Lo scorso 30 dicembre, l’Ufficio Gare e Contratti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha concluso positivamente la procedura per l’affidamento congiunto dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura, relativi alla progettazione esecutiva, alla esecuzione e ai lavori per la realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e Brindisi.
Le verifiche effettuate dall’Ente hanno dato esito positivo; l’aggiudicatario dell’appalto integrato sarà, pertanto, il Raggruppamento Temporaneo di Imprese Consorzio Stabile Cantiere Italia/Acreide di Napoli che progetterà ed effettuerà i lavori nei due scali adriatici.
In linea di continuità tecnico – amministrativa, si è conlusa, quindi, l’ultima fase di una procedura complessa, fortemente voluta e avviata dal presidente Ugo Patroni Griffi e varata dal commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone, finalizzata ad accrescere l’ecosostenibilità dei due porti, aumentando esponenzialmente l’efficienza energetica e riducendo significativamente l’impatto ambientale delle operazioni portuali.
In attesa della stipula del contratto, si potrà procedere entro questo mese di gennaio, in via di urgenza, alla consegna dell’appalto per l’espletamento di servizi di architettura e di ingegneria, relativi alla progettazione esecutiva per gli interventi di elettrificazione delle banchine, previsti nei porti di Bari- banchina 10, e di Brindisi- Punta delle Terrare, definiti appunto anche cold ironing.
L’opera prevede l’installazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria, limitando sensibilmente emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico.
E’ prevista, inoltre, la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, a parziale copertura del fabbisogno energetico derivante dall’attivazione dei sistemi di cold ironing.
Il progetto prevede, infatti, l’installazione di due impianti fotovoltaici, uno nel porto di Bari e uno nel porto di Brindisi, la cui produzione di energia elettrica supporterà il sistema di elettrificazione delle banchine, riducendo il fabbisogno energetico, e sarà impiegata per integrare e soddisfare le svariate esigenze degli ambiti portuali (catena del freddo, pubblica illuminazione, operazioni portuali, ecc.).
In particolare, nel porto di Bari saranno elettrificati due ormeggi presso la Darsena di Ponente.
Valutata la frequenza di attracco delle due tipologie di utenze individuate, infatti, si è stabilito di dimensionare l’impianto considerando la contemporaneità di due navi Ro-Ro/Ro-Pax o, in alternativa, di una nave Ro-Ro/Ro-Pax e una nave da crociera, sarà installato, quindi, un convertitore di potenza da 16 MVA con uscite a 6,6/11 kV.
Nel porto di Brindisi verranno elettrificati due ormeggi presso la banchina di Punta delle Terrare. L’impianto sarà dimensionato in modo da garantire l’alimentazione contemporanea di due navi Ro-Ro/Ro-Pax, attraverso l’installazione di un convertitore di potenza da 6,5 MW con uscita a 11 kV predisposto per un futuro ampliamento dell’impianto che consenta anche l’attracco di navi da crociera.
“Con il cold ironing, trasformiamo i porti di Bari e di Brindisi in due polmoni verdi del trasporto marittimo- afferma il commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone. Due pionieri della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica che contribuiranno concretamente al processo di transizione ecologica in atto a livello globale. Questo progetto, oltre a rendere i due scali maggiormente attrattivi e a migliorare significativamente la qualità della vita delle comunità portuali e dei territori circostanti- conclude il Commissario– è una vera e propria svolta epocale verso un futuro in cui crescita economica e rispetto per l’ambiente camminano finalmente assieme, dimostrando che sviluppo e sostenibilità possono e devono coesistere”.
Obiettivo del cold ironing è evitare che i motori, nel periodo di ormeggio in porto, rimangano accesi con le conseguenti emissioni inquinanti nell’aria. Durante la sosta in banchina, infatti, i motori a propulsione delle navi vengono spenti; tuttavia, per garantire l’erogazione dei servizi a bordo si utilizzano motori diesel ausiliari che comportano consumo di combustibile ed emissione di gas di scarico.
Tutti i documenti sono consultabili attraverso questi link:
https://adspmam.etrasparenza.it/archivio105_procedure-dal-01012024_0_9276_566_1.html
L’importo, oltre 28 milioni di euro, è finanziato nell’ambito del PAC 2014/2020 (Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020), a cui l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale era stato ammesso a finanziamento, classificandosi al 2° posto, su 14 presentati.
MDF, 7 gennaio 2025
In questo consiste lo sviluppo Green della Blu Economy necessariamente affidato alla collaborazione tra Ricerca, Imprese e Amministrazione Pubbliche.
Ci crede fermamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che partecipa attivamente e finanziariamente al progetto GreenLife4Seas (GREen ENgineering solutions: a new LIFE for SEdiments And Shells), un progetto di ricerca e di economia circolare, sostenuto dal Programma per l’Ambiente e per l’Azione per il Clima – LIFE 2014/2020 assieme al Politecnico di Bari (Dicatech) capofila della cordata; progetto a tripla elica che vuole traferire nuove tecnologie verso il settore produttivo con il coinvolgimento basilare delle amministrazioni dei porti.
La Puglia produce il 16% dei molluschi italiani, circa 10 tonnellate al giorno, ed è la terza regione in Italia per produzione, in particolare di cozze di cui il guscio, purtroppo, non nè edibile né compostabile e costituisce quindi un rifiuto che fino ad adesso non è stato possibile riciclare.
E’ ovvia quindi la necessità di agire con azioni sistemiche e di sistema; da qui i due approcci a tripla elica e di economia circolare, affiancati per migliorare il benessere della popolazione senza impattare o addirittura migliorare la footprint dell’azione umana.
Sono già iniziate nel porto di Bari e di Barletta le operazioni di dragaggio dei sedimenti finalizzati a procedere con la calibrazione della soluzione tra sedimenti, polvere di mitili e cementi per realizzare masselli autobloccanti per la pavimentazione pubblica.
Tante le aziende coinvolte, tra cui anche start up di giovani talentuosi: tra queste, la Simem, azienda nata a Verona nel 1963, produttrice di macchinari per il cemento, la Vitone Eco, specializzata nel trattamento di fanghi e residui dell’industria agroalimentare, e la Noesis European Development Consulting. Collaborano tra le altre anche la Mapei, la Prefabbricati Pugliesi e la Vibrotek, oltre alle cooperative di mitilicultori di Taranto e La Spezia.
