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ADSPMAM: LA MAGIA DELLE CROCIERE INCANTA OPERATORI E TERRITORI. NUMERI MAI VISTI NEI PORTI DEL SISTEMA. E SE PER IL PROSSIMO ANNO SI PUNTA ANCORA PIÙ IN ALTO, PER L’IMMEDIATO FUTURO SI MIRA A RADDOPPIARE.

In occasione dell’evento conclusivo del progetto Themis, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Interreg V-A Greece-Italy 2014-2020, svoltosi lo scorso 10 ottobre nella sala conferenze del Terminal Crociere del porto di Bari, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, ha tracciato un primo bilancio della stagione crocieristica in corso, nei porti del Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli).

 

Themis è un progetto nato con l’intento di sostenere lo sviluppo e le attività dei porti minori al fine di svilupparne le attività e indirizzare il traffico marittimo, in particolare crocieristico del settore lusso, verso territori ancora poco sfruttati turisticamente.

 

La magia delle crociere incanta operatori e territori– commenta il Presidente-. E i numeri di quest’anno quasi stupiscono anche noi che li abbiamo fortemente voluti, attirati e programmati. Stiamo registrando volumi di traffico crocieristico mai visti nei porti del nostro Sistema, in particolare a Bari, Brindisi e Monopoli. Un trend destinato ad impennarsi nell’immediato futuro, con il completamento delle opere di infrastrutturazione che abbiamo avviato o che stiamo avviando”.

 

Nella stagione crocieristica in corso, il Sistema dell’Adriatico meridionale sta gestendo complessivamente 217 approdi di navi da crociera e maxi yacht lusso. Gli Uffici sono già al lavoro per iniziare a predisporre il calendario 2024. E, nonostante si sia solo all’inizio, sono già stati schedulati 235 approdi, 18 in più rispetto a quest’anno.

 

Nel dettaglio i singoli porti.

 

PORTO DI BARI

Nella stagione crocieristica in corso, il porto capoluogo di regione sta gestendo 145 approdi, con la presenza sul territorio di 411.784 crocieristi, fino al prossimo 22 dicembre, data di chiusura della stagione. Per il 2024sono già state programmate 159 toccate (il 10% in più rispetto a quest’anno) con la presenza stimata di 451.542 persone,.

Questa estate abbiamo avuto picchi di oltre 4.000 presenze giornaliere in porto– commenta il Presidente– nonostante ciò il sistema ha risposto bene. Presto, l’impianto di accoglienza sarà più performante ed efficace, grazie al nuovo terminal in fase di realizzazione sulla banchina 10. I lavori sono già iniziati, con l’avvio delle fondazioni, lo scheletro che supporterà la struttura e la sua funzionalità. Si tratta di un intervento complesso,- continua Patroni Griffi,- in quanto l’escavo, particolarmente profondo, si baserà su pali infissi. Stiamo utilizzando una tecnologia specialistica, all’avanguardia e sofisticata, per la realizzazione di un’infrastruttura moderna, funzionale e versatile che oltre ad essere al servizio del porto sarà fruibile anche dalla città. Una volta realizzata, l’opera non solo renderà le operazioni di imbarco/sbarco, controllo e accoglienza più fluide e confortevoli, ma contribuirà, anche, significativamente ad incrementare l’appeal del territorio. Le Compagnie crocieristiche scelgono le mete non solo in base all’attrattività dei luoghi, ma anche e soprattutto per l’infrastrutturazione di cui dispongono i porti”.

 

PORTO DI BRINDISI

La stagione crocieristica 2023, ancora in corso, conferma dati rilevanti anche per il porto di Brindisi. Il programma complessivo prevede 44 toccate, con la presenza stimata fino al 31 ottobre, data di chiusura della stagione, di 86.378 crocieristi.

Il calendario del prossimo anno, ancorché in allestimento, parla già dell’incremento del 30% con 57 approdi già schedulati e la prevista presenza di 111.899 crocieristi,

Oltre alle conferme di MSC Sinfonia, con 23 approdi, sono previste 12 toccate di Celebrity Constellation (Celebrity Cruises) e 15 di Aida Blu (AIDA Cruises).

La cassa di colmata, i cui lavori inizieranno, tra qualche giorno, a fine ottobre, darà grande impulso anche alle crociere– commenta il Presidente. Stiamo, infatti, iniziando a valutare l’avvio della conseguente gara per i nuovi accosti di Sant’Apollinare. Se non si frappongono altri impedimenti, Brindisi nel 2026 potrà essere dotata dei nuovi ormeggi e del “pennello” da 300 metri che consentirà l’attracco perfino a grandi navi di ultima generazione, anche ove alimentate a GNL. Attraccare a Sant’Apollinare- continua Patroni Griffi- significa attraccare nel centro della città. I crocieristi potranno facilmente scendere dalla nave, esplorare il territorio, effettuare gli acquisti e quindi risalire a bordo, il tutto nei tempi stimati dalle Compagnie. Brindisi e suo il territorio piacciono, e molto. I feedback che riceviamo dagli operatori sono chiarissimi. Con la realizzazione delle nuove opere è facile prevedere nel porto messapico l’esplosione di questo settore”.

 

PORTO DI MONOPOLI

Il porto di Monopoli continua ad essere una delle mete più gettonate dalle crociere lusso. Nella stagione crocieristica in corso sono stati programmati 28 approdi, con la presenza complessiva stimata di 2.217 crocieristi, fino al 29 ottobre, data di chiusura della stagione. Negli Uffici dell’Ente portuale si sta lavorando per allestire il programma del prossimo anno. Secondo le stime, anche nel porto gioiello dell’Autorità di Sistema, il calendario 2024 registrerà un aumento considerevole delle toccate.

A Monopoli, saranno i maxi yacht e le piccole navi da crociera del segmento lusso ad animare le banchine.

La nuova stazione di accoglienza turistica che abbiamo realizzato a Monopoli, attraverso il progetto Themis, è entrata a regime- commenta il  Presidente. Una struttura moderna e accogliente che ha notevolmente amplificato l’appeal del porto. Nell’immediato futuro il terminal sarà ulteriormente implementato con le apparecchiature di security, macchine radiogene e metal detector, per rendere i controlli sui crocieristi in transito più veloci e performanti, in un quadro generale di totale sicurezza. Realizzare infrastrutture e dotarle di sistemi avveniristici di controllo e gestione, continua il Presidente, significa ridurre i colli di bottiglia lungo la catena dei trasporti. La contrazione dei tempi di imbarco/sbarco consentirà agli ospiti di prolungare il loro soggiorno sul territorio, con effetti importanti sull’economia locale”.

 

In generale, il sistema di accoglienza e viabilità, nei porti dell’Adriatico meridionale, nonostante l’imponente presenza di crocieristi, passeggeri e mezzi, soprattutto nelle giornate più impegnative, ossia nel pieno della stagione turistica- quando si è registrata la contemporanea presenza in porto di navi da crociera, RO-RO e traghetti- ha retto bene e ha gestito pienamente il grande flusso di presenze, garantendo velocità e sicurezza nelle operazioni di imbarco e sbarco. Tempistica rispettata che ha consentito alle compagnie di aderire ai cronoprogrammi di viaggio e contestualmente di garantire ai passeggeri la possibilità di fruire pienamente del territorio.

Gli info-point dei porti MAM, con l’obiettivo di offrire una gestione unitaria dei presidi informativi con servizi di alta qualità e specializzazione, sono stati gestiti da UNPLI Puglia (Unione Nazionale Pro Loco D’Italia- Comitato Regionale Unpli Puglia Aps.). Durante gli approdi, oltre alle informazioni relative al territorio, i crocieristi sono stati accolti anche da iniziative di degustazione enogastronomiche con le specialità pugliesi.

