Venerdì 13 giugno, alle ore 11.00, nella sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM)- piazza V. Emanuele II n. 7– il Commissario straordinario di Governo per l’opera, professor avv. Ugo Patroni Griffi, e il Commissario straordinario dell’Ente, Ammiraglio Vincenzo Leone, illustreranno al Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, on. Tullio Ferrante, delegato al coordinamento funzionale delle opere commissariate, lo stato dell’arte e i prossimi imminenti step relativi al progetto “Completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est“.
Dopo l’incontro con la Stampa, la delegazione visiterà il cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione della cassa di colmata, futuro sito di destinazione per il refluimento dei materiali rivenienti dalla conseguente campagna di escavo (dragaggio) per l’approfondimento dei fondali che verrà effettuata in aree del porto medio e del porto esterno.
L’iter per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni, lungo e complesso, si è perfezionato di recente con il Decreto della Direzione Generale Economia Circolare e Bonifiche del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 55 del 24 marzo 2025, mediante il quale è stata approvata – ai sensi dell’art. 5 bis della legge nr.84/94 – la gestione dei materiali da escavare nell’area della foce di Fiume Grande.
MDF, 11 giugno 2025
Venerdì 16 maggio, alle ore 13.00, nella sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM)- piazza V. Emanuele II n. 7– il Commissario straordinario di Governo per l’opera, professor Ugo Patroni Griffi, e il Commissario straordinario dell’Ente, Ammiraglio Vincenzo Leone, illustreranno al Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, on. Tullio Ferrante, delegato al coordinamento funzionale delle opere commissariate, lo stato dell’arte e i prossimi imminenti step relativi al progetto “Completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est“.
Dopo l’incontro con la Stampa, la delegazione, a bordo di una motovedetta messa a disposizione dalla Capitaneria di Porto di Brindisi, visiterà il cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione della cassa di colmata, futuro sito di destinazione per il refluimento dei materiali rivenienti dalla conseguente campagna di escavo (dragaggio) per l’approfondimento dei fondali che verrà effettuata in aree del porto medio e del porto esterno.
L’iter per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni, lungo e complesso, si è perfezionato di recente con il Decreto della Direzione Generale Economia Circolare e Bonifiche del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 55 del 24 marzo 202,5 mediante il quale è stata approvata – ai sensi dell’art. 5 bis della legge nr.84/94 – la gestione dei materiali da escavare nell’area della foce di Fiume Grande.
MDF, 14 maggio 2025
Oggi, nella sala ex Comitato della sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), il commissario straordinario, Ammiraglio Vincenzo Leone, ha tenuto una conferenza stampa di presentazione del nuovo Piano Regolatore Portuale (PRP) del porto di Brindisi, approvato all’unanimità dal Comitato di Gestione, riunitosi nella sede brindisina.
Il nuovo PRP disegna il futuro del porto per i prossimi 35-40 anni, puntando su uno sviluppo moderno, sostenibile e strategico; prevede opere di grande infrastrutturazione, in special modo nel porto esterno, per consolidare il suo ruolo di hub multimodale e strategico, con funzioni di corridoio lato mare e Autostrada del Mare per il trasporto Ro-Ro e Ro-Pax verso l’Europa dell’Est; mira ad intensificare il traffico container e rinfuse e ad avere una funzione rilevante quale terminal crocieristico e passeggeri, in coerenza, peraltro, con le indicazioni già delineate nel Documento di Pianificazione Strategica di Sistema.
Tra i punti chiave della visione futura vi è una maggiore valorizzazione del rapporto tra il porto e il tessuto urbano, con la possibilità di aumentare l’accessibilità e la fruibilità di luoghi e di spazi sul mare, da parte della comunità tutta.
Va letta in tal senso la nuova proposta funzionale del versante “cittadino” del Seno di Levante, lungo via Del Mare che mira a consolidare ulteriormente il millenario legame tra il porto e la città, valorizzandone la naturale vocazione urbana. L’intervento prevede un’integrazione più armoniosa con il tessuto cittadino, superando l’attuale configurazione che, pur garantendo i servizi per l’ormeggio delle grandi navi, limita l’accesso al mare e la fruizione degli spazi pubblici a causa di barriere fisiche e di restrizioni.
La prospettiva cioè della prefigurazione di un nuovo lungomare sull’attuale via del mare che andrà ad aggiungersi ed integrarsi con quello del lungomare Regina Margherita, postula l’inizio di un percorso lineare e spaziale fronte mare senza soluzione di continuità tra la porta Thaon de Revel e porta Lecce senza tuttavia minare il traffico crocieristico– da assistere con nuove tecnologie e con presidi all’occorrenza – che anzi ne risulterà ulteriormente esaltato dall’unicità della nuova offerta paesaggistica ed ambientale in un contesto già ora pregno di tali valori.