Ma altre imprese potranno entrare nel network, anche il 2028 anno di fine progetto, per poter sviluppare altri prodotti derivanti dal recupero dei gusci delle cozze tra questi, case intere stampate in 3d, oggetti di design e piste ciclabili, un nuovo orizzonte per lo sviluppo economico del nostro territorio.
“Lo sviluppo della Green Economy nel contesto della Blu Economy, dalla valorizzazione dei gusci delle cozze ai sedimenti dei porti fino alle infrastrutture come le strade pavimentate e i frangiflutti, rappresenta una sfida che richiede la collaborazione sinergica di tutti: ricerca, imprese e Amministrazioni pubbliche– commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) Ugo Patroni Griffi. Siamo fermamente convinti di dover continuare a navigare verso questi due poli che non solo favoriscono la protezione dell’ambiente marino e la riduzione dell’impatto ambientale, ma che hanno anche la capacità di promuovere lo sviluppo economico sostenibile e l’innovazione nel settore marittimo. Proprio per questo siamo attivamente coinvolti e impegnati nel progetto GreenLife4Seas, un’iniziativa che mira a trasferire innovazioni tecnologiche al settore produttivo coinvolgendo le amministrazioni portuali. L’utilizzo sostenibile delle risorse marine, incluso il riciclo dei gusci delle cozze, – conclude il Presidente– rappresenta una opportunità per migliorare il benessere della popolazione e ridurre l’impatto ambientale delle attività umane, promuovendo al contempo lo sviluppo economico del nostro territorio.”
Bari, 03 maggio 2024
Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha approvato all’unanimità il Bilancio di previsione 2024, il Piano Triennale delle Opere e il Piano dei Servizi e Forniture. I documenti programmatici varati dall’Organo deliberante dell’Ente presentano un quadro economico totale di circa 800 milioni di euro di risorse complessivamente mobilitate per investimenti e opere in corso o programmate per l’immediato futuro che consentiranno di completare l’infrastrutturazione, strutturale e tecnologica, e migliorare l’interazione porto-città, nei sei scali del Sistema.
Lo sforzo complessivo per gli investimenti, per il solo 2024, ammonta a circa 110 milioni di euro; 123 milioni per il 2025, 18 milioni per il 2026 per un totale complessivo di oltre 240 milioni di euro di investimenti programmati, a cui si sommano 290 milioni di euro per lavori in corso di svolgimento o in via di assegnazione; 53 milioni per i lavori in corso a Marisabella (appalto del Provveditorato e quindi estranei al presente bilancio); 210 milioni per la camionale (appalto della Città metropolitana alla quale l’Autorità di Sistema trasferirà 82 milioni provenienti da finanziamenti dello Stato segnati direttamente all’Ente) per un totale complessivo di circa euro 800 milioni.
L’Esercizio finanziario stima, secondo le attuali previsioni, entrate correnti che sfiorano i 29 milioni di euro milioni di euro, a fronte di spese correnti per circa 27 milioni di euro, con un conseguente saldo attivo di parte corrente di oltre 1,5 milioni di euro, a riprova della capacità gestionale dell’Amministrazione.
Nella previsione generale vi sono, inoltre, entrate complessive per quasi 190 milioni di euro e uscite complessive per quasi 240 milioni di euro. Il disavanzo finanziario di parte in conto capitale ammonta ad oltre 50 milioni di euro e trova copertura con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione presunto, a riprova del grande sforzo negli investimenti infrastrutturali effettuato dall’Amministrazione.
Parte significativa del Bilancio è indirizzata alle opere pubbliche programmate e agli interventi in fase di aggiudicazione o di esecuzione, finalizzati ad assicurare, in tempi non particolarmente lunghi, ai sei porti del Sistema, un’adeguatezza dinamica dei traffici marittimi conforme alle esigenze rappresentate dagli operatori; nuovi spazi al servizio dei traffici merci e implementazione delle tecnologie per il miglioramento dell’interoperabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale. In particolare, per quanto attiene lo sviluppo tecnologico, nel Bilancio di previsione 2024 si conferma lo stanziamento -nel triennio – di quasi 5 milioni di euro per l’evoluzione, per tutti i porti del Sistema, del “Port Community System Gaia” che consentirà di raggiungere una completa e innovativa digitalizzazione di tutte le attività ammnistrative riguardanti la movimentazione delle navi, delle merci, dei servizi e delle persone, nei rispettivi ambiti portuali.
Di seguito, una sintesi, per ciascun porto, degli interventi infrastrutturali programmati per il 2024, selezionati in relazione alle disponibilità finanziarie e alle priorità degli interventi ritenuti maggiormente strategici, più produttivi e prioritari sul piano della operatività ed efficienza nelle operazioni portuali.
PORTO DI BARI
PORTO DI BRINDISI
PORTI DI BARI E BRINDISI
PORTO DI BARLETTA
PORTO DI MONOPOLI
Per i porti di Termoli e di Manfredonia, nel corso del 2023, sono state poste le premesse per la rapida attuazione di importanti interventi, alcuni dei quali sono in corso di esecuzione o di aggiudicazione e che pertanto non figurano più nel programma triennale, dal momento che risultano già finanziati in precedenti esercizi finanziari. Nello specifico:
PORTO DI TERMOLI
PORTO DI MANFREDONIA
Nel 2023, inoltre, sono state avviate numerose opere nei porti del Sistema. Tra le più imponenti:
PORTO DI BRINDISI
PORTO DI BARI
Gli interventi sono stati integralmente finanziati dal Fondo PAC, asse digitalizzazione, complementare al Programma Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020.
“Al termine del triennio consegneremo alla storia sei nuovi scali: avveniristici, infrastrutturati e competitivi– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. I dati dei traffici dimostrano che il Sistema è sano e super-attivo. Quest’anno abbiamo registrato più di 3.715 accosti e più di 13 milioni di tonnellate di merce movimentata, una crescita continua e costante che ci indica che la strada intrapresa è sicuramente valida. Siamo pronti a realizzare nuove strutture, materiali e immateriali , quindi tecnologiche, per far crescere l’appeal dei nostri scali in totale sicurezza per la navigazione, per le operazioni portuali e per l’ambiente, con interventi mirati alla riduzione delle immissioni inquinanti, al risparmio energetico, alla riduzione del rumore, al miglioramento della qualità dell’aria e della sostenibilità complessiva”.
