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ADSPMAM: I PORTI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE TENGONO IL PASSO, NONOSTANTE IL RALLENTAMENTO DEL COMMERCIO GLOBALE DOVUTO ALLE INCERTEZZE GEOPOLITICHE. NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2025, MOVIMENTATE OLTRE 12 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCI E PIÙ DI 1,5 MILIONI DI PASSEGGERI.

I primi nove mesi del 2025 confermano la solidità del Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale che- pur in un contesto economico complesso- mantiene performance di assoluto rilievo, attestandosi su volumi di traffico che restano ampiamente superiori ai livelli pre-pandemia.

Nei sei porti del Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Manfredonia, Monopoli e Termoli)

l’andamento dei traffici riflette le complessità del quadro economico e le complesse dinamiche che stanno interessando l’economia mondiale. La crisi geopolitica internazionale, l’instabilità dei mercati energetici, i numerosi focolai di guerra, la contrazione dei consumi e l’aumento dei costi logistici hanno inciso sull’intera catena di approvvigionamento, determinando una contrazione generalizzata dei flussi commerciali e una revisione delle strategie degli operatori del trasporto marittimo. L’Autorità di Sistema, tuttavia, ha dimostrato un contrasto a tali complessità tale da mantenere salda la sintesi economico-finanziaria dell’Ente.

 

In questo contesto, infatti, il Sistema dell’Adriatico Meridionale ha dimostrato una notevole capacità di tenuta, mantenendo volumi di traffico solidi e superiori ai livelli pre-pandemici e confermandosi infrastruttura strategica per la connettività dell’Italia meridionale e per gli scambi con i Paesi dell’area balcanica e del Mediterraneo orientale.

 

Da gennaio a settembre 2025, il Sistema ha registrato oltre 4.000 accosti, con una riduzione del 6% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma con un dato che resta superiore del 12% rispetto al 2019, anno pre-Covid.

 

Le merci movimentate superano i 12 milioni di tonnellate, con una flessione del 7%; il quadro generale, tuttavia, mostra un Sistema in equilibrio, sostenuto dal buon andamento di alcune categorie merceologiche strategiche.

 

Le rinfuse solide segnano un incremento del +13%, trainate dai cereali (+23%) e dai TEU (+40%), in crescita costante negli ultimi sette anni.

Proprio in tal senso, è interessante soffermarsi sulla movimentazione dei cereali, nello specifico il grano duro, tenero e il mais che raggiunge il +23% rispetto all’anno precedente, con più 1,8 milioni di tonnellate.

Il traffico Ro-Ro e Ro-Pax, con oltre 243mila mezzi movimentati, registra un lieve calo rispetto all’anno precedente ma resta in crescita rispetto al 2019.

I passeggeri traghetti superano 1,5 milioni di unità, con una sostanziale stabilità sul biennio precedente; mentre continua la corsa del comparto crocieristico che supera i 516 mila crocieristi transitati attraverso i porti del Sistema e segna un +14% rispetto al 2024 e un +25% rispetto al 2023.

 

PORTO DI BARI

 

Il porto di Bari registra risultati positivi in tutti i principali segmenti di traffico, confermandosi come snodo logistico e commerciale nel Bacino del Mediterraneo. Nei primi nove mesi dell’anno, si è registrato un aumento delle toccate di +1,4% (ben 1.480 navi accostate); un aumento delle rinfuse solide di più del 30% (oltre un milione e settecentomila tonnellate), trainate dai cereali +40% e dai prodotti chimici +27%; un aumento del +1% delle merci varie (con quasi 4 milioni di tonnellate); ben 75mila TEU (+9,4% in tons e +35% in numero contenitori) e +92% merci varie.

L’andamento dei Ro-Ro risulta piuttosto stabile, contando un -1% per le tonnellate ed un +0,7% per quel che riguarda il numero di camion e trailers.

Per quanto riguarda i flussi dei passeggeri, il porto di Bari segna un numero quasi invariato di passeggeri traghetti (più di 840mila passeggeri) ed un +21% dei passeggeri crociere (circa 430 mila turisti) e 152 navi accostate.

 

 

PORTO DI BRINDISI

 

Il porto di Brindisi attraversa una fase di transizione strutturale, segnata dal progressivo ridimensionamento dei traffici energetici tradizionali e da un riequilibrio verso comparti più sostenibili e diversificati del trasporto marittimo. Nei primi nove mesi dell’anno, si sono registrati 1.170 accosti che hanno movimentato oltre 4,4 milioni di tonnellate di merci. Il dato complessivo segna un calo del 22% rispetto al 2024, statistica influenzata significativamente dalla cessazione della produzione di energia elettrica da parte della centrale Federico II Enel e, quindi, dalla connessa attività di sbarco del carbone. A questo, c’è da aggiungere la riduzione della produzione di Versalis, dovuta all’interruzione dell’attività di cracking. Il numero di camion e di trailer, seppur con un calo del 14% rispetto all’anno precedente, raggiunge più di 96 mila unità rotabili transitate nel porto. Mezzi che hanno trasportato più di 3 milioni di tonnellate di merci via Ro-Ro. Il traffico passeggeri, con 462mila unità, registra una flessione del 10%, mentre il comparto crocieristico continua a consolidarsi con 86mila passeggeri e 44 accosti. L’entrata in funzione del pontile a briccole e le nuove in fase di realizzazione, già dal prossimo anno, favoriranno sicuramente una ripresa traffici, rafforzando la competitività del porto e aprendo nuovi scenari per l’intero sistema produttivo locale.

 

PORTO DI BARLETTA

 

Il porto di Barletta evidenzia un andamento positivo, trainato dalle connessioni con le filiere locali e dal potenziamento dei collegamenti con l’entroterra produttivo; con 606mila tonnellate movimentate registra un incremento del 6% rispetto al 2024.