Il settore delle crociere rappresenta uno degli elementi più significativi della blue economy- commenta Patroni Griffi- contribuendo in modo sostanziale al sistema produttivo del territorio. L’impatto sull’economia locale è triplo. C’è un impatto diretto: la scelta dei fornitori locali per le provvigioni sulla nave e il giro economico dei crocieristi che spendono nelle città di destinazione. Poi uno indiretto/diretto: i turisti che si sono trovati bene in una località possono decidere di tornarci. Infine, c’è quello indiretto: ossia il cosiddetto “word of mouth” (il passaparola), poiché le esperienze positive ispirano altri crocieristi a scegliere le stesse mete e le stesse compagnie. Insomma,- conclude il Presidente-, con una gestione oculata, una vision strategica e la collaborazione di tutti gli attori del territorio l’industria crocieristica può contribuire significativamente alla prosperità delle città di destinazione, creando un circolo virtuoso di arricchimento e scambio culturale, economico e sociale”.

MDF, 12 ottobre 2023

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ADSPMAM: SI CHIUDE IL PRIMO QUADRIMESTRE CON UNA PAGELLA ECCELLENTE NEI PORTI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE. I NUMERI REGISTRATI SINO AD APRILE DIMOSTRANO CHE IL SISTEMA HA ATTRATTO E GESTITO 1461 ACCOSTI E PIÙ DI 6,5 MILIONI DI TONNELLATE DI MERCE. OGNI GIORNO QUASI 1000 VEICOLI SI IMBARCANO/SBARCANO NEI PORTI MAM.

I porti dell’Adriatico meridionale chiudono il primo quadrimestre dell’anno con una pagella brillante che lascia presagire una stagione turistica da record.

Da inizio anno e fino ad aprile, infatti, complessivamente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) ha registrato, nei porti del proprio Sistema (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli, Manfredonia e Termoli) 1461 accosti, quasi il 22% in più rispetto al 2022, la movimentazione di più di 6,5 milioni di tonnellate di merce (+6,2% rispetto all’anno precedente), nonché una movimentazione complessiva di veicoli pesanti di 111.000 unità, con una crescita generale del 14% rispetto all’anno precedente. Un dato significativo che si traduce in una media giornaliera di quasi 1000 veicoli pesanti imbarcati/sbarcati nei porti dell’Adriatico meridionale.

Tali statistiche che ricalcano le performance dell’anno d’oro del Sistema, il 2019, impongono all’Ente l’obiettivo di superarle.

 

Il fervore economico finora registrato si riflette anche sul flusso dei passeggeri dei traghetti che con più di 300mila passeggeri in 4 mesi arriva al +18,6% rispetto all’anno precedente.

 

A tale successo contribuisce ogni porto con le proprie peculiarità.

 

PORTO DI BARI

L’analisi delle performance dei singoli porti vede il porto di Bari distinguersi per il numero degli accosti. Nei primi quattro mesi dell’anno, infatti, lo scalo capoluogo di regione ha gestito già 643 accosti. In banchina, inoltre, tra imbarchi e sbarchi sono state movimentate circa 2,6 milioni di tonnellate di merci, pari al +13% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il comparto delle rinfuse solide e dei cereali segna l’incremento più importante, +60% rispetto all’anno scorso.

Le rinfuse solide comprendono merci come minerali, carbone, ghiaia, sabbia e altri materiali di questo tipo, mentre i cereali includono prodotti come grano, mais, riso e altri cereali. Un simile incremento è senza dubbio un segnale positivo, non solo per il porto ma per tutta l’economia circostante, atteso che dimostra una maggiore richiesta di tali prodotti sul mercato, italiano e straniero.

Nel periodo in esame, inoltre, sono transitati quasi 65mila tra camion e trailers e più di 20mila TEU. Con un totale di 211.260 passeggeri il porto di Bari registra un trend positivo anche in questo comparto, superando il 2022 del +12%.

 

 

PORTO DI BRINDISI

Voto positivo anche per il porto di Brindisi, dove si registra la crescita esponenziale del +90%, rispetto all’anno precedente, delle crociere, ripartite sin dalla bassa stagione.

Rispetto allo stesso periodo del 2022, inoltre, cresce notevolmente sia il flusso dei passeggeri traghetti che con più di 100mila passeggeri raggiunge il +54%, sia il numero degli accosti, +6,3% circa, superando il traguardo delle 500 toccate delle unità Ro-Ro. Nei primi 4 mesi dell’anno, inoltre, le navi hanno movimentato oltre 46.000 mezzi, un dato che si traduce in una crescita del +31%; aspetto, questo, particolarmente significativo che incorona Brindisi quale hub strategico nel network delle Autostrade del Mare. Il porto, infatti, in questi primi mesi dell’anno, ha movimentato più di 3 milioni di tonnellate di merce, segnando un trend positivo del +2,4% rispetto all’anno precedente e ciò nonostante le 300 mila tonnellate di carbone in meno arrivate nello scalo messapico per via del processo di decarbonizzazione in atto nella centrale Enel.

 

PORTO DI MONOPOLI

Voto più che positivo, anche, per Monopoli. Oltre alla conferma di essere una delle mete preferite dai crocieristi del segmento lusso, il porto-gioiello del Sistema dell’Adriatico Meridionale con i suoi 34 accosti spicca, nel periodo di analisi, per via dell’aumento del +460% delle merci in colli movimentate.

 

PORTO DI MANFREDONIA

Numeri in crescita e ruolo di spicco nel traffico merci del Tavoliere delle Puglie per il porto di Manfredonia. Da gennaio ad aprile, infatti, sono state registrate 62 toccate nave, +22%circa rispetto all’anno precedente e un aumento del traffico totale merci del +4% circa. Sono più di 200mila le tonnellate movimentate, in particolare le rinfuse solide che crescono del 3% circa rispetto all’anno precedente.

 

PORTO DI BARLETTA

Anche il porto di Barletta registra una performance decisamente positiva, visto che risultano in ripresa sia gli accosti, arrivati a 64, pari al 7% in più rispetto al 2022, sia le tonnellate di rinfuse movimentate, più di 260mila che portano il trend di crescita rispetto all’anno precedente al +22% e trascinano il porto a superare i livelli di attività del 2019 del +2%.

 

PORTO DI TERMOLI

Numeri in crescita anche nel porto di Termoli. Da gennaio ad aprile sono 155 le navi entrate nello scalo molisano, numero che si traduce in un +6% rispetto al 2022. Il dato più significativo è riferito all’aumento del +54% del general cargo. Il risultato indica una maggiore diversificazione delle merci movimentate dal porto, con un vantaggio in termini di resilienza economica, in quanto lo scalo risulta essere meno dipendente da un singolo settore o tipo di merce. La diversificazione delle merci, infatti, può ridurre i rischi e creare un ambiente commerciale più robusto e sostenibile.

 

Siamo impegnati su tutti e sei i fronti per garantire a tutti i nostri scali, un sistema elevato di infrastrutturazione e di servizi- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Per sostenere l’aumento dei traffici portuali e attrarne di nuovi, infatti, è necessario anche un adeguato sviluppo infrastrutturale. I porti devono essere in grado di gestire volumi di merci sempre maggiori, garantendo un flusso fluido e veloce delle operazioni portuali. Ciò richiede investimenti in nuove attrezzature, ampliamento delle banchine, miglioramenti delle infrastrutture stradali e ferroviarie connesse al porto, nonché l’implementazione di tecnologie avanzate per ottimizzare le operazioni portuali. Nella affannosa gara di competitività a cui partecipano gli scali del bacino del Mediterraneo è necessario non arenarsi né restare indietro – conclude Patroni Griffi- perché i porti rappresentano la colonna  vertebrale dell’economia di un Paese”.