“L’Ente sta compiendo uno sforzo senza precedenti per portare a completamento le progettazioni e avviare le procedure di affidamento e di esecuzione dei lavori– commenta il segretario generale dell’Ente Tito Vespasiani- un’impresa imponente per la quantità, lo spessore e la complessità di tutte le operazioni sia di progettazione sia degli iter procedimentali. Si tratta di interventi invocati da tempo dalle nostre comunità portuali che finalmente vedranno la luce nell’immediato futuro”.
Sia in sede di parere dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare (l’organismo di confronto partenariale, composto dalle varie categorie economiche che gravitano nei porti del Sistema), sia in sede di approvazione del Comitato di Gestione i documenti programmatici hanno ottenuto consenso unanime. In entrambe le sedi, inoltre, i componenti, hanno espresso grande apprezzamento per l’attività amministrativa dell’Ente.
MDF, 02 novembre 2023
In occasione dell’evento conclusivo del progetto Themis, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, svoltosi lo scorso 10 ottobre nella sala conferenze del Terminal Crociere del porto di Bari, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, ha tracciato un primo bilancio della stagione crocieristica in corso, nei porti del Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli).
Themis è un progetto nato con l’intento di sostenere lo sviluppo e le attività dei porti minori al fine di svilupparne le attività e indirizzare il traffico marittimo, in particolare crocieristico del settore lusso, verso territori ancora poco sfruttati turisticamente.
“La magia delle crociere incanta operatori e territori– commenta il Presidente-. E i numeri di quest’anno quasi stupiscono anche noi che li abbiamo fortemente voluti, attirati e programmati. Stiamo registrando volumi di traffico crocieristico mai visti nei porti del nostro Sistema, in particolare a Bari, Brindisi e Monopoli. Un trend destinato ad impennarsi nell’immediato futuro, con il completamento delle opere di infrastrutturazione che abbiamo avviato o che stiamo avviando”.
Nella stagione crocieristica in corso, il Sistema dell’Adriatico meridionale sta gestendo complessivamente 217 approdi di navi da crociera e maxi yacht lusso. Gli Uffici sono già al lavoro per iniziare a predisporre il calendario 2024. E, nonostante si sia solo all’inizio, sono già stati schedulati 235 approdi, 18 in più rispetto a quest’anno.
Nel dettaglio i singoli porti.
PORTO DI BARI
Nella stagione crocieristica in corso, il porto capoluogo di regione sta gestendo 145 approdi, con la presenza sul territorio di 411.784 crocieristi, fino al prossimo 22 dicembre, data di chiusura della stagione. Per il 2024sono già state programmate 159 toccate (il 10% in più rispetto a quest’anno) con la presenza stimata di 451.542 persone,.
“Questa estate abbiamo avuto picchi di oltre 4.000 presenze giornaliere in porto– commenta il Presidente– nonostante ciò il sistema ha risposto bene. Presto, l’impianto di accoglienza sarà più performante ed efficace, grazie al nuovo terminal in fase di realizzazione sulla banchina 10. I lavori sono già iniziati, con l’avvio delle fondazioni, lo scheletro che supporterà la struttura e la sua funzionalità. Si tratta di un intervento complesso,- continua Patroni Griffi,- in quanto l’escavo, particolarmente profondo, si baserà su pali infissi. Stiamo utilizzando una tecnologia specialistica, all’avanguardia e sofisticata, per la realizzazione di un’infrastruttura moderna, funzionale e versatile che oltre ad essere al servizio del porto sarà fruibile anche dalla città. Una volta realizzata, l’opera non solo renderà le operazioni di imbarco/sbarco, controllo e accoglienza più fluide e confortevoli, ma contribuirà, anche, significativamente ad incrementare l’appeal del territorio. Le Compagnie crocieristiche scelgono le mete non solo in base all’attrattività dei luoghi, ma anche e soprattutto per l’infrastrutturazione di cui dispongono i porti”.
PORTO DI BRINDISI
La stagione crocieristica 2023, ancora in corso, conferma dati rilevanti anche per il porto di Brindisi. Il programma complessivo prevede 44 toccate, con la presenza stimata fino al 31 ottobre, data di chiusura della stagione, di 86.378 crocieristi.
Il calendario del prossimo anno, ancorché in allestimento, parla già dell’incremento del 30% con 57 approdi già schedulati e la prevista presenza di 111.899 crocieristi,
Oltre alle conferme di MSC Sinfonia, con 23 approdi, sono previste 12 toccate di Celebrity Constellation (Celebrity Cruises) e 15 di Aida Blu (AIDA Cruises).
“La cassa di colmata, i cui lavori inizieranno, tra qualche giorno, a fine ottobre, darà grande impulso anche alle crociere– commenta il Presidente. Stiamo, infatti, iniziando a valutare l’avvio della conseguente gara per i nuovi accosti di Sant’Apollinare. Se non si frappongono altri impedimenti, Brindisi nel 2026 potrà essere dotata dei nuovi ormeggi e del “pennello” da 300 metri che consentirà l’attracco perfino a grandi navi di ultima generazione, anche ove alimentate a GNL. Attraccare a Sant’Apollinare- continua Patroni Griffi- significa attraccare nel centro della città. I crocieristi potranno facilmente scendere dalla nave, esplorare il territorio, effettuare gli acquisti e quindi risalire a bordo, il tutto nei tempi stimati dalle Compagnie. Brindisi e suo il territorio piacciono, e molto. I feedback che riceviamo dagli operatori sono chiarissimi. Con la realizzazione delle nuove opere è facile prevedere nel porto messapico l’esplosione di questo settore”.
PORTO DI MONOPOLI
Il porto di Monopoli continua ad essere una delle mete più gettonate dalle crociere lusso. Nella stagione crocieristica in corso sono stati programmati 28 approdi, con la presenza complessiva stimata di 2.217 crocieristi, fino al 29 ottobre, data di chiusura della stagione. Negli Uffici dell’Ente portuale si sta lavorando per allestire il programma del prossimo anno. Secondo le stime, anche nel porto gioiello dell’Autorità di Sistema, il calendario 2024 registrerà un aumento considerevole delle toccate.
A Monopoli, saranno i maxi yacht e le piccole navi da crociera del segmento lusso ad animare le banchine.