A trainare la crescita, la movimentazione di prodotti chimici liquidi con +100%, anche se in modesta quantità (6mila tonnellate); un aumento generalizzato del +27% delle rinfuse solide, tra le quali evidenziamo i cereali +12% (106mila tonnellate); i prodotti chimici  +54% (126mila tonnellate) e i minerali/cementi e calci +12% (più di 130mila tonnellate). In aumento anche le toccate navi, 139 nel periodo in esame, pari al +2,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

 

PORTO DI MANFREDONIA

 

In un contesto di contrazione dei volumi globali, il porto di Manfredonia evidenzia una crescita selettiva dei traffici legati ai settori industriali locali, in particolare quello dei materiali da costruzione e dell’eolico. Comparando il periodo in esame rispetto all’anno precedente si registrano 253 accosti, in crescita del 2%, e oltre 467mila tonnellate di merci movimentate (-20%); tra queste, l’aumento del +26% della categoria “minerali, cementi e calci” che supera le 100mila tonnellate. Una quota significativa degli accosti ha riguardato la movimentazione di componenti eolici, il cui peso specifico limita l’incidenza sul volume complessivo.

Sul fronte passeggeri, la linea con le Isole Tremiti, avviata con ritardo rispetto agli anni precedenti, ha trasportato 4.812 turisti.

 

 

 

PORTO DI MONOPOLI

 

Il porto di Monopoli si contraddistingue per vivacità operativa e capacità di attrarre traffici diversificati. Assume, inoltre un ruolo sempre più strategico nel segmento del turismo marittimo di nicchia e di lusso, riflettendo la forte crescita del comparto nautico-alta di gamma in Italia. Da gennaio a settembre, il “porto gioiello” del Sistema ha registrato 160 accosti che si traduce in un +30% rispetto al 2024. Gli accosti in più corrispondono ad un aumento sia delle rinfuse liquide, costituite da oli vegetali (oltre 232mila tonnellate) e le rinfuse solide (+27%) che raggiungono 86mila tonnellate tra derrate alimentari, mangimi, minerali e prodotti chimici.

In crescita significativa anche il segmento crocieristico che ha raggiunto i 2.951 passeggeri (554 in più rispetto all’anno precedente), corrispondente ad un aumento del +23%. Un dato che attesta Monopoli tra le mete più apprezzate dal turismo di nicchia.

 

PORTO DI TERMOLI

 

In linea con la strategia di diversificazione dei traffici, il porto di Termoli consolida la propria funzione di scalo passeggeri e avvia un percorso di crescita orientato all’apertura verso nuovi mercati e rotte adriatiche. Il traffico passeggeri da e per le Isole Tremiti, infatti, resta stabile con 206mila unità per 734 accosti. Intanto, dopo l’ottimo risultato ottenuto con il collegamento sperimentale Termoli-Ploce, che ha testimoniato la bontà dell’iniziativa e l’appetibilità turistica e commerciale della linea, l’Ente portuale in sinergia con gli operatori si sta adoperando per attivare nuovi collegamenti passeggeri da e per il porto di Termoli e nuove linee commerciali.

 

Il 2025 può essere considerato come un anno di assestamento per i traffici portuali – commenta il presidente dell’AdSPMAM, Francesco Mastro–. Dopo anni di crescita sostenuta, il rallentamento dell’economia globale si riflette anche sui nostri numeri. Tuttavia, la tenuta complessiva del Sistema, l’incremento costante dei traffici container e crocieristici e la stabilità dei flussi passeggeri testimoniano la solidità della nostra infrastruttura logistica. Continueremo ad investire in innovazione, sostenibilità ed efficienza operativacontinua Mastro– per rendere i nostri porti sempre più competitivi e per cogliere le opportunità offerte dalla transizione energetica e digitale che sta ridisegnando il panorama del commercio internazionale”.

 

Nelle statistiche dei primi nove mesi del 2025, una menzione speciale meritano anche gli accosti dei “Pleasure and Commercial Yachts” (imbarcazioni utilizzate per uso privato, ricreativo e imbarcazioni commerciali utilizzate per attività commerciali) che da maggio a settembre hanno riguardato in particolare i porti di Brindisi, Monopoli e Bari, confermando l’appeal turistico e commerciale delle coste dell’Adriatico meridionale.

 

I dati relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto, realizzato come strumento di supporto per le attività portuali degli scali di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli. GAIA consente di monitorare in tempo reale passeggeri e mezzi in entrata e in uscita dai porti e di immagazzinare i dati di traffico merci e passeggeri forniti dalle Agenzie marittime. I dati complessivi vengono poi elaborati dall’Ufficio Statistiche dell’AdSPMAM per fini di analisi e fatturazione, secondo i modelli ESPO, garantendo omogeneità e trasparenza nella rappresentazione dei flussi portuali del Sistema.

 

 

MDF, 7 novembre 2025

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ADSPMAM: PRENDE FORMA IL COMITATO DI GESTIONE DELL’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE. SI ATTENDONO LE DESIGNAZIONI DI ALCUNE AMMINISTRAZIONI LOCALI MANCANTI PER COMPLETARE L’ORGANO GOVERNO E DI GESTIONE STRATEGICA DELL’ENTE.

Con determina n. 349 del 28 ottobre scorso, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Francesco Mastro, ha nominato i primi sei componenti del nuovo Comitato di gestione dell’Ente.

Si tratta di:

– Avv. Flavia Rita Decaro – designato dalla Regione Puglia

– Avv. Francesco La Torre – designato dal Comune di Manfredonia

– C.A. (CP) Donato De Carolis – Direttore Marittimo della Puglia e Basilicata ionica

– C.V. (CP) Luigi Amitrano – Comandante del Porto di Brindisi

– C.F. (CP) Valerio Massimo Acanfora – Comandante del porto di Barletta

– C.F. (CP) Marco Pepe Comandante del Porto di Manfredonia

– C.F. (CP) Giuseppe Panico – Comandante del porto di Termoli

– T.V. (CP) Gennaro Moccia – Comandante del porto di Monopoli

Si attendono, ancora, le designazioni di alcune Amministrazioni locali mancanti, già richieste dall’Ente portuale, per completare l’organo governo e di gestione strategica dell’Autorità di Sistema.

Abbiamo bisogno che la nostra macchina gestionale sia messa quanto prima nelle condizioni di correre e di affrontare tutte le sfide che ci attendono– commenta il presidente Mastro. La costituzione del Comitato di gestione rappresenta un passaggio fondamentale per dare piena operatività all’Ente e garantire una governance solida. Per questo – continua Mastro– auspico che le Amministrazioni locali mancanti procedano tempestivamente con le designazioni di competenza; magari, oltre all’avvocato Decaro, già designata dalla Regione, valorizzando ulteriormente la presenza femminile, risorsa di competenza e visione. È necessario, comunque, procedere speditamente – conclude il Presidente – per rendere l’Autorità pienamente in grado di deliberare e di decidere il futuro strategico dei sei porti del nostro Sistema, a beneficio dei territori e di tutto il Paese”.

