(PCS) GAIA e, subito dopo la fase di sperimentazione e di rodaggio, sarà adottato, anche, negli altri scali del sistema dell’Adriatico meridionale con l’obiettivo di abbattere sensibilmente i tempi di attesa dei passeggeri nella fase del check-in e di ridurre, conseguentemente, potenziali situazioni di assembramento in prossimità degli sportelli delle agenzie marittime.
La virtualizzazione della security card, implementata e testata con la preziosa collaborazione delle agenzie marittime e delle rispettive compagnie di navigazione, avviene attraverso la normale operazione di check-in e consente di gestire le fasi di bigliettazione e di imbarco sui traghetti in partenza dal porto di Bari mediante, appunto, carte di sicurezza virtuali che permettono, anche, il monitoraggio, in tempo reale, del flusso dei passeggeri e dei mezzi che attraversano i varchi di sicurezza, sia nell’area Schengen che extra-Schengen dello scalo.
La virtualizzazione è un’astrazione dalle risorse fisiche dell’IT, la cui rappresentazione virtuale consente di astrarre sia i componenti hardware sia quelli software; pertanto, può essere utilizzata esattamente come il suo riscontro fisico.
Nei giorni scorsi, inoltre, l’AdSPMAM ha sottoscritto due protocolli d’intesa con il Comune di Bari: uno relativo al progetto MONKEY (Mobility Network: Key Smart Solutions) che prevede interventi finalizzati a potenziare gli strumenti esistenti di gestione della mobilità urbana e a coinvolgere i portatori d’interesse privati nello sviluppo di soluzioni “smart“.
Una piattaforma, quindi, in grado di far comunicare efficacemente i diversi sistemi informativi urbani, territoriali e centrali favorendo la raccolta e la gestione intelligente dei dati, la loro pubblicazione e l’accesso controllato agli stakeholders, pubblici e privati.
Il secondo protocollo d’intesa, invece, è afferente il progetto MAAS4Italy (Mobility as a Service for Italy) che mira a promuovere la condivisione dei dati, la riutilizzabilità e l’interoperabilità dei sistemi di trasporto, a partire dalle grandi città metropolitane. L’investimento rientra nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Vi sono importanti novità, anche, per il porto di Brindisi.
Nei giorni scorsi, infatti, l’Ente portuale ha avviato l’iter di adesione alla convenzione “Consip Reti locali 7” per potenziare ed estendere la fibra ottica nella rete portuale.
L’attività di potenziamento della fibra riveste un’importanza fondamentale, in quanto permette di aumentare l’affidabilità dei servizi telematici portuali, attraverso il PCS GAIA, e di avviare le attività di digitalizzazione delle procedure doganali previste dal progetto di “Evoluzione della piattaforma GAIA a supporto dell’interoperabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale”, ammesso a finanziamento nell’ambito del Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 14-20.
Nel biennio 2022-2023, in tutti i porti del sistema, il PCS GAIA subirà una rilevante evoluzione, finalizzata a sviluppare nuovi importanti servizi che avranno il duplice obiettivo di velocizzare le procedure autorizzative e di aumentare la trasparenza delle attività amministrative, a beneficio dell’intera comunità portuale di sistema.
In particolare:
“Le tecnologie di un porto smart sono direttamente collegate a tutto l’ecosistema portuale,- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi – proprio per questo, da tempo, abbiamo avviato una vera e propria rivoluzione tecnologica nei nostri scali. Un porto smart è un porto automatizzato, dove la tecnologia e gli esseri umani lavorano assieme, utilizzando i dati analitici per sviluppare decisioni di mercato corrette ed effettuare operazioni portuali più rapide e sicure. Questi nuovi processi, oltre ad implementare l’efficienza di un’infrastruttura, sono in grado di migliorane performance e competitività economica, non solo a beneficio del porto e del suo territorio, ma in maniera più ampia di tutta la supply-chain (la catena di distribuzione), con un impatto determinante sull’azione di salvaguardia ambientale, sulla riduzione dei costi e sul miglior servizio reso all’utenza”.
Le attività dell’Ufficio IT dell’AdSPMAM sono previste dal Piano Operativo Triennale 2020-2022 e sono in linea con le indicazioni inserite dall’AgID nel Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione.
MDF, 26 gennaio 2022
Bilancio più che positivo per i porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) che archiviano il secondo anno di pandemia con un volume complessivo di crescita di 16,82 milioni di merci movimentate ,+3%, e con 4.328 accosti, il 5,3% in più rispetto all’anno precedente.
Complessivamente, nei cinque porti del sistema, (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli e Manfredonia) i dati relativi al traffico delle merci consolidano il trend di crescita intrapreso che consente di superare nettamente non solo il 2020, anno fortemente connotato dalle restrizioni imposte dall’esplosione dell’emergenza sanitaria, ma addirittura il 2019.
Nello specifico, si registrano segni decisamente positivi sia nella movimentazione delle rinfuse liquide, +2,2%, sia in quella delle merci varie in colli che hanno segnato quasi il +12% sul 2020 e hanno superato, financo, il dato del 2019 del +6,4%, con 9 milioni di tonnellate circa.
L’aumento del traffico delle merci in colli è strettamente collegato all’incremento dell’8,5% sul 2020 e del 7% sul 2019 del traffico dei rotabili che, nel 2021, ha segnato la cifra record di oltre 300mila mezzi pesanti transitati nei porti del sistema.
In flessione, invece, la movimentazione delle rinfuse solide, un dato che potrebbe essere generato dalla tendenza prudenziale del mercato a spostare per singolo viaggio quantitativi inferiori di merce, attraverso i general cargo, e dal processo di decarbonizzazione in atto.