“La nuova stazione di accoglienza turistica che abbiamo realizzato a Monopoli, attraverso il progetto Themis, è entrata a regime- commenta il Presidente. Una struttura moderna e accogliente che ha notevolmente amplificato l’appeal del porto. Nell’immediato futuro il terminal sarà ulteriormente implementato con le apparecchiature di security, macchine radiogene e metal detector, per rendere i controlli sui crocieristi in transito più veloci e performanti, in un quadro generale di totale sicurezza. Realizzare infrastrutture e dotarle di sistemi avveniristici di controllo e gestione, continua il Presidente, significa ridurre i colli di bottiglia lungo la catena dei trasporti. La contrazione dei tempi di imbarco/sbarco consentirà agli ospiti di prolungare il loro soggiorno sul territorio, con effetti importanti sull’economia locale”.
In generale, il sistema di accoglienza e viabilità, nei porti dell’Adriatico meridionale, nonostante l’imponente presenza di crocieristi, passeggeri e mezzi, soprattutto nelle giornate più impegnative, ossia nel pieno della stagione turistica- quando si è registrata la contemporanea presenza in porto di navi da crociera, RO-RO e traghetti- ha retto bene e ha gestito pienamente il grande flusso di presenze, garantendo velocità e sicurezza nelle operazioni di imbarco e sbarco. Tempistica rispettata che ha consentito alle compagnie di aderire ai cronoprogrammi di viaggio e contestualmente di garantire ai passeggeri la possibilità di fruire pienamente del territorio.
Gli info-point dei porti MAM, con l’obiettivo di offrire una gestione unitaria dei presidi informativi con servizi di alta qualità e specializzazione, sono stati gestiti da UNPLI Puglia (Unione Nazionale Pro Loco D’Italia- Comitato Regionale Unpli Puglia Aps.). Durante gli approdi, oltre alle informazioni relative al territorio, i crocieristi sono stati accolti anche da iniziative di degustazione enogastronomiche con le specialità pugliesi.
“Il settore delle crociere rappresenta uno degli elementi più significativi della blue economy- commenta Patroni Griffi- contribuendo in modo sostanziale al sistema produttivo del territorio. L’impatto sull’economia locale è triplo. C’è un impatto diretto: la scelta dei fornitori locali per le provvigioni sulla nave e il giro economico dei crocieristi che spendono nelle città di destinazione. Poi uno indiretto/diretto: i turisti che si sono trovati bene in una località possono decidere di tornarci. Infine, c’è quello indiretto: ossia il cosiddetto “word of mouth” (il passaparola), poiché le esperienze positive ispirano altri crocieristi a scegliere le stesse mete e le stesse compagnie. Insomma,- conclude il Presidente-, con una gestione oculata, una vision strategica e la collaborazione di tutti gli attori del territorio l’industria crocieristica può contribuire significativamente alla prosperità delle città di destinazione, creando un circolo virtuoso di arricchimento e scambio culturale, economico e sociale”.
MDF, 12 ottobre 2023
E’ stata inaugurata questa mattina, martedì 26 settembre, la nuova stazione di accoglienza turistica presso il porto di Barletta, realizzata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) e finanziata dal Programma di Cooperazione Territoriale Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, con l’intento di sostenere lo sviluppo e le attività dei porti minori al fine di svilupparne le attività e di indirizzare il traffico marittimo, in particolare crocieristico, verso territori ancora poco sfruttati turisticamente.
Dopo Monopoli e Manfredonia, anche il porto di Barletta dispone, quindi, di una stazione passeggeri, moderna e funzionale. Lo spazio, di circa di 195 mq, (80 mq l’info-point; 3 uffici: due da 10 mq e uno da 15 mq; un blocco di servizi igienici, comprendente un bagno per disabili, uno per le donne e uno per gli uomini; e il porticato profondo circa 2 metri, situato sul fronte prospiciente la hall) ospiterà le attività di info-point e di prima accoglienza dei passeggeri.
Tra i target del progetto, infatti, la creazione di itinerari turistici via terra che possano attrarre crocieristi “curiosi” di sbarcare in porti minori, e la realizzazione di piccoli terminal passeggeri e nuovi approdi per piccole crociere lusso e maxi yacht.
“Oggi abbiamo mosso un ulteriore e significativo passo in avanti verso l’ambizioso obiettivo di trasformare Barletta in una destinazione di classe internazionale– commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi-. Abbiamo sempre creduto che la gloriosa città della Disfida avesse il potenziale per emergere con un ruolo da protagonista nella scena internazionale delle piccole crociere e della nautica da diporto. E proprio per questo motivo abbiamo adottato una strategia d’azione articolata. Nelle numerose fiere internazionali della crocieristica presentiamo Barletta quale meta lontana dalle rotte turistiche tradizionali, in grado di affascinare e stupire i viaggiatori con le sue innumerevoli attrazioni e la sua storia. Parallelamente abbiamo intrapreso un articolato progetto finalizzato a potenziare l’infrastrutturazione del porto. Abbiamo già avviato il dragaggio dei fondali che renderà fruibile lo scalo anche a navi, non solo commerciali, di ultima generazione; ed entro l’anno inizieranno i lavori di prolungamento dei moli, finalizzati ad aumentare la sicurezza negli ormeggi. Due opere strategiche– conclude il Presidente- in grado di attrarre l’interesse delle compagnie del lusso i cui passeggeri saranno accolti e assistiti nella nuovissima struttura che abbiamo appena inaugurato”.
“La realizzazione del Terminal a Ponente, di fatto, rappresenta un passo avanti decisivo per promuovere Barletta e, in generale, la più ampia area ricadente nel Progetto Themis, importante in chiave turistica ed infrastrutturale, senza dimenticare le favorevoli opportunità che potranno crearsi sul piano occupazionale. Ha dichiarato il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito. Stanno ponendosi concrete premesse finalizzate a qualificare l’immagine cittadina, attrezzare e potenziare il porto per una migliore ricezione del traffico marittimo e crocieristico, adeguare l’intero scalo ad una più funzionale connettività transfrontaliera e con i porti principali.
In definitiva, in possesso dei requisiti necessari, il porto di Barletta contribuirà ad ampliare e destagionalizzare l’offerta per i viaggiatori, permettendo alla nostra città di fare sistema ed entrare a far parte di una innovativa promozione regionale integrata, sperimentando gli effetti della presenza strategica del proprio patrimonio storico, artistico e culturale negli itinerari crocieristici. Tutto questo creando benefici all’economia e, in parallelo, una virtuosa convivenza tra il traffico commerciale e l’accoglienza turistica”.