 

I dati relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali degli scali di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli, in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti e immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime. I dati complessivi vengono poi elaborati dall’Ufficio Statistiche dell’AdSPMAM per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.

 

 

MDF, 24 maggio  2023

 

 

 

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PORTO DI MONOPOLI: MONOPOLI TRA LE FRONTIERE PIÙ SCELTE PER IL LUSSO SUL MARE. LA STAGIONE CROCIERISTICA 2023 SI PREANNUNCIA LA PIÙ RICCA DI SEMPRE E IL PORTO GIOIELLO DEL SISTEMA DELL’ADRIATICO MERIDIONALE PRONTO A BATTERE TUTTI I SUOI RECORD.

L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) in questi giorni sta completando la definizione degli approdi della stagione crocieristica 2023, del porto di Monopoli.

Ancorché ancora non definitivo, quindi con la concreta possibilità che possano essere inseriti altri approdi, il calendario si preannuncia pronto a battere anche i numeri del 2022, considerato per Monopoli l’anno dei record.

Nella stagione che inizierà il prossimo 26 marzo sono già stati schedulati ben 26 approdi di navi extra lusso, un mercato che continua a registrare una crescita senza fine. Questo segmento del settore crocieristico, infatti, sta diventando sempre più popolare tra i viaggiatori alla ricerca di esperienze personalizzate ed esclusive.

L’elenco predisposto dall’Ente, peraltro, non contempla i pleasure e i commercial yacht, poiché non soggetti a programmazione preventiva e il cui ormeggio viene autorizzato, su richiesta, anche last minute.

L’AdSPMAM, al fine di accrescere l’interesse delle compagnie crocieristiche verso il porto gioiello del proprio sistema, oltre a promuovere le peculiarità di un territorio particolarmente attrattivo, ha predisposto una serie di interventi finalizzati al potenziamento dell’infrastruttura portuale, al miglioramento dei parametri di sicurezza, e alla sua trasformazione in senso ecologico.

In questi giorni sono in corso approfondimenti degli studi di perfezionamento del progetto di fattibilità tecnico-economica dei lavori di escavo, per portare i fondali fino a meno 8 metri. Un intervento che mira a migliorare la navigabilità, aumentare la sicurezza e aprire il porto anche a navi di stazza superiore rispetto a quelle che attualmente scalano Monopoli.

L’Ente portuale, inoltre, ha predisposto il potenziamento dell’impianto di illuminazione sul pontile realizzato per lo sbarco dei passeggeri dalle navi crociera che per dimensioni non possono ormeggiare direttamente in banchina e che quindi sostano all’ancora in rada, ossia immediatamente fuori dal porto. Dal pontile, che dopo la fase di rimessaggio invernale verrà varato nei primi giorni di marzo, i crocieristi vengono trasportati dai tender di bordo direttamente presso il molo di Tramontana.

E’ un assioma: più aumentano e migliorano le infrastrutture più crescono i traffici e l’appeal di un porto- commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. A Monopoli abbiamo puntato e investito molto sul target legato alle piccole crociere lusso e i risultati ci stanno dando ragione. In valore assoluto, infatti, la crescita dei traffici registra incrementi considerevoli e costanti. Turisti e compagnie di questo settore scelgono sempre più piccoli porti che custodiscano antichi villaggi di pescatori, purchè dotati di tutte le infrastrutture necessarie a garantire ormeggi in piena sicurezza e con elevati standard qualitativi. Il lusso- conclude Patroni Griffi– è ripartito in maniera molto più verticale di altri segmenti. Dopo la pandemia c’è stata una domanda senza precedenti, peraltro con l’allungamento dei tempi di permanenza a bordo, e noi siamo stati prontissimi a proporre sul mercato prodotto e servizi eccellenti, ossia un’offerta commerciale efficace e vincente”.

“Anche quest’anno la Città di Monopoli è pronta ad ospitare sin dalla primavera una serie di crociere. Si tratta di una straordinaria opportunità per valorizzare l’intero territorio circostante con le sue bellezze naturali e architettoniche con evidenti ricadute positive sul tessuto economico locale. Le positive esperienze degli anni passati dimostrano come il settore croceristico abbia ampi margini di sviluppo futuro e gli interventi che l’AdSPMAM intende avviare nel porto di Monopoli possono dargli ulteriore slancio. Dal nostro punto di vista continuiamo a lavorare sul fronte dell’accoglienza affinché i crocieristi, una volta a terra, possano vivere la nostra città in tutto il suo splendore”, afferma il Sindaco di Monopoli, Angelo Annese.

La stagione inizierà il prossimo 26 marzo con l’approdo di Gran Circle Cruise Line I, proveniente dalle isole Tremiti e diretta ad Otranto e sarà la stessa nave a chiudere la stagione il 29 ottobre.

Tre le novità di quest’anno. Per la prima volta arriveranno a Monopoli: Seadream 2 (il 14 giugno) della compagnia Mystic Cruises Expedition, 112 ospiti assistiti da 95 membri dell’equipaggio; Sirena (in rada il 23 luglio) della compagnia Oceania, proveniente da Durazzo e diretta a Dubrovnik con a bordo 684 passeggeri, assistiti da 400 componenti dell’equipaggio; World Navigator, della compagnia Mystic Cruises Expedition, arriverà il 21 agosto e porterà alla scoperta del territorio 200 passeggeri e 130 membri dell’equipaggio. .

L’elenco completo è disponibile sul sito ufficiale dell’ente e visibile attraverso

questo link:

https://www.adspmam.it/wp-content/uploads/RedazionePortale/AreaDownload/crociere/PORTO%20DI%20MONOPOLI%20CALENDARIO%20CROCIERE%202023.pdf

 

 

MDF, 7 febbraio 2023

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PORTO DI BRINDISI: FIRMATO IL CONTRATTO DI APPALTO PER LA RISTRUTTURAZIONE DEL FARO E DELLE STRUTTURE ANNESSE PRESSO LE ISOLE PEDAGNE. NEI PROSSIMI GIORNI AL VIA I LAVORI.

Martedì 15 novembre, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) Ugo Patroni Griffi ha stipulato un contratto di appalto con la ditta Buonfrate s.r.l. di Monteroni di Lecce che si è aggiudicata la gara per l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione del faro e delle strutture annesse presso le isole Pedagne, nel porto di Brindisi.

 

Il progetto di ristrutturazione, predisposto dall’Ente, mira non solo a ripristinare le condizioni di sicurezza e di decoro delle strutture, ma anche a tutelare e a conservare il pregiato manufatto e, contestualmente, ad esaltarne tutte le potenzialità rivenienti principalmente dalla sua eccezionale collocazione. Un intervento strutturale complesso che sarà condotto nel pieno rispetto delle caratteristiche costruttive e dell’impianto morfologico esistente.

La ditta, oltre ad effettuare lo sgombero di rifiuti e vegetazione infestante,  pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, ripristinerà l’estradosso del solaio. Saranno realizzati lavori di consolidamento delle voltine e di restauro, o di sostituzione, delle putrelle nell’avancorpo d’accesso e dei paramenti murari. Si provvederà alla sostituzione dei pluviali esistenti e al ripristino degli intonaci; alla rimozione e alla sostituzione integrale degli infissi; alla rivalorizzazione o alla rimozione delle pavimentazioni esistenti; al ripristino e alla regolarizzazione dell’antica rampa di alaggio, recuperando e integrando le basole esistenti: Verrà installata, peraltro, una fossa biologica a servizio del complesso, saranno realizzati nuovi impianti fotovoltaici e impianti tecnologici, idrico-sanitari, elettrici, antintrusione e di videosorveglianze.

