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PORTI DI BARI E DI BRINDISI: SI ILLUMINANO DI VERDE I PORTI DI BARI E DI BRINDISI. IL RAGGRUPPAMENTO TEMPORANEO DI IMPRESE, COMPOSTO DALLA CAPOGRUPPO CONSORZIO STABILE CANTIERE ITALIA DI NAPOLI, SI AGGIUDICA L’APPALTO INTEGRATO, OLTRE 28 MILIONI DI EURO, PER LA PROGETTAZIONE E PER I LAVORI DI REALIZZAZIONE DEI SISTEMI DI COLD IRONING. LA RIVOLUZIONE GREEN DEI PORTI ADRIATICI PASSA NELLA SUA FASE OPERATIVA.

Lo scorso 30 dicembre, l’Ufficio Gare e Contratti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha concluso positivamente la procedura per l’affidamento congiunto dei servizi tecnici attinenti all’ingegneria e all’architettura, relativi alla progettazione esecutiva, alla esecuzione e ai lavori per la realizzazione dei sistemi di cold ironing nei porti di Bari e Brindisi.

 

Le verifiche effettuate dall’Ente hanno dato esito positivo; l’aggiudicatario dell’appalto integrato sarà, pertanto, il Raggruppamento Temporaneo di Imprese Consorzio Stabile Cantiere Italia/Acreide di Napoli che progetterà ed effettuerà i lavori nei due scali adriatici.

 

In linea di continuità tecnico – amministrativa, si è conlusa, quindi, l’ultima fase di una procedura complessa, fortemente voluta e avviata dal presidente Ugo Patroni Griffi e varata dal commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone, finalizzata ad accrescere l’ecosostenibilità dei due porti, aumentando esponenzialmente l’efficienza energetica e riducendo significativamente l’impatto ambientale delle operazioni portuali.

 

In attesa della stipula del contratto, si potrà procedere entro questo mese di gennaio, in via di urgenza, alla consegna dell’appalto per l’espletamento di servizi di architettura e di ingegneria, relativi alla progettazione esecutiva per gli interventi di elettrificazione delle banchine, previsti nei porti di Bari- banchina 10, e di Brindisi- Punta delle Terrare, definiti appunto anche cold ironing.

 

L’opera prevede l’installazione di una rete di sistemi per la fornitura di energia elettrica dalla riva alle navi durante la fase di ormeggio, in modo da ridurre al minimo l’utilizzo dei motori ausiliari di bordo per l’autoproduzione dell’energia elettrica necessaria, limitando sensibilmente emissioni di CO2, ossidi di azoto e polveri sottili, nonché l’impatto acustico.

 

E’ prevista, inoltre, la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, a parziale copertura del fabbisogno energetico derivante dall’attivazione dei sistemi di cold ironing.

Il progetto prevede, infatti, l’installazione di due impianti fotovoltaici, uno nel porto di Bari e uno nel porto di Brindisi, la cui produzione di energia elettrica supporterà il sistema di elettrificazione delle banchine, riducendo il fabbisogno energetico, e sarà impiegata per integrare e soddisfare le svariate esigenze degli ambiti portuali (catena del freddo, pubblica illuminazione, operazioni portuali, ecc.).

In particolare, nel porto di Bari saranno elettrificati due ormeggi presso la Darsena di Ponente.

Valutata la frequenza di attracco delle due tipologie di utenze individuate, infatti, si è stabilito di dimensionare l’impianto considerando la contemporaneità di due navi Ro-Ro/Ro-Pax o, in alternativa, di una nave Ro-Ro/Ro-Pax e una nave da crociera, sarà installato, quindi, un convertitore di potenza da 16 MVA con uscite a 6,6/11 kV.

Nel porto di Brindisi verranno elettrificati due ormeggi presso la banchina di Punta delle Terrare. L’impianto sarà dimensionato in modo da garantire l’alimentazione contemporanea di due navi Ro-Ro/Ro-Pax, attraverso l’installazione di un convertitore di potenza da 6,5 MW con uscita a 11 kV predisposto per un futuro ampliamento dell’impianto che consenta anche l’attracco di navi da crociera.

Con il cold ironing, trasformiamo i porti di Bari e di Brindisi in due polmoni verdi del trasporto marittimo- afferma il commissario straordinario, Contrammiraglio Vincenzo Leone. Due pionieri della sostenibilità ambientale e dell’innovazione tecnologica che contribuiranno concretamente al processo di transizione ecologica in atto a livello globale. Questo progetto, oltre a rendere i due scali maggiormente attrattivi e a migliorare significativamente la qualità della vita delle comunità portuali e dei territori circostanti- conclude il Commissario– è una vera e propria svolta epocale verso un futuro in cui crescita economica e rispetto per l’ambiente camminano finalmente assieme, dimostrando che sviluppo e sostenibilità possono e devono coesistere”.

Obiettivo del cold ironing è evitare che i motori, nel periodo di ormeggio in porto, rimangano accesi con le conseguenti emissioni inquinanti nell’aria. Durante la sosta in banchina, infatti, i motori a propulsione delle navi vengono spenti; tuttavia, per garantire l’erogazione dei servizi a bordo si utilizzano motori diesel ausiliari che comportano consumo di combustibile ed emissione di gas di scarico.

Tutti i documenti sono consultabili attraverso questi link:

  1. TUTTOGARE: https://gare.adspmam.it/gare/dettaglio.php?codice=1190
  2. ADSPMAM: sezione bandi e gare:

https://www.adspmam.it/appalto-integrato-per-laffidamento-dei-servizi-tecnici-attinenti-allingegneria-e-allarchitettura-relativi-alla-progettazione-esecutiva-ed-esecuzione-lavori-per-la-realizzazione-dei/

  1. PROFILO COMMITENTE – “TRASPARENZA”

https://adspmam.etrasparenza.it/archivio105_procedure-dal-01012024_0_9276_566_1.html

  1. BDNCP https://dati.anticorruzione.it/superset/dashboard/dettaglio_cig/?cig=B260CB8D42

 

L’importo, oltre 28 milioni di euro, è finanziato nell’ambito del PAC 2014/2020 (Programma di Azione e Coesione complementare al PON Infrastrutture e Reti 2014-2020), a cui l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale era stato ammesso a finanziamento, classificandosi al 2° posto, su 14 presentati.

 

MDF, 7 gennaio 2025

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PORTI DI BRINDISI E DI BARI: I PORTI DI BARI E DI BRINDISI POLI DELLA LOGISTICA E DELL’AGROALIMENTARE. INDETTA LA CONFERENZA DI SERVIZI ASINCRONA PER L’ACQUISIZIONE DEI PARERI PROPEDEUTICI ALL’APPROVAZIONE DEL PROGETTO E PER L’OTTENIMENTO DELL’AUTORIZZAZIONE UNICA ZES.

Nei giorni scorsi, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha indetto la Conferenza di Servizi asincrona per l’acquisizione dei pareri propedeutici all’approvazione del progetto di adeguamento infrastrutturale nei porti di Bari e di Brindisi per il miglioramento della capacità logistica, agroalimentare e per l’ottenimento dell’Autorizzazione Unica ZES.

Le determinazioni delle Amministrazioni coinvolte dovranno giungere entro il prossimo 17 maggio.

Qualora la Conferenza di Servizi non dovesse risultare risolutiva, l’eventuale riunione, in modalità simultanea, si terrà presso la sede di Bari dell’Autorità di Sistema o in modalità on line il 22 maggio prossimo.

Il progetto realizzato dall’Ente portuale mira a rendere maggiormente funzionali spazi e strutture di propria pertinenza.

In particolare, nel porto di Brindisi è stata progettata la rifunzionalizzazione di spazi all’interno del terminal denominato “Terminal Brindisi”, di proprietà dell’AdSPMAM, struttura all’interno della quale saranno introdotte specifiche caratteristiche e servizi volti a migliorare la logistica agroalimentare. Il terminal, inoltre, sarà sottoposto ad una serie interventi di miglioramento funzionale, formale ed energetico.

Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione, nei porti di Brindisi e di Bari, di aree di sosta attrezzate con servizi specifici in favore dell’agroalimentare, con particolare riferimento alle esigenze dei mezzi di trasporto refrigerati.