Il terminal presenta una connessione dinamica con il territorio, consentendo la facile condivisione di informazioni turistiche e promuovendo una comunicazione efficace con la città. La stazione è stata progettata seguendo i più recenti standard costruttivi, con particolare attenzione alla leggerezza e alla sostenibilità. La sua realizzazione è avvenuta utilizzando la prefabbricazione in metallo e un processo di montaggio a secco.
Il progetto Themis ha assunto un ruolo di fondamentale importanza all’interno del Programma Grecia-Italia, grazie al suo contributo nel migliorare il trasporto marittimo sostenibile e facilitare la connessione tra le regioni della Puglia e della Grecia, sostenendo lo sviluppo e le attività dei porti minori.
Themis è uno dei 58 progetti di cooperazione finanziati dall’Unione Europea- tramite il Programma- con un investimento complessivo di 123 milioni di euro tra Puglia e Grecia in diversi settori, quali la promozione della cultura e del patrimonio, la protezione dell’ambiente e della biodiversità, l’inclusione sociale, lo sviluppo di start-up.
Sulle stesse linee guida è già in corso la progettazione del nuovo programma 2021/2027 per la costruzione di un’Europa green, smart e vicina ai bisogni dei cittadini
MDF, 26 settembre 2023
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) è presente ad Amburgo per il «Sea Trade Cruise Europe », in corso di svolgimento all’interno della “Hamburg Messe und Congress“, la rinomata area espositiva della metropoli tedesca, fino a venerdì 8 settembre, con l’obiettivo di promuovere a compagnie, acquirenti, esperti e professionisti del settore crocieristico marittimo i porti del proprio Sistema.
L’AdSPMAM fa parte dello stand della collettiva italiana “CruiseItaly – one country, many destinations”, organizzata da Assoporti, l’associazione che riunisce i porti italiani.
L’evento, inaugurato nella giornata di ieri, sta già registrando un elevato numero di presenze specializzate, compagnie di crociera e stampa internazionale con le quali la delegazione dell’Ente, guidata dal presidente Ugo Patroni Griffi, sta attivamente promuovendo le destinazioni turistiche più attrattive e i must see del nostro territorio, dal Gargano al basso Salento.
Nel corso dei numerosi incontri, inoltre, vengono presentati i nuovi itinerari esperienziali formulati per le compagnie di crociera del segmento luxury, un settore in crescente espansione nei porti dell’Adriatico meridionale; nonchè le nuove facilities (le infrastrutture e i servizi a supporto dei processi del core business) dedicate specificatamente al settore.
“I calendari 2024 sono pronti e saranno in doppia cifra, in tutti i porti crocieristici, grandi e minori, del nostro Sistema– commenta il Presidente. Stiamo illustrando al mondo della crocieristica come si presenteranno, nell’immediato futuro, i nostri scali con il completamento delle dotazioni infrastrutturali che abbiamo avviato o che stiamo sviluppando. E’ straordinario constatare come l’appeal per i nostri porti sia letteralmente schizzato, soprattutto per il porto di Brindisi, dove le compagnie ,oltre ad avere la prospettiva di utilizzare le nuove infrastrutture, potranno contare anche sulla possibilità di bunkeraggio con i carburanti di transizione, finalizzati a ridurre le emissioni nocive e migliorare la qualità dell’aria nelle zone portuali e lungo le rotte di navigazione”.
Nel corso dell’evento, inoltre, l’AdSPMAM ha presentato e promosso alle compagnie crocieristiche i fam trip (abbreviazione di “familiarization trip”) che si terranno nei mesi di ottobre e di novembre.
Si tratta di viaggi organizzati che hanno l’obiettivo di proporre agli executive delle compagnie crocieristiche e ai decision maker di familiarizzare con le nostre infrastrutture portuali, le destinazioni turistiche, le strutture alberghiere, le attrazioni, o i servizi in loco, con l’obiettivo principale di fornire una comprensione approfondita della destinazione e dei servizi e quindi attrarre le loro scelte.
Tale iniziativa di fatto concluderà l’intensa attività di promozione internazionale dei degli scali dell’Adriatico meridionale portata avanti nell’ultimo anno.
MDF, 7 settembre 2023
I porti dell’Adriatico meridionale chiudono il primo quadrimestre dell’anno con una pagella brillante che lascia presagire una stagione turistica da record.
Da inizio anno e fino ad aprile, infatti, complessivamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha registrato, nei porti del proprio Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli) 1461 accosti, quasi il 22% in più rispetto al 2022, la movimentazione di più di 6,5 milioni di tonnellate di merce (+6,2% rispetto all’anno precedente), nonché una movimentazione complessiva di veicoli pesanti di 111.000 unità, con una crescita generale del 14% rispetto all’anno precedente. Un dato significativo che si traduce in una media giornaliera di quasi 1000 veicoli pesanti imbarcati/sbarcati nei porti dell’Adriatico meridionale.
Tali statistiche che ricalcano le performance dell’anno d’oro del Sistema, il 2019, impongono all’Ente l’obiettivo di superarle.
Il fervore economico finora registrato si riflette anche sul flusso dei passeggeri dei traghetti che con più di 300mila passeggeri in 4 mesi arriva al +18,6% rispetto all’anno precedente.
A tale successo contribuisce ogni porto con le proprie peculiarità.
PORTO DI BARI
L’analisi delle performance dei singoli porti vede il porto di Bari distinguersi per il numero degli accosti. Nei primi quattro mesi dell’anno, infatti, lo scalo capoluogo di regione ha gestito già 643 accosti. In banchina, inoltre, tra imbarchi e sbarchi sono state movimentate circa 2,6 milioni di tonnellate di merci, pari al +13% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il comparto delle rinfuse solide e dei cereali segna l’incremento più importante, +60% rispetto all’anno scorso.
Le rinfuse solide comprendono merci come minerali, carbone, ghiaia, sabbia e altri materiali di questo tipo, mentre i cereali includono prodotti come grano, mais, riso e altri cereali. Un simile incremento è senza dubbio un segnale positivo, non solo per il porto ma per tutta l’economia circostante, atteso che dimostra una maggiore richiesta di tali prodotti sul mercato, italiano e straniero.
