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ADSPMAM: I PORTI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE TENGONO IL PASSO, NONOSTANTE IL RALLENTAMENTO DEL COMMERCIO GLOBALE DOVUTO ALLE INCERTEZZE GEOPOLITICHE. NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2025, MOVIMENTATE OLTRE 12 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCI E PIÙ DI 1,5 MILIONI DI PASSEGGERI.

I primi nove mesi del 2025 confermano la solidità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che- pur in un contesto economico complesso- mantiene performance di assoluto rilievo, attestandosi su volumi di traffico che restano ampiamente superiori ai livelli pre-pandemia.

Nei sei porti del Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Manfredonia, Monopoli e Termoli)

l’andamento dei traffici riflette le complessità del quadro economico e le complesse dinamiche che stanno interessando l’economia mondiale. La crisi geopolitica internazionale, l’instabilità dei mercati energetici, i numerosi focolai di guerra, la contrazione dei consumi e l’aumento dei costi logistici hanno inciso sull’intera catena di approvvigionamento, determinando una contrazione generalizzata dei flussi commerciali e una revisione delle strategie degli operatori del trasporto marittimo. L’Autorità di Sistema, tuttavia, ha dimostrato un contrasto a tali complessità tale da mantenere salda la sintesi economico-finanziaria dell’Ente.

 

In questo contesto, infatti, il Sistema dell’Adriatico Meridionale ha dimostrato una notevole capacità di tenuta, mantenendo volumi di traffico solidi e superiori ai livelli pre-pandemici e confermandosi infrastruttura strategica per la connettività dell’Italia meridionale e per gli scambi con i Paesi dell’area balcanica e del Mediterraneo orientale.

 

Da gennaio a settembre 2025, il Sistema ha registrato oltre 4.000 accosti, con una riduzione del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma con un dato che resta superiore del 12% rispetto al 2019, anno pre-Covid.

 

Le merci movimentate superano i 12 milioni di tonnellate, con una flessione del 7%; il quadro generale, tuttavia, mostra un Sistema in equilibrio, sostenuto dal buon andamento di alcune categorie merceologiche strategiche.

 

Le rinfuse solide segnano un incremento del +13%, trainate dai cereali (+23%) e dai TEU (+40%), in crescita costante negli ultimi sette anni.

Proprio in tal senso, è interessante soffermarsi sulla movimentazione dei cereali, nello specifico il grano duro, tenero e il mais che raggiunge il +23% rispetto all’anno precedente, con più 1,8 milioni di tonnellate.

Il traffico Ro-Ro e Ro-Pax, con oltre 243mila mezzi movimentati, registra un lieve calo rispetto all’anno precedente ma resta in crescita rispetto al 2019.

I passeggeri traghetti superano 1,5 milioni di unità, con una sostanziale stabilità sul biennio precedente; mentre continua la corsa del comparto crocieristico che supera i 516 mila crocieristi transitati attraverso i porti del Sistema e segna un +14% rispetto al 2024 e un +25% rispetto al 2023.

 

PORTO DI BARI

 

Il porto di Bari registra risultati positivi in tutti i principali segmenti di traffico, confermandosi come snodo logistico e commerciale nel Bacino del Mediterraneo. Nei primi nove mesi dell’anno, si è registrato un aumento delle toccate di +1,4% (ben 1.480 navi accostate); un aumento delle rinfuse solide di più del 30% (oltre un milione e settecentomila tonnellate), trainate dai cereali +40% e dai prodotti chimici +27%; un aumento del +1% delle merci varie (con quasi 4 milioni di tonnellate); ben 75mila TEU (+9,4% in tons e +35% in numero contenitori) e +92% merci varie.

L’andamento dei Ro-Ro risulta piuttosto stabile, contando un -1% per le tonnellate ed un +0,7% per quel che riguarda il numero di camion e trailers.

Per quanto riguarda i flussi dei passeggeri, il porto di Bari segna un numero quasi invariato di passeggeri traghetti (più di 840mila passeggeri) ed un +21% dei passeggeri crociere (circa 430 mila turisti) e 152 navi accostate.

 

 

PORTO DI BRINDISI

 

Il porto di Brindisi attraversa una fase di transizione strutturale, segnata dal progressivo ridimensionamento dei traffici energetici tradizionali e da un riequilibrio verso comparti più sostenibili e diversificati del trasporto marittimo. Nei primi nove mesi dell’anno, si sono registrati 1.170 accosti che hanno movimentato oltre 4,4 milioni di tonnellate di merci. Il dato complessivo segna un calo del 22% rispetto al 2024, statistica influenzata significativamente dalla cessazione della produzione di energia elettrica da parte della centrale Federico II Enel e, quindi, dalla connessa attività di sbarco del carbone. A questo, c’è da aggiungere la riduzione della produzione di Versalis, dovuta all’interruzione dell’attività di cracking. Il numero di camion e di trailer, seppur con un calo del 14% rispetto all’anno precedente, raggiunge più di 96 mila unità rotabili transitate nel porto. Mezzi che hanno trasportato più di 3 milioni di tonnellate di merci via Ro-Ro. Il traffico passeggeri, con 462mila unità, registra una flessione del 10%, mentre il comparto crocieristico continua a consolidarsi con 86mila passeggeri e 44 accosti. L’entrata in funzione del pontile a briccole e le nuove in fase di realizzazione, già dal prossimo anno, favoriranno sicuramente una ripresa traffici, rafforzando la competitività del porto e aprendo nuovi scenari per l’intero sistema produttivo locale.

 

PORTO DI BARLETTA

 

Il porto di Barletta evidenzia un andamento positivo, trainato dalle connessioni con le filiere locali e dal potenziamento dei collegamenti con l’entroterra produttivo; con 606mila tonnellate movimentate registra un incremento del 6% rispetto al 2024.

