L’AdSP del Mare Adriatico Meridionale rende noto che con sentenza n. 1310 del 15.2.2021 il Consiglio di Stato (sez. V), confermando la pronuncia di primo grado del Tar Bari n. 1117/2020, ha respinto l’appello dell’impresa Cogesap proposto avverso l’affidamento della “progettazione esecutiva ed esecuzione dei lavori di riqualificazione della stazione marittima lato mare, nonché dei prospetti e coperture degli uffici prospicienti Piazza Vittorio Emanuele II nel porto di Brindisi”, aggiudicato dall’Ente alla ditta Ayroldi srl.
La sentenza, recependo appieno le tesi difensive dell’Autorità di Sistema Portuale difesa dal Dipartimento Legale interno diretto dall’Avv. Fulvio Mezzina, conferma la legittimità delle determinazioni della Stazione appaltante, che aveva escluso dalla gara la ricorrente per carenza dei requisiti soggettivi in ragione di una pregressa vicenda di risoluzione contrattuale, ritenuta dall’Amministrazione tale da incidere sui requisiti di affidabilità.
La pronuncia, ampiamente motivata, consente di proseguire nella esecuzione dei lavori di riqualificazione della Stazione marittima, edificio soggetto a vincolo di tutela e che ha una rilevante valenza urbanistica per la sua collocazione nel centro cittadino, oltre ad ospitare diversi Uffici di amministrazioni pubbliche.
Oggi, il Direttore Generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) Marcello Minenna ha approvato la perimetrazione della Zona Franca Doganale Interclusa (ZFD) all’interno dell’area portuale di Brindisi, denominata “Capobianco”, nei termini proposti dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, assimilabile in concreto a punto franco, il secondo in Italia dopo quello di Venezia.
Si conclude così, in tempi rapidissimi, l’iter procedurale partito lo scorso mese di dicembre con l’invio, da parte di Ugo Patroni Griffi, in qualità di presidente del Comitato di indirizzo della zone economica speciale (ZES) interregionale adriatica (Puglia-Molise) della richiesta di approvazione della perimetrazione a Zona Franca Doganale Interclusa di un’area interamente compresa nel sedime portuale di Brindisi, denominata “Capobianco”, nella disponibilità giuridica dell’AdSP MAM.
L’area, di una superficie di 121.650 mq, fungerà da fulcro per un più ampio e articolato progetto di riqualificazione ambientale che prevede, in particolare, un aumento delle dotazioni infrastrutturali e la realizzazione di un adeguato banchinamento.
Il Direttore Generale ADM Marcello Minenna: “Si aprono con la ZFD grandi opportunità per le imprese che, attraverso la possibilità di stoccare, manipolare e trasformare le merci in sospensione dei diritti doganali, potranno sfruttare al massimo le potenzialità del sistema portuale e della ZES adriatica”.
Il Direttore Territoriale Puglia, Molise e Basilicata ADM Marco Cutaia: “Fondamentale il radicamento territoriale delle strutture di ADM per affiancare e sostenere le economie regionali in un’ottica di Sistema”.
“Dobbiamo trasformare la transizione energetica, già in atto a Brindisi, da annunciato mattatoio sociale, con l’inevitabile perdita di centinaia di posti di lavoro, ad opportunità di sviluppo e di rilancio per tutta l’economia locale– commenta il presidente di AdSP MAM Ugo Patroni Griffi. Oggi è un giorno storico per Brindisi. Un giorno che premia un lavoro enorme fatto di progettazioni, incontri, studio e impegno. Il cammino intrapreso con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con il Comitato di indirizzo delle ZES e con gli Enti locali sta producendo i risultati auspicati nei tempi previsti. Prossimo passo, sarà la redazione del regolamento di esercizio, così come previsto dalle prescrizioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e il completamento della infrastruttura. Ricorreremo- conclude il Presidente– alla formula del parteniariato pubblico-privato, incaricando Cassa Depositi e Prestiti di ricercare sul mercato globale un terminalista che creda nello sviluppo del punto franco di Brindisi. D’altronde al giorno d’oggi i maggiori terminalisti sono al contempo gestori e sviluppatori di zone franche”.
MDF, 03 febbraio 2021
Martedì 2 febbraio alle ore 11.00, in via Torpediniera Perseo n. 8 Brindisi, si terrà la cerimonia di inaugurazione del cantiere “Consorzio Cantieri Riuniti del Mediterraneo”.