Il Comitato di gestione è l’organo di governo dell’Autorità di Sistema Portuale. Esercita funzioni di indirizzo e programmazione, deliberando su atti fondamentali quali il Piano Regolatore di Sistema Portuale, il Bilancio, il Piano Operativo Triennale e le concessioni demaniali; peraltro, il Comitato nomina il Segretario generale, su proposta del Presidente.

 

Prima della riforma del 2016, le Autorità portuali erano dotate di un Comitato portuale con una composizione più ampia e articolata che includeva rappresentanti delle categorie economiche e sociali. La riforma ha introdotto un modello più snello e funzionale, riducendo il numero dei componenti e concentrandone le competenze sulle decisioni strategiche.

 

 

 

 

 

MDF, 29 ottobre 2025

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ADSPMAM: FRANCESCO MASTRO È IL NUOVO PRESIDENTE DELL’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE. TRA LE PRIORITÀ, CRESCITA DEI TRAFFICI, SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E COSTANTE CONFRONTO CON OPERATORI E COMUNITÀ PORTUALI.

Questa mattina, nella sala ex Comitato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), sede di Brindisi, si è svolta una partecipata conferenza stampa per la presentazione del nuovo presidente, Francesco Mastro.

Lo sorso 23 ottobre, il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha sottoscritto il Decreto n.268 che trasforma l’incarico di commissario straordinario, ricoperto dal 30 giugno 2025, in quello di Presidente dell’Ente che gestisce i porti di Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli.

All’incontro con la Stampa erano presenti il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, il vicecomandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, C.F. (CP) Giuseppe Barretta.

 

 

Sono profondamente grato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti- ha detto il Presidente– per la fiducia che ha riposto in me e ringrazio le comunità marittime dei sei porti del nostro Sistema – Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli – per il sostegno che hanno manifestato alla mia candidatura”. “Ho scelto di tenere la mia prima conferenza stampa a Brindisi non per caso, ma per dare un

segnale chiaro: nel mio mandato tutti i porti del Sistema avranno pari attenzione- ha dichiarato Mastro-. Tutti i nostri scali rivestono un ruolo cruciale per lo sviluppo economico del territorio e contribuiscono significativamente a rendere competitivo l’intero Sistema dell’Adriatico Meridionale, specialmente nel contesto dei sempre più agguerriti mercati internazionali”.

Nel corso dell’incontro con i giornalisti, il Commissario straordinario ha parlato del suo predecessore, primo presidente dell’AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi. “Opererò nel solco di quanto già costruito da Ugo Patroni Griffi, – ha detto– che in sette anni di mandato ha saputo svolgere un’azione amministrativa con visione, progettualità e forza; creando dal nulla un Sistema portuale dove i sei porti, pur conservando le loro specificità sono diventati un unico hub polifunzionale. Ora tocca a me proseguire questo percorso e potenziarlo, senza perdere mai di vista il valore strategico di ciascuno scalo”.

Nel suo intervento, inoltre, Mastro, ha rivolto un pensiero nei confronti dei dipendenti dell’Ente. “Fin dal 2017, anno in cui sono nate le Autorità di Sistema Portuale, – ha dichiarato– ho fatto parte del Comitato di Gestione, e ancor prima ero componente del Comitato Portuale di Bari e di Brindisi. Questo mi ha permesso di conoscere a fondo l’organizzazione dell’Ente e, soprattutto, le sue risorse umane. Conosco bene i dipendenti dell’Autorità, il loro valore, la loro dedizione e la loro esperienza. Una squadra forte, affiatata e guidata con competenza dal segretario generale, Tito Vespasiani; è da qui che voglio partire. Sarà grazie a questo capitale umano che potremo continuare a crescere e ad affrontare insieme le sfide che ci attendono”.

Per quanto attiene l’indirizzo che intende dare alla sua azione amministrativa vi sono tre colonne portanti: la sostenibilità, lo sviluppo e la tecnologia. “Al centro della mia azione ci sarà la sostenibilità- ha detto. Non è una parola alla moda, ma una necessità reale. Non un vincolo ma un’opportunità. La crescita dei traffici – merci e passeggeri – e la tutela ambientale, infatti, non sono due strade parallele che non si incontreranno mai. Possono e devono procedere insieme, in un unico percorso virtuoso, con il fondamentale supporto delle nuove tecnologie. Solo porti moderni, sostenibili e avveniristici possono attrarre investimenti, generare economia, creare lavoro”.

 

Nel corso del suo intervento, il Presidente ha sottolineato l’urgenza di procedere speditamente con le tante opere già avviate e di imprimere un’accelerazione a quelle ancora in fase di programmazione, in tutti i porti del sistema. Mastro, inoltre, ha annunciato la volontà di rivolgere una particolare attenzione nei confronti del comparto della portualità turistica e diportistica, considerato strategico per lo sviluppo del territorio. I dati parlano chiaro: in Puglia, ha detto, la nautica da diporto genera oltre 300 milioni di euro di indotto all’anno. Si tratta di un settore che attiva occupazione, servizi, turismo di qualità e una filiera ampia che coinvolge le comunità costiere, contribuendo in modo concreto alla crescita economica di tutto il territorio.

“Sarò al fianco di operatori, imprese, istituzioni e cittadini- ha concluso Mastro. Perché i porti non sono solo infrastrutture, sono comunità vive. E la rotta, da oggi, la tracciamo insieme”.

 

 

MDF, 27 ottobre 2025

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PORTO DI BARLETTA: PROCEDE SPEDITAMENTE L’ITER PER LA MESSA IN SICUREZZA DEL BRACCIO DI LEVANTE DEL PORTO DI BARLETTA. L’ADSPMAM HA AVVIATO L’INSTALLAZIONE DELL’IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE. UN INTERVENTO DA 150 MILA EURO CHE ASSICURERÀ UNA PERFETTA VISIBILITÀ A QUELLO CHE È UN LUOGO SIMBOLO E DI RITROVO DELLA CITTÀ.