A trainare la crescita, la movimentazione di prodotti chimici liquidi con +100%, anche se in modesta quantità (6mila tonnellate); un aumento generalizzato del +27% delle rinfuse solide, tra le quali evidenziamo i cereali +12% (106mila tonnellate); i prodotti chimici  +54% (126mila tonnellate) e i minerali/cementi e calci +12% (più di 130mila tonnellate). In aumento anche le toccate navi, 139 nel periodo in esame, pari al +2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

PORTO DI MANFREDONIA

 

In un contesto di contrazione dei volumi globali, il porto di Manfredonia evidenzia una crescita selettiva dei traffici legati ai settori industriali locali, in particolare quello dei materiali da costruzione e dell’eolico. Comparando il periodo in esame rispetto all’anno precedente si registrano 253 accosti, in crescita del 2%, e oltre 467mila tonnellate di merci movimentate (-20%); tra queste, l’aumento del +26% della categoria “minerali, cementi e calci” che supera le 100mila tonnellate. Una quota significativa degli accosti ha riguardato la movimentazione di componenti eolici, il cui peso specifico limita l’incidenza sul volume complessivo.

Sul fronte passeggeri, la linea con le Isole Tremiti, avviata con ritardo rispetto agli anni precedenti, ha trasportato 4.812 turisti.

 

 

 

PORTO DI MONOPOLI

 

Il porto di Monopoli si contraddistingue per vivacità operativa e capacità di attrarre traffici diversificati. Assume, inoltre un ruolo sempre più strategico nel segmento del turismo marittimo di nicchia e di lusso, riflettendo la forte crescita del comparto nautico-alta di gamma in Italia. Da gennaio a settembre, il “porto gioiello” del Sistema ha registrato 160 accosti che si traduce in un +30% rispetto al 2024. Gli accosti in più corrispondono ad un aumento sia delle rinfuse liquide, costituite da oli vegetali (oltre 232mila tonnellate) e le rinfuse solide (+27%) che raggiungono 86mila tonnellate tra derrate alimentari, mangimi, minerali e prodotti chimici.

In crescita significativa anche il segmento crocieristico che ha raggiunto i 2.951 passeggeri (554 in più rispetto all’anno precedente), corrispondente ad un aumento del +23%. Un dato che attesta Monopoli tra le mete più apprezzate dal turismo di nicchia.

 

PORTO DI TERMOLI

 

In linea con la strategia di diversificazione dei traffici, il porto di Termoli consolida la propria funzione di scalo passeggeri e avvia un percorso di crescita orientato all’apertura verso nuovi mercati e rotte adriatiche. Il traffico passeggeri da e per le Isole Tremiti, infatti, resta stabile con 206mila unità per 734 accosti. Intanto, dopo l’ottimo risultato ottenuto con il collegamento sperimentale Termoli-Ploce, che ha testimoniato la bontà dell’iniziativa e l’appetibilità turistica e commerciale della linea, l’Ente portuale in sinergia con gli operatori si sta adoperando per attivare nuovi collegamenti passeggeri da e per il porto di Termoli e nuove linee commerciali.

 

Il 2025 può essere considerato come un anno di assestamento per i traffici portuali – commenta il presidente dell’AdSPMAM, Francesco Mastro–. Dopo anni di crescita sostenuta, il rallentamento dell’economia globale si riflette anche sui nostri numeri. Tuttavia, la tenuta complessiva del Sistema, l’incremento costante dei traffici container e crocieristici e la stabilità dei flussi passeggeri testimoniano la solidità della nostra infrastruttura logistica. Continueremo ad investire in innovazione, sostenibilità ed efficienza operativacontinua Mastro– per rendere i nostri porti sempre più competitivi e per cogliere le opportunità offerte dalla transizione energetica e digitale che sta ridisegnando il panorama del commercio internazionale”.

 

Nelle statistiche dei primi nove mesi del 2025, una menzione speciale meritano anche gli accosti dei “Pleasure and Commercial Yachts” (imbarcazioni utilizzate per uso privato, ricreativo e imbarcazioni commerciali utilizzate per attività commerciali) che da maggio a settembre hanno riguardato in particolare i porti di Brindisi, Monopoli e Bari, confermando l’appeal turistico e commerciale delle coste dell’Adriatico meridionale.

 

I dati relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto, realizzato come strumento di supporto per le attività portuali degli scali di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli. GAIA consente di monitorare in tempo reale passeggeri e mezzi in entrata e in uscita dai porti e di immagazzinare i dati di traffico merci e passeggeri forniti dalle Agenzie marittime. I dati complessivi vengono poi elaborati dall’Ufficio Statistiche dell’AdSPMAM per fini di analisi e fatturazione, secondo i modelli ESPO, garantendo omogeneità e trasparenza nella rappresentazione dei flussi portuali del Sistema.

 

 

MDF, 7 novembre 2025

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ADSPMAM: PRENDE FORMA IL COMITATO DI GESTIONE DELL’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE. SI ATTENDONO LE DESIGNAZIONI DI ALCUNE AMMINISTRAZIONI LOCALI MANCANTI PER COMPLETARE L’ORGANO GOVERNO E DI GESTIONE STRATEGICA DELL’ENTE.

Con determina n. 349 del 28 ottobre scorso, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Francesco Mastro, ha nominato i primi sei componenti del nuovo Comitato di gestione dell’Ente.

Si tratta di:

– Avv. Flavia Rita Decaro – designato dalla Regione Puglia

– Avv. Francesco La Torre – designato dal Comune di Manfredonia

– C.A. (CP) Donato De Carolis – Direttore Marittimo della Puglia e Basilicata ionica

– C.V. (CP) Luigi Amitrano – Comandante del Porto di Brindisi

– C.F. (CP) Valerio Massimo Acanfora – Comandante del porto di Barletta

– C.F. (CP) Marco Pepe Comandante del Porto di Manfredonia

– C.F. (CP) Giuseppe Panico – Comandante del porto di Termoli

– T.V. (CP) Gennaro Moccia – Comandante del porto di Monopoli

Si attendono, ancora, le designazioni di alcune Amministrazioni locali mancanti, già richieste dall’Ente portuale, per completare l’organo governo e di gestione strategica dell’Autorità di Sistema.

Abbiamo bisogno che la nostra macchina gestionale sia messa quanto prima nelle condizioni di correre e di affrontare tutte le sfide che ci attendono– commenta il presidente Mastro. La costituzione del Comitato di gestione rappresenta un passaggio fondamentale per dare piena operatività all’Ente e garantire una governance solida. Per questo – continua Mastro– auspico che le Amministrazioni locali mancanti procedano tempestivamente con le designazioni di competenza; magari, oltre all’avvocato Decaro, già designata dalla Regione, valorizzando ulteriormente la presenza femminile, risorsa di competenza e visione. È necessario, comunque, procedere speditamente – conclude il Presidente – per rendere l’Autorità pienamente in grado di deliberare e di decidere il futuro strategico dei sei porti del nostro Sistema, a beneficio dei territori e di tutto il Paese”.