Il Consorzio, costituito tra le Società Operazione s.r.l. di Napoli, S. & Y. S.r.l. di Napoli e Marine Management & Supplies s.r.l. di Napoli, è il nuovo concessionario delle aree demaniali, precedentemente occupate dalle ditte Cantieri Balsamo Shipping (CBS) srl e Damarin srl.
Per poter riacquisire la disponibilità delle aree demaniali marittime, dove insiste lo storico cantiere navale, l’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale ha dovuto esperire una complessa e articolata azione amministrativa e legale, in quanto le due ditte, dichiarate prima decadute per inadempimento delle concessioni demaniali marittime e, successivamente, dichiarate fallite dal Tribunale di Brindisi, in tutte le fasi del procedimento si sono sempre opposte con importanti azioni di ostruzionismo,
Il nuovo concessionario, aderendo totalmente al piano industriale presentato, non solo ha assorbito totalmente i 19 lavoratori degli ex cantieri, ma ha assunto anche nuovo personale; ha, inoltre, già attuato interventi di risanamento, ammodernamento e rifunzionalizzazione del cantiere.
Alla cerimonia, che si svolgerà nel pieno rispetto delle misure di sicurezza anti-Covid, sono state invitate le massime autorità provinciali.
MDF, 29 gennaio 2021
L’analisi dei dati statistici, relativi all’anno da poco concluso, evidenzia che il sistema portuale dell’Adriatico meridionale ha retto egregiamente, nonostante la pandemia che ha sconvolto il pianeta.
Il settore merci, in una situazione di generalizzata flessione delle attività economiche determinata dalla emergenza Covid, ha tenuto molto bene;mentre i divieti e le limitazioni agli spostamenti delle persone hanno penalizzato significativamente le attività turistiche e azzerato quelle crocieristiche.
Dati particolarmente positivi si registrano nel porto di Brindisi dove, nel corso del 2020, sono state movimentate complessivamente oltre 6,7 milioni di tonnellate di merci, con una flessione del 10 % rispetto all’anno precedente, flessione più contenuta rispetto ad una media nazionale (ancora non definitivamente calcolata) che sarà, comunque, compresa tra il 20% e il 15%.
Tale flessione è addebitabile, in particolare, alla progressiva e nota riduzione domanda delle rinfuse solide (2.388 milioni di tonnellate movimentate, pari ad un -20% rispetto all’anno precedente) e più precisamente del carbone, per effetto del ridimensionamento delle attività produttive nel distretto industriale retrostante il porto .
Stabile, invece, la movimentazione dei prodotti liquidi pari a 2,144 milioni di tonnellate.
Il dato significativamente positivo riguarda il traffico dei rotabili ( TIR e semirimorchi), con una movimentazione di 117.627 unità. In questo settore si registra, addirittura, un aumento del 1,7 % rispetto al 2019 che, comunque, già aveva dato ottimi risultati.
Con ancora maggiore soddisfazione si constata, inoltre, che il numero dei veicoli pesanti imbarcati e sbarcati ha segnato un trend favorevole, se si considera che negli ultimi 5 mesi dell’anno scorso mediamente sono state movimentate mensilmente 2.000 unità in più rispetto all’analogo periodo del 2019, fatto che non soltanto ha consentito di compensare le perdite della prima parte dell’anno, ma che ha, anche, dato luogo a un risultato statistico migliore del 2019.
Questo dato è ulteriormente comprovato dal fatto che, nonostante il tonnellaggio complessivo delle merci sia diminuito e il traffico crocieristico sia stato letteralmente azzerato dalla pandemia, è, comunque, aumentato il numero degli approdi: 1.839 navi rispetto alle 1.813 dell’anno precedente.
Tale incremento si deve alla maggior rilevanza della navigazione di linea esercitata dalle navi destinate alle autostrade del mare.