Nei giorni scorsi, sono iniziati i lavori di installazione del nuovo impianto di illuminazione del Braccio di Levante nel porto di Barletta. Un intervento predisposto e pagato interamente dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), rientrante nel più ampio e complessivo progetto di ripristino delle condizioni di sicurezza nell’area della infrastruttura portuale. Saranno installati nuovi pali della luce dalla radice fino alla punta del molo, corpi illuminanti a led che consentono contestualmente di avere una visibilità perfetta di tutta la zona, limitando significativamente l’impatto nei consumi energetici. Il cancello provvisorio installato continuerà a delimitare l’area di cantiere, fino a quando non verranno ripristinate tutte le condizioni di sicurezza. Una volta completato il programma, il cancello verrà rimosso e sarà restituito alla collettività uno dei luoghi simbolo del territorio che sarà reso perfettamente fruibile e sicuro.

Oltre all’installazione dei punti luminosi, l’Autorità di Sistema provvederà anche all’installazione di telecamere; al rifacimento del sedime stradale e alla messa in opera di corrimano che delimitino il percorso pedonale.

E’ un sacrificio necessario ancorchè temporaneo– commenta il commissario straordinario dell’Ente Francesco Mastro- una volta completato il nostro intervento la cittadinanza potrà tornare a fruire di una delle aree più belle e caratteristiche del territorio. Ma lo farà in totale sicurezza. Non vogliamo che una passeggiata spensierata debba mai trasformarsi in un attentato alla sicurezza e all’incolumità di adulti e bambini”.

L’intervento complessivo, condiviso oltre che con l’Amministrazione comunale anche con la Prefettura e la Questura della BAT e la Capitaneria di Porto di Barletta, sarà finanziato sia con i 600mila euro già destinati a tale scopo nell’ambito del Protocollo di Intesa sottoscritto nel 2020 tra il sindaco Cannito e il presidente dell’epoca dell’AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi, sia, ove necessario, con ulteriori fondi che si stanno reperendo.

La decisione di interdire fisicamente l’accesso al Molo di Levante è stata adottata per imprescindibili ragioni di sicurezza, a seguito dei gravi fatti di cronaca verificatisi lo scorso 4 luglio e a seguito delle numerose segnalazioni di attività illecite registrate nell’area.

Come si ricorderà, peraltro, l’accesso al molo di Levante è vietato da anni in forza dell’Ordinanza  n. 59 del 13 novembre 2020 della Capitaneria di Porto che ne consentiva l’accesso esclusivamente ai mezzi e al personale del Comune di Barletta, della stessa Capitaneria, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e delle Forze di Polizia e di soccorso, sia per ragioni di maritime security sia per l’assenza delle necessarie condizioni di sicurezza.

Per superare tali criticità, nel maggio 2020 l’Autorità di Sistema Portuale e il Comune di Barletta avevano, appunto, sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato alla riqualificazione dell’area, con l’impegno dell’Ente portuale di contribuire nella misura massima di 600 mila euro e per il Comune di provvedere all’appalto dei lavori, previa progettazione.

 

 

 

 

 

MDF, 23 ottobre 2025

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PORTO DI BARLETTA: L’ADSPMAM PROCEDERÀ CON LA MESSA IN SICUREZZA DEL BRACCIO DI LEVANTE DEL PORTO DI BARLETTA, RESTITUENDO ALLA CITTÀ UN LUOGO SIMBOLO E DI RITROVO.

Questa mattina, nella sede di Bari dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), si è svolto un incontro tra il commissario straordinario dell’Ente, Francesco Mastro, e il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, per analizzare la questione relativa alla riqualificazione del Braccio di Levante, a seguito dei lavori avviati dall’Ente portuale relativi al prolungamento dei moli foranei del porto di Barletta.

Il Commissario ha riferito al Primo cittadino, l’intendimento dell’Ente portuale di integrare i lavori già in corso, finalizzati alla realizzazione di misure connesse alla sicurezza, con un intervento atto a rendere fruibile pedonalmente il molo di Levante. L’intervento, che dovrà ovviamente essere preventivamente condiviso oltre che con l’Amministrazione comunale anche con la Prefettura e la Questura della BAT e la Capitaneria di Porto di Barletta, sarà finanziato sia con i 600mila euro già destinati a tale scopo nell’ambito del Protocollo di Intesa sottoscritto nel 2020 tra il sindaco Cannito e il presidente dell’epoca dell’AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi, sia, ove necessario, con fondi derivanti dall’appalto per i lavori di prolungamento dei moli foranei di prossima cantierizzazione.

Nel corso dell’incontro, il Commissario ha evidenziato che l’Autorità di Sistema Portuale è pienamente consapevole del valore simbolico e identitario che il Molo di Levante riveste per la comunità barlettana e non solo. Un luogo di incontro, svago e socialità. Vi è, tuttavia, la necessità che qualsiasi riapertura avvenga esclusivamente in condizioni di massima sicurezza per l’utenza e nel pieno rispetto delle leggi e delle prescrizioni delle Autorità competenti e delle ordinanze vigenti.

Il porto di Barletta è il fiore all’occhiello del territorio costiero– ha dichiarato Mastro- proprio per questo procederemo con il nostro progetto di riqualificazione e di messa in sicurezza del Braccio di Levante. Un’opera che si innesca nell’ambito della mega-opera che stiamo realizzando: il prolungamento dei moli foranei. Un intervento infrastrutturale imponente ed ecosostenibile che renderà lo scalo finalmente fruibile anche alle navi di ultima generazione. Le aree di interazione porto-città sono definite da un principio non solo normativo, ma anche sociale – conclude il Commissario– un principio che intendiamo mantenere vivo ed efficace”. 

La decisione di interdire fisicamente l’accesso al Molo di Levante è stata adottata per imprescindibili ragioni di sicurezza, a seguito dei gravi fatti di cronaca verificatisi lo scorso 4 luglio e delle numerose segnalazioni di attività illecite registrate nell’area. Bisogna però ricordare che l’accesso alla diga foranea è vietato da anni in forza dell’Ordinanza  n. 59 del 13 novembre 2020 della Capitaneria di Porto che ne consentiva l’accesso esclusivamente ai mezzi e al personale del Comune di Barletta, della stessa Capitaneria, dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e delle Forze di Polizia e di soccorso, sia per ragioni di maritime security sia per l’assenza delle necessarie condizioni di sicurezza.