Il Piano individua, anche, nuove aree retroportuali strategiche, fondamentali per migliorare la logistica e l’efficienza dei traffici marittimi. Questi spazi, aventi funzione accessoria agli scambi portuali, saranno destinati allo stoccaggio, alla movimentazione delle merci e ai servizi per imprese e trasporti, garantendo un porto sempre più competitivo e connesso alle grandi rotte commerciali.
Nel rispetto del layout definito dal Piano del 1974 per i porti interno e medio, le nuove grandi opere si concentrano sul porto esterno, dove le colmate previste sono state ridefinite per rispondere agli obiettivi del nuovo progetto di potenziamento della logistica e della cantieristica navale, oltre che al supporto dei programmi governativi per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Le indicazioni della Commissione Tecnica di Verifica Ambientale, nell’ambito della Valutazione Ambientale Strategica (VAS), appunto, confermano la piena idoneità di queste aree a sostenere la trasformazione degli scali portuali che non saranno più solo punti di scambio merci, ma veri e propri hub energetici.
Grande attenzione è stata riservata al potenziamento del polo cantieristico navale, attraverso la previsione di ampliamenti delle strutture “a mare” dei cantieri esistenti, con l’obiettivo di incrementare significativamente la produzione navale e generare un impatto positivo sull’occupazione qualificata.
Anche nel settore della nautica da diporto sono previste importanti novità. Si è pensato, infatti di raddoppiare gli spazi attualmente insistenti nel Porticciolo turistico “Bocche di Puglia- Marina di Brindisi”, in una visione complessiva di potenziamento dell’attrattività dello scalo e di conseguenza di tutto il territorio,
“Dopo 50 anni Brindisi ha finalmente il suo Piano Regolatore Portuale– commenta il Commissario straordinario. È un risultato storico per la città e per il territorio, per il quale ringrazio il Presidente, Ugo Patroni Griffi, il Segretario Generale, Tito Vespasiani, il Dipartimento tecnico dell’Ente e tutti coloro i quali si sono autorevolmente ed efficacemente adoperati per raggiungerlo. Dopo un lungo percorso fatto di franco, dialettico e leale confronto con le Istituzioni interessate, con gli operatori portuali, studi di tecnici qualificati e nel pieno rispetto delle complesse procedure amministrative previste ed esperite positivamente, uno degli scali più strategici del Mediterraneo, ha un piano in grado di coniugare sviluppo e sostenibilità, progettazione di visione e integrazione. Abbiamo pensato ad un porto che tenga conto delle costanti evoluzioni nel campo navale e dello shipping internazionale. Un hub moderno, insomma,- conclude l’Ammiraglio Leone- in grado di potenziare i traffici attuali e di favorire nuovi flussi commerciali, di offrire aree per insediamenti produttivi connessi alla transizione energetica, di sviluppare servizi all’avanguardia, di sostenere la crescita della ZES unica e della Zona Franca Doganale e di intercettare il tanto auspicato ritorno delle attività produttive dall’estero, oltre che dialogare ed interconnettersi in maniera sempre più simbiotica e felice con il tessuto urbano cittadino”.
“Un progetto ambizioso che guarda al futuro non solo del porto ma del territorio e dei cittadini– ha commentato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano -. Le infrastrutture che saranno realizzate renderanno la città di Brindisi sicuramente all’altezza delle sfide che la attendono, sia in termini di competitività che di sostenibilità ambientale ed energetica. Ringrazio l’ex presidente dell’Autorità portuale Ugo Patroni Griffi e il commissario straordinario, ammiraglio Vincenzo Leone, per l’ottimo lavoro svolto in questa direzione. Grazie al nuovo Piano, quello che è già un approdo strategico punta ancora più in alto, con l’obiettivo di diventare sempre più accessibile e inserito in un contesto internazionale”.
“Il nuovo Piano mette insieme l’aspetto storico, industriale e culturale dell’area portuale e propone una visione futura del Porto come interfaccia tra città e mare – sottolinea l’assessore regionale alla Mobilità Debora Ciliento-. Questa nuova visione del Porto apre a nuove prospettive nell’utilizzo della risorsa mare, per valorizzare le attività turistiche, commerciali e industriali sempre nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. Un progetto importante portato avanti dall’ex presidente Patroni Griffi e dal commissario straordinario, ammiraglio Leone, che ringrazio”.