Il Comitato di gestione è l’organo di governo dell’Autorità di Sistema Portuale. Esercita funzioni di indirizzo e programmazione, deliberando su atti fondamentali quali il Piano Regolatore di Sistema Portuale, il Bilancio, il Piano Operativo Triennale e le concessioni demaniali; peraltro, il Comitato nomina il Segretario generale, su proposta del Presidente.

 

Prima della riforma del 2016, le Autorità portuali erano dotate di un Comitato portuale con una composizione più ampia e articolata che includeva rappresentanti delle categorie economiche e sociali. La riforma ha introdotto un modello più snello e funzionale, riducendo il numero dei componenti e concentrandone le competenze sulle decisioni strategiche.

 

 

 

 

 

MDF, 29 ottobre 2025

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ADSPMAM: FRANCESCO MASTRO È IL NUOVO COMMISSARIO STRAORDINARIO DELL’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE. PASSAGGIO DI CONSEGNE FORMALE NELLA SEDE DELL’ENTE.

Questa mattina, nella sede di Bari dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), ha avuto luogo il passaggio di consegne tra l’Amiraglio Vincenzo Leone, che ha guidato l’Ente per un anno, e il prof. avv. Francesco Mastro, che, con Decreto n.144 del 17 giugno 2025 è stato nominato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Commissario straordinario dell’Ente.

Dopo la firma degli atti formali, alla presenza del segretario generale, Tito Vespasiani, dei dirigenti e di una parte del personale dell’Ente, il Commissario straordinario Mastro ha ringraziato l’Ammiraglio Leone per il lavoro svolto, rivolgendogli i migliori auguri per una carriera ancora ricca di successi e per un cammino personale sereno.

Da oggi, Mastro è già al lavoro per garantire piena continuità amministrativa e gestionale all’Ente, assicurando la regolare prosecuzione delle attività in corso e la piena operatività dei porti MAM, in attesa che il Ministero proceda con la nomina del nuovo presidente.

In una fase cruciale per il futuro della portualità, l’AdSPMAM resta impegnata nel portare avanti le progettualità strategiche già avviate, con l’obiettivo di rafforzare la competitività, l’intermodalità e la sostenibilità delle sei infrastrutture portuali che ricadono nel Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli).

L’Ente portuale dell’Adriatico meridionale continuerà ad operare in stretta collaborazione con i territori, gli operatori economici e le istituzioni, per promuovere uno sviluppo portuale armonico, moderno ed efficiente, in linea con le esigenze del sistema logistico nazionale ed europeo.

 

MDF, 30 giugno 2025

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PORTO DI MANFREDONIA: SI APRE UNA NUOVA ERA PER I PESCATORI DI MANFREDONIA. INAUGURATO IL NUOVISSIMO “VILLAGGIO PESCATORI”. UNA VASTA AREA ATTREZZATA, SICURA E AVVENIRISTICA PER SOSTENERE LE ATTIVITÀ DI UNA DELLE FLOTTE PIÙ NUMEROSE D’ITALIA.

Questa mattina, martedì 25 giugno, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, alla presenza delle massime autorità e della comunità portuale di Manfredonia, nel corso di una breve ma significativa cerimonia, ha inaugurato il nuovo “villaggio pescatori”, realizzato dall’Ente.

Si tratta di una vasta area, ricadente nel porto commerciale di Manfredonia, sulla quale sono state realizzate strutture e manufatti utili al miglioramento dei servizi a terra, di sicurezza dei pescatori, delle condizioni di sbarco e di deposito del pescato.

Il progetto ha previsto la realizzazione di tre punti di sbarco, uno sul molo di Levante, uno su quello di Tramontana e l’ultimo sul molo di Ponente. Ogni punto di sbarco è dotato di illuminazione, dissuasori di sicurezza, segnaletica stradale e colonnina per presa acqua.

Sui piazzali retrostanti la banchina Tramontana, inoltre, è stata realizzata l’area più significativa dell’intervento, una piazza di circa 2.575 mq ad uso esclusivo dei pescatori, come luogo sicuro e adeguato per tutte le attività. L’area è provvista di depositi e di servizi igienici.

E’ stata prevista, inoltre, una zona coperta di circa 400 mq, in struttura portante di calcestruzzo armato- sostenuta da “colonne” tonde- e finiture in pannelli di fibrocemento, destinata alla lavorazione delle reti. La forma della copertura richiama la prua di una nave e su di essa sono stati posizionati pannelli fotovoltaici, con la  possibilità, in futuro di installarne anche altri.

Quasi tutta l’area è stata attrezzata con una pavimentazione in cemento industriale, corredata di pali per l’illuminazione, di impianto di acqua potabile, di smaltimento delle acque reflue prodotte dai bagni e di quello per lo smaltimento delle acque meteoriche.

Nella stessa area sono stati realizzati, anche 20 magazzini di circa 10 mq. I depositi sono stati realizzati in blocchi da 5 e messi a disposizione degli operatori per migliorare le condizioni igieniche dell’area portuale e contestualmente ridurre rischi di furti, delle reti e degli attrezzi di lavoro, atteso che ad oggi i pescatori sono costretti a lasciare i loro strumenti di lavoro incustoditi sulle banchine.

Screenshot

Sono stati realizzati, inoltre, due blocchi per i servizi igienici, di cui uno sulla banchina di Tramontana e uno sul Molo di Levante, ove sono stati realizzati i rimanenti 10 magazzini sempre in blocchi da 5.

L’accesso e l’utilizzo dei servizi igienici da parte delle persone diversamente abili è garantito da una rampa di accesso e da una ringhiera metallica di protezione.

Abbiamo immaginato e realizzato un vero e proprio villaggio, ampio, avveniristico, sicuro e accogliente – commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi- una macro area all’interno della quale i pescatori possono non solo lavorare ma anche ritrovarsi in un contesto di comunità. La flotta peschereccia di Manfredonia,- continua il Presidente- è la seconda in Italia per numero di imbarcazioni ed è la quinta nella classifica di stazza lorda. Non è solo un pilastro economico, quindi, ma un vero e proprio simbolo di tradizione e di dedizione. L’intervento che abbiamo realizzato –conclude Patroni Griffi- vuole non solo essere uno strumento idoneo per le attività quotidiane dei nostri pescatori, ma anche un luogo dove le generazioni future potranno continuare a coltivare questa preziosa eredità”.