Per superare tali criticità, nel maggio 2020 l’Autorità di Sistema Portuale e il Comune di Barletta avevano, appunto, sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato alla riqualificazione dell’area, con l’impegno dell’Ente portuale di contribuire nella misura massima di 600 mila euro e per il Comune di provvedere all’appalto dei lavori previa progettazione. Successivamente, a seguito della redazione del progetto esecutivo da parte del professionista incaricato dal Comune di Barletta, è risultato un fabbisogno economico è pari a 1,7 milioni di euro.

Per risolvere l’impossibilità da parte del Comune di finanziare i lavori, a valle di una rimodulazione del Protocollo di intesa, l’AdSP si farà carico dell’intera progettazione e realizzazione degli stessi, mantenendo la competenza gestoria che, in base al Protocollo, era prevista in capo all’Amministrazione comunale.

Relativamente al progetto di prolungamento dei moli, va rimarcato che trattasi di un’opera imponente e strategica, attesa da sempre dagli Operatori e non solo, che consentirà di elevare in maniera significativa la funzionalità del bacino portuale di Barletta, risolvendo alcune criticità tecnico-nautiche e consentendo, contestualmente, di ridurre l’apporto verso l’interno del materiale solido trasportato dalle correnti costiere. Gli interventi previsti sono:

  • Allungamento del Molo di Tramontana di circa 500 m in modo da raggiungere la lunghezza complessiva di 805 m prevista dal Piano Regolatore Portuale (PRP) vigente;
  • Prolungamento del Molo di Levante di circa 140 metri.

Per la realizzazione del prolungamento del Molo di Ponente è stimato un quadro economico di spesa pari a 38 milioni di euro, di cui 34 milioni circa per lavori e 4 milioni per somme a disposizione dell’Amministrazione.

L’importo di 38 milioni trova copertura finanziaria dalle seguenti fonti:

  • Con D.M. 332 del 17/08/2021 l’intervento è stato ammesso a finanziamento per euro 19.916.000,00;
  • L’opera beneficia di un ulteriore finanziamento ai sensi del D.M. MIT n. 150 del 16/10/2020 per complessivi euro 5.000.000,00;

Sono previsti, infine, ulteriori 13 milioni di euro a completare l’intera opera, compreso il Molo di Levante, rivenienti dall’Accordo di Coesione per la Regione Puglia, un documento, sottoscritto nel novembre 2024 tra Governo e Regione. Secondo le stime i lavori dovrebbero durare circa un anno e mezzo.

 

 

MDF, 2 ottobre 2025

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PORTO DI BARLETTA: IL TAR PUGLIA CONFERMA LA LEGITTIMITÀ DELL’OPERATO DELL’ADSPMAM SULL’APPALTO DEI LAVORI AL PORTO DI BARLETTA. RIGETTATO INTEGRALMENTE IL RICORSO PRESENTATO DAI SECONDI CLASSIFICATI.

Con sentenza pubblicata mercoledì 9 luglio, il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione Prima) ha rigettato integralmente il ricorso (n. 339/2025) presentato dal RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) con impresa capogruppo D’oronzo Infrastrutture S.r.l. e costituito D’Agostino Angelo Antonio Costruzioni Generali S.p.A., confermando la piena legittimità dell’aggiudicazione dell’appalto per il prolungamento dei moli foranei del porto di Barletta.

Il RTI, classificatosi secondo nella procedura di gara, aveva impugnato la determina con cui l’Autorità di Sistema aveva assegnato l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori al Raggruppamento Temporaneo di Imprese guidato da Fincosit S.r.l., con le mandanti Fincantieri Infrastructure Opere Marittime S.p.A., Zeta S.r.l. ed EMarine S.r.l..

Il TAR ha accolto totalmente la linea difensiva del Dipartimento Legale dell’Ente portuale, diretto dall’avv. Fulvio Mezzina, valutando le contestazioni sollevate nel ricorso e nei successivi motivi aggiunti in parte infondate nel merito e in parte in parte inammissibili.

In particolare, il Giudice amministrativo ha respinto gli assunti del RTI ricorrente, secondo il quale l’offerta dell’aggiudicatario sarebbe stata inattendibile, incerta e indeterminata, confermando, così, la legittimità delle valutazioni operate dalla Commissione giudicatrice.

Si sblocca finalmente l’avvio di un’opera strategica per Barletta e per tutto il territorio– commenta il commissario straordinario dell’AdSPMAM Francesco Mastro-. Si tratta di un intervento infrastrutturale imponente ed ecosostenibile che consentirà di elevare significativamente i livelli di sicurezza dello scalo portuale rendendolo finalmente fruibile anche alle navi di ultima generazione. La decisione del TAR, inoltre, è una importante vittoria della nostra squadra– conclude Mastro-; poiché conferma la piena regolarità e l’assoluta trasparenza dell’intero iter amministrativo istruito dai nostri Uffici, al fine di garantire legalità, efficienza e trasparenza in ogni fase della propria attività, a beneficio della collettività e dell’economia locale”.

Il RTI aggiudicatario della gara effettuerà tutti i lavori, le prestazioni, le forniture e le provviste necessarie per fornire il lavoro completamente compiuto e secondo tutte le condizioni stabilite nel capitolato speciale di appalto e nella documentazione progettuale, con le caratteristiche tecniche, qualitative, quantitative e prestazionali previste nel progetto di fattibilità tecnico-economica, posto a base di gara.

Il Raggruppamento Temporaneo di Imprese, inoltre, si occuperà di redigere, prima dell’esecuzione dei lavori, la progettazione esecutiva, compresi i relativi particolari costruttivi, in conformità al progetto di fattibilità tecnica ed economica (lo studio preliminare che valuta la realizzabilità e la convenienza del progetto, identificando la soluzione migliore tra le alternative possibili in termini di costi e benefici per la collettività) posto a base di gara dall’Ente portuale. I lavori saranno condotti in modo tale da non intralciare né interrompere in alcuna maniera l’operatività del porto.

L’intervento riguarda inizialmente la realizzazione del solo Molo di Ponente, sebbene il bando sia stato strutturato in modo da consentire, in una fase successiva e nell’ambito della stessa procedura, anche l’estensione dei lavori al Molo di Levante.