Segna una netta ripresa il traffico passeggeri, in tutti gli scali MAM; sebbene, le limitazioni imposte negli spostamenti dall’emergenza sanitaria non consentano, ancora, di tornare ai numeri del 2019.
Nell’anno da poco concluso, infatti, è stato superato il tetto di un milione di passeggeri traghetti transitati che si traduce in un +77,5%, rispetto al 2020.
I territori del sistema, inoltre, hanno accolto circa 250mila crocieristi che hanno viaggiato a bordo delle 125 navi da crociera che nel 2021 hanno scalato i porti dell’Adriatico Meridionale. Ben 108 accosti in più rispetto al 2020.
Un risultato ottimo che certamente sarà brillantemente superato nel 2022, considerato che la programmazione della nuova stagione crocieristica sta già facendo registrare numeri in costante aumento.
Porto di Bari:
Record storico per il porto di Bari nel traffico merci. I 2.102 accosti hanno portato, infatti, ad un aumento delle tonnellate movimentate del 6,7%, rispetto al 2020, trainato dall’incremento della movimentazione dei general cargo che si è attestato al +16,3%, rispetto al 2020 e ha addirittura superato il dato del 2019 del +5,1%.
Nell’anno appena trascorso, sono transitati attraverso lo scalo adriatico più di 176mila rotabili (+18% rispetto al 2020) e più di 70mila TEU.
Oltre alle merci, cresce esponenzialmente il traffico passeggeri, con più di 800mila passeggeri traghetti e i più di 200mila croceristi transitati che si traducono in percentuali di crescita riferite al 2020, rispettivamente, del +98% e del +3.332%.
Le elaborazioni statistiche, quindi, confermano, di fatto, le proiezioni avanzate dal Rapporto Italian Cruise Watch di Risposte Turismo che, nello scorso mese di ottobre, aveva previsto un dato consuntivo per l’anno 2021 di circa 200mila crocieristi. Numeri che hanno portato lo scalo del capoluogo di regione al terzo posto della classifica nazionale, dopo Civitavecchia e Genova.
Porto di Brindisi:
Con i suoi 7,6 milioni di tonnellate complessive movimentate, Brindisi è il porto del sistema più performante per la movimentazione di merci, soprattutto alla rinfusa.
I dati relativi all’anno appena concluso di fatto consolidano il forte trend di crescita già rilevato dallo scalo messapico nei primi mesi del 2021, un aumento che interessa il traffico sia merci, sia passeggeri.
Nonostante la pandemia e il processo di decarbonizzazione avviato, infatti, il flusso delle merci transitate è aumentato sensibilmente; i general cargo hanno toccato la quota di ben 3 milioni di tonnellate, una crescita del +6%, rispetto al 2020 e del +8%, rispetto al 2019.
Per quanto attiene, invece, il volume dei passeggeri transitati, Brindisi ha registrato un +41% per i traghetti e un +262% per le crociere.
Porto di Barletta:
Il porto di Barletta, con le sue 728mila tonnellate, registra un incremento dell’1,4% rispetto al 2020 e una buona ripresa della movimentazione delle rinfuse liquide, +24% circa. Si afferma, inoltre, un sensibile aumento nel numero degli accosti che cresce del 3%.
Porto di Manfredonia:
Il porto di Manfredonia è l’unico scalo del sistema a registrare una crescita anche nella movimentazione delle rinfuse solide, +4,3%. Una crescita continua e costante per lo scalo sipontino che nel 2021 ha movimentato ben 638mila tonnellate di merci con un trend che si attesta sul +3,3%, rispetto al 2020. Schizza, inoltre, il dato relativo agli accosti delle navi da crociera, +169%, frutto dell’importante lavoro di infrastrutturazione e degli investimenti predisposti dall’AdSPMAM, finalizzati a consolidare il traffico delle piccole navi da crociera e degli yacht di lusso nello scalo.
Porto di Monopoli:
Nel porto di Monopoli ripartono benissimo le crociere e il 2021 si chiude con un +352%, rispetto al 2020. Un dato che certamente crescerà significativamente nella prossima stagione crocieristica, attesa l’operatività del nuovo terminal di accoglienza, realizzato dall’AdSPMAM attraverso il progetto comunitario Themis, che rende lo scalo più appetibile per le compagnie che trattano il mercato delle piccole navi da crociera lusso e dei maxy yacht. Il porto di Monopoli, infine, registra un aumento del +30% degli accosti e del +27% delle merci movimentate, superando le 500mila tonnellate.
“Ed è solo l’inizio,- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi– i dati ci confermano che siamo riusciti a tenere testa anche al Covid. Le opere di infrastrutturazione, strutturali e digitali che abbiamo già avviato e quelle in cantiere, che partiranno a breve, ci consentiranno, nell’immediato futuro, di battere tutti i record, in tutti e cinque i nostri scali. Le statistiche ci dicono che la rotta intrapresa è quella giusta e che dobbiamo continuare a solcarla. I porti- conclude Patroni Griffi– sono “generatori e moltiplicatori” di relazioni e, non risentendo di limiti geografici e fisici, fungono da veri poli nevralgici da cui possono dipanarsi numerose opportunità per rafforzare il sistema economico dei territori interessati. Dobbiamo guardare la realtà e agire, allontanandoci dalla politica del don’t look up”.
I dati statistici relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti ed elaborati dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli, in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti, immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle agenzie marittime e, quindi, elaborarli per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.
MDF, 20 gennaio 2022