“Sono soddisfatto per la conclusione positiva di un procedimento complesso– commenta il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna. Il nuovo PRP sarà certamente un valore aggiunto per l’attrattività del territorio brindisino, in vista delle sfide della transizione industriale che ci apprestiamo a vivere con attenzione e volontà di non ripetere gli errori del passato. Una nuova visione della Città e del territorio circostante è assolutamente imperniato su un nuovo rapporto con il porto che è l’infrastruttura portante di un inedito modello di sviluppo economico e sociale”.
Le basi del nuovo Piano sono quelle indicate nel Documento di Pianificazione Strategica di Sistema Portuale (DPSSP), approvato nel 2020 sulla scorta di una serie di confronti con stakeholders (istituzionali, imprenditoriali, dell’associazionismo, del terzo settore e privati cittadini) che hanno avuto l’obiettivo di far emergere i rispettivi fabbisogni, secondo logiche partecipative e attraverso una prospettiva sovra-territoriale di raccordo tra le specificità di ogni singolo nodo portuale.
Il Piano vigente fino ad oggi era stato approvato nel 1975 ed era stato oggetto poi di una variante nel 2006 e di adeguamenti tecnici funzionali nel 2013 e nel 2020.
MDF, 30 gennaio 2025
Il Dipartimento Sviluppo e Innovazione Tecnologica dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha attivato, oggi, la piattaforma Wi-Fi by Italia nei porti di Brindisi e di Termoli, i primi del Sistema dell’Adriatico meridionale a disporre della copertura WiFi gratuita per passeggeri e operatori.
Le installazioni previste per il porto di Brindisi riguardano le aree comprese tra il varco di Via Regina di Bulgaria e il varco di Via Spalato; mentre per il porto di Termoli le aree del Molo Nord Est.
Gli impianti sono stati completati, collaudati e da oggi entrano ufficialmente in funzione.
I passeggeri e i turisti in transito, ma anche gli operatori e le comunità portuali, dopo una semplice procedura di registrazione, potranno fruire gratuitamente della connettività internet.
A breve, sarà completata l’installazione delle piattaforme anche nei porti turistici di Bari, Barletta, Manfredonia e Monopoli, individuati quali Point Of Interest (POI) nell’ambito dell’intervento “WiFi by Italia.it”, finanziato con le risorse del Piano Sviluppo e Coesione del Ministero del Turismo, Area tematica “Competitività e Imprese” – Settore di intervento “Turismo e Ospitalità.
Per procedere all’attuazione del progetto, nello scorso mese di aprile, fu sottoscritto un protocollo d’intesa tra l’Ente portuale e il Ministero del Turismo che prevede, tra l’altro, che gli apparati WiFi siano installati e manutenuti direttamente dal Ministero che provvede anche alla gestione del traffico dati in 5G e/o fibra ottica e all’erogazione dei servizi di consulenza e di assistenza. L’AdSPMAM, invece, mette a disposizione di Fastweb spa, operatore incaricato, in comodato gratuito e in uso non esclusivo, i locali idonei e le aree scelte per l’installazione delle apparecchiature tecnologiche; garantendo, per tutta la durata dell’intervento, la fornitura dell’alimentazione elettrica di adeguata potenza.
“Come previsto e annunciato, chiudiamo la prima parte del progetto entro l’estate– commenta il commissario straordinario dell’AdSPMAM, contramm. Vincenzo Leone. L’attivazione della piattaforma WiFi nei porti di Brindisi e di Termoli rappresenta un significativo passo in avanti nella missione di modernizzazione e di sviluppo delle infrastrutture tecnologiche portuali del nostro Sistema. La possibilità di garantire una connettività gratuita e veloce ai fruitori del porto migliorerà notevolmente l’esperienza di tutti gli utenti, siano essi turisti o operatori, favorendo e implementando al contempo la competitività e l’attrattività dei nostri scali.
Offriremo un grande servizio, soprattutto ai i turisti stranieri che spesso hanno SIM del loro paese di origine che in Italia non assicurano la connettività internet se non pagando costi aggiuntivi spesso onerosi. In un mondo sempre più veloce, dove i processi tecnologici avanzano speditamente, è essenziale correre al passo, per non essere tagliati fuori da straordinarie opportunità di sviluppo e di crescita. Questa iniziativa, – conclude il Commissario- sottolinea l’impegno dell’Ente nel rendere i porti del Mare Adriatico Meridionale sempre più innovativi, funzionali e smart, in linea con le esigenze contemporanee di connettività e accessibilità”.