Il tutto ad impatto zero sull’ambiente. Il progetto, infatti, prevede che tutte le esigenze energetiche legate all’intera iniziativa vengano soddisfatte mediante l’installazione di impianti di generazione da fonte rinnovabile.

Nello specifico, nel porto di Brindisi, in prossimità del varco portuale di Costa Morena Ovest, in una zona adibita a sosta e attesa, saranno attrezzati 20 stalli dedicati a container e mezzi adibiti al trasporto refrigerato di merci legate all’agroalimentare, (il piano seminterrato del terminal  sarà attrezzato a magazzino con celle frigorifere per le merci agroalimentari).

Nel porto di Bari, invece, in un’area destinata attualmente alla sosta per autoarticolati, in via iniziale, saranno attrezzati 15 stalli.

Le colonnine, dal funzionamento indipendente rispetto alla realizzazione dei progetti, verranno utilizzate per l’alimentazione degli impianti dei veicoli a temperatura controllata, a supporto appunto della logistica dell’agroalimentare.

La nostra priorità era rivitalizzare due settori cruciali dell’economia: l’agricoltura e la pesca,– commenta il presidente di AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi– affinché con il giusto sostegno possano agire da propulsori per il rilancio socio-economico del territorio. Abbiamo concepito, inoltre, una serie di agevolazioni gratuite, destinate agli operatori, in termini di disponibilità di infrastrutture e di servizi energetici e telematici. Azioni mirate,- conclude il Presidente, tutte improntate ad un profondo rispetto per l’ambiente. Oltre ai vantaggi derivanti dall’utilizzo di risorse rinnovabili per l’approvvigionamento energetico dei servizi, infatti, prevediamo un significativo impatto positivo derivante sia dall’ottimizzazione logistica, che comporterà una notevole riduzione dei tempi di attesa dei mezzi e, di conseguenza, delle emissioni; sia dall’implementazione degli stalli organizzati, con conseguente disattivazione dei motori endotermici utilizzati per i mezzi refrigerati“.

 

In sintesi gli interventi che riguardano nel complesso tutto il  progetto sono riconducibili a tre tipologie di attività strettamente interconnesse e complementari per il raggiungimento degli obiettivi:

  • rifunzionalizzazione degli spazi interni ed esterni di un terminal di proprietà dell’Ente, nel porto di Brindisi, finalizzata all’introduzione di specifiche funzionalità al servizio della logistica agroalimentare, tramite interventi volti all’efficientamento della struttura in termini funzionali, formali ed energetici; realizzazione di aree di sosta attrezzate nei porti di Brindisi e di Bari per l’erogazione di servizi in favore dell’agroalimentare, con particolare riferimento alle esigenze dei mezzi di trasporto refrigerati (Lotto I- Conferenza di Servizi in atto);
  • al fine di garantire la gratuità dei servizi e limitare l’impatto energetico e quindi ambientale degli stessi, installazione di impianti di generazione da fonte rinnovabile asserviti all’alimentazione delle infrastrutture che saranno realizzate (Lotto II) ;
  • definizione e implementazione di servizi basati su sistemi informativi e informatici a supporto della logistica, con specifico riferimento all’agroalimentare (Lotto III).

Il progetto è finanziato per oltre 6 milioni di euro nell’ambito dell’ Investimento 2.1 del PNRR, finanziato dall’Unione Europea– Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per Decreto Direttoriale di assegnazione delle risorse da parte del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

 

 

 

 

MDF,8 aprile 2024

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PORTO DI BARI: PRESENTATA LA PRIMA PARTE DELLA PIÙ GRANDE OPERA A CIELO APERTO DI BARI: UN MURALES SUI SILOS DEL PORTO CHE RACCONTA LA STORIA PIÙ INTIMA DELLA CITTÀ. UN CAPOLAVORO ICONOGRAFICO REALIZZATO DA GUIDO VAN HELTEN CHE RIVELA LE BELLEZZE DI BARI ATTRAVERSO L’ARTE MURALISTA.

Questa mattina, nella sala Comitato dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), si è svolta una conferenza stampa nel corso della quale il presidente, Ugo Patroni Griffi, e il direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione Luca Scandale e il noto artista australiano, Guido Van Helten, hanno presentato la conclusione della prima parte dell’opera di riqualificazione e di valorizzazione delle strutture di stoccaggio presenti in porto, i silos.

Inizia, pertanto, a prendere forma l’enorme affresco monumentale che sarà completato approssimativamente nei primi mesi del prossimo anno.

Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco di Bari, Antonio Decaro, l’assessore al Marketing territoriale e Turismo, Ines Pierucci, e il Direttore Marittimo della Puglia e della Basilicata jonica, Contrammiraglio Vincenzo Leone.

L’iniziativa, fortemente voluta dall’Ente portuale e da Pugliapromozione e supportata dal Comune di Bari, rientra nell’ambito di un Accordo di collaborazione stipulato tra AdSPMAM e l’Agenzia Regionale del Turismo Pugliapromozione con l’obiettivo di contribuire alla valorizzazione, promozione e comunicazione del territorio e del suo patrimonio materiale e immateriale, attraverso un’opera artistica di rigenerazione urbana che sarà espressione dei valori legati all’identità regionale e alla memoria collettiva. Valori intesi come elementi costitutivi del brand Puglia.

 

L’opera, una volta completata, racconterà la storia millenaria di Bari, attraverso immagini suggestive e rappresentative dei tratti salienti che caratterizzano la città; regalando al territorio un capolavoro visivo senza precedenti.

L’ambiziosa dimensione e la peculiarità distintiva dell’opera contribuiranno notevolmente a consolidare l’attrattività turistica della città, rendendo il porto non solo un crocevia commerciale, ma anche un luogo d’incontro culturale imperdibilecommenta il presidente Patroni Griffi-, e, per far sì che si realizzasse, non abbiamo lesinato sforzi ed energie. Lavorando in porto, ogni giorno la vediamo crescere e arricchirsi di dettagli in grado di catturare l’anima autentica della città. Oggi, a conclusione della prima parte, possiamo toccare con mano come il murales, una volta completato, non solo sarà un tributo visivo alla storia e alla cultura di Bari, ma anche un catalizzatore di nuove energie, e, sono assolutamente certo, contribuirà a rendere la città un polo di attrazione turistico e artistico di portata internazionale”.

 

“L’Agenzia Regionale del Turismo guarda all’intero territorio della Puglia dove, negli ultimi anni, la Street Art si sta esprimendo a livelli sempre più alti. L’opera monumentale dell’artista australiano Van Helten, proprio perché svetta nel porto di Bari che è crocevia di rilievo per le crociere nonché per gli scambi commerciali, rappresenterà – sottolinea il Direttore Scandale – il metaforico benvenuto in una terra di tradizione e innovazione come la Puglia. Il contesto complessivo è di una crescita impetuosa dell’offerta artistica culturale, caratteristica di valore per la destagionalizzazione e il posizionamento della destinazione turistica Puglia. Intanto, in tutta la Puglia e ancor di più lo sarà a Bari, si stanno già svolgendo itinerari turistici dedicati a queste installazioni artistiche”.

 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha inviato il suo messaggio di saluto.

L’imponente opera d’arte realizzata da Guido van Helten, che oggi scopriamo nella sua prima parte, è il risultato di una ricerca espressiva sulla storia e l’identità di Bari e dell’Adriatico- commenta il Presidente Emiliano. Una storia millenaria fatta di transiti, contaminazioni e di incessante ricerca dell’altro, come è nella vocazione delle città che si affacciano sul mare. La straordinarietà dell’arte pubblica di van Helten sta nella capacità di connettere, con un realismo poetico, tempi e luoghi della storia e del mondo. Da un lato, infatti, la street art di van Helten è l’ultimo approdo della più antica forma espressiva dell’umanità, che è la pittura murale primitiva. Dall’altro lato, i lavori di questo artista collegano nazioni e città lontanissime: dal Messico all’Islanda, dall’Australia alla Grecia, fino alla Polinesia, passando per la Sicilia, per Chernobyl e Teheran. In questo mosaico globale, da oggi, trova il suo posto anche la Puglia. Bari ha fatto breccia nella sensibilità di van Helten, che ci ha restituito un’opera d’arte che non mancherà di affascinare e far riflettere cittadini, turisti e visitatori.”