Il  costo complessivo dell’opera è di circa 1.150.000 euro

L’intervento è stato finanziato in parte dal Fondo Europeo per la Pesca 2007–2013, nell’ambito della Misura 3.3. “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca“, di cui l’Autorità di Sistema Portuale è titolare del finanziamento da parte della Regione Puglia, per l’importo di oltre 840 mila euro, e in parte con fondi propri dell’Ente.

 

 

 

 

MDF,  25 giugno 2024

 

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PORTO DI MANFREDONIA: MARTEDÌ 25 GIUGNO ALLE ORE 11.30 CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DEL “VILLAGGIO PESCATORI”, UNA VASTA AREA ATTREZZATA, SICURA E AVVENIRISTICA PER SOSTENERE LE ATTIVITÀ DI UNA DELLE FLOTTE PIÙ NUMEROSE D’ITALIA.

Martedì 25 giugno alle ore 11.30- sulla Banchina di Tramontana del porto di Manfredonia, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) Ugo Patroni Griffi inaugurerà il nuovissimo “villaggio pescatori”.

 

Si tratta di una vasta area realizzata e allestita dall’AdSPMAM per il “miglioramento dei servizi a terra, di sicurezza dei pescatori, delle condizioni di sbarco e di deposito del pescato”.

 

L’opera è stata realizzata attraverso i fondi rinvenienti dal bando Misura 3.3 – “Porti luoghi di sbarco e ripari di pesca” del Fondo Europeo per la pesca 2007/2013.

 

Alla cerimonia sono state invitate le massime autorità regionali e provinciali e il cluster marittimo di Manfredonia.

 

 

 

MDF, 21 giugno 2024

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DAL MIX DI GUSCI DELLE COZZE E SEDIMENTI DEI PORTI ALLE STRADE PAVIMENTATE ED AI FRANGIFLUTTI.

In questo consiste lo sviluppo Green della Blu Economy necessariamente affidato alla collaborazione tra Ricerca, Imprese e Amministrazione Pubbliche.

Ci crede fermamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che partecipa attivamente e finanziariamente al progetto GreenLife4Seas (GREen ENgineering solutions: a new LIFE for SEdiments And Shells), un progetto di ricerca e di economia circolare, sostenuto dal Programma per l’Ambiente e per l’Azione per il Clima  – LIFE 2014/2020 assieme al Politecnico di Bari (Dicatech) capofila della cordata; progetto a tripla elica che vuole traferire nuove tecnologie verso il settore produttivo con il coinvolgimento basilare delle amministrazioni dei porti.

 

La Puglia produce il 16% dei molluschi italiani, circa 10 tonnellate al giorno, ed è la terza regione in Italia per produzione, in particolare di cozze di cui il guscio, purtroppo, non nè edibile né compostabile e costituisce quindi un rifiuto che fino ad adesso non è stato possibile riciclare.

E’ ovvia quindi la necessità di agire con azioni sistemiche e di sistema; da qui i due approcci a tripla elica e di economia circolare, affiancati per migliorare il benessere della popolazione senza impattare o addirittura migliorare la footprint dell’azione umana.

Sono già iniziate nel porto di Bari  e di Barletta le operazioni di dragaggio dei sedimenti finalizzati a procedere con la calibrazione della soluzione tra sedimenti, polvere di mitili e cementi per realizzare masselli autobloccanti per la pavimentazione pubblica.

Tante le aziende coinvolte, tra cui anche start up di giovani talentuosi: tra queste, la Simem, azienda nata a Verona nel 1963, produttrice di macchinari per il cemento, la Vitone Eco, specializzata nel trattamento di fanghi e residui dell’industria agroalimentare, e la Noesis European Development Consulting. Collaborano tra le altre anche la Mapei, la Prefabbricati Pugliesi e la Vibrotek, oltre alle cooperative di mitilicultori di Taranto e La Spezia.

Ma altre imprese potranno entrare nel network, anche il 2028 anno di fine progetto, per poter sviluppare altri prodotti derivanti dal recupero dei gusci delle cozze tra questi, case intere stampate in 3d, oggetti di design e piste ciclabili, un nuovo orizzonte per lo sviluppo economico del nostro territorio.

Lo sviluppo della Green Economy nel contesto della Blu Economy, dalla valorizzazione dei gusci delle cozze ai sedimenti dei porti fino alle infrastrutture come le strade pavimentate e i frangiflutti, rappresenta una sfida che richiede la collaborazione sinergica  di tutti: ricerca, imprese e Amministrazioni pubbliche– commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del  Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) Ugo Patroni Griffi. Siamo fermamente convinti di dover continuare a navigare verso questi due poli  che  non solo favoriscono la protezione dell’ambiente marino e la riduzione dell’impatto ambientale, ma che  hanno anche  la capacità di promuovere lo sviluppo economico sostenibile e l’innovazione nel settore marittimo. Proprio per questo siamo attivamente coinvolti e impegnati  nel progetto GreenLife4Seas, un’iniziativa che mira a trasferire innovazioni tecnologiche al settore produttivo coinvolgendo le amministrazioni portuali. L’utilizzo sostenibile delle risorse marine, incluso il riciclo dei gusci delle cozze, –  conclude il Presidente– rappresenta una opportunità per migliorare il benessere della popolazione e ridurre l’impatto ambientale delle attività umane, promuovendo al contempo lo sviluppo economico del nostro territorio.

Bari, 03 maggio 2024

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ADSPMAM: CONNETTIVITÀ GRATUITA NEI PORTI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE PER TURISTI E OPERATORI. ADSPMAM E MINISTERO DEL TURISMO SOTTOSCRIVONO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER L’ATTIVAZIONE DEL WIFI BY ITALIA, NELL’AMBITO DI UN PROGETTO PSC.