Si tratta di un’opera imponente e strategica (il cui intervento si inquadra nell’ambito di un poderoso programma di potenziamento infrastrutturale del valore complessivo di 800 milioni di euro) che consentirà di elevare in maniera significativa la funzionalità del bacino portuale di Barletta, consentendo, contestualmente, di ridurre l’apporto verso l’interno del materiale solido trasportato dalle correnti costiere. Gli interventi previsti sono:

  • Allungamento del Molo di Tramontana di circa 500 m in modo da raggiungere la lunghezza complessiva di 805 m prevista dal Piano Regolatore Portuale (PRP) vigente;
  • Prolungamento del Molo di Levante di circa 140 metri.

Per la realizzazione del prolungamento del Molo di Ponente è stimato un quadro economico di spesa pari a 38 milioni di euro, di cui 34 milioni circa per lavori e 4 milioni per somme a disposizione dell’Amministrazione.

L’importo di 38 milioni trova copertura finanziaria dalle seguenti fonti:

  • Con D.M. 332 del 17/08/2021 l’intervento è stato ammesso a finanziamento per euro 19.916.000,00;
  • L’opera beneficia di un ulteriore finanziamento ai sensi del D.M. MIT n. 150 del 16/10/2020 per complessivi euro 5.000.000,00;

Sono previsti, infine, ulteriori 13 milioni di euro a completare l’intera opera, compreso il Molo di Levante, rivenienti dall’Accordo di Coesione per la Regione Puglia, un documento, sottoscritto nel novembre 2024 tra Governo e Regione. Secondo le stime i lavori dovrebbero durare circa un anno e mezzo.

 

MDF, 11 luglio 2025

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ADSPMAM: FRANCESCO MASTRO È IL NUOVO COMMISSARIO STRAORDINARIO DELL’AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE. PASSAGGIO DI CONSEGNE FORMALE NELLA SEDE DELL’ENTE.

Questa mattina, nella sede di Bari dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), ha avuto luogo il passaggio di consegne tra l’Amiraglio Vincenzo Leone, che ha guidato l’Ente per un anno, e il prof. avv. Francesco Mastro, che, con Decreto n.144 del 17 giugno 2025 è stato nominato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti Commissario straordinario dell’Ente.

Dopo la firma degli atti formali, alla presenza del segretario generale, Tito Vespasiani, dei dirigenti e di una parte del personale dell’Ente, il Commissario straordinario Mastro ha ringraziato l’Ammiraglio Leone per il lavoro svolto, rivolgendogli i migliori auguri per una carriera ancora ricca di successi e per un cammino personale sereno.

Da oggi, Mastro è già al lavoro per garantire piena continuità amministrativa e gestionale all’Ente, assicurando la regolare prosecuzione delle attività in corso e la piena operatività dei porti MAM, in attesa che il Ministero proceda con la nomina del nuovo presidente.

In una fase cruciale per il futuro della portualità, l’AdSPMAM resta impegnata nel portare avanti le progettualità strategiche già avviate, con l’obiettivo di rafforzare la competitività, l’intermodalità e la sostenibilità delle sei infrastrutture portuali che ricadono nel Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli).

L’Ente portuale dell’Adriatico meridionale continuerà ad operare in stretta collaborazione con i territori, gli operatori economici e le istituzioni, per promuovere uno sviluppo portuale armonico, moderno ed efficiente, in linea con le esigenze del sistema logistico nazionale ed europeo.

 

MDF, 30 giugno 2025

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PORTO DI TERMOLI: L’ADSPMAM CHIARISCE. “GESTIONE CONCRETA, INVESTIMENTI ATTIVATI, MASSIMO IMPEGNO PER IL TERRITORIO”.

In riferimento alla nota diffusa il 23 giugno scorso da Assoporto Termoli, e riportata dalla Stampa, al fine di garantire alla cittadinanza e alla comunità marittima una corretta informazione, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), ritiene opportuno offrire un chiarimento puntuale sulle azioni già intraprese, a beneficio del porto di Termoli, da quando – nel 2022 – ne è stata formalmente affidata la gestione all’Ente.

Con il DL n. 68 del 16 giugno 2022, l’Autorità’ di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale è stata ampliata con l’ingresso, nel proprio Sistema, del porto di Termoli, a seguito di un percorso istituzionale sinergico che ha visto impegnati la Regione Molise, il Comune di Termoli, la Provincia di Campobasso, il Consiglio regionale del Molise, la Regione Puglia e l’AdSPMAM.

I primi passi dell’Ente portuale sono stati mossi in un contesto amministrativo frammentato e, in molti casi, privo delle minime condizioni per un funzionamento efficiente.

A mero titolo esplicativo, delle 76 pratiche demaniali trasferite dalla Regione Molise, soltanto 15 erano accompagnate da licenze demaniali marittime attive. Gli Uffici dell’Ente, pertanto, hanno dovuto svolgere un intenso lavoro di ricostruzione e regolarizzazione che ha già prodotto 30 licenze e atti formali rilasciati e ha attivato oltre 30 ulteriori procedimenti in fase avanzata di definizione.

Tale processo ha avuto effetti concreti sull’economia locale: ha consentito, ad esempio, al Comune di Termoli di sbloccare i fondi FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca) destinati alla realizzazione delle strutture per la pesca, evitando  così la perdita del finanziamento grazie alla proposta – tecnicamente valida e più rapida – di utilizzare la procedura AUSZes (Autorizzazione Unica nella Zona Economica Speciale). L’intervento è stato completato nel rispetto dei tempi previsti dai programmi europei e oggi attende solo l’assegnazione da parte del Comune di Termoli dei box ai pescatori.

Non solo. La capacità di “costruire” soluzioni amministrative ha permesso di valorizzare, sempre grazie ad una procedura AUSZes, un investimento privato di oltre 900mila euro, destinato alla realizzazione di un parcheggio multipiano, valorizzando un’area strategica del porto e generando un effetto moltiplicatore sull’indotto urbano e commerciale.

Nel solco di una collaborazione istituzionale costante, l’AdSPMAM ha inoltre individuato una soluzione amministrativa che ha permesso al Comune di Termoli di garantire lo svolgimento degli eventi culturali estivi, inclusi i concerti dell’Arena del Mare, evitando interruzioni o blocchi organizzativi e offrendo soluzioni tempestive e nel rispetto delle regole demaniali.