“Questo intervento artistico sui grandi silos del porto di Bari, che testimonia l’importanza della collaborazione tra pubblico e privato per la crescita del nostro territorio, costituisce una tappa significativa del processo di apertura del porto alla città che stiamo portando avanti da qualche anno d’intesa con l’Autorità di Sistema portuale – evidenzia il Sindaco Decaro -. Avere la possibilità di ammirare un’opera di Guido van Helten che racconta, attraverso i volti delle persone, la nostra stessa identità, fondata sui valori nicolaiani dell’accoglienza e della convivenza pacifica, è per noi motivo di orgoglio, oltre che un meraviglioso benvenuto per chi arriva dal mare. Una volta completato, questo bellissimo murales, frutto di un lungo percorso di conoscenza e di partecipazione, rappresenterà una porta d’accesso ideale alla storia e alla cultura della nostra città. Ringrazio Pugliapromozione e la squadra dell’Autorità di Sistema portuale per aver scelto di realizzare un intervento artistico così prestigioso che arricchisce di una nuova pagina la storia nuova di Bari, città di cultura e di arte protesa verso il mare”.

L’arte urbana sui silos portuali si configura come un catalizzatore di trasformazione territoriale, in grado di innescare un effetto positivo sull’economia locale e di amplificare l’appeal della regione. La sinergia tra espressione artistica e infrastrutture portuali non solo ridefinisce l’aspetto visivo delle aree coinvolte, ma incarna un nuovo paradigma di sviluppo urbano, in cui la fusione tra creatività e innovazione si intreccia con la funzionalità e la praticità dell’ambiente circostante.

L’opera, una volta completata definitivamente, rappresenterà la conclusione di un lungo e articolato percorso di interazione che l’artista aveva intrapreso con la comunità e con il territorio, percorso finalizzato a comprendere e assimilare gli elementi più distintivi e intimi della città, in particolare della città vecchia, ossia quella più strettamente legata al porto.

 

Van Helten si era immerso in prima persona nel territorio, per conoscere e studiare le persone che lo caratterizzano, non solo a Bari ma anche a Durazzo (Albania).

 

Per completare la ricerca, l’artista dopo aver compiuto un viaggio a Myra, in Turchia, nel maggio scorso, aveva sperimentato e fotografato la festa di San Nicola.

 

 

MDF, 21 dicembre 2023

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ADSPMAM: IL COMITATO DI GESTIONE VARA IL BILANCIO DI PREVISIONE 2024, IL PIANO TRIENNALE DELLE OPERE E IL PIANO DEI SERVIZI E FORNITURE. INVESTIMENTI RECORD PER 800 MILIONI DI EURO PER FAR VOLARE I SEI PORTI DEL SISTEMA.

Il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha approvato all’unanimità il Bilancio di previsione 2024, il Piano Triennale delle Opere e il Piano dei Servizi e Forniture. I documenti programmatici varati dall’Organo deliberante dell’Ente presentano un quadro economico totale di circa 800 milioni di euro di risorse complessivamente mobilitate per investimenti e opere in corso o programmate per l’immediato futuro che consentiranno di completare l’infrastrutturazione, strutturale e tecnologica, e migliorare l’interazione porto-città, nei sei scali del Sistema.

Lo sforzo complessivo per gli investimenti, per il solo 2024, ammonta a circa 110 milioni di euro; 123 milioni per il 2025, 18 milioni per il 2026 per un totale complessivo di oltre 240 milioni di euro di investimenti programmati, a cui si sommano 290 milioni di euro per lavori in corso di svolgimento o in via di assegnazione; 53 milioni per i lavori in corso a Marisabella (appalto del Provveditorato e quindi estranei al presente bilancio); 210 milioni per la camionale (appalto della Città metropolitana alla quale l’Autorità di Sistema trasferirà 82 milioni provenienti da finanziamenti dello Stato segnati direttamente all’Ente) per un totale complessivo di circa euro 800 milioni.

L’Esercizio finanziario stima, secondo le attuali previsioni, entrate correnti che sfiorano i 29 milioni di euro milioni di euro, a fronte di spese correnti per circa 27 milioni di euro, con un conseguente saldo attivo di parte corrente di oltre 1,5 milioni di euro, a riprova della capacità gestionale dell’Amministrazione.

Nella previsione generale vi sono, inoltre, entrate complessive per quasi 190 milioni di euro e uscite complessive per quasi 240 milioni di euro. Il disavanzo finanziario di parte in conto capitale ammonta ad oltre 50 milioni di euro e trova copertura con l’applicazione dell’avanzo di amministrazione presunto, a riprova del grande sforzo negli investimenti infrastrutturali effettuato dall’Amministrazione.

Parte significativa del Bilancio è indirizzata alle opere pubbliche programmate e agli interventi in fase di aggiudicazione o di esecuzione, finalizzati ad assicurare, in tempi non particolarmente lunghi, ai sei porti del Sistema, un’adeguatezza dinamica dei traffici marittimi conforme alle esigenze rappresentate dagli operatori; nuovi spazi al servizio dei traffici merci e implementazione delle tecnologie per il miglioramento dell’interoperabilità con il sistema logistico regionale, nazionale e globale. In particolare, per quanto attiene lo sviluppo tecnologico, nel Bilancio di previsione 2024 si conferma lo stanziamento -nel triennio – di quasi 5 milioni di euro per l’evoluzione, per tutti i porti del Sistema, del “Port Community System Gaia” che consentirà di raggiungere una completa e innovativa digitalizzazione di tutte le attività ammnistrative riguardanti la movimentazione delle navi, delle merci, dei servizi e delle persone, nei rispettivi ambiti portuali.

Di seguito, una sintesi, per ciascun porto, degli interventi infrastrutturali programmati per il 2024, selezionati in relazione alle disponibilità finanziarie e alle priorità degli interventi ritenuti maggiormente strategici, più produttivi e prioritari sul piano della operatività ed efficienza nelle operazioni portuali.

 

PORTO DI BARI

 

  • Progetto San Cataldo, a seguito degli accordi stipulati con il Comando Generale delle Capitanerie di porto, è stato tracciato l’iter per la realizzazione di una infrastruttura all’interno del molo san Cataldo atta ad ospitare nuovi accosti per i pattugliatori della Guardia costiera ed edifici per servizi tecnici e alloggi. L’intervento consentirà di realizzare un approdo turistico e un approdo per mega yacht. Gli accordi prevedono un finanziamento complessivo fino a 36 milioni di euro in favore dell’Autorità portuale. A seguito del parere favorevole sulla variante localizzata al vigente Piano Regolatore Portuale da parte del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici e la definizione della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) è stata avviata la progettazione definitiva delle opere a mare che potrebbero essere appaltate nel 2024; si sta concludendo,inoltre, la Conferenza di Servizi (CdS) per l’approvazione del progetto relativo alle opere a mare che consentirà, dopo la verifica del progetto, di avviare nei primi mesi del 2024 l’appalto integrato dell’opera. Nel bilancio di previsione, l’annualità 2024 è di 10 milioni di euro su un programma complessivo di 36 milioni.
  • Riconfigurazione della viabilità portuale (quadro economico 4,3 milioni). E’ in corso di avvio la CdS per l’approvazione del progetto di riordino della viabilità nella Darsena di Levante del porto di Bari.
  • Lavori di riqualificazione delle strutture di accoglienza passeggeri sul piazzale Marisabella, 700.000 euro
  • Recupero e consolidamento strutturale della banchina n. 7 del porto di Bari– 900.000 euro.