Nei giorni scorsi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) e il Ministero del Turismo hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la messa in esercizio, attivazione e gestione dei dispositivi di accesso wireless da installare nei porti di Bari, Barletta, Brindisi, Manfredonia, Monopoli e Termoli, individuati quali Point Of Interest (POI) nell’ambito dell’intervento “Wi-Fi by Italia.it”, finanziato con le risorse del Piano Sviluppo e Coesione del Ministero del Turismo, Area tematica “Competitività e Imprese” – Settore di intervento “Turismo e Ospitalità”.

 

Secondo gli accordi contenuti nel documento, il Ministero provvederà all’installazione e alla manutenzione degli apparati Wi-Fi, alla gestione del traffico dati in 5G e/o fibra ottica e all’erogazione dei servizi di consulenza e di assistenza. Mentre, l’AdSPMAM metterà a disposizione dell’operatore incaricato, Fastweb spa, in comodato gratuito e in uso non esclusivo, i locali idonei e le aree scelte per l’installazione delle apparecchiature tecnologiche; garantendo, inoltre, per tutta la durata dell’intervento, la fornitura dell’alimentazione elettrica di adeguata potenza e la vigilanza sulle apparecchiature per prevenire danneggiamenti o furti.

 

Al termine dell’intervento, inoltre, l’Ente portuale integrerà tutte le nuove installazioni con gli altri suoi impianti, in parte già esistenti e in parte da realizzare nell’ambito di un progetto PAC 2014/2020 in corso di attuazione, con rete nazionale WiFi by Italia, in maniera tale da rendere le aree portuali del Sistema coperte quasi totalmente dal servizio.

 

Tale sforzo mirato garantirà non solo ai turisti e ai passeggeri in transito, ma anche agli operatori e ai concessionari di poter fruire gratuitamente di un’infrastruttura tecnologica all’avanguardia che sarà in grado di ottimizzare le operazioni portuali e migliorare l’esperienza complessiva degli utenti.

 

Questo progetto rappresenta un passaggio fondamentale nella rivoluzione tecnologica che stiamo portando avanti nei nostri porti – commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi-. Connetteremo il nostro Sistema direttamente con il sistema nazione. Un utente con una sola abilitazione della rete nazionale Wifi by Italia, infatti, potrà spostarsi in tutte le aree coperte dal progetto, fruendo sempre della connessione gratuita ad internet. Offriremo un grande servizio, soprattutto ai turisti stranieri che spesso hanno SIM che in Italia non assicurano la connettività ad internet, se non pagando costi aggiuntivi, spesso onerosi. Nei porti MAM, invece, con qualsiasi smartphone si potrà restare liberamente connessi alla rete. Per gli operatori e i concessionari, poi, i benefici saranno rilevanti: potranno fruire di una piattaforma affidabile e velocissima per le comunicazioni e le operazioni portuali. Ringrazio vivamente il Ministero del Turismo, –conclude il Presidente- che ha scelto di accogliere la nostra richiesta di includere nella rete dei porti selezionati in un primo momento, ossia Bari, Brindisi e Termoli, anche Monopoli, Manfredonia e Barletta”.

 

La prima parte del progetto si concluderà approssimativamente entro l’estate 2025 e comporterà un investimento circa 500 mila euro, somma che sarà coperta per metà dall’Ente portuale e per metà dal Ministero del Turismo.

 

 

 

MDF, 19 aprile 2024

 

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PORTO DI MANFREDONIA: SVOLTA STORICA NEL PORTO DI MANFREDONIA. L’ADSPMAM E IL RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO DI IMPRESE (R.T.I.) SOTTOSCRIVONO IL CONTRATTO PER LA RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL BACINO ALTO FONDALI (BAF). LO SCALO SIPONTINO SI AFFACCIA AL NUOVO ANNO CON PROSPETTIVE DI SVILUPPO STRAORDINARIE.

Banda dei Loghi

 

Lo scorso 27 dicembre, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, e Antonio Albanese, presidente del C.d.A. e legale rappresentante dell’impresa “C.I.S.A. S.P.A.”, capogruppo mandataria del Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) costituito da “C.I.S.A. s.p.a./Operazione s.r.l./Fincosit s.r.l./ Consorzio Stabile i.t.m./ Nautilus s.r.l” hanno sottoscritto il contratto di appalto per i “lavori di recupero e di rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali (BAF) nel porto isola di Manfredonia”.

 

L’AdSPMAM ha così chiuso e rispettato tutti i tempi tecnici di una procedura estremamente complessa e articolata che consente all’Ente portuale di fruire di 80 milioni di euro rivenienti dal Piano Nazionale Complementare al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), e di 41 milioni rivenienti dal fondo ZES Recovery Fund; atteso che il quadro economico complessivo per la realizzazione dell’opera è di 121 milioni di euro.

 

Si passa, quindi, alla fase esecutiva di un progetto destinato ad imprimere una svolta storica allo scalo sipontino. L’appalto, infatti, prevede la realizzazione di lavori manutentivi di risanamento corticale delle strutture in calcestruzzo armato del BAF, nonché la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di rifunzionalizzazione, consolidamento strutturale, miglioramento sismico.

 

Nei giorni scorsi, peraltro, l’Ente portuale ha sottoscritto una convenzione, della durata di tre anni o comunque fino al collaudo delle opere, con Sogesid S.p.A., attraverso la quale viene affidata alla Società in-house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la Direzione dei Lavori (compreso il Coordinamento della Sicurezza in fase di Esecuzione).

 

“Manfredonia saluterà il nuovo anno con prospettive di sviluppo straordinarie- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Stiamo per realizzare un’opera storica e strategica che prevede interventi radicali che non solo miglioreranno significativamente la sicurezza dello scalo, ma imprimeranno un rilevante impulso alla crescita economica e infrastrutturale di tutto il territorio. Trasformeremo il porto conclude Patroni Griffi– in un hub moderno ed efficiente; un polo logistico e commerciale di rilevanza internazionale”.