Ma è sul piano dei servizi portuali che la trasformazione risulta più evidente. Alla data del trasferimento delle competenze, il porto era completamente privo di servizi essenziali: non esistevano affidamenti per la pulizia, né supporto per i collegamenti marittimi con le Isole Tremiti, né, quanto meno, strutture per accogliere l’utenza.

La stazione marittima di Termoli, consegnata all’AdSPMAM dalla Regione Molise nel mese di marzo 2024, è stata resa operativa dopo appena 2 mesi a seguito di alcuni lavori di allestimento, e con l’attivazione dei servizi di presidio e di pulizia (per un valore annuo di circa 70.000 euro), delle forniture idriche/fognarie ed elettriche, nonché dei servizi igienici, prestazioni di cui lo scalo era totalmente carente.

Sono stati, inoltre, appaltati i servizi di assistenza alla viabilità, di derattizzazione, di manutenzione del verde e sottoscritta una convenzione con il Comune per lo spazzamento delle aree comuni del porto (per un importo di circa 120.000 euro annui).

È stato, inoltre, attivato un ufficio dell’AdSPMAM con l’assunzione di funzionario apicale per garantire relazioni dirette con le istituzioni e un efficiente servizio di front-office. Sono stati introdotti il sistema GAIA per il rilascio dei pass d’accesso e il Wi-Fi gratuito per operatori, passeggeri e utenti.

Sul fronte digitale e gestionale, tutti gli applicativi SUA – già operativi negli altri scali del Sistema – sono stati estesi anche a Termoli, uniformando le procedure e aumentando i livelli di efficienza. È stato anche regolamentato il servizio di bigliettazione e check-in che fino al 2022 avveniva in modalità disordinata e in spazi spesso inadeguati.

Sul piano ambientale e dell’innovazione, è in corso di definizione un protocollo d’intesa con la società Innovation Sea, insieme alle realtà locali The Nest e RES, per l’avvio di un progetto sperimentale dedicato alla gestione dei rifiuti accidentalmente pescati (RAP), in attuazione del D.lgs. 197/2021 e della Legge 60/2022.

In materia di sicurezza portuale, infine, l’AdSPMAM ha provveduto alla nomina degli agenti di sicurezza e dei loro sostituti – tutti funzionari interni – e all’elaborazione dei nuovi Piani di Security, facendosi interamente carico dei relativi costi.

Il porto di Termoli, quindi, in questi due anni, ha conosciuto una netta inversione di tendenza. Da scalo privo di servizi e coperture autorizzative, è diventato un’infrastruttura operativa, con servizi attivi, iter semplificati, presenza amministrativa stabile e prospettive concrete di sviluppo.

A questa trasformazione ha contribuito in maniera determinante l’avvio di un piano organico di manutenzione e di infrastrutturazione, mediante l’affidamento di due Accordi Quadro che riguardano rispettivamente gli impianti tecnologici e le strutture edilizie e viarie dell’ambito demaniale. Il primo di un importo di 78.700 €, oltre a 70.000 € circa già programmati; il secondo, di 255.600 €, oltre a 25.0000€  circa già programmati.

Sulla base del primo Accordo Quadro, sono stati eseguiti interventi sia di manutenzione ordinaria, come la sostituzione delle barriere automatiche e la manutenzione della pubblica illuminazione, sia straordinaria, con il rifacimento degli impianti elettrici, videocitofonici, di condizionamento e rete dati presso i nuovi uffici dell’Ente, oltre alla posa di una stazione di ricarica elettrica da 22 kW per i veicoli aziendali.

Attraverso il secondo Accordo Quadro, invece, si è intervenuti sulla manutenzione stradale con fresatura, risagomatura, rifacimento dei marciapiedi, posa di dossi artificiali, sistemazione della segnaletica e rifacimento dei canali di gronda, nonché sulla revisione di manufatti metallici e del cancello del molo nord-est.

Sul fronte delle opere straordinarie, sono stati realizzati lavori murari nei nuovi uffici dell’AdSPMAM, la posa di nuovi cancelli e di gazebo, il ripristino delle murature danneggiate del vecchio muro paraonde, l’installazione di archetti para-pedonali verso le isole Tremiti, nonché il ripristino delle scalette sul molo nord-est.

È in corso, inoltre, l’esecuzione dell’importante intervento di cold ironing per l’elettrificazione delle banchine dei moli traghetti, pesca e Forze Armate, finanziato con fondi del Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al PNRR per un importo pari a 6 milioni di euro.

A corredo degli interventi manutentivi, sono stati avviati, anche, servizi propedeutici alla pianificazione e messa in sicurezza dell’ambito portuale, come la caratterizzazione dei fondali, i rilievi strutturali sulle banchine e la ricognizione subacquea per l’individuazione dei materiali presenti sul fondo.

Sotto il profilo amministrativo e gestionale va evidenziata l’estrema attenzione alle peculiarità del porto di Termoli; ne sono plastico esempio l’introduzione di abbattimenti nei canoni demaniali e l’applicazione dei diritti per i passeggeri al 50%.

È comprensibile che le aspettative siano alte, commenta il commissario straordinario dell’Ente, Ammiraglio Vincenzo Leone, ma è altrettanto evidente, a chi vuole guardare con approccio sereno e, soprattutto, disinteressato l’impegno messo in campo dall’Ente nel triennio di seria ed oculata amministrazione fin qui condotto. L’Autorità non ha mai inteso agire con approccio burocratico o “calato dall’alto”, ma piuttosto si è costantemente adoperata affinché fossero rispettate le peculiarità locali, promuovendo soluzioni compatibili sia con gli irrinunciabili principi di legalità, trasparenza e correttezza amministrativa che in armonia con gli oggettivi vincoli e le sostenibili opportunità del contesto portuale. Il porto di Termoli rappresenta un asset di assoluto valore non solo per il sistema portuale, di cui fa felicemente parte, ma anche per la macro-area marittimo costiera lucana, pugliese e molisana. l’Ente– conclude l’Ammiraglio- ha ed avrà sempre l’interesse, oltre che il dovere, di valorizzarlo appieno nell’esclusivo e superiore interesse pubblico e delle comunità di riferimento”.