 

PORTO DI BRINDISI

  • Accosti di S.Apollinare per un totale di 35,5 milioni di euro. In considerazione del fatto che è iniziata la realizzazione della vasca di colmata e nel corso del 2025 sarà possibile l’avvio dell’escavo, è ora concretamente vicina la possibilità di mettere in esecuzione tale intervento che per il territorio di Brindisi risulta quello di maggiore spessore strategico. Attualmente, si stanno revisionando gli elaborati progettuali al fine di avviare, entro il 2023, la CdS conclusiva e porre le condizioni per l’inizio della procedura di aggiudicazione dei lavori entro il 2024 .
  • Lavori di manutenzione e ammodernamento delle infrastrutture della base della Marina Militare di Brindisi, quadro economico 16 milioni di euro. Non appena si completerà la fase di revisione del progetto definitivo, di concerto con gli uffici tecnici della Marina Militare, sarà possibile avviare la procedura di affidamento dei lavori nei primi mesi del 2024.
  • Ristrutturazione e adeguamento della sicurezza per il Terminal Brindisi (2,5 milioni di euro). La progettazione è in corso.
  • Riqualificazione dell’area adiacente il varco Costa Morena Ovest, previa demolizione delle strutture esistenti (importo 500.000 euro). Risulta di prioritaria importanza una sistemazione organica delle aree di afflusso dei viaggiatori all’altezza del varco Costa Morena Ovest che assicuri un soddisfacente livello di accoglienza e di erogazione dei servizi essenziali, un parcheggio ordinato e un efficiente incolonnamento dei mezzi in attesa di imbarco.
  • Pulizia e manutenzione dei fondali del Seno di Levante e Costa Morena est (1,5 milioni di euro) e contestuale colmamento della vasca di Costa Morena Est per consentire piena agibilità dei piazzali e dell’intera area.

PORTI DI BARI E BRINDISI

  • Lavori realizzazione dei sistemi di cold ironing, importo complessivo 25 milioni, integralmente finanziati dai fondi PAC; dopo inaspettate difficoltà in ordine all’approvazione del progetto durante la CdS in merito alle tettoie fotovoltaiche, insorte per prese di posizione dei Comuni sul piano paesaggistico, l’Ente auspica che grazie all’intervento e al sostegno della Regione Puglia si possa pervenire alla conclusione favorevole dell’iter. Dopo la validazione del progetto, nei primi mesi del 2024, sarà possibile procedere all’affidamento dei lavori.

 

PORTO DI BARLETTA

  • Prolungamento di entrambi i moli foranei, secondo le previsioni del Piano Regolatore Portuale vigente. L’intervento beneficia di un finanziamento statale di circa 25 milioni. Dopo aver acquisito la dichiarazione di non assoggettabilità a VIA dal Ministero della Transizione ecologica (MITE) si è in attesa di validazione del progetto e soprattutto del finanziamento integrativo inquanto, a causa dell’attuale caro-materiali, il quadro economico è lievitato a 36 milioni di euro.
  • Restauro e consolidamento strutturale faro Napoleonico ( 1,2 milioni ). Si sta procedendo alla messa in sicurezza della storica struttura. Non appena definita la progettazione d’intesa con la Soprintendenza, si procederà con la fase esecutiva .
  • Ristrutturazione e adeguamento del varco di accesso all’area portuale (importo 400.000 euro) Non appena si definirà la disponibilità dell’area comunale, a ridosso del varco, l’intervento potrà essere attuato.

 

PORTO DI MONOPOLI

 

  • Realizzazione del piazzale di sosta per gli autoarticolati sul Molo di Tramontana ( 600.000 euro).
  • Intervento di escavo previsto per la seconda annualità (5 milioni di euro)
  • Intervento di ripristino della pavimentazione del Molo di Tramontana (1,5milioni).

 

Per i porti di Termoli e di Manfredonia, nel corso del 2023, sono state poste le premesse per la rapida attuazione di importanti interventi, alcuni dei quali sono in corso di esecuzione o di aggiudicazione e che pertanto non figurano più nel programma triennale, dal momento che risultano già finanziati in precedenti esercizi finanziari. Nello specifico:

 

PORTO DI TERMOLI

  • Intervento per la realizzazione dell’impianto di “cold ironing” e di elettrificazione di tutte le banchine (finanziamento PNRR di 6 milioni di euro). E’ in corso la fase di selezione delle imprese che consentirà l’aggiudicazione entro l’anno corrente.

 

PORTO DI MANFREDONIA

  • Rifunzionalizzazione del Bacino Alto Fondali (BAF), importo complessivo 121 milioni, integralmente coperto dal PNRR (80 milioni) e dal fondo ZES Recovery Fund (41 milioni). Dopo l’articolata fase di completamento e di approvazione del progetto, è attualmente in corso una gara di appalto integrato per l’affidamento dei lavori che dovrà avvenire entro il mese di dicembre 2023, così da consentire l’avvio della fase esecutiva nel 2024.

Nel 2023, inoltre, sono state avviate numerose opere nei porti del Sistema. Tra le più imponenti:

PORTO DI BRINDISI

  • Opere di completamento dell’infrastrutturazione portuale mediante banchinamento e realizzazione della retrostante vasca di colmata tra il pontile petrolchimico e Costa Morena est (I lotto 39 milioni, II lotto 19 milioni ). L’opera è totalmente finanziata dal Programma di interventi complementari al PNRR, come da decreto MIMS (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili). A seguito della complessa fase di approvazione e di aggiudicazione, l’appaltatore sta effettuando le opere preliminari di cantierizzazione del primo lotto; per il secondo lotto, invece, è iniziata la nuova caratterizzazione a seguito della selezione delle imprese invitate.
  • Banchinamento e recupero funzionale dei piazzali della colmata di Capobianco (ex British gas, intervento già finanziato dal Recovery Fund per 30 milioni, per i quali è stata ottenuta la qualifica di Zona Franca). E’ in corso la gara per l’affidamento dell’appalto integrato complesso; sono state avviate le procedure per un finanziamento supplementare dell’opera che al momento ha un quadro economico complessivo di 65 milioni.

PORTO DI BARI

  • Rimodellamento dei fondali e spostamento sedimenti (importo complessivo 3,5 milioni di euro). Completate le azioni propedeutiche (bonifica dagli ordigni bellici e monitoraggio ambientale ante operam) si sta ora procedendo alla rimozione dei massi rinvenuti sul fondale. Entro l’anno, sarà possibile avviare l’intervento vero e proprio di spostamento dei sedimenti. E’ da sottolineare che l’intervento è caratterizzato dall’adozione di tutte le misure e delle migliori modalità tecniche di cui al momento la tecnologia dispone per la movimentazione complessiva di oltre 100.00 mc, al fine si assicurare la massima tutela ambientale. Con la realizzazione dei lavori si potrà disporre entro l’estate del 2024 del canale di accesso e di buona parte delle banchine commerciali della darsena di Levante con fondale a meno 13 metri.

Gli interventi sono stati integralmente finanziati dal Fondo PAC, asse digitalizzazione, complementare al Programma Operativo Nazionale Infrastrutture e Reti 2014-2020.

Al termine del triennio consegneremo alla storia sei nuovi scali: avveniristici, infrastrutturati e competitivi– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. I dati dei traffici dimostrano che il Sistema è sano e super-attivo. Quest’anno abbiamo registrato più di 3.715 accosti e più di 13 milioni di tonnellate di merce movimentata, una crescita continua e costante che ci indica che la strada intrapresa è sicuramente valida. Siamo pronti a realizzare nuove strutture, materiali e immateriali , quindi tecnologiche, per far crescere l’appeal dei nostri scali in totale  sicurezza per la navigazione, per le operazioni portuali e per l’ambiente, con interventi mirati alla riduzione delle immissioni inquinanti, al risparmio energetico, alla riduzione del rumore, al miglioramento della qualità dell’aria e della sostenibilità complessiva”.

L’Ente sta compiendo uno sforzo senza precedenti per portare a completamento le progettazioni e avviare le procedure di affidamento e di esecuzione dei lavori– commenta il segretario generale dell’Ente Tito Vespasiani- un’impresa imponente per la quantità, lo spessore e la complessità di tutte le operazioni sia di progettazione sia degli iter procedimentali. Si tratta di interventi invocati da tempo dalle nostre comunità portuali che finalmente vedranno la luce nell’immediato futuro”.

Sia in sede di parere dell’Organismo di Partenariato della Risorsa Mare (l’organismo di confronto partenariale, composto dalle varie categorie economiche che gravitano nei porti del  Sistema), sia in sede di approvazione del Comitato di Gestione i documenti programmatici hanno ottenuto consenso unanime. In entrambe le sedi, inoltre, i componenti, hanno espresso grande apprezzamento per l’attività amministrativa dell’Ente.

 

MDF, 02 novembre 2023

 

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ADSPMAM: SI CHIUDE IL PRIMO QUADRIMESTRE CON UNA PAGELLA ECCELLENTE NEI PORTI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE. I NUMERI REGISTRATI SINO AD APRILE DIMOSTRANO CHE IL SISTEMA HA ATTRATTO E GESTITO 1461 ACCOSTI E PIÙ DI 6,5 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCE. OGNI GIORNO QUASI 1000 VEICOLI SI IMBARCANO/SBARCANO NEI PORTI MAM.