Infine, verranno rimosse la guaina, con la conseguente revisione e impermeabilizzazione del lastrico solare, e la banchina metallica esistente che sarà sostituita con nuovi pontili galleggianti.

 

La ditta Buonfrate si è aggiudicata l’appalto presentando il minor prezzo mediante ribasso a base d’asta, all’esito di una procedura negoziata, rivolta agli operatori economici presenti nell’Albo fornitori dell’AdSP MAM. Alla procedura hanno partecipato 10 aziende (in possesso della qualificazione nella categoria OG 2 – classifica III e superiori) sorteggiate attraverso la piattaforma di e-procurement TuttoGare, in dotazione all’Ente, e nel rispetto del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti.

L’importo dell’appalto posto a base dell’affidamento è di circa 570 mila euro, l’importo complessivo di quadro economico è,invece, di 638 mila euro.

I fari e i segnalamenti marino costieri, oltre a garantire la sicurezza della navigazione, costituiscono un patrimonio storico-culturale da salvaguardare e tutelare– commenta il presidente di AdSPMAM, Ugo Patroni Griffi. Abbiamo progettato, infatti, un intervento che miri a valorizzare l’impianto morfologico d’insieme, esaltando il suo segno identitario quale possibile luogo di sintesi tra le attività di mera funzionalità con quelle tipiche dell’accoglienza e, più in generale, della fruizione pubblica. Riporteremo al suo antico splendore il vecchio guardiano del porto, ultimo presidio della terra ferma e primo biglietto da visita per chi arriva in Città via mare; un landmark identitario per tutta la comunità che concorre alla formazione di un prodotto culturale collettivo”.

Il lavori, che dureranno circa 8 mesi dalla consegna, saranno avviati nei prossimi giorni.

La realizzazione del faro rientrò nel più vasto progetto di escavazione del porto interno di bonifica delle aree paludose e di costruzione di tre fari, approvato dal Consiglio ordinario di Stato del 27 febbraio del 1842, e attuato nel 1859 sotto il regno Borbonico.

Il faro, considerato come di VII livello, ossia un piccolo edificio, presenta un impianto a base circolare sul quale è stato eretto il volume cilindrico. Ubicato su una delle isole Pedagne (isolotto Traversa), all’imboccatura del porto di Brindisi, è raggiungibile soltanto via mare e per questo motivo alla sua base sono presenti alcuni edifici destinati sino al 1930 al personale impegnato al funzionamento dell’impianto.

MDF, 16novembre 2022

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I TRAFFICI NEI PORTI DELL’ADRIATICO MERIDIONALE AUMENTANO ESPONENZIALMENTE, NEI PRIMI SEI MESI DELL’ANNO, SUPERANDO ANCHE LE PROPRIE PERFORMANCE PRE-PANDEMIA. NEGLI SCALI DEL SISTEMA IN ATTO UN PERCORSO DI EVOLUZIONE, FINALIZZATO A TRASFORMARLI IN HUB POLIFUNZIONALI, INTERMODALI, EFFICIENTI ED ECOLOGICAMENTE SOSTENIBILI.

I dati dei traffici (merci, passeggeri e mezzi) del primo semestre del 2022 confermano e consolidano la performance positiva già registrata e le prime proiezioni stimate in tutti i porti del Sistema dell’Adriatico meridionale.

 

Complessivamente, da gennaio a giugno, sono state movimentate più di 9 milioni di tonnellate di merce, un dato che si traduce in un +21%, sia rispetto al 2021 che al 2020, e un+16,3% rispetto al 2019.

 

Fanno da traino le rinfuse solide che toccano il +40% circa, seguite dal general cargo (merci stivate a bordo della nave in unità conteggiate individualmente), +14,5% e dalle rinfuse liquide, +10%.

 

Negli ultimi tre anni, inoltre, si registra la continua e rilevante crescita del numero dei rotabili che raggiunge le 153.013 unità, dato che si tramuta in un+14,5% rispetto allo scorso anno e un +10,2% rispetto al 2019.

 

Crescita significativa, anche, nel flusso dei passeggeri, circa 400mila, il 36,5% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; un dato che recupera gran parte del traffico anche rispetto al 2019.

 

Aumenta  considerevolmente il traffico croceristico: nei primi sei mesi  dell’anno sono  transitati sul territorio, attraverso i porti dell’Adriatico meridionale, oltre 100mila passeggeri.

 

Il numero complessivo degli accosti, 1972, resta stabile rispetto allo scorso anno e in discesa rispetto al 2019 (-7%). Tuttavia, se si considera l’aumento della movimentazione, risulta evidente che il trend  sia  generato da una ottimizzazione dei noli sul mercato: vengono, cioè, utilizzate meno navi, sfruttando  appieno la loro capacità di carico.

 

Porto di Bari

Il porto del capoluogo di regione si distingue per il numero degli accosti che arriva a 985, di conseguenza, aumenta il quantitativo delle tonnellate movimentate +5,6%, rispetto al 2021, trainato dall’incremento della movimentazione del general cargo che non solo si attesta su quasi un 20% in più rispetto al 2021 ma, addirittura, supera il dato del 2019 del +21,2%, confermando il trend degli ultimi tre anni. In questa prima parte dell’anno, sono transitati più di 98mila rotabili e più di 35mila TEU.

Grande fermento si registra, inoltre, per il flusso di passeggeri, con circa 290mila passeggeri traghetti, ossia il +47% rispetto al 2021. Il comparto crociere, con i 90mila passeggeri transitati sino a giugno, registra una crescita esponenziale, recuperando sempre più terreno rispetto al flusso pre-pandemia.

 

 

Porto di Brindisi

Performance altamente positiva, nei primi sei mesi del 2022, per il porto di Brindisi che continua a registrare una significativa crescita nel traffico merci. Lo scalo messapico consolida la propria funzione di hub strategico e multimodale, in grado di movimentare ingenti quantitativi di rinfuse, TEU e special cargo, carichi straordinari per dimensioni e peso, alimentando e sostenendo l’approvvigionamento di merci in favore della miriade di imprese presenti nella zona industriale.

I dati raccontano della crescita notevole del quantitativo di tonnellate movimentate, più 41%, trainate dalle rinfuse solide,+154% e dal general cargo (+6%) rispetto al 2021. Il numero dei passeggeri traghetti registra un deciso aumento, più 16% rispetto all’anno precedente.

E’ ripresa appieno, inoltre, dopo lo stop per il Covid, l’attività crocieristica. Nei primi sei  mesi  dell’anno, i primi scali della stagione in corso hanno portato sul territorio oltre 9.000 passeggeri.

In calo, rispetto allo corso anno, il  numero degli  accosti: 736.

 

Porto di Monopoli

Monopoli continua nel trend positivo di crescita, a dimostrazione del fatto che, oltre ad essere considerato il porto gioiello del Sistema, lo scalo riveste un ruolo strategico nella rete dei traffici, nazionali e internazionali. Nei primi tre mesi dell’anno, si sono registrati 63 accosti, pari al 21,2% in più rispetto al 2021, un dato che si avvicina alla perfomance pre-Covid.