 

Le strutture del Bacino Alti Fondali sono, attualmente, interessate da una condizione critica, sostanzialmente riconducibile al degrado per corrosione delle armature e ai conseguenti effetti sul calcestruzzo. I lavori sono finalizzati non solo a conservare l’opera, tramite interventi corticali, di riparazione e di ripristino delle originarie condizioni di protezione delle armature e delle sostituzioni delle stesse, ma anche la contestuale rifunzionalizzazione che sarà ottenuta attuando, in particolare sul pontile di approccio e con modalità diverse anche sulle banchine, provvedimenti che riguardano il consolidamento strutturale degli elementi e il miglioramento del loro comportamento sotto l’azione sismica. Sinteticamente, gli interventi previsti nel progetto sono: lavori manutentivi di riparazione corticale; ripristino e protezione delle superfici in calcestruzzo; interventi di rifunzionalizzazione; allargamento della careggiata del pontile di approccio; consolidamento strutturale; miglioramento sismico.

 

MDF, 29 dicembre 2023

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PORTO DI MANFREDONIA, RECUPERO E RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL BACINO ALTI FONDALI. FIRMATA UNA NUOVA CONVENZIONE TRA L’AUTORITÀ PORTUALE MAR ADRIATICO MERIDIONALE E SOGESID S.P.A.

Banda dei Loghi

 

– Il 21 dicembre 2023, nel contesto del Protocollo d’Intesa del 2019, è stata sottoscritta una nuova convenzione tra Sogesid S.p.A., rappresentata dall’Amministratore Delegato Ing. Errico Stravato, e l’Autorità Portuale del Mar Adriatico Meridionale, rappresentata dal Presidente Prof. Avv. Ugo Patroni Griffi, per il Supporto Tecnico-Specialistico nel Recupero e la Rifunzionalizzazione del “Bacino Alti Fondali” (BAF) nel porto di Manfredonia.

La Convenzione riguarda la realizzazione degli “Interventi di Recupero e Rifunzionalizzazione del Bacino ad Alti Fondali (BAF)”, che prevedono la costruzione di un pontile di approccio lungo circa 2 km, con un fondale minimo del bacino portuale di circa 10-11 metri.

Il porto è attrezzato con cinque banchine e un’accostata per navi lungo il pontile di approccio.

Le banchine A1, A2, A3 ed A4 sono destinate esclusivamente alle operazioni di carico e scarico di merci varie, comprese le liquide non pericolose. La banchina A5 è riservata alle navi che movimentano merci pericolose, sia liquide che gassose.

Attualmente, l’accostata per navi lungo il pontile di approccio non è operativa a causa del suo degrado. Il pontile, oltre ad avere una viabilità a doppio senso di marcia, ospita nastri trasportatori e condotte per la movimentazione delle merci.

L’investimento ammonta a circa 120 milioni di euro, con Sogesid S.p.A. responsabile della Direzione Lavori e del CSE. La durata della Convenzione è di 3 anni o comunque fino al collaudo delle opere.

 

Per l’attuazione della presente Convenzione, il Responsabile per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale è l’Ing. Francesco Di Leverano, Direttore del Dipartimento Tecnico della stessa Autorità, mentre il Responsabile della Sogesid S.p.A. è l’Ing. Enrico Brugiotti, dirigente responsabile della competente Direzione Tecnica della Società.

 

“Dopo Brindisi, anche per il porto di Manfredonia ci avvaliamo del qualificato supporto di Sogesid, – commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi. Stiamo avviando la fase esecutiva di un progetto imponente che ci consentirà di ridisegnare e dare nuova vita allo scalo sipontino. Attraverso la convenzione affidiamo alla Società in house del Ministero delle Infrastrutture, la direzione lavori di un appalto estremamente complesso. Le strutture del Bacino Alti Fondali, infatti, sono interessate da una condizione critica che è sostanzialmente riconducibile al degrado per corrosione delle armature e ai conseguenti effetti sul calcestruzzo. I lavori sono finalizzati non solo a conservare l’opera, tramite interventi corticali, di riparazione e di ripristino delle originarie condizioni di protezione delle armature e delle sostituzioni delle stesse, ma anche la contestuale rifunzionalizzazione che sarà ottenuta attuando, in particolare sul pontile di approccio e con modalità diverse anche sulle banchine, provvedimenti che riguardano il consolidamento strutturale degli elementi e il miglioramento del loro comportamento sotto l’azione sismica. Proprio per questo è fondamentale- conclude Patroni Griffi- che alla guida ci sia una struttura articolata e altamente specializzata, come appunto Sogesid.”

 

“La firma di questa Convenzione rappresenta un capitolo fondamentale nel nostro impegno a contribuire allo sviluppo delle infrastrutture portuali”, afferma l’Amministratore Delegato di Sogesid S.p.A., Ing. Errico Stravato. “Il settore delle infrastrutture portuali è un campo stragico in cui la nostra Società è riconosciuta come un’eccellenza, e la nostra partecipazione chiave negli ‘Interventi di Recupero e Rifunzionalizzazione del Bacino ad Alti Fondali (BAF)’ attesta il rispetto guadagnato all’interno della comunità portuale. Sogesid, assumendo il ruolo di responsabile della Direzione Lavori e del CSE, si impegna a garantire il successo completo di questa iniziativa, contribuendo in modo significativo alla conservazione e alla rifunzionalizzazione della struttura portuale. Esprimiamo la nostra gratitudine all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Meridionale per la fiducia rinnovata fin dal Protocollo d’Intesa che ha dato inizio alla nostra collaborazione nel 2019”, conclude l’Amministratore Delegato Stravato.

 

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ADSPMAM: IL COMITATO DI GESTIONE VARA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2024, IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE E IL PIANO DEI SERVIZI E FORNITURE. INVESTIMENTI RECORD PER 800 MILIONI DI EURO PER FAR VOLARE I SEI PORTI DEL SISTEMA.

Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha approvato all’unanimità il Bilancio di previsione 2024, il Piano Triennale delle Opere e il Piano dei Servizi e Forniture. I documenti programmatici varati dall’Organo deliberante dell’Ente presentano un quadro economico totale di circa 800 milioni di euro di risorse complessivamente mobilitate per investimenti e opere in corso o programmate per l’immediato futuro che consentiranno di completare l’infrastrutturazione, strutturale e tecnologica, e migliorare l’interazione porto-città, nei sei scali del Sistema.