I porti dell’Adriatico meridionale chiudono il primo quadrimestre dell’anno con una pagella brillante che lascia presagire una stagione turistica da record.

Da inizio anno e fino ad aprile, infatti, complessivamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha registrato, nei porti del proprio Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli) 1461 accosti, quasi il 22% in più rispetto al 2022, la movimentazione di più di 6,5 milioni di tonnellate di merce (+6,2% rispetto all’anno precedente), nonché una movimentazione complessiva di veicoli pesanti di 111.000 unità, con una crescita generale del 14% rispetto all’anno precedente. Un dato significativo che si traduce in una media giornaliera di quasi 1000 veicoli pesanti imbarcati/sbarcati nei porti dell’Adriatico meridionale.

Tali statistiche che ricalcano le performance dell’anno d’oro del Sistema, il 2019, impongono all’Ente l’obiettivo di superarle.

 

Il fervore economico finora registrato si riflette anche sul flusso dei passeggeri dei traghetti che con più di 300mila passeggeri in 4 mesi arriva al +18,6% rispetto all’anno precedente.

 

A tale successo contribuisce ogni porto con le proprie peculiarità.

 

PORTO DI BARI

L’analisi delle performance dei singoli porti vede il porto di Bari distinguersi per il numero degli accosti. Nei primi quattro mesi dell’anno, infatti, lo scalo capoluogo di regione ha gestito già 643 accosti. In banchina, inoltre, tra imbarchi e sbarchi sono state movimentate circa 2,6 milioni di tonnellate di merci, pari al +13% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il comparto delle rinfuse solide e dei cereali segna l’incremento più importante, +60% rispetto all’anno scorso.

Le rinfuse solide comprendono merci come minerali, carbone, ghiaia, sabbia e altri materiali di questo tipo, mentre i cereali includono prodotti come grano, mais, riso e altri cereali. Un simile incremento è senza dubbio un segnale positivo, non solo per il porto ma per tutta l’economia circostante, atteso che dimostra una maggiore richiesta di tali prodotti sul mercato, italiano e straniero.

Nel periodo in esame, inoltre, sono transitati quasi 65mila tra camion e trailers e più di 20mila TEU. Con un totale di 211.260 passeggeri il porto di Bari registra un trend positivo anche in questo comparto, superando il 2022 del +12%.

 

 

PORTO DI BRINDISI

Voto positivo anche per il porto di Brindisi, dove si registra la crescita esponenziale del +90%, rispetto all’anno precedente, delle crociere, ripartite sin dalla bassa stagione.

Rispetto allo stesso periodo del 2022, inoltre, cresce notevolmente sia il flusso dei passeggeri traghetti che con più di 100mila passeggeri raggiunge il +54%, sia il numero degli accosti, +6,3% circa, superando il traguardo delle 500 toccate delle unità Ro-Ro. Nei primi 4 mesi dell’anno, inoltre, le navi hanno movimentato oltre 46.000 mezzi, un dato che si traduce in una crescita del +31%; aspetto, questo, particolarmente significativo che incorona Brindisi quale hub strategico nel network delle Autostrade del Mare. Il porto, infatti, in questi primi mesi dell’anno, ha movimentato più di 3 milioni di tonnellate di merce, segnando un trend positivo del +2,4% rispetto all’anno precedente e ciò nonostante le 300 mila tonnellate di carbone in meno arrivate nello scalo messapico per via del processo di decarbonizzazione in atto nella centrale Enel.

 

PORTO DI MONOPOLI

Voto più che positivo, anche, per Monopoli. Oltre alla conferma di essere una delle mete preferite dai crocieristi del segmento lusso, il porto-gioiello del Sistema dell’Adriatico Meridionale con i suoi 34 accosti spicca, nel periodo di analisi, per via dell’aumento del +460% delle merci in colli movimentate.

 

PORTO DI MANFREDONIA

Numeri in crescita e ruolo di spicco nel traffico merci del Tavoliere delle Puglie per il porto di Manfredonia. Da gennaio ad aprile, infatti, sono state registrate 62 toccate nave, +22%circa rispetto all’anno precedente e un aumento del traffico totale merci del +4% circa. Sono più di 200mila le tonnellate movimentate, in particolare le rinfuse solide che crescono del 3% circa rispetto all’anno precedente.

 

PORTO DI BARLETTA

Anche il porto di Barletta registra una performance decisamente positiva, visto che risultano in ripresa sia gli accosti, arrivati a 64, pari al 7% in più rispetto al 2022, sia le tonnellate di rinfuse movimentate, più di 260mila che portano il trend di crescita rispetto all’anno precedente al +22% e trascinano il porto a superare i livelli di attività del 2019 del +2%.

 

PORTO DI TERMOLI

Numeri in crescita anche nel porto di Termoli. Da gennaio ad aprile sono 155 le navi entrate nello scalo molisano, numero che si traduce in un +6% rispetto al 2022. Il dato più significativo è riferito all’aumento del +54% del general cargo. Il risultato indica una maggiore diversificazione delle merci movimentate dal porto, con un vantaggio in termini di resilienza economica, in quanto lo scalo risulta essere meno dipendente da un singolo settore o tipo di merce. La diversificazione delle merci, infatti, può ridurre i rischi e creare un ambiente commerciale più robusto e sostenibile.

 

Siamo impegnati su tutti e sei i fronti per garantire a tutti i nostri scali, un sistema elevato di infrastrutturazione e di servizi- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Per sostenere l’aumento dei traffici portuali e attrarne di nuovi, infatti, è necessario anche un adeguato sviluppo infrastrutturale. I porti devono essere in grado di gestire volumi di merci sempre maggiori, garantendo un flusso fluido e veloce delle operazioni portuali. Ciò richiede investimenti in nuove attrezzature, ampliamento delle banchine, miglioramenti delle infrastrutture stradali e ferroviarie connesse al porto, nonché l’implementazione di tecnologie avanzate per ottimizzare le operazioni portuali. Nella affannosa gara di competitività a cui partecipano gli scali del bacino del Mediterraneo è necessario non arenarsi né restare indietro – conclude Patroni Griffi- perché i porti rappresentano la colonna  vertebrale dell’economia di un Paese”.

 

I dati relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali degli scali di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli, in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti e immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime. I dati complessivi vengono poi elaborati dall’Ufficio Statistiche dell’AdSPMAM per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.

 

 

MDF, 24 maggio  2023

 

 

 

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ADSPMAM: NEL SISTEMA DELL’ADRIATICO MERIDIONALE, I TRAFFICI SPICCANO IL VOLO, BATTENDO ANCHE I RECORD PRE-PANDEMIA. NEL PRIMO TRIMESTRE DELL’ANNO, ARRIVATE OLTRE 1.000 NAVI E MOVIMENTATE QUASI 5 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCI. SCHIZZANO LE CROCIERE A +660%.

I porti dell’Adriatico meridionale iniziano l’anno col botto, battendo, financo, i propri record pre-pandemia. Nel primo trimestre 2023, infatti, complessivamente il Sistema ha registrato un +33% rispetto alle proprie migliori prestazioni.

Complessivamente, nei sei porti del Sistema, sono arrivate oltre 1.000 navi, un dato che si traduce in quasi il 22% in più rispetto allo stesso periodo del 2022 e sono state movimentati quasi 5 milioni di tonnellate di merce, per un +6,5%, rispetto all’anno precedente. Un dato che irrobustisce la funzione del Sistema quale hub strategico multimodale e infrastruttura commerciale del Mediterraneo.

Aumenta esponenzialmente il flusso dei viaggiatori. Dal primo gennaio al 31 marzo, infatti, sono state registrati oltre 216 mila passeggeri, tra traghetti e crociere. Presenze che inevitabilmente producono ricadute economiche per tutti i territori interessati.

Con più di 212mila passeggeri, i traghetti hanno movimentato il 27% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Ma è la curva del comparto crocieristico a segnare picchi straordinari: + 660 %, un livello di crescita a tre cifre che porta il Sistema a consolidare  ulteriormente il proprio ruolo di porta di accesso verso il Sud Europa.