Nel periodo in esame, inoltre, sono state movimentate 300mila tonnellate totali di merci, un dato che conferma il trend di crescita rispetto agli anni precedenti (+30% rispetto al 2020 e +7% rispetto al 2019).

Il comparto crocieristico, con i suoi 771 transiti, registra un +73% rispetto al 2019, facendo prevedere dati da record, a  chiusura della stagione. .

 

Porti di Barletta e di  Manfredonia

Nel porto di Barletta, il sistema di rilevazione dati registra un aumento significativo del general  cargo.

 

In netta crescita il traffico merci nel porto di Manfredonia, con oltre 300mila tonnellate movimentate, un dato che si  traduce in un +8% rispetto al 2021 e  in un +44% rispetto al 2019. Il numero degli accosti,110, è aumentato proporzionalmente alle tonnellate e registra, infatti, un +22% rispetto al 2021 e +24% rispetto al 2019.

 

Per essere vincenti è necessario intercettare le richieste, adeguarsi tempestivamente e rilanciare l’innovazione sui mercati– commenta  il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi. Questo principio base dell’economia ha indirizzato, in questi anni, l’attività dell’Ente in tutti i nostri porti e i dati ci attestano che la rotta intrapresa è quella giusta. Il vasto processo di infrastrutturazione che abbiamo predisposto,  infatti,  dalla colmata di   Marisabella,  il dragaggio  dei fondali  e il dente di attracco alla banchina Capitaneria a Bari; al  pontile a briccole e la cassa di colmata a  Costa Morena Est con i connessi dragaggi a  Brindisi; dall’escavo dei fondali, in fase di avvio a Barletta, alla  rifunzionalizzazione del Bacino Alti Fondali di Manfredonia e  alla  predisposizione dell’escavo dei fondali a Monopoli; ci consentirà, nel medio-lungo termine, di duplicare le  attuali  performance, già oggi da record. Investiamo nei porti- conclude Patroni Griffi–  per sfruttare la loro capacità di “effetto domino” nello sviluppo economico del territorio, in questa fase di ripresa del Sistema Paese, e avviare un nuovo percorso di evoluzione che li  trasformi in hub polifunzionali, intermodali, efficienti ed ecologicamente sostenibili, in grado di determinare effetti moltiplicativi economici, in termini di valore e di occupazione, ancora più elevati di quelli attuali”.

 

 

I dati statistici relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti ed elaborati dal sistema tecnologico GAIA, il Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli, in grado di controllare in real time i passeggeri e i mezzi in entrata e in uscita dai porti, immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle Agenzie Marittime e, quindi, elaborarli per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.

 

MDF, 29 luglio 2022

 

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PORTO DI BARI: AUTORITÀ DI SISTEMA PORTUALE DEL MARE ADRIATICO MERIDIONALE E AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO PUGLIAPROMOZIONE INSIEME PER POTENZIARE L’ACCOGLIENZA TURISTICA E VALORIZZARE LA PUGLIA COME DESTINAZIONE DI VIAGGI. SABATO 23 LUGLIO ALLE 10.00, LA CONFERENZA STAMPA.

Sabato 23 luglio alle 10 presso l’infopoint, ubicato nel Terminal Crociere del porto di Bari, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, e il direttore dell’Agenzia Regionale del Turismo (ARET) Pugliapromozione, Luca Scandale, terranno una conferenza stampa per illustrare i primi effetti e le iniziative programmate per potenziare il sistema di accoglienza turistica al fine valorizzare la Puglia come destinazione di viaggi.

L’incontro con la stampa avverrà in concomitanza con il quarto triplice accosto di navi da crociera (il primo era stato il 3 giugno, poi l’11 e il 25) della stagione 2022, destinata a segnare numeri record nella storia dello scalo Adriatico.

L’accesso in porto per i giornalisti avverrà attraverso il Varco della Vittoria.

MDF, 20 luglio 2022

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PORTO DI BARI: DAL 4 MAGGIO GRIMALDI AGGIUNGE SULLA LINEA VENEZIA-BARI-PATRASSO LA NAVE EUROCARGO CAGLIARI. PORTO DI BRINDISI: IL GRUPPO PARTENOPEO SOSTITUISCE LA RO-PAX FLORENCIA CON LA NAVE IGOUMENITSA SULLA ROTTA BRINDISI-IGOUMENITSA.

Il porto di Bari potenzia significativamente la propria rete di collegamenti Ro-Ro con una nuova nave del Gruppo Grimaldi che servirà la tratta Venezia-Bari-Patrasso.

 

Da mercoledì 4 maggio, infatti, alle due unità già operative, Eurocargo Alexandria ed Eurocargo Genova, si affiancherà la Eurocargo Cagliari che, come le altre, batte bandiera italiana.

 

Un ulteriore e significativo investimento da parte del Gruppo Grimaldi che punta a potenziare il traffico Ro-Ro, settore strategico per lo scalo Adriatico e che ha dimostrato di reggere bene anche nei momenti più bui della pandemia.

 

La Eurocargo Cagliari ha una capacità di trasporto di 3.850 metri lineari (ossia 250 trailer); come le due navi già impiegate sul servizio, è dotata di sistemi di depurazione dei gas di scarico per l’abbattimento delle emissioni di zolfo e particolato.

 

Il traffico Ro-Ro (in passato perlopiù limitato ai collegamenti con le isole) è in forte sviluppo come alternativa al tutto-strada sui lunghi percorsi. Si tratta delle cosiddette “autostrade del mare”, un efficiente sistema di trasporti marittimi in grado di accrescere l’efficacia e la competitività della modalità di trasporto combinata strada-mare.

 

Oltre a togliere dalle strade del Paese ben 250 trailer, decongestionando quindi la viabilità e producendo benefici in termini di prevenzione degli incidenti, il collegamento contribuisce a ridurre l’inquinamento prodotto dal trasporto su gomma, aumentando esponenzialmente la capacità di trasporto dei rotabili dal porto di Bari – commenta il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi. Le ricadute su tutto il comparto economico del territorio saranno rilevanti. L’investimento da parte di Grimaldi, infatti, si incardina e integra i servizi della ZES interregionale Adriatica, valorizzando il legame strategico tra industria, logistica e porti”.

 

Con l’introduzione della terza nave sulla linea, il Gruppo Grimaldi offrirà partenze aggiuntive da Patrasso per Bari e Venezia (il mercoledì alle 8.00), da Venezia per Bari e Patrasso (il venerdì alle 18.00), da Bari per Patrasso (il sabato alle 18.00) e da Bari per Venezia (il giovedì alle ore 04.00). In totale, il servizio conterà otto partenze a settimana da ognuno dei tre porti.

 

“L’impiego di una terza nave sulla linea Venezia-Bari-Patrasso è la risposta del Gruppo Grimaldi all’esigenza di servizi di trasporto più frequenti, efficienti ed ecosostenibili tra le sponde italiana e greca dell’Adriatico”, ha affermato Emanuele Grimaldi, Amministrato Delegato del Gruppo Grimaldi. “Questa scelta conferma, oltre all’impegno nei confronti dei nostri clienti, la grande fiducia nel potenziale degli scali pugliesi”.

 

Il Gruppo Grimaldi ha recentemente annunciato nuove importanti novità anche per il porto di Brindisi per quanto attiene la linea Ro-Pax Brindisi-Igoumenitsa. Da giovedì 28 aprile, la nave Igoumenitsa ha infatti sostituito in rotta la nave Florencia, apportando un sostanziale miglioramento dei servizi offerti, sia in termini di capacità di trasporto che di comfort a bordo.