“Le nostre azioni di promozione e le strategie dei nostriprogrammi infrastrutturali stanno portando a risultati ben al di sopra delle aspettative”, -commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del MareAdriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi. “Anche nel momento più buio della pandemia, con un mercato letteralmente paralizzato, il nostro sistema ha retto e siamo riusciti ad evitare il tracollo. Un particolare riconoscimento per il lavoro svolto, la professionalità e l’abnegazione va a tutta la comunità portuale, imprese e lavoratori, che, in sinergia con l’Ente, non ha lesinato sforzi e impegno. Lo scalo messapico ha grandi possibilità di sviluppare significativamente il traffico a corto raggio, delle autostrade del mare, nell’ambito delle geometrie logistiche infra-mediterranee- conclude il Presidente. Possibilità che verranno supportate considerevolmente dai progetti di infrastrutturazione in cantiere e amplificate dalle ZES e dalla Zona Franca Doganale che daranno ulteriore impulso a investimenti imprenditoriali e import-export”.
I dati statistici relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti ed elaborati dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli,in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti, immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime e, quindi, elaborarli per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.
MDF, 28 gennaio 2021
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha stanziato nel Bilancio di previsione 2021 le somme necessarie per acquisire le aree di proprietà del Consorzio Asi e il terminal privato, nel porto di Costa morena a Brindisi. Inoltre, è stato avviato l’iter procedurale per l’aggiornamento progettuale del “Terminal le Vele”.
Attraverso queste azioni, l’Ente portuale intende rinforzare in maniera significativa l’accoglienza di passeggeri e mezzi in arrivo nel porto di Brindisi ed efficientare i controlli di security e doganali, sia per i passeggeri Schengen che extra-Schengen.
Per quanto riguarda le aree, si tratta degli spazi già utilizzati come parcheggio dei mezzi pesanti in attesa di imbarco, immediatamente fuori dal varco portuale di “Costa morena traghetti”, di proprietà, in maggior parte, del Consorzio ASI e in parte minore del Comune di Brindisi; spazi, peraltro, già inclusi nel Piano Regolatore Portuale del 1975 con la destinazione “aree di sosta e parcheggio.”
Una volta acquisite le aree, l’AdSPMAM intende infrastrutturarle e organizzarle perché possano essere fruibili e sicure per tutti i passeggeri, i mezzi e i mezzi pesanti in attesa di imbarco dal porto di Brindisi.
Proprio per concludere l’iter, l’Ente portuale ha recentemente invitato il Consorzio Asi e il Comune di Brindisi alla definizione di un protocollo d’intesa propedeutico alla formalizzazione degli atti di acquisto programmati. Una riunione operativa si terrà il prossimo 12 gennaio.
Il terminal privato è situato proprio a ridosso di queste aree parcheggio, sempre al di fuori del varco portuale di “Costa morena traghetti”. La trattativa di acquisto è di fatto quasi definita. La struttura, nelle intenzioni dell’AdSPMAM, diventerà un centro di accoglienza per il check-in di viaggiatori e mezzi in transito per il porto.
Parallelamente, sta per essere avviata la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto di revamping (aggiornamento rispetto alla normativa sopravvenuta) della progettazione del “Terminal le Vele”.
A seguito della risoluzione del contratto d’appalto per inadempimento contrattuale con l’ATI Kostruttiva-Igeco, infatti, e l’esito negativo della procedura di scorrimento della graduatoria formatasi in occasione della gara di appalto, l’Ente ha avviato l’attività di aggiornamento progettuale che, quindi, sconterà il nuovo iter autorizzativo.
Il “Terminal le Vele” sarà un’avveniristica e funzionale area di sicurezza, dove saranno accentrati tutti i controlli di security e doganali di passeggeri e mezzi, sia comunitari che extra-comunitari.
“Auspichiamo– commenta il segretario generale dell’AdSPMAM Tito Vespasiani- che tutti i soggetti interessati possano apportare la loro fondamentale collaborazione, affinché questi progetti, funzionali e strategici per il porto di Brindisi, possano velocemente vedere la luce“.
Le aree parcheggio sono parte integrante del sistema della mobilità portuale perché, contrariamente a quanto si crede, la fluidità della circolazione è fortemente influenzata dalle condizioni della sosta.
Nel porto di Costa morena si rende necessario poter disporre di un polmone supplementare e attrezzato nel quale gli autotrasportatori avranno un ricovero protetto, consentendo la riduzione della circolazione dei mezzi pesanti nel centro abitato.
Contestualmente, il terminal privato, oltre ad offrire la prima accoglienza a passeggeri e autotrasportatori, con servizi igienici e bar, fungerà da presidio check-in, decongestionando le presenze dei passeggeri all’interno dei varchi portuali e rendendo i tempi di imbarco più celeri e sicuri.
MDF, 08 gennaio 2021