 

PORTO DI BARI

L’analisi delle performance dei singoli porti vede il porto di Bari distinguersi per il numero degli accosti. Nei primi tre mesi dell’anno, infatti, lo scalo capoluogo di regione ha gestito ben 477 ormeggi. In banchina, inoltre, tra imbarchi e sbarchi sono state movimentate circa 2milioni di tonnellate di merci, pari al +14% rispetto allo stesso periodo del 2022. Una crescita considerevole che supera, in tutti i comparti merci, anche le statistiche del 2019, anno pre-pandemia.

Da gennaio a marzo, sono transitati più di 49mila tra camion e trailers e quasi 16mila TEU.

 

I dati più rilevanti si registrano nel flusso passeggeri e crocieristi. I passeggeri traghetti che hanno scelto Bari quale porto di imbarco o sbarco, nei primi tre mesi dell’anno, sono stati circa 137 mila che si traduce in un significativo aumento del +15% rispetto al 2022.

Continua a crescere in maniera esponenziale il traffico crocieristico che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, segna un aumento del + 530%; un dato che suggella la leadership di Bari tra gli scali crocieristici italiani.

 

 

PORTO DI BRINDISI

Molto positiva, anche, l’istantanea scattata nel porto di Brindisi. Cresce il numero degli accosti che, con il +9% circa, raggiunge- nel primo trimestre dell’anno- le 372 toccate.

Lo scalo messapico, inoltre, rafforza il proprio ruolo di snodo cruciale nelle autostrade del mare nel settore Ro-Ro con più di 35mila mezzi imbarcati e sbarcati a Brindisi, un volume di crescita del +31%.

Aumentano anche le tonnellate movimentate del general cargo, quasi un milione, che si traduce in un +5,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I volumi di crescita più significativi, tuttavia, si registrano nel flusso passeggeri e crocieristi.

Nei primi tre mesi dell’anno, infatti, Brindisi è stato scelto quale porto di imbarco o sbarco da più di 70mila passeggeri traghetti, una crescita che raggiunge il +48% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Esponenziale, invece, l’aumento del +836% del traffico crocieristico, segnato da un avvio anticipato della stagione.

 

PORTO DI MONOPOLI

Bilancio più che positivo anche per il porto-gioiello del Sistema dell’Adriatico Meridionale, Monopoli, che si conferma una meta turistica molto interessante per le piccole crociere del segmento lusso. Dall’inizio dell’anno sono già stati effettuati 26 accosti, un dato che si traduce in un aumento del +96% dei passeggeri delle piccole crociere di lusso.

 

PORTO DI MANFREDONIA

Numeri in crescita anche per il porto di Manfredonia, snodo funzionale ed epicentro commerciale del traffico merci nel Tavoliere delle Puglie. Nel primo trimestre dell’anno, infatti, sono state registrate già 50 toccate nave, il +40%circa rispetto allo scorso anno. Significativo incremento, anche, del traffico merci totale, oltre 169mila tonnellate movimentate che significa il +27% circa rispetto al 2022.

Tra le merci, sono le rinfuse solide a registrare un aumento più che significativo: +38%, segnale inconfondibile della ripresa a regime delle attività del “Granaio d’Italia”, il territorio foggiano e sipontino.

 

PORTO DI BARLETTA

Performance decisamente positiva si registra per il porto di Barletta che risulta in ascesa sia per i sui 20 accosti, pari al 20% in più rispetto al 2022, sia per le 200mila tonnellate totali di merci movimentate che portano il trend di crescita, rispetto all’anno precedente, al +32%.

Trend che, nell’immediato futuro, sarà ancora più rilevante atteso che l’AdSPMAM ha già avviato la pratica relativa alla bonifica bellica dello scalo; attività prodromica ed essenziale per il successivo avvio dei lavori di “manutenzione dei fondali nei pressi dell’imboccatura del porto per il ripristino delle quote preesistenti”; Un intervento atto a potenziare radicalmente lo scalo, in termini di funzionalità, sicurezza e di attrattività.

 

PORTO DI TERMOLI

Inizia molto bene l’anno, anche, il porto di Termoli che segna già ben 114 toccate nave, ossia il +5,6% rispetto al 2022. Segno più anche per la movimentazione del general cargo +27%.

Intanto, l’Ente portuale ha già avviato i lavori di ristrutturazione e di adeguamento della nuova sede dell’AdSPMAM, concessa in uso all’Ente dall’Agenzia delle Dogane. Contestualmente, l’Authority ha avviato un’indagine esplorativa sia sulle batimetrie, la misura delle profondità, della rappresentazione grafica e dello studio morfologico dei fondali marini, sia sullo stato delle strutture della banchine traghetti, intervento che precede la successiva fase di progettazione.

 

I dati statistici sono un inequivocabile algoritmo, con sequenze e regole operative, che ci indica la strada da percorrere- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. E la strada è una sola: una efficiente ed efficace infrastrutturazione degli scali. I traffici aumentano se aumenta la dotazione infrastrutturale. Proprio per questo stiamo lavorando pancia a terra per realizzare le tutte le opere che abbiamo progettato, molte delle quali finanziate con i fondi del PNNR. Dalla cassa di colmata e gli accosti di Sant’Apollinare a Brindisi, al terminal sulla banchina 10 del porto di Bari, e la rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali di Manfredonia, intervento imponente da 120 milioni di euro. Sono questi i principali cardini sui quali si poggia lo sviluppo dei traffici, dei porti del nostro Sistema e dei territori ad essi connessi, per i prossimi anni”.

 

I dati statistici relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti ed elaborati dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti, immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime e, quindi, elaborarli per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.

 

 

MDF, 21 aprile 2023

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PORTO DI BARI: L’ADSPMAM FIRMA IL CONTRATTO CON IL “CONSORZIO FRA COOPERATIVE DI PRODUZIONE E LAVORO – CONS. COOP. – SOCIETÀ COOPERATIVA”. IL TERMINAL SULLA BANCHINA 10 DEL PORTO DI BARI SARÀ PRONTO PER LA STAGIONE CROCIERISTICA 2025.

Lunedì 27 marzo, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, e il Procuratore speciale del Consorzio fra Cooperative di Produzione e Lavoro – Cons. Coop.- Società cooperativa hanno sottoscritto il contratto d’appalto per la realizzazione di un terminal passeggeri sulla banchina 10 del porto di Bari.

L’appalto, di un importo complessivo di contratto di quasi 8 milioni di euro, consiste nell’esecuzione di lavori, sulla scorta del progetto esecutivo, per la realizzazione di un nuovo terminal passeggeri per navi da crociera e traghetti che andrà a sostituire le strutture tensostatiche e un prefabbricato leggero attualmente in funzione; nonché per la sistemazione delle aree esterne di pertinenza dello stesso terminal, sulla banchina 10, Molo di Ponente del porto di Bari.

Entro 45 giorni la consegna dei lavori e la posa della prima pietra.

Intanto, l’Ente portuale ha già avviato la delicata fase della delocalizzazione delle struttura esistente che in questi anni ha sopperito all’assenza di un terminal di accoglienza all’interno del quale espletare tutte le attività connesse all’imbarco e allo sbarco dei crocieristi. Funzione che continuerà a svolgere fino a quando il nuovo terminal non sarà funzionante.

Si sta, pertanto, lavorando alacremente per liberare il sedime stradale e predisporre l’area di cantiere dove sorgerà il terminal e, contemporaneamente, non bloccare o compromettere le attività del porto. La struttura provvisoria, funzionale al traffico crocieristico, verrà rimontata alla radice della stessa banchina 10.

Stiamo presentando il nuovo terminal e le sue peculiarità architettoniche alle maggiori Compagnie presenti al Seatrade Cruise Global 2023, la più importante fiera mondiale per il settore crocieristico,- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi– le reazioni sono entusiastiche. Poter contare su un’infrastruttura per l’accoglienza dei passeggeri così avveniristica e funzionale ci consentirà di moltiplicare considerevolmente i volumi di traffico. I riscontri che stiamo ottenendo in questi giorni, infatti, vanno addirittura ben oltre le nostre più rosee aspettative- conclude il Presidente- e certificano ancora una volta come gli indicatori di impatto economico, sul territorio, siano significativamente influenzati dal potenziamento infrastrutturale”.