 

La nave Igoumenitsa, che batte bandiera italiana, può trasportare circa 800 passeggeri e 3.120 metri lineari di merce rotabile (automobili, furgoni, camion, semi-rimorchi).

 

L’unità dispone di 191 cabine (per un totale di 459 posti letto) di varie tipologie (interne, esterne e superior), tutte dotate di servizi privati e aria condizionata, alcune delle quali attrezzate per i passeggeri a mobilità ridotta. Con l’acquisto di un apposito pet kit, inoltre, tutte le cabine possono ospitare gli animali domestici che viaggiano al seguito.

 

A disposizione dei passeggeri ci sono anche una sala poltrone con 320 comode sedute reclinabili, un ristorante self-service, un bar, un negozio e un’area giochi attrezzata per bambini.

 

Rispetto alla nave Florencia, attraverso l’impiego della nave Igoumenitsa, il Gruppo Grimaldi effettua un upgrade significativo del servizio attualmente offerto sulla linea Brindisi-Igoumenitsa, con 1.100 metri lineari in più dedicati al carico e circa 100 cabine (e 70 posti letto) in più a disposizione di passeggeri e autisti.

 

La Igoumenitsa parte tutti i giorni da Brindisi alle ore 13.00, con arrivo previsto ad Igoumenitsa alle 21.30. Dal porto greco sono, invece, previste partenze quotidiane alle 23.59, con arrivo nello scalo Adriatico alle 9.00 del giorno seguente.

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INTESA SANPAOLO E LE AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE DI BARI E TARANTO INSIEME PER IL RILANCIO DELL’ECONOMIA DEL MARE

Bari/Taranto, 7 aprile 2022 Intesa Sanpaolo ha siglato un accordo con l’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e con l’Autorità di sistema portuale del mar Ionio (Taranto) per lo sviluppo dell’attività portuale e dell’economia a essa collegata con importanti impatti positivi anche per l’entroterra pugliese.

L’iniziativa rientra nell’ambito di Motore Italia, il programma strategico della Banca che prevede finanziamenti e iniziative per consentire alle piccole e medie imprese sia di superare la fase di difficoltà causata dalla crisi pandemica, sia di rilanciarsi attraverso progetti di sviluppo, in linea con gli obiettivi del PNRR.

Per accelerare la crescita dell’economia meridionale, Intesa Sanpaolo partecipa attivamente alla valorizzazione delle ZES (Zone Economiche Speciali) del Mezzogiorno per le quali ha predisposto un plafond di 1,5 miliardi di euro per nuovi investimenti. Il Gruppo ha già promosso le ZES presso investitori internazionali con specifiche missioni all’estero, come quelle di Dubai e Pechino, e ha attivato un desk specializzato che offre servizi di consulenza tecnica e finanziaria. Il PNRR ha destinato circa 83 milioni di euro alla ZES adriatica e circa 108 alla ZES ionica.

L’accordo sottoscritto con le Autorità di sistema portuale ha tra gli obiettivi la spinta alla ripresa degli investimenti 4.0 sostenibili delle piccole e medie imprese, la crescita attraverso il ricorso alla finanza straordinaria e alla digitalizzazione, programmi di sviluppo imprenditoriale singoli e in filiera, iniziative a elevato impatto economico e sociale che possano attrarre investitori. In quest’ambito, in coerenza con le iniziative previste dal PNRR per migliorare la competitività del sistema portuale, sono previste le seguenti attività:

 

  • Accompagnare le imprese nel processo evolutivo verso criteri orientati ai principi ESG (Environment, Social & Governance) e della Circular Economy
  • Realizzazione di iniziative rivolte allo sviluppo e alla promozione dell’innovazione nel territorio
  • Sostegno alla nascita di nuove imprese e alla loro crescita
  • Promozione di accordi di filiera delle micro, piccole e medie imprese, favorendo l’accesso al Programma Filiere di Intesa Sanpaolo
  • Promozione di nuovi investimenti produttivi anche a seguito di attività di reshoring
  • Formazione manageriale nelle imprese a partire dagli aspetti della gestione innovativa della finanza
  • Favorire e sostenere investimenti anche esteri che possano generare nuove opportunità di sviluppo economico e sociale del territorio
  • Promuovere iniziative di welfare e di impact banking in ottica Corporate Social Responsibility (“CSR”)

 

Da quanto emerge da una ricerca curata da Srm – Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, la Puglia registra un valore aggiunto generato dai settori connessi all’economia del mare pari a 3,2 miliardi di euro (il 4,6% del totale del valore aggiunto prodotto dal territorio).
Le imprese della Blue Economy nella regione sono quasi 18.000 e occupano circa 72.400 persone. La Puglia, inoltre, ha un sistema produttivo molto legato al mezzo marittimo per trasportare i propri prodotti. Infatti, il 53% dell’import-export della regione (pari a 8,2 miliardi di euro) viaggia via mare (la media nazionale è del 36%).

 

Le aree più collegate alla regione dall’import-export marittimo sono i paesi europei non appartenenti all’UE che concentrano una quota di scambi pari al 24% e, a seguire, Asia Orientale e Nord America, entrambi con una quota del 17%. Importante dunque la proiezione internazionale della regione verso destinazioni che richiedono collegamenti marittimi transoceanici.

 

I porti della Puglia nel 2021 hanno vissuto un’importante fase di uscita dalla pandemia: hanno gestito 34,3 milioni di tonnellate di merci, di cui 16,8 ascrivibili all’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli) e 17,5 milioni all’Adsp del mar Ionio (Taranto).

 

“Con questo accordo confermiamo e rafforziamo il nostro sostegno al sistema portuale pugliese e all’intera filiera regionale dell’economia marittima – ha spiegato Alberto Pedroli, Direttore Regionale Basilicata, Puglia e Molise di Intesa Sanpaolo -. Mettiamo a disposizione delle imprese del settore nuovo credito e supporti operativi per accelerare la ripresa economica con un impegno orientato a un futuro sostenibile dal punto di vista economico, ambientale e sociale. In questo quadro di profonda trasformazione, il nostro Gruppo da qui al 2026 ha in programma un piano su scala nazionale di erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI, con i quali contribuire attivamente al rilancio del Paese in stretta correlazione con gli obiettivi del PNRR”.

 

“Il mondo dei porti e quello della finanza insieme, con l’obiettivo di dare ossigeno e nuove prospettive di rilancio all’economia pugliese – ha commentato il presidente dell’AdSP del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi -. Due anni di pandemia e la crisi attuale stanno stravolgendo gli assetti economici e commerciali internazionali, con importanti ricadute anche nel trasporto marittimo, attraverso il quale viene scambiato il 90% di beni nel mondo. In questo nuovo scenario, i porti del futuro dovranno fondarsi su quattro pilastri: accorciamento delle catene logistiche, maggiore sostenibilità, digitalizzazione e snellimento delle procedure. Target che possiamo raggiungere attraverso le ZES, vero e proprio asset strategico per il rilancio di tutto il Mezzogiorno, e i fondi rivenienti dal PNRR. L’accordo con Intesa Sanpaolo e con il porto di Taranto, attraverso una sana vision di cooperazione e di collaborazione, mira a rilanciare il ruolo dei porti come hub strategici e snodi dai quali si possa irradiare un’azione di ripresa del tessuto industriale e produttivo italiano e si dipanino nuove e snelle reti logistiche nazionali ed internazionali”.