Proprio per questo, l’AdSPMAM ribadisce la massima disponibilità al dialogo con gli operatori, con Assoporto Termoli, con il Comune e con la Regione Molise.

Solo il confronto costruttivo, basato su dati, risultati e obiettivi condivisi, può garantire uno sviluppo equilibrato e duraturo.

 

MDF, 26 giugno 2025

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PORTO DI BRINDISI: L’ON. TULLIO FERRANTE VISITA IL CANTIERE DOVE SONO IN CORSO I LAVORI PER LA CASSA DI COLMATA V

Venerdì 13 giugno, alle ore 11.00, nella sede di Brindisi dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM)- piazza V. Emanuele II n. 7– il Commissario straordinario di Governo per l’opera, professor avv. Ugo Patroni Griffi, e il Commissario straordinario dell’Ente, Ammiraglio Vincenzo Leone, illustreranno al Sottosegretario di Stato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, on. Tullio Ferrante, delegato al coordinamento funzionale delle opere commissariate, lo stato dell’arte e i prossimi imminenti step relativi al progetto “Completamento della infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena Est“.

Dopo l’incontro con la Stampa, la delegazione visiterà il cantiere dove sono in corso i lavori di realizzazione della cassa di colmata, futuro sito di destinazione per il refluimento dei materiali rivenienti dalla conseguente campagna di escavo (dragaggio) per l’approfondimento dei fondali che verrà effettuata in aree del porto medio e del porto esterno.

L’iter per l’ottenimento di tutte le autorizzazioni, lungo e complesso, si è perfezionato di recente con il Decreto della Direzione Generale Economia Circolare e Bonifiche del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica n. 55 del 24 marzo 2025, mediante il quale è stata approvata – ai sensi dell’art. 5 bis della legge nr.84/94 – la gestione dei materiali da escavare nell’area della foce di Fiume Grande.

 

 

 

MDF, 11 giugno 2025

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PORTO DI BARI: 39 MILIONI DI EURO PER LA REALIZZAZIONE DEL MOLO SAN CATALDO, A BARI. L’ADSPMAM PUBBLICA IL BANDO DI GARA PER “L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI TECNICI ATTINENTI ALL’INGEGNERIA E ALL’ARCHITETTURA RELATIVI ALLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA ED ESECUZIONE DEI LAVORI DI POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE ASSERVITE ALLA SEDE LOGISTICA DEL CORPO DELLE CAPITANERIE DI PORTO – REALIZZAZIONE DI NUOVE BANCHINE IN AMPLIAMENTO DEL MOLO SAN CATALDO”. L’OPERA SARÀ AVVIATA ENTRO LA FINE DEL 2025.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), nei giorni scorsi, ha pubblicato il bando di gara d’appalto integrato per “l’affidamento dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura relativi alla progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di potenziamento delle infrastrutture asservite alla sede logistica del Corpo delle Capitanerie di Porto – Realizzazione di nuove banchine in ampliamento del Molo San Cataldo, nel porto di Bari”.

Il progetto prevede la costruzione di nuove opere di banchinamento che si estenderanno su una superficie complessiva di circa 33.000 mq, quale ampliamento del Molo San Cataldo, dove già sono presenti le infrastrutture al servizio della Guardia Costiera.

 

L’imponente progetto è stato realizzato dall’Autorità di Sistema con lo scopo di riqualificare funzionalmente un ambito portuale attualmente sottoutilizzato, con il duplice obiettivo di potenziare le infrastrutture asservite alla sede logistica di Bari del Corpo delle Capitanerie di Porto e, contemporaneamente, realizzare un bacino da destinare alla nautica da diporto, un settore in forte espansione che solo nell’ultimo anno ha registrato, secondo Confindustria Nautica, una crescita a doppia cifra nella domanda di posti barca, in particolare per yacht dai 12 ai 24 metri e oltre.

Sul Molo San Cataldo verranno realizzati tre nuovi punti di ormeggio, per la lunghezza di circa 400 metri; mentre, le superfici restanti saranno destinate sia alla Guardia Costiera e sia all’approdo turistico.

Il quadro economico dell’intervento trova copertura finanziaria per 36 milioni di euro da parte del Comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, nell’ambito dei fondi di investimento ricadenti nella missione ordine pubblico e sicurezza (per il raggiungimento degli obiettivi di miglioramento dell’efficacia e dell’efficienza delle attività di controllo e sicurezza), e per i restanti 3 milioni nei fondi propri dell’AdSPMAM.

L’opera è stata concepita con una visione integrata e sostenibile: non solo migliorerà significativamente la capacità operativa della Guardia Costiera, garantendo infrastrutture moderne, ecocompatibili e funzionali, ma darà anche un impulso decisivo al comparto della nautica da diporto degli yacht di grandi dimensioni, un settore in costante crescita che necessita di ormeggi sicuri, fondali adeguati e servizi evoluti- commenta il commissario straordinario dell’AdSPMAM, Amm. Vincenzo Leone. Gli Uffici dell’Ente hanno lavorato con la consueta determinazione e competenza per strutturare un bando così complesso e articolato di un progetto avviato nel 2019 dal presidente Ugo Patroni Griffi che ha anticipato quanto poi previsto dal regolamento europeo relativamente all’utilizzo dual use, civile e militare, delle infrastrutture portuali. Stiamo avviando- conclude l’Ammiraglio– un intervento strategico, in grado di coniugare efficacia logistica, sostenibilità ambientale e potenziale valorizzazione turistica dell’intero scalo portuale”.

Nello specifico, il progetto riguarda la realizzazione di banchine e piazzali al servizio della Guardia Costiera, collegati alla radice del Molo San Cataldo, in adiacenza e ampliamento delle aree già occupate dallo stesso Corpo dello Stato. L’opera, inoltre, prevede un intervento di approfondimento dei fondali, fino alla quota di -7,00 metri rispetto al livello del mare, per un quantitativo complessivo di materiale dragato di 88.410 m3.

La presentazione delle offerte deve avvenire entro e non oltre le ore 12.00 del 18 luglio 2025; l’apertura delle offerte avverrà il 21 luglio alle ore 11.00.

 

Tutti i dettagli sono pubblicati sul sito dell’Ente attraverso il link https://gare.adspmam.it/

 

L’opera sarà avviata entro la fine del 2025.

 

MDF, 30 maggio 2025

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