La stagione crocieristica 2025 sarà ospitata nel nuovo terminal, una struttura all’avanguardia che coprirà un’area di circa 3.000 mq e che si distinguerà per la sua versatilità.

Oltre ad accogliere passeggeri e crocieristi, infatti, in occasione di eventi, conferenze e incontri il terminal potrà rapidamente cambiare funzione, grazie alla vasta area di attesa che si trasformerà in un contenitore polifunzionale, accogliente e dotato di tecnologie avanzate. La superficie di copertura attrezzata, inoltre, rappresenterà una quinta facciata del complesso.

Il progetto, sviluppato dall’AdSPMAM, prevede l’utilizzo di materiali e tecniche all’avanguardia per garantire l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale, in linea con i principi dell’architettura bioclimatica, finalizzati a sfruttare al massimo le condizioni ambientali naturali, come l’orientamento, la ventilazione, l’illuminazione e il microclima per ottenere un confort abitativo ottimale e ridurre al minimo il consumo energetico. L’obiettivo è creare un edificio che, oltre ad essere estremamente performante, sia in armonia con l’ambiente circostante e sostenibile dal punto di vista energetico.

L’opera è parzialmente finanziata dalla Regione Puglia, a seguito di un protocollo di intesa sottoscritto nel gennaio 2019 tra la Regione Puglia – Coordinamento Politiche internazionali e l’Autorità di Sistema per un importo di oltre 4 milioni di euro di risorse derivanti dal Programma Interreg IV-A Grecia – Italia 2007/2013, relative ai progetti retrospettivi “CITIZEN CARE” e “CSP”.

 

MDF, 29 marzo 2023

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PORTO DI MONOPOLI: MONOPOLI TRA LE FRONTIERE PIÙ SCELTE PER IL LUSSO SUL MARE. LA STAGIONE CROCIERISTICA 2023 SI PREANNUNCIA LA PIÙ RICCA DI SEMPRE E IL PORTO GIOIELLO DEL SISTEMA DELL’ADRIATICO MERIDIONALE PRONTO A BATTERE TUTTI I SUOI RECORD.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) in questi giorni sta completando la definizione degli approdi della stagione crocieristica 2023, del porto di Monopoli.

Ancorché ancora non definitivo, quindi con la concreta possibilità che possano essere inseriti altri approdi, il calendario si preannuncia pronto a battere anche i numeri del 2022, considerato per Monopoli l’anno dei record.

Nella stagione che inizierà il prossimo 26 marzo sono già stati schedulati ben 26 approdi di navi extra lusso, un mercato che continua a registrare una crescita senza fine. Questo segmento del settore crocieristico, infatti, sta diventando sempre più popolare tra i viaggiatori alla ricerca di esperienze personalizzate ed esclusive.

L’elenco predisposto dall’Ente, peraltro, non contempla i pleasure e i commercial yacht, poiché non soggetti a programmazione preventiva e il cui ormeggio viene autorizzato, su richiesta, anche last minute.

L’AdSPMAM, al fine di accrescere l’interesse delle compagnie crocieristiche verso il porto gioiello del proprio sistema, oltre a promuovere le peculiarità di un territorio particolarmente attrattivo, ha predisposto una serie di interventi finalizzati al potenziamento dell’infrastruttura portuale, al miglioramento dei parametri di sicurezza, e alla sua trasformazione in senso ecologico.

In questi giorni sono in corso approfondimenti degli studi di perfezionamento del progetto di fattibilità tecnico-economica dei lavori di escavo, per portare i fondali fino a meno 8 metri. Un intervento che mira a migliorare la navigabilità, aumentare la sicurezza e aprire il porto anche a navi di stazza superiore rispetto a quelle che attualmente scalano Monopoli.

L’Ente portuale, inoltre, ha predisposto il potenziamento dell’impianto di illuminazione sul pontile realizzato per lo sbarco dei passeggeri dalle navi crociera che per dimensioni non possono ormeggiare direttamente in banchina e che quindi sostano all’ancora in rada, ossia immediatamente fuori dal porto. Dal pontile, che dopo la fase di rimessaggio invernale verrà varato nei primi giorni di marzo, i crocieristi vengono trasportati dai tender di bordo direttamente presso il molo di Tramontana.

E’ un assioma: più aumentano e migliorano le infrastrutture più crescono i traffici e l’appeal di un porto- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. A Monopoli abbiamo puntato e investito molto sul target legato alle piccole crociere lusso e i risultati ci stanno dando ragione. In valore assoluto, infatti, la crescita dei traffici registra incrementi considerevoli e costanti. Turisti e compagnie di questo settore scelgono sempre più piccoli porti che custodiscano antichi villaggi di pescatori, purchè dotati di tutte le infrastrutture necessarie a garantire ormeggi in piena sicurezza e con elevati standard qualitativi. Il lusso- conclude Patroni Griffi– è ripartito in maniera molto più verticale di altri segmenti. Dopo la pandemia c’è stata una domanda senza precedenti, peraltro con l’allungamento dei tempi di permanenza a bordo, e noi siamo stati prontissimi a proporre sul mercato prodotto e servizi eccellenti, ossia un’offerta commerciale efficace e vincente”.

“Anche quest’anno la Città di Monopoli è pronta ad ospitare sin dalla primavera una serie di crociere. Si tratta di una straordinaria opportunità per valorizzare l’intero territorio circostante con le sue bellezze naturali e architettoniche con evidenti ricadute positive sul tessuto economico locale. Le positive esperienze degli anni passati dimostrano come il settore croceristico abbia ampi margini di sviluppo futuro e gli interventi che l’AdSPMAM intende avviare nel porto di Monopoli possono dargli ulteriore slancio. Dal nostro punto di vista continuiamo a lavorare sul fronte dell’accoglienza affinché i crocieristi, una volta a terra, possano vivere la nostra città in tutto il suo splendore”, afferma il Sindaco di Monopoli, Angelo Annese.

La stagione inizierà il prossimo 26 marzo con l’approdo di Gran Circle Cruise Line I, proveniente dalle isole Tremiti e diretta ad Otranto e sarà la stessa nave a chiudere la stagione il 29 ottobre.

Tre le novità di quest’anno. Per la prima volta arriveranno a Monopoli: Seadream 2 (il 14 giugno) della compagnia Mystic Cruises Expedition, 112 ospiti assistiti da 95 membri dell’equipaggio; Sirena (in rada il 23 luglio) della compagnia Oceania, proveniente da Durazzo e diretta a Dubrovnik con a bordo 684 passeggeri, assistiti da 400 componenti dell’equipaggio; World Navigator, della compagnia Mystic Cruises Expedition, arriverà il 21 agosto e porterà alla scoperta del territorio 200 passeggeri e 130 membri dell’equipaggio. .

L’elenco completo è disponibile sul sito ufficiale dell’ente e visibile attraverso

questo link:

https://www.adspmam.it/wp-content/uploads/RedazionePortale/AreaDownload/crociere/PORTO%20DI%20MONOPOLI%20CALENDARIO%20CROCIERE%202023.pdf

 

 

MDF, 7 febbraio 2023

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PORTO DI BARI: AVANZA SPEDITAMENTE LA PROCEDURA PER LA REALIZZAZIONE DI UN TERMINAL PASSEGGERI SULLA BANCHINA 10. NEI GIORNI SCORSI, L’ENTE HA BANDITO LA GARA. TERMINE ULTIMO PER LA PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE IL PROSSIMO 13 GIUGNO.

Il Dipartimento Gare e Contratti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha pubblicato il bando di gara per individuare la ditta, o l’ATI, che si occuperà dei lavori di realizzazione di un terminal passeggeri sulla banchina 10 del porto di Bari.

Si tratta di una procedura aperta telematica, con applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, individuata sulla base del miglior rapporto qualità prezzo.

L’appalto, di oltre 9 milioni di euro, consiste nell’esecuzione di lavori, sulla base del progetto esecutivo, per la realizzazione di un nuovo terminal passeggeri sulla banchina 10 del Molo di Ponente dello scalo adriatico, lavori che, secondo quanto recita lo stesso bando, dovranno essere completati entro 600 giorni, naturali e consecutivi, successivi alla data del verbale di consegna.

 

Il nuovo terminal, il cui cantiere presumibilmente potrebbe avviarsi già a partire dal prossimo settembre, sarà una struttura moderna e funzionale che si svilupperà su una superficie di circa 3.000 mq.