 

“La collaborazione avviata con Intesa Sanpaolo nell’ambito di tale accordo – ha affermato il presidente dell’AdSP del mar Ionio, Prof. Avv. Sergio Prete – rappresenta un’ulteriore opportunità di valorizzazione e potenziamento degli assi strategici di sviluppo del porto di Taranto. Grazie a tale sinergia, infatti, coerentemente con gli interventi che interesseranno il porto di Taranto nell’ambito del PNRR, l’AdSP avrà l’occasione di favorire una più efficace crescita competitiva dello scalo attraverso iniziative di supporto e accompagnamento a favore delle realtà produttive che vorranno insediarsi in ambito portuale e nelle aree della ZES promuovendo progetti imprenditoriali e commerciali

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ENRICO CREDENDINO e LUCIO CARACCIOLO AL FESTIVAL MARE D’INCHIOSTRO

Il capo di Stato maggiore della Marina Militare martedì 15 marzo alle 12 sarà intervistato dal direttore di Limes Lucio Caracciolo: evento finale della terza edizione del Festival “Mare d’Inchiostro” a bordo della Portaerei Cavour a Taranto

Lunedì 14 marzo alle 15,30 Caracciolo introduce i lavori al Terminal Crociere

del Porto di Bari: si discuterà del ruolo geostrategico e mediterraneo dell’Italia

in questo difficile momento storico.

Limes torna ad accendere un faro sullo spazio geomarittimo compreso fra Balcani, Ionio e Adriatico, per dare conto delle partite geopolitiche che insidiano alcune delle frontiere più calde e neglette d’Italia. Ne discuteremo con analisti e decisori italiani e lo faremo direttamente dalla Puglia, nostra porta d’Oriente oltre che trampolino per raggiungere il cuore del Mar Mediterraneo”. Le parole guida di Lucio Caracciolo, giornalista, politilogo, accademico, fondatore e direttore della rivista italiana di geopolitica Limes sono la sintesi del prossimo evento di “Mare d’inchiostro” che nell’ultimo appuntamento della terza edizione del Festival vuole promuovere la discussione sul rapporto tra la Puglia e i Balcani e il ruolo geostrategico e mediterraneo dell’Italia in questo delicato e difficile momento storico.

La nostra posizione geografica privilegiata nel bacino e una dimensione marittima da riscoprire -spiega Lucio Caracciolo – ci impongono di studiare a fondo le sfide geopolitiche che si affastellano ben al di là delle coste di casa, cominciando per esempio dalle conseguenze del conflitto in Ucraina. Lo faremo in particolare con l’Ammiraglio di squadra Enrico Credendino, capo di Stato maggiore della Marina Militare, durante le conclusioni del festival a bordo di Nave Cavour”.

Lucio Caracciolo, uno dei maggiori esperti italiani in geopolitica che nelle sue analisi guarda alla storia contemporanea da un punto di vista geografico e politico, ma anche sociologico, giuridico, economico e diplomatico e l’Ammiraglio Enrico Credendino, capo di Stato maggiore della Marina Militare martedì 15 marzo (alle 12 a bordo della Portaerei Cavour a Taranto) saranno i principali protagonisti del prossimo appuntamento “Puglia porta d’Oriente: l’Italia fra Adriatico, Ionio e Balcaniorganizzato da Vedetta sul Mediterraneo in collaborazione con l’Università di Bari, Limes e la Marina Militare.

A Bari lunedì 14 marzo nella Sala conferenze del Terminal Crociere del Porto alle 15,30 Lucio Caracciolo introdurrà l’incontro dal titolo “La dimensione mediterranea e internazionale del Mezzogiorno d’Italia. Intervengono: il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, l’assessore regionale allo Sviluppo Economico Alessandro Delli Noci, Elio Sannicandro direttore Asset, Maurizio Reali direttore Ciheam e Rodolfo Giampieri presidente Assoporti. Alle 16,30 sul tema “La frontiera adriatico-balcanica, nostra porta d’Oriente” interventi di Giuseppe Cucchi Generale della Riserva dell’Esercito, già direttore del Centro militare di studi strategici  (La dimensione strategico militare), Ugo Patroni Griffi presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (Il senso di Bari per l’Oriente), Stefano Bronzini rettore di Uniba (Avendo l’alba alle spalle) e Alessandro Panaro responsabile dell’area di ricerca marittima e di economia mediterranea del Srm- Centro Studi e Ricerca per il Mezzogiorno (Strategie portuali e commerciali).

Da Bari a Taranto: il giorno dopo, il Festival “Mare d’inchiostro si sposta sulla Portaerei Cavour nella Stazione Navale Mar Grande. Alle 10 Alberto De Sanctis giornalista consigliere redazionale di Limes e studioso di geopolitica del mare modera l’incontro “L’Italia nel Mediterraneo conteso”. Intervengono: Fabio Caffio Ammiraglio ispettore (Cm) “Riserva” (La territorializzazione del Mediterraneo), Sergio Prete presidente dell’Autorità di Sistema Portuale  del Mar Jonio (La strategicità del porto di Taranto nel contesto del Mediterraneo), Giorgio Cuscito consigliere redazionale di Limes, studioso di geopolitica della Cina e dell’Indo-Pacifico (Le vie mediterranee della seta cinesi) e Daniele Santoro consigliere redazionale e coordinatore Turchia e mondo turco di Limes (La Patria blu turca).

Alle 12 a bordo della Nave Cavour Luco Caracciolo dialoga con l’Ammiraglio Enrico Credendino, Capo di Stato Maggiore della Marina Militare.

Dato il delicato momento geopolitico è importante focalizzare l’attenzione sui temi del Mediterraneo che sono stati trascurati per troppo tempo – sottolinea Nicolò Carnimeo, direttore artistico del Festival e docente di Diritto della Navigazione e dei Trasporti all’Università di Bari – Da qui è bene comprendere il ruolo del Mezzogiorno d’Italia e della Puglia che conserva la sua centralità geografica”. “Per questo – conclude Carnimeo- il festival “Mare d’inchiostro” ha voluto riunire i maggiori esperti per un confronto con gli attori territoriali e uno sguardo agli scenari geostrategici futuri”.

I due appuntamenti del 14 e 15 marzo si svolgono in collaborazione con la rivista di geopolitica Limes, la Marina Militare e l’Università di Bari. La rassegna Mare d’Inchiostro è organizzata dalla “Vedetta sul Mediterraneo” in collaborazione con Asset l’Agenzia Regionale Strategica per lo Sviluppo Ecosostenibile del Territorio, l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico, l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio, il Dipartimento Jonico di Taranto di Uniba, l’Istituto “Carnaro- Marconi – Flacco – Belluzzi”.

Cosa fare per partecipare ai due eventi:

Si accede fino ad esaurimento dei posti disponibili. L’ingresso è consentito ai possessori di green pass, occorre indossare la mascherina FPP2. Prenotazione obbligatoria, per ragioni organizzative, entro e non oltre sabato 12 marzo inviando una email a s.desantis@adspmam.it (per l’evento di Bari) e a cerimoniale@marina.difesa.it (per l’evento sulla Portaerei Cavour a Taranto).  Per la partecipazione ad entrambe le giornate occorre fare la prenotazione scrivendo a entrambi gli indirizzi.

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I PORTI ADSPMAM CHIUDONO IL 2021 CON UN COMPLESSIVO TREND DI CRESCITA NOTEVOLE, NONOSTANTE LA PANDEMIA; CONSOLIDANDO IL RUOLO DEL SISTEMA QUALE HUB STRATEGICO NELLE RETI INTERNAZIONALI. CIFRA RECORD PER IL TRAFFICO DEI ROTABILI, OLTRE 300MILA I MEZZI TRANSITATI NEL SISTEMA.