Nel periodo in esame, inoltre, sono transitati quasi 65mila tra camion e trailers e più di 20mila TEU. Con un totale di 211.260 passeggeri il porto di Bari registra un trend positivo anche in questo comparto, superando il 2022 del +12%.
PORTO DI BRINDISI
Voto positivo anche per il porto di Brindisi, dove si registra la crescita esponenziale del +90%, rispetto all’anno precedente, delle crociere, ripartite sin dalla bassa stagione.
Rispetto allo stesso periodo del 2022, inoltre, cresce notevolmente sia il flusso dei passeggeri traghetti che con più di 100mila passeggeri raggiunge il +54%, sia il numero degli accosti, +6,3% circa, superando il traguardo delle 500 toccate delle unità Ro-Ro. Nei primi 4 mesi dell’anno, inoltre, le navi hanno movimentato oltre 46.000 mezzi, un dato che si traduce in una crescita del +31%; aspetto, questo, particolarmente significativo che incorona Brindisi quale hub strategico nel network delle Autostrade del Mare. Il porto, infatti, in questi primi mesi dell’anno, ha movimentato più di 3 milioni di tonnellate di merce, segnando un trend positivo del +2,4% rispetto all’anno precedente e ciò nonostante le 300 mila tonnellate di carbone in meno arrivate nello scalo messapico per via del processo di decarbonizzazione in atto nella centrale Enel.
PORTO DI MONOPOLI
Voto più che positivo, anche, per Monopoli. Oltre alla conferma di essere una delle mete preferite dai crocieristi del segmento lusso, il porto-gioiello del Sistema dell’Adriatico Meridionale con i suoi 34 accosti spicca, nel periodo di analisi, per via dell’aumento del +460% delle merci in colli movimentate.
PORTO DI MANFREDONIA
Numeri in crescita e ruolo di spicco nel traffico merci del Tavoliere delle Puglie per il porto di Manfredonia. Da gennaio ad aprile, infatti, sono state registrate 62 toccate nave, +22%circa rispetto all’anno precedente e un aumento del traffico totale merci del +4% circa. Sono più di 200mila le tonnellate movimentate, in particolare le rinfuse solide che crescono del 3% circa rispetto all’anno precedente.
PORTO DI BARLETTA
Anche il porto di Barletta registra una performance decisamente positiva, visto che risultano in ripresa sia gli accosti, arrivati a 64, pari al 7% in più rispetto al 2022, sia le tonnellate di rinfuse movimentate, più di 260mila che portano il trend di crescita rispetto all’anno precedente al +22% e trascinano il porto a superare i livelli di attività del 2019 del +2%.
PORTO DI TERMOLI
Numeri in crescita anche nel porto di Termoli. Da gennaio ad aprile sono 155 le navi entrate nello scalo molisano, numero che si traduce in un +6% rispetto al 2022. Il dato più significativo è riferito all’aumento del +54% del general cargo. Il risultato indica una maggiore diversificazione delle merci movimentate dal porto, con un vantaggio in termini di resilienza economica, in quanto lo scalo risulta essere meno dipendente da un singolo settore o tipo di merce. La diversificazione delle merci, infatti, può ridurre i rischi e creare un ambiente commerciale più robusto e sostenibile.
“Siamo impegnati su tutti e sei i fronti per garantire a tutti i nostri scali, un sistema elevato di infrastrutturazione e di servizi- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Per sostenere l’aumento dei traffici portuali e attrarne di nuovi, infatti, è necessario anche un adeguato sviluppo infrastrutturale. I porti devono essere in grado di gestire volumi di merci sempre maggiori, garantendo un flusso fluido e veloce delle operazioni portuali. Ciò richiede investimenti in nuove attrezzature, ampliamento delle banchine, miglioramenti delle infrastrutture stradali e ferroviarie connesse al porto, nonché l’implementazione di tecnologie avanzate per ottimizzare le operazioni portuali. Nella affannosa gara di competitività a cui partecipano gli scali del bacino del Mediterraneo è necessario non arenarsi né restare indietro – conclude Patroni Griffi- perché i porti rappresentano la colonna vertebrale dell’economia di un Paese”.
I dati relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali degli scali di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli, in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti e immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime. I dati complessivi vengono poi elaborati dall’Ufficio Statistiche dell’AdSPMAM per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.
MDF, 24 maggio 2023
Nel primo pomeriggio di lunedì 22 maggio, in caso di condizioni meteomarine adatte, MSC Crociere tornerà ad ormeggiare nel porto interno di Brindisi, di fronte alla Stazione Marittima, con MSC Sinfonia, nave che scala il porto messapico dal 10 aprile scorso.
Il risultato è il frutto di un lungo lavoro sinergico di preparazione svolto dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) di concerto con la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Brindisi, i Servizi tecnico-nautici (piloti, ormeggiatori e rimorchiatori) e la Compagnia, terzo brand crocieristico al mondo e leader in Mediterraneo. Un lavoro molto articolato fatto di riunioni, di studi complessi di manovrabilità delle navi e di simulazioni che hanno attestato la compatibilità delle caratteristiche tecniche di MSC Sinfonia (tra cui il pescaggio) con quelle della struttura portuale per un ormeggio in piena sicurezza.
Valutando il fatto che la nave è più corta di 20 metri rispetto a MSC Musica che scalava a Brindisi in passato e considerando, inoltre, le ulteriori caratteristiche della nave e il supporto assicurato dalla Capitaneria di porto e dai Servizi tecnico-nautici, MSC Crociere ha deciso di far ormeggiare MSC Sinfonia nel porto interno, laddove le condizioni meteomarine dovessero consentirlo in sicurezza.
“Quando un gigante dei mari entra nel cuore della città, crocieristi e cittadini si incantano simbioticamente– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. I primi con la straordinaria cartolina fatta di bellezze storico-architettoniche, i secondi con lo spettacolo offerto dalle evoluzioni di una vera e propria città galleggiante e dalla presenza di migliaia di crocieristi direttamente nel centro urbano. Una ghiotta occasione che produrrà anche un impatto positivo sull’economia e sull’immagine della comunità locale. Il porto interno ha una potenzialità inespressa che stiamo cercando di valorizzare ed esaltare con il nuovo PRP (Piano Regolatore Portuale), il cui iter, purtroppo, ha subito dei ritardi considerevoli in virtù delle posizioni contrarie assunte dall’Amministrazione comunale nella fase di verifica da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il porto interno deve vivere – conclude Patroni Griffi- ed essere quell’impulso elettrico che fa battere il cuore della Città”.