La caratteristica principale dell’edificio sarà la sua polifunzionalità, atteso che, oltre ad essere utilizzato meramente per l’accoglienza dei passeggeri, potrà avere, anche, diverse funzioni sociali.

L’opera, nelle intenzioni dell’AdSPMAM, potrà ospitare, anche, eventi, conferenze e incontri. L’area di attesa interna al terminal, infatti, potrà essere facilmente trasformata in una sala polivalente.

Tale versatilità sarà ulteriormente esaltata dalla superficie di copertura, interamente attrezzata, quasi a divenire una quinta facciata dell’intero edificio.

Nel progetto sono stati applicati i più moderni standard di efficientamento energetico e sostenibilità ambientale, i materiali utilizzati e le tecniche scelte saranno in linea con i dettami previsti dall’architettura bioclimatica.

La portata strategica dell’opera, per il porto di Bari, è gigantesca- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Una valutazione che è stata condivisa e sposata da tutti i soggetti interessati che ci hanno accompagnato speditamente all’ultima fase di una procedura complessa e articolata. Il nuovo terminal, -conclude Patroni Griffi- oltre ad innalzare esponenzialmente l’appeal dello scalo, andrà a rafforzare il legame urbano porto-città. Lo scalo di Bari inteso sempre più quale snodo nevralgico, non solo dei traffici portuali, ma anche della vita sociale di tutta l’area Metropolitana”.

Il termine per il ricevimento delle offerte è fissato alle ore 10.00 del 13 giugno prossimo. Le offerte saranno aperte nel corso di una seduta telematica il giorno successivo, il 14 giugno alle ore 11.00.

Trattandosi, appunto di una procedura telematica, i concorrenti potranno seguire le operazioni di gara collegandosi alla piattaforma TuttoGare (www.gare.adspmam.it).

MDF, 18 maggio 2022

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INTESA SANPAOLO E LE AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DI BARI E TARANTO INSIEME PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA DEL MARE

Bari/Taranto, 7 aprile 2022 Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e con l’Autorità di sistema portuale del mar Ionio (Taranto) per lo sviluppo dell’attività portuale e dell’economia a essa collegata con importanti impatti positivi anche per l’entroterra pugliese.

L’iniziativa rientra nell’ambito di Motore Italia, il programma strategico della Banca che prevede finanziamenti e iniziative per consentire alle piccole e medie imprese sia di superare la fase di difficoltà causata dalla crisi pandemica, sia di rilanciarsi attraverso progetti di sviluppo, in linea con gli obiettivi del PNRR.

Per accelerare la crescita dell’economia meridionale, Intesa Sanpaolo partecipa attivamente alla valorizzazione delle ZES (Zone Economiche Speciali) del Mezzogiorno per le quali ha predisposto un plafond di 1,5 miliardi di euro per nuovi investimenti. Il Gruppo ha già promosso le ZES presso investitori internazionali con specifiche missioni all’estero, come quelle di Dubai e Pechino, e ha attivato un desk specializzato che offre servizi di consulenza tecnica e finanziaria. Il PNRR ha destinato circa 83 milioni di euro alla ZES adriatica e circa 108 alla ZES ionica.

L’accordo sottoscritto con le Autorità di sistema portuale ha tra gli obiettivi la spinta alla ripresa degli investimenti 4.0 sostenibili delle piccole e medie imprese, la crescita attraverso il ricorso alla finanza straordinaria e alla digitalizzazione, programmi di sviluppo imprenditoriale singoli e in filiera, iniziative a elevato impatto economico e sociale che possano attrarre investitori. In quest’ambito, in coerenza con le iniziative previste dal PNRR per migliorare la competitività del sistema portuale, sono previste le seguenti attività:

 

  • Accompagnare le imprese nel processo evolutivo verso criteri orientati ai principi ESG (Environment, Social & Governance) e della Circular Economy
  • Realizzazione di iniziative rivolte allo sviluppo e alla promozione dell’innovazione nel territorio
  • Sostegno alla nascita di nuove imprese e alla loro crescita
  • Promozione di accordi di filiera delle micro, piccole e medie imprese, favorendo l’accesso al Programma Filiere di Intesa Sanpaolo
  • Promozione di nuovi investimenti produttivi anche a seguito di attività di reshoring
  • Formazione manageriale nelle imprese a partire dagli aspetti della gestione innovativa della finanza
  • Favorire e sostenere investimenti anche esteri che possano generare nuove opportunità di sviluppo economico e sociale del territorio
  • Promuovere iniziative di welfare e di impact banking in ottica Corporate Social Responsibility (“CSR”)

 

Da quanto emerge da una ricerca curata da Srm – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, la Puglia registra un valore aggiunto generato dai settori connessi all’economia del mare pari a 3,2 miliardi di euro (il 4,6% del totale del valore aggiunto prodotto dal territorio).
Le imprese della Blue Economy nella regione sono quasi 18.000 e occupano circa 72.400 persone. La Puglia, inoltre, ha un sistema produttivo molto legato al mezzo marittimo per trasportare i propri prodotti. Infatti, il 53% dell’import-export della regione (pari a 8,2 miliardi di euro) viaggia via mare (la media nazionale è del 36%).

 

Le aree più collegate alla regione dall’import-export marittimo sono i paesi europei non appartenenti all’UE che concentrano una quota di scambi pari al 24% e, a seguire, Asia Orientale e Nord America, entrambi con una quota del 17%. Importante dunque la proiezione internazionale della regione verso destinazioni che richiedono collegamenti marittimi transoceanici.

 

I porti della Puglia nel 2021 hanno vissuto un’importante fase di uscita dalla pandemia: hanno gestito 34,3 milioni di tonnellate di merci, di cui 16,8 ascrivibili all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e 17,5 milioni all’Adsp del mar Ionio (Taranto).

 

“Con questo accordo confermiamo e rafforziamo il nostro sostegno al sistema portuale pugliese e all’intera filiera regionale dell’economia marittima – ha spiegato Alberto Pedroli, Direttore Regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo -. Mettiamo a disposizione delle imprese del settore nuovo credito e supporti operativi per accelerare la ripresa economica con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. In questo quadro di profonda trasformazione, il nostro Gruppo da qui al 2026 ha in programma un piano su scala nazionale di erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente al rilancio del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR”.

 

“Il mondo dei porti e quello della finanza insieme, con l’obiettivo di dare ossigeno e nuove prospettive di rilancio all’economia pugliese – ha commentato il presidente dell’AdSP del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi -. Due anni di pandemia e la crisi attuale stanno stravolgendo gli assetti economici e commerciali internazionali, con importanti ricadute anche nel trasporto marittimo, attraverso il quale viene scambiato il 90% di beni nel mondo. In questo nuovo scenario, i porti del futuro dovranno fondarsi su quattro pilastri: accorciamento delle catene logistiche, maggiore sostenibilità, digitalizzazione e snellimento delle procedure. Target che possiamo raggiungere attraverso le ZES, vero e proprio asset strategico per il rilancio di tutto il Mezzogiorno, e i fondi rivenienti dal PNRR. L’accordo con Intesa Sanpaolo e con il porto di Taranto, attraverso una sana vision di cooperazione e di collaborazione, mira a rilanciare il ruolo dei porti come hub strategici e snodi dai quali si possa irradiare un’azione di ripresa del tessuto industriale e produttivo italiano e si dipanino nuove e snelle reti logistiche nazionali ed internazionali”.

 

“La collaborazione avviata con Intesa Sanpaolo nell’ambito di tale accordo – ha affermato il presidente dell’AdSP del mar Ionio, Prof. Avv. Sergio Prete – rappresenta un’ulteriore opportunità di valorizzazione e potenziamento degli assi strategici di sviluppo del porto di Taranto. Grazie a tale sinergia, infatti, coerentemente con gli interventi che interesseranno il porto di Taranto nell’ambito del PNRR, l’AdSP avrà l’occasione di favorire una più efficace crescita competitiva dello scalo attraverso iniziative di supporto e accompagnamento a favore delle realtà produttive che vorranno insediarsi in ambito portuale e nelle aree della ZES promuovendo progetti imprenditoriali e commerciali basati sui principi dell’innovazione, della cooperazione e della sostenibilità”.

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