Lo sforzo complessivo per gli investimenti, per il solo 2024, ammonta a circa 110 milioni di euro; 123 milioni per il 2025, 18 milioni per il 2026 per un totale complessivo di oltre 240 milioni di euro di investimenti programmati, a cui si sommano 290 milioni di euro per lavori in corso di svolgimento o in via di assegnazione; 53 milioni per i lavori in corso a Marisabella (appalto del Provveditorato e quindi estranei al presente bilancio); 210 milioni per la camionale (appalto della Città metropolitana alla quale l’Autorità di Sistema trasferirà 82 milioni provenienti da finanziamenti dello Stato segnati direttamente all’Ente) per un totale complessivo di circa euro 800 milioni.

L’Esercizio finanziario stima, secondo le attuali previsioni, entrate correnti che sfiorano i 29 milioni di euro milioni di euro, a fronte di spese correnti per circa 27 milioni di euro, con un conseguente saldo attivo di parte corrente di oltre 1,5 milioni di euro, a riprova della capacità gestionale dell’Amministrazione.

Nella previsione generale vi sono, inoltre, entrate complessive per quasi 190 milioni di euro e uscite complessive per quasi 240 milioni di euro. Il disavanzo finanziario di parte in conto capitale ammonta ad oltre 50 milioni di euro e trova copertura con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione presunto, a riprova del grande sforzo negli investimenti infrastrutturali effettuato dall’Amministrazione.

Parte significativa del Bilancio è indirizzata alle opere pubbliche programmate e agli interventi in fase di aggiudicazione o di esecuzione, finalizzati ad assicurare, in tempi non particolarmente lunghi, ai sei porti del Sistema, un’adeguatezza dinamica dei traffici marittimi conforme alle esigenze rappresentate dagli operatori; nuovi spazi al servizio dei traffici merci e implementazione delle tecnologie per il miglioramento dell’interoperabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale. In particolare, per quanto attiene lo sviluppo tecnologico, nel Bilancio di previsione 2024 si conferma lo stanziamento -nel triennio – di quasi 5 milioni di euro per l’evoluzione, per tutti i porti del Sistema, del “Port Community System Gaia” che consentirà di raggiungere una completa e innovativa digitalizzazione di tutte le attività ammnistrative riguardanti la movimentazione delle navi, delle merci, dei servizi e delle persone, nei rispettivi ambiti portuali.

Di seguito, una sintesi, per ciascun porto, degli interventi infrastrutturali programmati per il 2024, selezionati in relazione alle disponibilità finanziarie e alle priorità degli interventi ritenuti maggiormente strategici, più produttivi e prioritari sul piano della operatività ed efficienza nelle operazioni portuali.

 

PORTO DI BARI

 

  • Progetto San Cataldo, a seguito degli accordi stipulati con il Comando Generale delle Capitanerie di porto, è stato tracciato l’iter per la realizzazione di una infrastruttura all’interno del molo san Cataldo atta ad ospitare nuovi accosti per i pattugliatori della Guardia costiera ed edifici per servizi tecnici e alloggi. L’intervento consentirà di realizzare un approdo turistico e un approdo per mega yacht. Gli accordi prevedono un finanziamento complessivo fino a 36 milioni di euro in favore dell’Autorità portuale. A seguito del parere favorevole sulla variante localizzata al vigente Piano Regolatore Portuale da parte del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici e la definizione della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) è stata avviata la progettazione definitiva delle opere a mare che potrebbero essere appaltate nel 2024; si sta concludendo,inoltre, la Conferenza di Servizi (CdS) per l’approvazione del progetto relativo alle opere a mare che consentirà, dopo la verifica del progetto, di avviare nei primi mesi del 2024 l’appalto integrato dell’opera. Nel bilancio di previsione, l’annualità 2024 è di 10 milioni di euro su un programma complessivo di 36 milioni.
  • Riconfigurazione della viabilità portuale (quadro economico 4,3 milioni). E’ in corso di avvio la CdS per l’approvazione del progetto di riordino della viabilità nella Darsena di Levante del porto di Bari.
  • Lavori di riqualificazione delle strutture di accoglienza passeggeri sul piazzale Marisabella, 700.000 euro
  • Recupero e consolidamento strutturale della banchina n. 7 del porto di Bari– 900.000 euro.

 

PORTO DI BRINDISI

  • Accosti di S.Apollinare per un totale di 35,5 milioni di euro. In considerazione del fatto che è iniziata la realizzazione della vasca di colmata e nel corso del 2025 sarà possibile l’avvio dell’escavo, è ora concretamente vicina la possibilità di mettere in esecuzione tale intervento che per il territorio di Brindisi risulta quello di maggiore spessore strategico. Attualmente, si stanno revisionando gli elaborati progettuali al fine di avviare, entro il 2023, la CdS conclusiva e porre le condizioni per l’inizio della procedura di aggiudicazione dei lavori entro il 2024 .
  • Lavori di manutenzione e ammodernamento delle infrastrutture della base della Marina Militare di Brindisi, quadro economico 16 milioni di euro. Non appena si completerà la fase di revisione del progetto definitivo, di concerto con gli uffici tecnici della Marina Militare, sarà possibile avviare la procedura di affidamento dei lavori nei primi mesi del 2024.
  • Ristrutturazione e adeguamento della sicurezza per il Terminal Brindisi (2,5 milioni di euro). La progettazione è in corso.
  • Riqualificazione dell’area adiacente il varco Costa Morena Ovest, previa demolizione delle strutture esistenti (importo 500.000 euro). Risulta di prioritaria importanza una sistemazione organica delle aree di afflusso dei viaggiatori all’altezza del varco Costa Morena Ovest che assicuri un soddisfacente livello di accoglienza e di erogazione dei servizi essenziali, un parcheggio ordinato e un efficiente incolonnamento dei mezzi in attesa di imbarco.
  • Pulizia e manutenzione dei fondali del Seno di Levante e Costa Morena est (1,5 milioni di euro) e contestuale colmamento della vasca di Costa Morena Est per consentire piena agibilità dei piazzali e dell’intera area.

PORTI DI BARI E BRINDISI

  • Lavori realizzazione dei sistemi di cold ironing, importo complessivo 25 milioni, integralmente finanziati dai fondi PAC; dopo inaspettate difficoltà in ordine all’approvazione del progetto durante la CdS in merito alle tettoie fotovoltaiche, insorte per prese di posizione dei Comuni sul piano paesaggistico, l’Ente auspica che grazie all’intervento e al sostegno della Regione Puglia si possa pervenire alla conclusione favorevole dell’iter. Dopo la validazione del progetto, nei primi mesi del 2024, sarà possibile procedere all’affidamento dei lavori.