Leonardo Massa, Managing Director di MSC Crociere, ha dichiarato: “Siamo molto soddisfatti di tornare a ormeggiare nel porto interno, recando così notevoli benefici ai nostri ospiti sia in termini di accoglienza, grazie alla presenza dell’elegante terminal crociere che può collegarsi direttamente alla nave, sia in termini di vicinanza al centro storico della città raggiungibile a piedi in pochi minuti. Riteniamo infatti che il terminal e il porto siano parte integrante dell’esperienza di crociera, in grado di assicurare anche a terra uno standard di servizi in linea con quelli forniti a bordo delle nostre navi. Ringraziamo quindi tutti coloro che hanno reso possibile il nostro ritorno nel porto interno, in particolare l’Autorità di Sistema Portuale, la Capitaneria di Porto e i Servizi tecnico-nautici. Brindisi continua a rivestire un ruolo cruciale per MSC Crociere sia quale destinazione turistica dei nostri itinerari, sia quale porto d’imbarco e di sbarco scelto dal bacino d’utenza del territorio circostante che sta facendo registrare, anche quest’anno, un numero di prenotazioni in crescita e al di sopra delle nostre aspettative. Quest’anno prevediamo di movimentare a Brindisi circa 55 mila ospiti, grazie a 25 crociere settimanali che partiranno dal porto salentino ogni lunedì alla scoperta di Mykonos, Atene, Spalato e Venezia”.
Una volta superato il test di lunedì prossimo, è verosimile che gli altri approdi programmati, in condizioni metereologiche favorevoli, possano continuare ad avvenire nel porto interno con evidenti benefici non solo logistici legati alla movimentazione dei passeggeri, ma anche in termini di ritorno di immagine per la Città e per la Compagnia.
MDF, 19 maggio 2023
I porti dell’Adriatico meridionale iniziano l’anno col botto, battendo, financo, i propri record pre-pandemia. Nel primo trimestre 2023, infatti, complessivamente il Sistema ha registrato un +33% rispetto alle proprie migliori prestazioni.
Complessivamente, nei sei porti del Sistema, sono arrivate oltre 1.000 navi, un dato che si traduce in quasi il 22% in più rispetto allo stesso periodo del 2022 e sono state movimentati quasi 5 milioni di tonnellate di merce, per un +6,5%, rispetto all’anno precedente. Un dato che irrobustisce la funzione del Sistema quale hub strategico multimodale e infrastruttura commerciale del Mediterraneo.
Aumenta esponenzialmente il flusso dei viaggiatori. Dal primo gennaio al 31 marzo, infatti, sono state registrati oltre 216 mila passeggeri, tra traghetti e crociere. Presenze che inevitabilmente producono ricadute economiche per tutti i territori interessati.
Con più di 212mila passeggeri, i traghetti hanno movimentato il 27% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Ma è la curva del comparto crocieristico a segnare picchi straordinari: + 660 %, un livello di crescita a tre cifre che porta il Sistema a consolidare ulteriormente il proprio ruolo di porta di accesso verso il Sud Europa.
PORTO DI BARI
L’analisi delle performance dei singoli porti vede il porto di Bari distinguersi per il numero degli accosti. Nei primi tre mesi dell’anno, infatti, lo scalo capoluogo di regione ha gestito ben 477 ormeggi. In banchina, inoltre, tra imbarchi e sbarchi sono state movimentate circa 2milioni di tonnellate di merci, pari al +14% rispetto allo stesso periodo del 2022. Una crescita considerevole che supera, in tutti i comparti merci, anche le statistiche del 2019, anno pre-pandemia.
Da gennaio a marzo, sono transitati più di 49mila tra camion e trailers e quasi 16mila TEU.
I dati più rilevanti si registrano nel flusso passeggeri e crocieristi. I passeggeri traghetti che hanno scelto Bari quale porto di imbarco o sbarco, nei primi tre mesi dell’anno, sono stati circa 137 mila che si traduce in un significativo aumento del +15% rispetto al 2022.
Continua a crescere in maniera esponenziale il traffico crocieristico che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segna un aumento del + 530%; un dato che suggella la leadership di Bari tra gli scali crocieristici italiani.
PORTO DI BRINDISI
Molto positiva, anche, l’istantanea scattata nel porto di Brindisi. Cresce il numero degli accosti che, con il +9% circa, raggiunge- nel primo trimestre dell’anno- le 372 toccate.
Lo scalo messapico, inoltre, rafforza il proprio ruolo di snodo cruciale nelle autostrade del mare nel settore Ro-Ro con più di 35mila mezzi imbarcati e sbarcati a Brindisi, un volume di crescita del +31%.
Aumentano anche le tonnellate movimentate del general cargo, quasi un milione, che si traduce in un +5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
I volumi di crescita più significativi, tuttavia, si registrano nel flusso passeggeri e crocieristi.
Nei primi tre mesi dell’anno, infatti, Brindisi è stato scelto quale porto di imbarco o sbarco da più di 70mila passeggeri traghetti, una crescita che raggiunge il +48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Esponenziale, invece, l’aumento del +836% del traffico crocieristico, segnato da un avvio anticipato della stagione.
PORTO DI MONOPOLI
Bilancio più che positivo anche per il porto-gioiello del Sistema dell’Adriatico Meridionale, Monopoli, che si conferma una meta turistica molto interessante per le piccole crociere del segmento lusso. Dall’inizio dell’anno sono già stati effettuati 26 accosti, un dato che si traduce in un aumento del +96% dei passeggeri delle piccole crociere di lusso.
PORTO DI MANFREDONIA
Numeri in crescita anche per il porto di Manfredonia, snodo funzionale ed epicentro commerciale del traffico merci nel Tavoliere delle Puglie. Nel primo trimestre dell’anno, infatti, sono state registrate già 50 toccate nave, il +40%circa rispetto allo scorso anno. Significativo incremento, anche, del traffico merci totale, oltre 169mila tonnellate movimentate che significa il +27% circa rispetto al 2022.