Al termine dell’intervento, l’Ente portuale metterà a sistema tutte le nuove installazioni con gli altri suoi impianti, in parte già esistenti e in parte da realizzare, nell’ambito di un progetto PAC 2014/2020 in corso di attuazione, con rete nazionale WiFi by Italia, in maniera che le aree portuali siano quasi totalmente coperte da questo servizio, assicurando quindi non solo ai turisti e ai passeggeri in transito ma anche agli operatori e ai concessionari di fruire gratuitamente del sistema di connettività pubblica nazionale.
Il progetto prevede un investimento complessivo di 250 mila euro da parte del Ministero e 250 mila euro da parte dell’AdSPAM
MDF, 19 luglio 2024
Questa mattina, martedì 25 giugno, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, alla presenza delle massime autorità e della comunità portuale di Manfredonia, nel corso di una breve ma significativa cerimonia, ha inaugurato il nuovo “villaggio pescatori”, realizzato dall’Ente.
Si tratta di una vasta area, ricadente nel porto commerciale di Manfredonia, sulla quale sono state realizzate strutture e manufatti utili al miglioramento dei servizi a terra, di sicurezza dei pescatori, delle condizioni di sbarco e di deposito del pescato.
Il progetto ha previsto la realizzazione di tre punti di sbarco, uno sul molo di Levante, uno su quello di Tramontana e l’ultimo sul molo di Ponente. Ogni punto di sbarco è dotato di illuminazione, dissuasori di sicurezza, segnaletica stradale e colonnina per presa acqua.
Sui piazzali retrostanti la banchina Tramontana, inoltre, è stata realizzata l’area più significativa dell’intervento, una piazza di circa 2.575 mq ad uso esclusivo dei pescatori, come luogo sicuro e adeguato per tutte le attività. L’area è provvista di depositi e di servizi igienici.
E’ stata prevista, inoltre, una zona coperta di circa 400 mq, in struttura portante di calcestruzzo armato- sostenuta da “colonne” tonde- e finiture in pannelli di fibrocemento, destinata alla lavorazione delle reti. La forma della copertura richiama la prua di una nave e su di essa sono stati posizionati pannelli fotovoltaici, con la possibilità, in futuro di installarne anche altri.
Quasi tutta l’area è stata attrezzata con una pavimentazione in cemento industriale, corredata di pali per l’illuminazione, di impianto di acqua potabile, di smaltimento delle acque reflue prodotte dai bagni e di quello per lo smaltimento delle acque meteoriche.
Nella stessa area sono stati realizzati, anche 20 magazzini di circa 10 mq. I depositi sono stati realizzati in blocchi da 5 e messi a disposizione degli operatori per migliorare le condizioni igieniche dell’area portuale e contestualmente ridurre rischi di furti, delle reti e degli attrezzi di lavoro, atteso che ad oggi i pescatori sono costretti a lasciare i loro strumenti di lavoro incustoditi sulle banchine.
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Sono stati realizzati, inoltre, due blocchi per i servizi igienici, di cui uno sulla banchina di Tramontana e uno sul Molo di Levante, ove sono stati realizzati i rimanenti 10 magazzini sempre in blocchi da 5.
L’accesso e l’utilizzo dei servizi igienici da parte delle persone diversamente abili è garantito da una rampa di accesso e da una ringhiera metallica di protezione.
“Abbiamo immaginato e realizzato un vero e proprio villaggio, ampio, avveniristico, sicuro e accogliente – commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi- una macro area all’interno della quale i pescatori possono non solo lavorare ma anche ritrovarsi in un contesto di comunità. La flotta peschereccia di Manfredonia,- continua il Presidente- è la seconda in Italia per numero di imbarcazioni ed è la quinta nella classifica di stazza lorda. Non è solo un pilastro economico, quindi, ma un vero e proprio simbolo di tradizione e di dedizione. L’intervento che abbiamo realizzato –conclude Patroni Griffi- vuole non solo essere uno strumento idoneo per le attività quotidiane dei nostri pescatori, ma anche un luogo dove le generazioni future potranno continuare a coltivare questa preziosa eredità”.
Il costo complessivo dell’opera è di circa 1.150.000 euro
L’intervento è stato finanziato in parte dal Fondo Europeo per la Pesca 2007–2013, nell’ambito della Misura 3.3. “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca“, di cui l’Autorità di Sistema Portuale è titolare del finanziamento da parte della Regione Puglia, per l’importo di oltre 840 mila euro, e in parte con fondi propri dell’Ente.
MDF, 25 giugno 2024