 

PORTO DI BARLETTA

  • Prolungamento di entrambi i moli foranei, secondo le previsioni del Piano Regolatore Portuale vigente. L’intervento beneficia di un finanziamento statale di circa 25 milioni. Dopo aver acquisito la dichiarazione di non assoggettabilità a VIA dal Ministero della Transizione ecologica (MITE) si è in attesa di validazione del progetto e soprattutto del finanziamento integrativo inquanto, a causa dell’attuale caro-materiali, il quadro economico è lievitato a 36 milioni di euro.
  • Restauro e consolidamento strutturale faro Napoleonico ( 1,2 milioni ). Si sta procedendo alla messa in sicurezza della storica struttura. Non appena definita la progettazione d’intesa con la Soprintendenza, si procederà con la fase esecutiva .
  • Ristrutturazione e adeguamento del varco di accesso all’area portuale (importo 400.000 euro) Non appena si definirà la disponibilità dell’area comunale, a ridosso del varco, l’intervento potrà essere attuato.

 

PORTO DI MONOPOLI

 

  • Realizzazione del piazzale di sosta per gli autoarticolati sul Molo di Tramontana ( 600.000 euro).
  • Intervento di escavo previsto per la seconda annualità (5 milioni di euro)
  • Intervento di ripristino della pavimentazione del Molo di Tramontana (1,5milioni).

 

Per i porti di Termoli e di Manfredonia, nel corso del 2023, sono state poste le premesse per la rapida attuazione di importanti interventi, alcuni dei quali sono in corso di esecuzione o di aggiudicazione e che pertanto non figurano più nel programma triennale, dal momento che risultano già finanziati in precedenti esercizi finanziari. Nello specifico:

 

PORTO DI TERMOLI

  • Intervento per la realizzazione dell’impianto di “cold ironing” e di elettrificazione di tutte le banchine (finanziamento PNRR di 6 milioni di euro). E’ in corso la fase di selezione delle imprese che consentirà l’aggiudicazione entro l’anno corrente.

 

PORTO DI MANFREDONIA

  • Rifunzionalizzazione del Bacino Alto Fondali (BAF), importo complessivo 121 milioni, integralmente coperto dal PNRR (80 milioni) e dal fondo ZES Recovery Fund (41 milioni). Dopo l’articolata fase di completamento e di approvazione del progetto, è attualmente in corso una gara di appalto integrato per l’affidamento dei lavori che dovrà avvenire entro il mese di dicembre 2023, così da consentire l’avvio della fase esecutiva nel 2024.

Nel 2023, inoltre, sono state avviate numerose opere nei porti del Sistema. Tra le più imponenti:

PORTO DI BRINDISI

  • Opere di completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante vasca di colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena est (I lotto 39 milioni, II lotto 19 milioni ). L’opera è totalmente finanziata dal Programma di interventi complementari al PNRR, come da decreto MIMS (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili). A seguito della complessa fase di approvazione e di aggiudicazione, l’appaltatore sta effettuando le opere preliminari di cantierizzazione del primo lotto; per il secondo lotto, invece, è iniziata la nuova caratterizzazione a seguito della selezione delle imprese invitate.
  • Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capobianco (ex British gas, intervento già finanziato dal Recovery Fund per 30 milioni, per i quali è stata ottenuta la qualifica di Zona Franca). E’ in corso la gara per l’affidamento dell’appalto integrato complesso; sono state avviate le procedure per un finanziamento supplementare dell’opera che al momento ha un quadro economico complessivo di 65 milioni.

PORTO DI BARI

  • Rimodellamento dei fondali e spostamento sedimenti (importo complessivo 3,5 milioni di euro). Completate le azioni propedeutiche (bonifica dagli ordigni bellici e monitoraggio ambientale ante operam) si sta ora procedendo alla rimozione dei massi rinvenuti sul fondale. Entro l’anno, sarà possibile avviare l’intervento vero e proprio di spostamento dei sedimenti. E’ da sottolineare che l’intervento è caratterizzato dall’adozione di tutte le misure e delle migliori modalità tecniche di cui al momento la tecnologia dispone per la movimentazione complessiva di oltre 100.00 mc, al fine si assicurare la massima tutela ambientale. Con la realizzazione dei lavori si potrà disporre entro l’estate del 2024 del canale di accesso e di buona parte delle banchine commerciali della darsena di Levante con fondale a meno 13 metri.

Gli interventi sono stati integralmente finanziati dal Fondo PAC, asse digitalizzazione, complementare al Programma Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020.

Al termine del triennio consegneremo alla storia sei nuovi scali: avveniristici, infrastrutturati e competitivi– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. I dati dei traffici dimostrano che il Sistema è sano e super-attivo. Quest’anno abbiamo registrato più di 3.715 accosti e più di 13 milioni di tonnellate di merce movimentata, una crescita continua e costante che ci indica che la strada intrapresa è sicuramente valida. Siamo pronti a realizzare nuove strutture, materiali e immateriali , quindi tecnologiche, per far crescere l’appeal dei nostri scali in totale  sicurezza per la navigazione, per le operazioni portuali e per l’ambiente, con interventi mirati alla riduzione delle immissioni inquinanti, al risparmio energetico, alla riduzione del rumore, al miglioramento della qualità dell’aria e della sostenibilità complessiva”.

L’Ente sta compiendo uno sforzo senza precedenti per portare a completamento le progettazioni e avviare le procedure di affidamento e di esecuzione dei lavori– commenta il segretario generale dell’Ente Tito Vespasiani- un’impresa imponente per la quantità, lo spessore e la complessità di tutte le operazioni sia di progettazione sia degli iter procedimentali. Si tratta di interventi invocati da tempo dalle nostre comunità portuali che finalmente vedranno la luce nell’immediato futuro”.

Sia in sede di parere dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare (l’organismo di confronto partenariale, composto dalle varie categorie economiche che gravitano nei porti del  Sistema), sia in sede di approvazione del Comitato di Gestione i documenti programmatici hanno ottenuto consenso unanime. In entrambe le sedi, inoltre, i componenti, hanno espresso grande apprezzamento per l’attività amministrativa dell’Ente.

 

MDF, 02 novembre 2023

 

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