Tra le merci, sono le rinfuse solide a registrare un aumento più che significativo: +38%, segnale inconfondibile della ripresa a regime delle attività del “Granaio d’Italia”, il territorio foggiano e sipontino.
PORTO DI BARLETTA
Performance decisamente positiva si registra per il porto di Barletta che risulta in ascesa sia per i sui 20 accosti, pari al 20% in più rispetto al 2022, sia per le 200mila tonnellate totali di merci movimentate che portano il trend di crescita, rispetto all’anno precedente, al +32%.
Trend che, nell’immediato futuro, sarà ancora più rilevante atteso che l’AdSPMAM ha già avviato la pratica relativa alla bonifica bellica dello scalo; attività prodromica ed essenziale per il successivo avvio dei lavori di “manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto per il ripristino delle quote preesistenti”; Un intervento atto a potenziare radicalmente lo scalo, in termini di funzionalità, sicurezza e di attrattività.
PORTO DI TERMOLI
Inizia molto bene l’anno, anche, il porto di Termoli che segna già ben 114 toccate nave, ossia il +5,6% rispetto al 2022. Segno più anche per la movimentazione del general cargo +27%.
Intanto, l’Ente portuale ha già avviato i lavori di ristrutturazione e di adeguamento della nuova sede dell’AdSPMAM, concessa in uso all’Ente dall’Agenzia delle Dogane. Contestualmente, l’Authority ha avviato un’indagine esplorativa sia sulle batimetrie, la misura delle profondità, della rappresentazione grafica e dello studio morfologico dei fondali marini, sia sullo stato delle strutture della banchine traghetti, intervento che precede la successiva fase di progettazione.
“I dati statistici sono un inequivocabile algoritmo, con sequenze e regole operative, che ci indica la strada da percorrere- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. E la strada è una sola: una efficiente ed efficace infrastrutturazione degli scali. I traffici aumentano se aumenta la dotazione infrastrutturale. Proprio per questo stiamo lavorando pancia a terra per realizzare le tutte le opere che abbiamo progettato, molte delle quali finanziate con i fondi del PNNR. Dalla cassa di colmata e gli accosti di Sant’Apollinare a Brindisi, al terminal sulla banchina 10 del porto di Bari, e la rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali di Manfredonia, intervento imponente da 120 milioni di euro. Sono questi i principali cardini sui quali si poggia lo sviluppo dei traffici, dei porti del nostro Sistema e dei territori ad essi connessi, per i prossimi anni”.
I dati statistici relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti ed elaborati dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti, immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime e, quindi, elaborarli per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.
MDF, 21 aprile 2023
A partire dagli ultimi giorni di marzo, il SUA (Sportello Unico Amministrativo) dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), a soli tre mesi dalla sua attivazione, si è arricchito di una nuova, rilevante funzione: la possibilità di presentare istanza per la richiesta dei controlli di background check ,previsti dal Programma Nazionale di Sicurezza Marittima (PNSM).
Il PNSM ha come obiettivo principale quello di assicurare, in un quadro di cooperazione internazionale, l’incolumità dei passeggeri, degli equipaggi, delle navi, degli operatori portuali, del pubblico, dei porti e delle infrastrutture portuali, nonché la regolarità e l’efficienza del trasporto marittimo nei confronti delle eventuali azioni illecite intenzionali.
Nell’ambito del Programma, il Comitato Interministeriale per la Sicurezza dei Trasporti Marittimi e dei Porti (CISM) ha introdotto e disciplinato i cosiddetti “controlli di background check”.
Si tratta verifiche preventive, ai fini del rilascio di un tesserino di accesso, sui precedenti penali di tutti i lavoratori che accedono agli impianti portuali e che svolgono stabilmente attività a bordo delle navi o all’interno della port facility.
Proprio per facilitare tutti coloro i quali necessitano di tale tesserino, la cui entrata in vigore è stata posticipata al 30 aprile prossimo, data ultima entro la quale tutto il personale in forza dovrà esserne provvisto, l’AdSPMAM, primo Sistema in Italia, ha implementato il proprio Sportello, arricchendolo di tale funzione che, peraltro, risulta full digital, ossia totalmente digitale.
“Il SUA sta diventando il digital twin, il gemello digitale, dei nostri uffici fisici– commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi- agevolando, in maniera sostanziale, le esigenze delle nostre comunità portuali che hanno la possibilità di interfacciarsi con la burocrazia amministrativa in maniera celere, economica e virtuosa. Le nuove tecnologie, dall’Intelligenza Artificiale all’Internet of Things e all’Energy Management stanno rivoluzionando la secolare industria dello shipping. Solo viaggiando costantemente al passo con le novità introdotte da questo processo di trasformazione – conclude il Presidente- i porti potranno diventare ecosistemi virtuosi dell’innovazione e hub competitivi, dinamici, affidabili e sicuri”.
La nuova disciplina dispone che il datore di lavoro debba avviare la procedura di controllo (background check) presentando all’Autorità di Sistema Portuale competente la richiesta di rilascio del tesserino di accesso, corredata da fototessera del lavoratore, fotocopia di un documento d’identità (in caso di stranieri anche copia del permesso di soggiorno valido), autodichiarazione attestante la residenza del lavoratore nonché, per coloro che negli ultimi 5 anni siano stati per almeno 6 mesi residenti all’estero, una certificazione rilasciata dallo Stato estero attestante l’assenza di condanne penali e procedimenti penali in corso.
La procedura è completamente gratuita ed è descritta nella News caricata sul SUA, disponibile attraverso il link: https://sua.adspmam.it/-/regolamento-sportello-unico-amministrativo-aggiornamento
Complessivamente, l’intervento di istituzione del SUA è stato finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attraverso i fondi del Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 14-20, Asse A Digitalizzazione della logistica, Linee di Azione 1 e 2, e fa parte di un più ampio progetto di evoluzione di tutti i sistemi applicativi più importanti sviluppati dall’AdSPMAM negli anni, al fine di favorire l’accesso alle prestazioni informative e l’utilizzo dei servizi logistici e portuali.
Lo Sportello è stato integrato con sistemi già attivi, quali lo SPID, il PagoPA e il sistema di Protocollo Elettronico.
Per accedere ai servizi sarà obbligatorio essere muniti di credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identificazione Digitale), PEC (Posta Elettronica Certificata) e utilizzare le firme digitali.
MDF, 4 aprile 2023