Bilancio più che positivo per i porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) che archiviano il secondo anno di pandemia con un volume complessivo di crescita di 16,82 milioni di merci movimentate ,+3%, e con 4.328 accosti, il 5,3% in più rispetto all’anno precedente.

 

Complessivamente, nei cinque porti del  sistema, (Bari, Brindisi, Barletta, Monopoli e Manfredonia) i dati relativi al traffico delle  merci  consolidano il trend  di crescita intrapreso che consente di superare nettamente non solo il  2020,  anno  fortemente connotato  dalle restrizioni imposte dall’esplosione dell’emergenza sanitaria, ma  addirittura il 2019.

 

Nello specifico, si registrano segni decisamente positivi sia nella movimentazione delle rinfuse liquide, +2,2%, sia in quella delle merci varie in colli che hanno segnato quasi il +12% sul 2020 e hanno superato, financo, il dato del 2019 del +6,4%, con 9 milioni di tonnellate circa.

 

L’aumento del traffico delle merci in colli è strettamente collegato all’incremento dell’8,5% sul 2020 e del 7% sul 2019 del traffico dei  rotabili che, nel 2021, ha   segnato la cifra record di  oltre 300mila mezzi pesanti transitati nei porti del  sistema.

 

In flessione, invece, la movimentazione delle rinfuse solide,  un dato che potrebbe essere generato dalla tendenza prudenziale del mercato a spostare per singolo viaggio quantitativi inferiori di merce, attraverso i general cargo, e dal processo di decarbonizzazione in atto.

 

Segna una netta ripresa il  traffico  passeggeri, in tutti gli scali MAM; sebbene, le limitazioni imposte negli spostamenti dall’emergenza sanitaria non consentano, ancora, di tornare ai  numeri del 2019.

 

Nell’anno da poco concluso, infatti, è stato superato il tetto di un milione di passeggeri traghetti transitati che  si traduce  in un +77,5%, rispetto al 2020.

 

I territori del sistema,  inoltre, hanno accolto circa 250mila crocieristi che hanno viaggiato   a  bordo delle  125 navi  da  crociera che nel  2021 hanno scalato i porti dell’Adriatico Meridionale. Ben 108 accosti in più rispetto al 2020.

 

Un risultato ottimo  che certamente sarà  brillantemente superato nel 2022, considerato che la  programmazione della nuova stagione crocieristica  sta già facendo registrare numeri in costante aumento.

 

Porto di Bari:

Record storico per il  porto  di Bari nel  traffico merci. I 2.102  accosti hanno  portato, infatti, ad un aumento delle tonnellate movimentate del 6,7%, rispetto al 2020, trainato dall’incremento della movimentazione dei general cargo che si è attestato  al +16,3%, rispetto al 2020 e ha  addirittura superato il dato del 2019 del +5,1%.

Nell’anno appena  trascorso, sono transitati attraverso lo scalo  adriatico più di 176mila rotabili (+18% rispetto al 2020) e più di 70mila TEU.

 

Oltre alle  merci, cresce  esponenzialmente  il  traffico  passeggeri, con  più  di 800mila passeggeri traghetti e i più di 200mila croceristi transitati che  si traducono in  percentuali  di crescita riferite al 2020, rispettivamente, del +98% e del +3.332%.

 

Le elaborazioni statistiche, quindi, confermano, di fatto, le proiezioni avanzate dal Rapporto Italian Cruise Watch di Risposte Turismo che, nello scorso mese di  ottobre, aveva  previsto un  dato  consuntivo per l’anno 2021 di circa 200mila  crocieristi.  Numeri che hanno portato lo scalo del capoluogo di regione al terzo posto della  classifica nazionale,  dopo  Civitavecchia e Genova.

 

 

 

Porto di Brindisi:

Con i suoi 7,6 milioni di tonnellate complessive movimentate, Brindisi è il porto del sistema più performante per la movimentazione di merci, soprattutto alla rinfusa.

 

I dati relativi all’anno appena concluso  di fatto consolidano il  forte trend  di crescita già rilevato dallo scalo  messapico nei primi  mesi del  2021, un aumento che  interessa il traffico sia merci, sia  passeggeri.

 

Nonostante la pandemia e il processo di decarbonizzazione avviato, infatti, il flusso delle merci transitate è aumentato sensibilmente; i general  cargo hanno toccato la quota di ben 3 milioni di tonnellate,  una  crescita del +6%,  rispetto al  2020  e del +8%, rispetto al 2019.

 

Per quanto attiene, invece,  il volume dei passeggeri transitati, Brindisi  ha  registrato un +41% per i traghetti e un +262% per le crociere.

 

Porto di Barletta:

Il porto di Barletta, con le sue 728mila tonnellate, registra un incremento dell’1,4% rispetto al 2020 e una buona ripresa della movimentazione delle rinfuse liquide, +24% circa.  Si afferma, inoltre,  un sensibile aumento nel  numero degli accosti che cresce del 3%.

 

Porto di Manfredonia: 

Il  porto di Manfredonia è l’unico scalo del sistema a registrare una crescita anche nella movimentazione delle rinfuse solide, +4,3%. Una crescita continua e costante per lo scalo sipontino che nel 2021 ha movimentato ben 638mila tonnellate di merci con un trend che si  attesta sul  +3,3%, rispetto al 2020. Schizza, inoltre, il dato  relativo  agli accosti delle navi da  crociera, +169%, frutto dell’importante lavoro di infrastrutturazione e degli investimenti predisposti dall’AdSPMAM, finalizzati a consolidare il traffico delle piccole navi da crociera e degli yacht di lusso nello  scalo.

 

Porto di Monopoli:

Nel porto di Monopoli ripartono benissimo le crociere e il 2021 si chiude con un +352%, rispetto al 2020. Un dato che  certamente crescerà  significativamente nella prossima stagione crocieristica, attesa l’operatività del nuovo terminal di accoglienza, realizzato dall’AdSPMAM attraverso il progetto comunitario Themis, che rende lo  scalo più appetibile per  le compagnie che  trattano il  mercato delle piccole  navi da crociera lusso e dei maxy  yacht. Il porto di Monopoli, infine, registra un aumento del +30% degli accosti e del +27% delle merci  movimentate, superando le 500mila tonnellate.

 

Ed è solo l’inizio,-  commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi– i dati ci confermano che siamo  riusciti a tenere testa anche  al Covid. Le  opere di infrastrutturazione, strutturali e digitali che  abbiamo già avviato e quelle in cantiere, che partiranno a breve, ci consentiranno, nell’immediato futuro, di battere tutti i record, in tutti e cinque i nostri scali. Le  statistiche ci dicono  che  la   rotta intrapresa  è quella giusta e che  dobbiamo continuare a solcarla. I  porti-  conclude Patroni Griffi– sono “generatori e moltiplicatori” di relazioni e, non risentendo di  limiti  geografici e fisici, fungono da veri poli nevralgici da  cui possono dipanarsi numerose opportunità  per rafforzare il sistema economico dei territori interessati. Dobbiamo guardare la realtà e agire, allontanandoci dalla politica del don’t  look  up”.

 

I dati statistici relativi ai traffici nei porti dell’AdSPMAM sono raccolti ed elaborati dal sistema tecnologico GAIA, il  Port Community System multi-porto realizzato come strumento di supporto per le attività portuali dei porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli, in grado di controllare  in real  time  i passeggeri e  i mezzi in entrata  e  in uscita dai porti, immagazzinare i dati di traffico passeggeri e merci forniti dalle agenzie marittime e, quindi, elaborarli per fini statistici e di fatturazione, secondo i modelli ESPO.

 

MDF, 20 gennaio 2022

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